Profilo di un nordico qualunque

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Westeros - Cronache del Ghiaccio e del Fuoco

14/04/2016 - GRAFICA: Bella, il punto forte della land. Curata nei dettagli, non è eccessivamente stancante, anzi. I colori sono in tema con l'ambientazione e l'aggiornamento recente dei simboli di casata è ottimo.

AMBIENTAZIONE: L'ambientazione è ben descritta, la storia è fedele ai canoni di Martin. Sebbene il presupposto sia ottimo, viene a mancare la coerenza ongame, il rispetto della stessa storia, nascondendo queste mancanze con scelte di gioco sommarie e ingiustificate. Sono pochi i player che posso dire rispettino al massimo il contesto nel quale hanno deciso di giocare e le conseguenze di tale lassismo vengono alla luce seguendo le role più banali e disparate. La conoscenza dell'ambientazione e, a mio parere, un requisito fondamentale per immedesimarsi nel mondo al quale si gioca ed è compito delle cariche più alte di istruire a dovere i nuovi arrivati o i giocatori carenti.

LIVELLO DI GIOCO INTERNO: In alcuni regni è elevato in altri pessimo. Il gruppo di utenti capaci è stato piano piano recluso e limitato, creando questa diversità tra i regni. Il Nord vantava una serie di ottimi player, ricchi di spunti di gioco e idee, ripetutamente limitate e/o ridimensionate nel corso degli ultimi mesi. Capita di giocare con persone che ricoprono cariche importanti nel gioco che non hanno la minima cognizione di ciò che stanno facendo, come capitano giocatori abili e preparati che sono reclusi a ruoli minori. L'OFF subentra massicciamente in queste decisioni, e spesso vengono concesse libertà a player non meritevoli che però sanno fare il buon viso davanti a determinate cariche. E' il Gioco del Trono, ovvio, ma viene da domandarsi se questo gioco sia OFF o ON. In pochi mesi credo di aver visto tutto: guerre tra regni iniziate e abbandonate a sè stesse, filoni misteriosamente interrotti, giocatori lasciati fermi per assenza di interesse nel portare avanti il gioco intrapreso, player che occupano cariche fondamentali in un regno che scompaiono, vengono fatti morire i pg in ON, vengono sostituiti da altri giocatori che a loro volta lasciano i pg andando a creare un circolo vizioso che non è possibile frenare. Linee guida dei regni che cambiano in base alla corrente, png regnanti che, calcati da troppe mani, perdono di valore e credibilità. Incoerenze massime nelle scelte diplomatiche senza tenere conto dell'ambientazione e del giocato precedente, annullandolo di fatto, senza calcolare che evidentemente è stato costruito da gente che ancora gioca. Un continuo dover alzare le spalle per non badare a questi problemi che crea disagio, non solo ai player, ma anche a chi si occupa di fatare.

SERVER: Il server è stabile, a parte alcune cadute di massa giustificate con revisione del db e correzione di bug, che riportavano la land indietro di giorni con post relativi persi e pg iscritti in tali periodi cancellati.

CODICE: Niente da dire.

FUNZIONALITA': Niente da dire.

DOCUMENTAZIONE: Prolissa, completa. Non ho condiviso alcune decisioni riguardanti la storia giocata, l'eccessivo spazio dato ad alcune casate e ad alcuni frangenti della storia e le conseguenze che hanno portato all'ON dopo la revisione di novembre. Alcune casate si sono trovate potenziate eccessivamente e si è creato un disequilibrio nel continente per forza di cose. Per il resto la documentazione è stata redatta all'apertura della Land, quindi non è attribuibile al lavoro di questa gestione attuale. Tuttavia manca la storia giocata, sulla quale dovrebbero basarsi i bg dei nuovi arrivati, che ovviamente sono privi delle informazioni riguardanti gli ultimi mesi, che potrebbero aiutarli per integrarsi al meglio, lasciando ricadere la cosa sui master casata. Il sistema economico è stato modificato di recente, senza essere spiegato ai vari master responsabili di illuminare poi i player. La conseguenza è stata una serie di incomprensioni che si sono risolte con interpretazioni personali del tutto differenti da regno a regno, andando a creare un sistema adattabile alle situazioni, ma assolutamente troppo complicato e non definito, sebbene il concetto di fondo sia ottimo. Allo stesso modo i sistemi mercenari e di gestione dell'esercito si basano su una schematizzazione eccessiva, che semplifica si la questione, ma non la rende innovativa o accattivante.

