News e Aggiornamenti La Tana del Ladro

Il Caso dei Romulus

News di La Tana del Ladro del 31/08/2025

27di Eleasias- Sole Alto - Terza Decade dell'anno 1376 CV

La notizia ha iniziato a diffondersi alle prime luci dell’alba del 27 di Eleasias,
correndo di bocca in bocca tra vicoli e piazze, suscitando curiosità… e inquietudine.

Nulla è stato ancora confermato ufficialmente:
né i Manti Grigi hanno rilasciato dichiarazioni, né altri hanno portato prove certe.
Eppure, le voci si rincorrono senza tregua.

La scorsa notte, nel distretto di Lagonero, una coppia della media nobiltà si sarebbe recata presso la dimora dei Romulus, famiglia di mercanti noti e arricchitisi rapidamente dopo i tragici eventi dell’Alta Marea di Dagon, che tanto sconvolsero Neverwinter e la Costa della Spada.

Ciò che avrebbero trovato all’interno della casa, dicono i sussurri,
sarebbe stato oltraggioso e inimmaginabile.
Presi dal panico, i due avrebbero immediatamente allertato i Grigi,
che a loro volta hanno chiuso l’accesso all’abitazione, consentendo l’ingresso solo a chi avesse legami di sangue con i Romulus.

Una sola certezza, tra i racconti:
Remo, il figlio maggiore, non si trovava in casa al momento dei fatti.
Frequentatore abituale di bettole e amico del vino,
è stato infine rintracciato e prelevato presso la Maschera della Pietra Lunare,
completamente ubriaco.

Il distretto sussurra, i nobili tacciono, i Grigi indagano.
E la città attende… con un’inquietudine che cresce di ora in ora.

Il Giorno in cui il Nord Respirò

News di La Tana del Ladro del 20/08/2025

19 di Eleasias- Sole Alto - Seconda Decade dell'anno 1376 CV

Si dice che, quando il cielo stesso parve spezzarsi
e la terra gemeva sotto il peso della follia,
tre furono i punti in cui gli eroi portarono la loro luce contro l’abisso.


Il primo era la radura nel Bosco di Neverwinter,
dove l’obelisco nero si ergeva come una spina nel cuore del mondo.
Lì, le radici cantavano dolore e le stelle non osavano più brillare.
Con parole di potere e sangue di coraggio,
gli eroi tracciarono cerchi e segni,
e il colosso d’ombra si frantumò in un boato che fece tacere la foresta.
Là dove l’oscurità aveva divorato ogni colore,
tornò la quiete, e il vento riprese a muovere le fronde come in tempi antichi.


Il secondo luogo era più vicino alla civiltà,
nei pressi della taverna chiamata La Lira e il Mantello,
trasformatasi in una fucina di incubi e ombre.
Una breccia si spalancava tra risate spezzate e calici rovesciati,
e dalle sue fauci sciamavano creature che nessun uomo avrebbe mai dovuto vedere.
Ma i prescelti non vacillarono: con mani ferme e voce alta,
intrecciarono incanti e volontà,
e la ferita si richiuse come una cicatrice luminosa.
La città, che aveva tremato, respirò di nuovo,
e le campane del porto suonarono come per una festa non annunciata.


Il terzo, e ultimo, fu il mare di Luskan,
cupo e in tempesta.
Laggiù, dove le onde inghiottivano ogni speranza,
una breccia si era aperta sotto il manto d’acqua,
e i mostri che strisciavano tra le correnti cantavano inni di follia.
Gli eroi scesero tra le maree, affrontando il respiro dell’oceano
e il cuore stesso del terrore.
E lì, in mezzo al buio più profondo,
accesero un lume che nessuna onda poté spegnere.
La breccia si richiuse,
e le profondità tornarono al loro eterno silenzio.


Così, quando l’ultimo frammento dell’obelisco si dissolse in polvere,
il mondo fu libero dal giogo della magia selvaggia.
Le brecce non cantavano più,
gli incubi si dileguarono,
e il Nord tornò a respirare.

E i bardi narrano che, in quel giorno,
uomini e donne comuni sentirono nell’aria qualcosa che non provavano da tempo:
la certezza che la notte, per quanto lunga,
non poteva mai spegnere l’aurora.

