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Extremelot

15/11/2008 - Ho dato una scorsa ai commenti precedenti e l'unica cosa di cui mi stupisco è l'apparente stupore con il quale viene espresso il rammarico per i tanti comportamenti negativi che si possono incontrare nei giocatori e nella organizzazione di questo gioco di ruolo.

Molti descrivono Lot come una semplice chat, altri esaltano il divertimento puro, altri si lamentano della burocrazia, altri ancora esprimono la loro delusione per la corruzione o la corsa sfrenata al "potere" che si respira in certi gruppi di gioco.
In realtà hanno ragione tutti, perché la dimensione dell'utenza e la varietà dell'offerta ludica e non ludica consente di sfruttare il sito in una varietà di modi diversi a scelta dell'utente stesso.
Questo è la fortuna e la sfortuna di questo meta-gdr e se non erro, anche una delle caratteristiche con le quali è stato creato tanti anni fa.

In oltre tre anni di presenza pressoché quotidiana, ho potuto toccare con mano moltissimi dei problemi già enunciati, ma il mio voto rimane comunque neutrale.

Sulla grafica credo si possa lavorare ancora. Le mappe flash sono intuitive ma sono disegnate in modo disomogeneo (in tempi e con stili diversi) inoltre manca in gran parte una dislocazione geografica precisa dei "macroluoghi" (borgo, porti, città vecchia..ecc) rispetto alla mappa del continente che si può esplorare navigando.
Ottima e semplice, invece, proprio questa mappa di navigazione che ricorda quella dei giochi a turni.

Dal punto di vista tecnico, tutto sommato ora le cose non vanno male, il server regge discretamente quasi 2000 login contemporanei senza eccessivi rallentamenti di chat.
Il sistema di navigazione ora valuta bene il tempo impostato e la direzione del vento.
La complicazione della gestione economica è cresciuta a dismisura con l'introduzione delle materie prime-oggetto e la creazione dei segnaposto per gli articoli commerciabili.
Non sono chiari i meccanismi che regolano le risorse naturali e il "mercato" deve essere continuamente calmierato (leggi alterato) dai gestori, per garantire la circolazione del capitale.


Il livello del gioco è assolutamente variabile, peggio del clima inglese.
In realtà l'organizzazione di quest che coinvolgano tanta gente è davvero complicato, perchè, la voglia di giocare (ed a volte l'arrivismo) rischia di fare raggiungere quote di partecipazione di un centinaio di pg in contemporanea.
C'è un po' di immobilismo organizzativo anche tra i master, che spesso preferiscono il gioco interno alla gilda , più semplice da gestire rispetto all'interazione con altri.

Ambientazione teoricamente medieval fantasy.. molto fantasy con una grattugiata di medioevo.
Evito le disquisizioni sulle razze anche se ci si rimane un po' male quando dal giorno alla notte cambiano certe caratteristiche.
Ma il mio PG è non è umano per nulla.. meno beghe e più gioco.
Se c'è una cosa che ultimamente è un po' oppressiva è la burocrazia: va bene regolare il gioco, ma l'eccesso di dettaglio nelle regole spesso genera noia e quindi distacco.

Per evitare che le diverse "offerte" si disturbino a vicenda (o perché lo facciano il meno possibile) sono sorte decine di locazioni (chat) di gioco.
In una forma che si avvicina a quella di Second Life, i giocatori che prediligono tutti una certa linea di gioco finiscono per crearsi delle piccole "isole" e giocare solo in quelle.
Data la dimensione, infatti, è sempre possibile ricavarsi un "angolino" in cui fare il "piccolo gioco" tra pochi amici, magari coinvolgendo di volta in volta qualche elemento esterno, senza strafare e senza dover rendere conto di obblighi, burocrazie, ordini e impedimenti che, se eccessivi, finiscono per impastoiare il gioco.

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