Il perché

Il perché postato il 08/05/2010 18:55:15 nel forum giochi e dintorni

Ve lo chiedo perché tuttora per me è un mistero cosa ci spinge a rinunciare ad ore della vita più materialmente vera per inserirci in una materialmente meno vera.

Si tratta solo di un luogo virtuale, nel quale riversiamo tutti i nostri desideri che già abbiamo riversato nella nostra realtà fisica. La vita, quella vera, ci è sempre stata attorno, sempre a portata di mano. Perché cercare un luogo di fantasia?

Cos'è che ci attira in un mondo alternativo?

quota

08/05/2010 19:02:20

Te lo dico solo se tu mi spieghi il perchè di un messaggio cosi provocatorio :)

quota

08/05/2010 19:24:37

Oh mamma, provocatorio!!

L'argomento è provocatorio solo nella misura in cui provoca qualcosa...

E cosa ti provoca? :P

La domanda è chiara e i secondi fini, se ci sono, sono contenuti nella domanda stessa: perché interpretiamo una vita ( o molte vite ) diversa dalla nostra.

quota

09/05/2010 01:10:43

perchè... mi diverte? O.o

quota

09/05/2010 11:42:51

La tua domanda non ha un senso secondo me...

E' un gioco come un'altro, il fatto che si svolga davanti un pc, non significa nulla...

Perche' giochi a biliardo ?
Perche' ti fai una partita a carte ?
Perche' ti guardi un film ?
Perche' giochi a scacchi ?


Identiche alla tua domanda ma in forma differente

Arrivare fino alla saletta biliardo, o arrivare fino al pc per farsi una partitina su bad company 2 oppure farti una ruolata per me e' la stessa identica cosa, sono punti di vista u.u

quota

09/05/2010 13:46:15

Io credo sia molto "semplicistico" ed anche un pò bieco ragionare su quello che si fa della propria vita in termini di utile o non utile, essere troppo pragmatici ci allontana da quello che siamo in realtà...esseri umani che hanno necessità di trarre emozioni e che lo fanno da qualsiasi fonte. Tutti gli eccessi sono sbagliati, quindi se ti rende felice giocare e sai che non stai esagerando, perchè riesci a coltivare tutte le dimensioni della tua esistenza...dov'è il problema? ^_^

quota

09/05/2010 16:33:33

Credo che Marvash abbia centrato il bersaglio, almeno per quanto mi riguarda.

Il GdR mi diverte, quindi gioco.
Leggere mi diverte, quindi leggo.
La TV mi diverte, quindi la guardo.
I videogiochi mi divertono, quindi li compro.

Potrei andare avanti così per ogni attività con cui impiego il mio tempo libero.
Grandi dietrologie o spiegazioni filosofiche non ne vedo.

Per fare cose costruttive c'è già il resto del tempo, quello "non-libero".

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quota

09/05/2010 17:03:05

Il problema semmai diventa quando il gioco non viene più considerato come tale, bensì come un'alternativa alla realtà dalla quale si cerca di scappare o non interagire.

Da un paio d'anni non gioco più, ma semplicemente perché non ho tempo. E a dispetto di giochi come videogames ad esempio, stimola molto di più la fantasia, tiene il cervello in allenamento e perché no, può essere d'aiuto per migliorare il proprio modo di esprimersi attraverso la scrittura.

Può creare assuefazione, è un dato di fatto, ma ci sono altre cose che la creano e sono ben più dannose. Di certo non ho mai rinunciato ad una birra con gli amici o una passeggiata con la mia ragazza per farmi una giocata.

quota

09/05/2010 20:12:54

Io di vite ne ho già vissute diverse, ne vivo tante adesso e conto di viverne tante ancora nel tempo che mi resta; il tempo che posso passare a giocare online è solo parte di una delle mie molte vite reali ^^
In linea di massima mi incuriosisci più tu, che sostieni di averne solo una, di vita reale.

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quota

09/05/2010 21:58:22

Che domande, la possibilità di sognare !

Tutto ciò che riguarda una differente realtà estemporanea, al partire da racconto di un libro a quella di un film oppure all'ambientazione di un gioco di ruolo non fa altro che alimentare il nostro immaginario comune in quanto esseri umani, in quanto esseri dotati non solo della capacità di pensiero e logicità ma soprattutto di fantasia, cosa importantissima per l'uomo che, senza immaginazione, probabilmente non avrebbe mai potuto compiere significativi passi in diversi settori, primo fra tutti quello scientifico tecnico.

Parliamo di star trek, che hanno ispirato i cellulari ( star tak, mi sembra abbastanza eloquente da sola come parola ) o dei racconti di Jules Verne che hanno ispirato le missioni spaziali o dozzine di altri esempi simili che potrei portare.

Nel caso specifico ok, potresti dirmi i gdr sono solo un gioco ed una fantasia, ma non è che chi non giochi a questa tipologia di divertimenti sia estraneo a ciò: chi legge libri, fumetti, si dà ai videogames o qualsiasi altra simil cosa che riconduca a realtà immaginarie è sicuramente negli interessi di ogni essere umano su questo pianeta.

Sicuramente, esistono delle persone che da queste realtà possono venir letteralmente catturate perchè forse l'individuo è portatore di alcuni mali o dispiaceri a livello psicologico che magari riesce a non riscontrare quando si dedica ad altro, ma questa è una condizione che affligge da sempre l'essere umano ed ognuno evade come può, chi non si dà ai gdr magari si dà alle sigarette o all'alcool che forse sono anche piu' dannosi.

Alla fin fine, sia la vita immaginaria quanto la vita `vera` (come la definisci tu) non è altro che l'insieme di tutto ciò che compone il nostro io: anche una fantasticheria momentanea quando vedi una bella donna per strada è un modo per evadere dal mondo reale e anche il frutto di quell'attimo non è vita vera, però ci piace raccontare di quest'esperienza al bar con gli amici.
Perchè ordunque per dei fatti narrati in un gioco di fantasia dovrebbe essere differente o meno vero della situazione precedente descritta ?


Ad ogni modo, sulla base di quanto scritto e di un osservazione personale, il mio `rinunciare ad ore della mia vita vera` non è nient'altro che un hobby molto stimolante attorno a cui mi ci sono appassionato poichè mi permette di vivere una storia e vederla non dall'esterno come l'osservatore passivo di un libro, bensì di farne parte e di avere la possibilità di poter scrivere capitoli differenti di essa stimolando non poco il lato fantasioso della mia psiche.

Ma comunque, i miei momenti di gioco si sono ridotti ad un incontro settimanale con il consueto gruppo di amici al cartaceo, per lavoro e altri sacrifici importanti il tempo degli hobby vien meno, eppure.. bechè potresti dirmi che sto `vivendo` io non ritengo tale la cosa piu' di quanto posso passare degli allegri momenti in compagnia divertendomi e sentendomi bene con me stesso nei racconti di qualcosa che avviene tutto su un piano psichico nelle nostre teste.

quota

10/05/2010 11:56:56

In ufficio ho molto tempo libero.

Invece di sfogliare riviste, fare parole incrociate, leggere harmony o "Guerra e pace" o fare cruciverba, preferisco fare qualcosa di molto più socializzante e creativo come fare GdR.

La sera o la notte a casa - come pure il sabato e la domenica - mi sono imposta di non giocare MAI e non sottraggo neppure un minuto alla mia vita reale.

Soddisfatto?

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quota

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