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Nome Gioco: Novalis GDR
URL: http://www.novalisgdr.altervista.org
Categoria: Play by Chat
Genere: Fantasy Storico
Email: scrivi
Facebook: Novalis GDR
Restrizioni: 18+
Ambientazione: Le OriginiBertaldo Mal Sperone Carbonara muore nel 1119 lasciando i suoi possedimenti di Novalis e la carica di Avogadro del Vescovo, a Guido Tempesta suo unico erede. Quale fosse il legame tra i due non è chiaro, così come non è chiaro il perché di questa inaspettata eredità. Lingue biforcute avvalorano giorno dopo giorno, la tesi di una presunta parentela, che unisce i due uomini in un legame sotterraneo mai ufficializzato, che ha portato all’inevitabile conclusione di una paternità mai confessata.Il primo periodoI Tempesta si stabiliscono a Novalis facendo della rocca, la propria dimora. Hanno il compito, in quanto avogadri, di amministrare i beni ecclesiastici, compito non per tutti e di sicuro prestigio. Inoltre, riescono ad alimentare simpatie imponendosi nel panorama trevigiano e in quello padovano. Infatti, nel 1178, Guglielmino si procura con non poca furbizia, la cittadinanza trevigiana e quella di Padova per poi diventare podestà della città.L'apogeo e il declinoL'avvento degli Scaligeri sulla scena veneta, divide Treviso tra i contrari all'alleanza con Verona e i favorevoli. Guecello Tempesta è il maggior esponente del secondo gruppo. Nel 1336 sfugge ad un attentato a Treviso. Rifugiatosi nella rocca di Novalis, sede del suo potere, assolda un gruppo di mercenari e pone Treviso sotto il suo controllo, arrestando e giustiziando gli oppositori. Annette dunque Treviso a Verona ottenendo in cambio una signoria. Notando però che la situazione poteva degenerare a sfavore degli Scaligeri, si allea con Venezia nel 1337 ottenendo il comando delle truppe della Serenissima dal Piave al Brenta, vedendo riconfermati i suoi poteri feudali. Nel 1339 sconfitti gli Scaligeri e morto da un anno Guecello, Venezia provvede a smantellare la signoria. Il figlio di Guecello, Meladugio, perde gran parte dei diritti commerciali e feudali. Ma alla sua morte, nel 1342 i padovani combinano il matrimonio tra la vedova e un tale De Rossi che acquisisce l'eredità dei Tempesta. Venezia riesce a riconquistarla, concedendo alla famiglia, la sovranità sul castello di Novalis. Nel 1364 gli ultimi esponenti si ritirarono nel castello di Crespignaga dove Marco, ultimo erede legittimo, medita la sua rivincita e sogna il ritorno dei Tempesta a Novalis.L’oggi, Novalis 1367Marco Tempesta, persi tutti i privilegi propri della famiglia, medita tra le mura del Castello di Crespignaga, il ritorno a Novalis e la riconquista della rocca. Al suo fianco, uno stuolo di fedelissimi, assoldano mercenari per la costituzione di un piccolo esercito. Ciò che muove la mente di Marco, non è la sete di potere ma il desiderio di ripristinare l’ordine naturale degli eventi, riconquistare il feudo e riprendersi tutto ciò che è suo per diritto di nascita. Sottovalutato per il suo aspetto efebico e gentile, Marco intesse una fitta rete offensiva, consolidando simpatie con svariate personalità veneziane, nella fattispecie donne, che spesso, infiltrandosi in ambienti politicamente utili, riferiscono all’uomo precisi indizi da metabolizzare.
Tag: #GdR
Data Pubblicazione: 30/06/2015
Ultimo Aggiornamento: 01/01/2017
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