GESTIONE: Tasto dolente, pallino rosso. Sappiamo tutti quale è il problema reiterato di Westeros e la soluzione è solamente una, ovvero un cambio drastico che garantisca una gestione che non sia interessata a far apparire i propri personaggi in primo piano e che non siano persone interessate ad apparire nello stesso modo in OFF. [MODERAZIONE] E questo non è il solo problema. I gestori non sono in accordo fra di loro, ci sono quattro, cinque, sei teste pensanti, spuntano nuove cariche come velocemente vengono eliminate, come pg di gestione numerosi che hanno ruoli misteriosi relegati magari ad una sola quest (utile a non so cosa). [MODERAZIONE] Le scuse sono molteplici, ma il leitmotiv principale è che la gestione ha il potere su tutto, persino su chi ha cariche importanti all'interno della land magari conquistate con il gioco e il proprio tempo. Non parlerò della maleducazione e della cafonaggine dimostrata in casi specifici. In tutto ciò non comprendo i master casata di alcuni regni (i pochi non gestiti direttamente da player della gestione), con conseguente conflitto di interessi e accentramento delle trame. Il discorso è semplice: o gestisco o faccio il giocatore. Nella stessa role non posso pretendere di fare entrambi, perchè si ricade nel classico discorso di "chi controlla i controllori". [MODERAZIONE] Il concetto è semplice: il gioco fuori dagli schemi non è contemplato, il binario da seguire deve essere quello prestabilito, pena la rovina del proprio gioco, pressioni continue per abbandonare, cedere il passo. [MODERAZIONE]

CONSIGLI E SUGGERIMENTI: Beh, come scritto sopra un cambio drastico sta alla base di tutto. Ma da quanto ho capito è una cosa impossibile da farsi. Quindi la conseguenza è che Westeros affonderà, anzi lo sta già facendo, lentamente, giorno dopo giorno. E ci si accorgerà troppo tardi che il margine di risalita è magicamente svanito. Ascoltate i player, sono loro che portano gioco. I vostri pg vengono in secondo piano, sempre. Sono i player che fanno la differenza, quelli bravi sono da coccolare perchè grazie a loro il resto del gruppo migliora. Accettate le critiche, reagite con educazione e maturità. Mettete da parte le questioni personali, perchè, credetemi, nessuno vi odia in partenza. E non è vero che vi disegnano così, che un gestore ha responsabilità o pressioni. Un gioco, se preso con leggerezza e pacatezza può garantire molte soddisfazioni, principalmente a chi vi è dentro e vi partecipa, ancora prima di quelle vostre personali.

CONCLUSIONI: Westeros vive del nome che ha, della visibilità che ha avuto negli anni passati. Una rendita che garantisce un grosso ingresso di player, anche solo curiosi di passaggio. La realtà è ben diversa dalla facciata, perchè all'interno di esso si celano meccanismi che nulla hanno a che vedere con un gioco di ruolo, che chiamandosi gioco, dovrebbe avere una componente fondamentale su cui basarsi. Il divertimento, la libertà di poter dar vita alle proprie idee su una ambientazione che ha molti paletti messi dallo stesso Martin, ma che ha un mondo di interpretazione che non è vincolante. Una libertà che viene repressa per dare vita ad una rappresentazione delle idee di poche persone, che giovano della presenza di altre persone disposte a sottostare a questo sistema. In sostanza è un "circo delle pulci" che diverte i bambini, ma che finisce li nel suo piccolo, limitato, inconcludente. E di conseguenza altamente deludente.

Recensione modificata il giorno 15/04/2016 09:15:38 da akajia_cain

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