Ser Gnic e Lady Gnac

News di La Tana del Ladro del 18/08/2025

17 di Eleasias- Sole Alto - Seconda Decade dell'anno 1376 CV

Negli ultimi giorni, tra le lanterne tremolanti delle locande e i mormorii nei saloni delle taverne,
manifesti dalla calligrafia ordinata sono apparsi nei pressi dell’Alta Via, della Città delle Abili Mani e alla Lira e il Mantello.
Pergamene lisce, sigillate da due impronte gemelle incise sulla carta pecora,
appese silenziosamente nei punti più frequentati da viaggiatori, cavalieri e sognatori.



Che siate veterani del bene o ignari pedine del destino,
l’invito è stato fatto. La scelta ora è vostra.

La Risonanza dell'Obelisco

News di La Tana del Ladro del 20/07/2025

19 di Flamerule - Marea D'Estate - Seconda Decade dell'anno 1376 CV

Aggiornamenti lungo la Costa:

Poco dopo mezzogiorno, un brivido sotterraneo ha scosso la linea che separa Neverwinter dai Territori Selvaggi.
Una scossa di terremoto, avvertita da centinaia, ha avuto come epicentro un punto incerto, sospeso tra civiltà e natura.

Alla taverna La Lira e il Mantello, i bicchieri sono caduti a terra. I viandanti si sono alzati di scatto.
Un ruggito profondo è salito dalle viscere del suolo: non quello di una creatura, ma del mondo stesso che si torce.

Le rocce si sono piegate, le radici degli alberi fuggite dal terreno come animali impauriti.
Il suolo davanti alla taverna si è aperto con un suono netto, come ossa spezzate.

Dalla fenditura… non lava. Non fuoco.
Ma un fascio di luce nero-violacea e un canto profondo, simile a un coro distorto da maschere d’ombra.

Voci corrono fino a Thundertree e Neverwinter:

“La breccia si è aperta nel terreno all'improvviso, con margini vetrificati e liquidi, come se il mondo stesso fosse stato inciso.”

“Sul fondo, una distorsione… come acqua nera che riflette solo ciò che è rotto.”

“La terra cantava. Non scherzo. Vibrazioni flebili, come corde tese dentro la pietra.”

Intanto, a Luskan, il mare non è rimasto silenzioso.
Una colonna d’acqua nera si è sollevata tra le onde, seguita da una fenditura nel fondale:
una ferita incandescente lunga venti metri, che ha vomitato orrori mai visti.

Creature ignote hanno raggiunto i moli,
distrutto barche, calpestato pontili, seminato panico e rovina.

Solo grazie all’intervento della Confraternita Arcana si è evitato il peggio.
Ma il prezzo resta alto.

Le genti della Costa, già piegate da un inverno innaturale,
ora guardano al cielo e al mare con paura,
chiedendosi quanto ancora il mondo riuscirà a contenere ciò che sta per emergere.

La Battaglia di Bosco Segreto

News di La Tana del Ladro del 18/07/2025

17 di Flamerule - Marea D'Estate - Seconda Decade dell'anno 1376 CV

Pochi giorni fa, viaggiatori e carovanieri lungo la Strada Lunga hanno assistito a una scena inconsueta:
uno schieramento ben ordinato di uomini marciava in direzione nord-ovest, proveniente da Forte Xantharl e dalla foresta di Bosco Segreto.
C’è chi giura di averne contati almeno una trentina da ciascuna direzione, fianco a fianco.
Tutti diretti verso i Monti del Metallo.

Per tre giorni, il gruppo è scomparso tra i rilievi.

Al loro ritorno, non erano soli:
accanto a loro marciavano Lupi Grigi e Bestie Tonanti del Bosco Segreto, fiere tribù note per la loro indipendenza. Si sono radunati di nuovo presso il Forte, e presto le voci hanno iniziato a circolare.

Si è combattuto all’ombra delle montagne.

Si parla di un Druido che si è mutato in tigre,
di una guerriera Uthgardt che ha abbattuto con lui una pianta colossale,
di vegetali mutati, abomini mostruosi nati da quella stessa creatura caduta.

