Racconti a più mani

13/04/2018 21:18:01

In un certo senso lo é.

Perlomeno: per molti giocatori, me incluso, giocare di ruolo é dare vita a delle storie e questo, per alcuni giocatori, me incluso, è un aspetto e una aspettativa che prevale nettamente su altri aspetti del gioco di ruolo (traguardi, livelli, numero di quest risolte, quantità di mostri uccisi e tesori arraffati, numero di "frag", ecc).

La questione è cosa intendiamo per "storia che crei". Sì la crei a più mani ma senza una vera e propria storyboard, senza una regia e senza un copione.


Se è per questo il gioco di ruolo ha affinità anche con la recitazione a soggetto, ma anche lì bisogna sempre stare attenti a non restare prigionieri delle analogie.

La cosa che può somigliare di più a una regia, a un copione o alla storyboard di un racconto/romanzo sono gli elementi di ambientazione che ti vengono mesi a disposizione e le trame animate dal mastering, in cui tu muovi il personaggio.

Ma è una storia che si genera in parte per iniziativa tua e in gran parte come risultato delle interazioni con gli altri personaggi e con l'ambientazione, non è qualcosa che decidi tu dall'inizio alla fine e lungo tutto lo sviluppo intermedio come farebbe l'autore di un racconto, o un regista.

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quota

13/04/2018 21:28:29

Considerate anche che nei pbf che conosco ci sono anche i topic per le richieste di legami particolari (tipo se voglio giocare un pg e penso che non possa prescindere da una relazione sentimentale, posso richiederla, anche se ovviamente poi la si gioca e si vede se c'è feeling oppure no) e per la ricerca di role, dove si può anche specificare in linee generali cosa si ha in mente (magari uno vuole un litigio e lo richiede...), ma ovviamente non è obbligatorio e ci si può semplicemente dire "ruoliamo insieme" e vedere che spunti ne emergono ;) io ho fatto entrambe le cose in varie occasioni e ho comunque trovato spunti di crescita per i miei pg (e anche per me come scrittore)

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quota

13/04/2018 23:26:46 e modificato da nick nightingale il 13/04/2018 23:27:09

Quoto Ghennadi.


Mentre le "giocate a richiesta" sono di fatto giocare con un copione e secondo me portano il gioco su un livello diverso (troppo diverso) dalle giocate "libere". Eliminano una fetta importante di imprevedibilità, di conseguenza cambia proprio l'approccio che non può più essere creare un mondo verosimile dove far agire dei personaggi e vedere cosa succede ma si avvicina più ad una recita.

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quota

14/04/2018 11:56:08

Ma poi non è proprio questo che ci permette di giocare di ruolo? Se venisse a mancare questo "problema" dell'imprevedibilità, non sarebbe meglio scrivere davvero un romanzo? Si avrebbe sicuramente più controllo su tutto, meno "rischi" e risultati migliori.

Io credo che se uno si mette a giocare di ruolo è proprio dell'imprevedibilità che (più o meno coscientemente) va alla ricerca, con la possibilità di realizzare i propri "progetti" messa esattamente alla pari di quella di non riuscirci.

quota

14/04/2018 12:32:51

Grazie a tutti per le risposte! Quindi un bg dovrebbe essere semplice e minimale per lasciare più spazio all'on?

quota

14/04/2018 12:55:19

Per me non per forza u.u se crei un bg molto dettagliato magari sei più "limitato" dal fatto che devi rimanere coerente a tutti i lati del tuo pg che hai descritto, ma sia che tu ne abbia scritti pochi o tanti secondo me questo non ti impedisce di ruolare, devi solo evitare di chiuderti in quello che hai scritto in off impedendo qualunque avvenimento in on perché "non è quello che vuoi per il tuo pg" ;)

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quota

14/04/2018 20:26:47

Non c'è bisogno di essere semplici o minimali, basta non ancorarsi con tutte le forze su cosa si è pensato in autonomia nei riguardi del futuro del pg, divenendo così ostacolo ai master o agli altri giocatori in tutto ciò che, imprevedibile, determina dei cambi di rotta o elemento che non è gradito.

L'ho visto e lo sto vedendo con quei giocatori che, posti di fronte ad un qualcosa che non soddisfa il loro ego o aspirazione sul proprio pg (ma che fa comunque parte del gioco, come enunciato sempre nei concetti base del gioco di ruolo), si irritano o si convincono che il gioco sia scaduto solo perché in quel frangente non soddisfa delle aspettative (sempre al positivo ovvero: sviluppo il potere, quello si innamora, quell'altro muore e io vinco, ecc...).

Nel gioco succedono "cose".
Se c'è un copione da rispettare in tutto e per tutto non è più gioco, ma è appunto una recita. Ho giocato nei pbf dove si mettono d'accordo sulle cose in anticipo giocandole poi e... no mi spiace, non l'ho trovato divertente, non l'ho trovato nemmeno "gioco" nel senso stretto del termine e mi sono sempre annoiata. L'imprevedibilità è il brivido che dovrebbe spingere avanti nei gdr :)
Poi a ognuno i propri gusti eh.

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quota

16/04/2018 15:29:18

Sorge un ultimo problema, giuro.
Ho capito che devo lasciarmi trasportare dalla corrente e dalla coerenza, ho capito come creare un bg solido ma non soffocante...ma ho troppe idee in testa.
Indirettamente l'ho già chiesto, ma il problema è anche a monte:

Ho troppe idee per pg, troppe cose che voglio fare. Un vigilante legale, un terrorista, un mafioso, un agente dello SHIELD...insomma, non so decidermi.

quota

16/04/2018 15:51:57

Agente Shield ** ti dico solo che da noi abbiamo riadattato lo shield all'interno dell'universo potteriano (unica grande libertà che ci siamo presi rispetto alla fonte) xD
Per il resto... siccome non ha senso che il tuo pg sia tutto, direi che dovresti riflettere su cosa ti verrebbe più facile muovere e cosa si potrebbe adattare meglio alla storyline del gdr!

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quota

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