E si dice che, per una volta, due tribù diverse abbiano combattuto unite
assieme ai ranger del Forte e a un pugno di avventurieri,
venuti da Neverwinter e dalle profondità della foresta,
per abbattere un nemico comune.

All’Orco Cadente, taverna e rifugio dei viandanti,
non si è parlato d’altro per giorni.

L'Epilogo di una Presenza

News di La Tana del Ladro del 17/07/2025

16 di Flamerule - Marea D'Estate - Seconda Decade dell'anno 1376 CV

Per settimane avevano camminato tra le ombre, silenziosi, inquietanti, impossibili da ignorare.
Ma ora, quei volti coperti da vetro nero sembrano svaniti.
E a Neverwinter come a Luskan, la gente torna a respirare.

Nessuna traccia nei vicoli.
Nessun apprendista steso a terra, svuotato dalla mente.
Nessuna nota distorta nell’aria, nessuna armonica spezzata che riecheggia nel cuore della notte.

Solo silenzio.

L’ultimo segnale: un oggetto musicale abbandonato al mercato del porto.
Poi, più nulla.
Come se l’intero enigma si fosse dissolto all’improvviso, lasciando solo briciole, paura e domande.

Le autorità parlano di vigilanza.
Di ordine ristabilito.
Di giustizia.

Ma chi ha incrociato davvero quegli sguardi nascosti…
Chi ha udito le profezie mormorate tra un respiro e l’altro…
Sa che questa non è una fine.

È solo il silenzio prima del prossimo accordo.

Qualcosa si è fermato.
Qualcuno, forse, ha trovato ciò che cercava.

E in quel vuoto lasciato dalla loro assenza,
la vera domanda rimane sospesa:
Cosa ci hanno lasciato in cambio?

📢 TdL OS 4.6 - Nuova Classe Base: Factotum ✨🎓

News di La Tana del Ladro del 16/07/2025

“Non esiste problema senza risposta.
Non esiste ruolo che io non possa ricoprire.”

In un mondo dove ogni abilità ha un limite, sorge colui che i limiti li aggira.
Un giorno ladro, il giorno dopo mago. Poi guaritore, arciere, persino studioso di divinità perdute.
Il Factotum è versatilità in carne ed ossa.


Chi è il Factotum?
È il tuttofare, l’adattabile, colui che non eccelle in nulla… ma sa fare tutto.
Quando un membro del gruppo cade, lui è già pronto a prenderne il posto.
Quando serve una scintilla di genialità, la sua ispirazione accende la via.
Non combatte con la forza, ma con conoscenza, curiosità e prontezza mentale.


Il Factotum è la classe perfetta per chi…

- Ama avere sempre un asso nella manica ♠️
- Vuole risolvere i problemi in modo non convenzionale
- Desidera libertà assoluta nella crescita del personaggio
- Si diverte a essere imprevedibile… anche per i propri compagni

🎲 Il Factotum è ora disponibile nella sezione "Classi" del Manuale e in fase di Registrazione!

– 𝕽𝖆𝖌𝖆𝖘𝖍

📢 TdL OS 4.5 - Nuova Classe Base: Maliardo 🎩💭

News di La Tana del Ladro del 13/07/2025

“Le parole sono catene invisibili. I sussurri, armi affilate.”

Nelle ombre dei palazzi e nei silenzi delle corti, c’è chi non combatte con spade o fuoco arcano.
C’è chi colpisce con un sorriso, chi plasma le menti come creta tra le dita.
C’è chi ti ascolta, ti lusinga, ti conforta… e intanto smonta i tuoi pensieri, uno a uno.

✨ Il Maliardo non è un semplice incantatore. È un illusionista dell’anima, un architetto dell’inganno, maestro di charme, sotterfugi e ambiguità.

🎭 Perché giocare un Maliardo?
- Perché vuoi comandare senza gridare.
- Perché vuoi colpire senza sporcarti le mani.
- Perché sei stanco dei soliti incantatori con esplosioni e palle di fuoco.
- Perché ami le trame che si tessono nell’ombra, un filo alla volta.

🧠 Intelligenza è la tua forza.
🎭 Carisma è la tua maschera.
🤸‍♂️ Destrezza è la tua via d’uscita.

Non sei fatto per il confronto diretto, ma per il controllo del campo, il dominio del dialogo, l’imprevedibilità del caos.

🔮 Invisibile quando serve.
🗣️ Persuasivo quando conta.
💀 Letale… quando meno se lo aspettano.


📘 Il Maliardo è ora disponibile nella sezione "Classi" del Manuale e alla Registrazione.

– 𝕽𝖆𝖌𝖆𝖘𝖍

L'Eco Perduto del Tuono - Conclusione

News di La Tana del Ladro del 12/07/2025

11 di Flamerule - Marea D'Estate - Seconda Decade dell'anno 1376 CV

Dopo molti giorni, torna la quiete nei dintorni del Forte Xantharl.
La porzione di foresta più prossima al Forte, teatro di giorni inquieti e bagliori nel cielo, pare ora essersi finalmente acquietata.

Bisogna addentrarsi per almeno un paio di chilometri, superare i sentieri dismessi e le tracce lasciate dagli eventi passati, per trovarsi davanti a uno scenario inquietante:
tronchi carbonizzati, carcasse animali smangiucchiate, e quell’odore acre di fulmine e carne che ancora si aggrappa all’aria, trasportato da un vento tardivo che sembra voler portare via l’ultima eco di ciò che è stato.

Le creature della foresta hanno ricominciato a farsi sentire: uccelli, piccoli mammiferi, persino i primi ululati in lontananza.
La natura, lentamente, si riprende ciò che era stato interrotto.

Ma non tutto è come prima.

In mezzo alla radura, tra le ceneri e le felci spezzate, qualcosa è sorto.
O meglio, è riemerso.

Una struttura antica.
Pietre corrose dal tempo, colonne spezzate, una forma appena intuibile che lascia supporre un vecchio tempietto o forse i resti di un piccolo fortilizio dimenticato.
Nessun simbolo rimane visibile, nessun emblema riconoscibile: solo pietre sferzate dal tempo, dalla guerra e, ora, dal tuono.

Pace e silenzio tornano, per ora.
Ma la foresta… non dimentica.

I Sussurri del Mare

News di La Tana del Ladro del 11/07/2025

9 di Flamerule - Marea D'Estate - Prima Decade dell'anno 1376 CV

Nelle prime ore della notte, quando la nebbia marina inizia ad alzarsi tra le ombre delle navi ormeggiate, mentre le lanterne tremolano sulle banchine marce e il vento del mare porta con sé il sapore della salsedine... qualcosa accade.

Un bagliore violaceo si accende sull'acqua dei moli, come se la superficie marina stesse riflettendo una luce che non appartiene a questo mondo.
Poi, la terra trema con un sussurro profondo, quasi un lamento sepolto. Le impalcature oscillano, gli edifici vibrano, le acque ribollono.

All’improvviso, l’acqua collassa su sé stessa.
Una fenditura nera si apre nel fondale. Non è roccia, non è fango... è una ferita nella realtà, un abisso che contorce lo spazio e divora la luce.

Un miasma magico si solleva: odora di incenso bruciato e metallo fuso. L’aria è densa, carica di terrore e magia distorta.
Chi guarda non riesce a distogliere lo sguardo. Chi sente... non dimentica più.

La fenditura pulsa, gorgoglia, vive.
Le navi scricchiolano, alcune si spezzano.
Poi un suono: non un ruggito, ma un accordo dissonante, come mille voci sussurranti che salgono dagli abissi.

E qualcosa risale.

Tentacoli d’ombra e squame traslucide.
Un tronco informe e privo di simmetria.
Una creatura che non dovrebbe esistere.
Emergendo tra acqua e sogno, la bestia sfida ogni logica.
Urla. Striscia. Avanza.

Alcuni cadono in ginocchio.
Altri fuggono.
Il porto grida.

Poi, interviene la Confraternita Arcana. Maghi, fuoco, luce e incanto.
Il combattimento è breve ma terrificante.
La creatura ulula, si contorce e, infine, viene ricacciata nell’abisso.

L'acqua si chiude.
Il silenzio cala.
Ma le onde... non sono più le stesse.

Il mare è grigio, malato, freddo.
Casatorre non commenta.
I testimoni, dicono, non dormiranno più davvero.

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