Organizzazione Master / Fato: Quale è il miglior modus operandi?

Organizzazione Master / Fato: Quale è il miglior modus operandi? postato il 07/05/2018 12:01:32 nel forum giochi e dintorni

Parliamo del mondo dei narratori... ci sono infinite scuole di pensiero su come essi debbano operare nel mondo dei GDR, tutti differenti soprattutto in base alla categoria del gioco.

Quale è secondo voi il modo migliore per fatizzare?

1) Il fato organizza tutte le quest e decide tutto nei meriti dell'ambientazione e della storia del gioco, proponendo quindi attività e promuovendo quelle proposte?
2) il fato fa solo da accompagnamento alle iniziative proposte dai giocatori, sviluppando il gioco che loro svolgono liberamente e le proposte di quest che gli arrivano. Adattandosi al gioco che merita degli utenti e collaborando con i leaders delle gilde per sviluppare le diverse storie e situazioni?

Apro questa discussione per permettere a tutti di esporre la vostra idea di come lo staff narrativo (fato) dovrebbe essere strutturato, differenziato anche per categoria di gioco.

Oppure credete che possa esserci una struttura organizzativa che permetta ai narratori di poter « lavorare » in ogni categoria di gioco ?

Commentate di seguito indicando la categoria di gioco e poi inserendo la vostra idea e/o discutendo delle altre idee condivise dicendo la vostra.

quota

07/05/2018 14:18:48

Come ha giustamente detto misfit.
Se tu hai creato una ambientazione realistica e ben costruita, in cui i personaggi sono una parte integrante, e non dei semplici spettatori, la cosa funzionerà da sola, e tu master dovrai solo seguire il gioco dei player, dare loro gli esiti, e inserire man mano delle variabili perché il gioco non sia monotono.
Se invece i player sono semplici spettatori, allora sei costretto a tirare fuori quest per fargli fare qualcosa, ma non entreranno mai davvero nell’ottica io sono un pezzo del gioco e le mie azioni hanno ripercussioni reali.

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quota

07/05/2018 14:36:29

Metodo di Narrazione preferito

Il Narratore stabilisce l'ambientazione:
- Creazione del mondo: come avviene e perchè
- Scheletro sociale: quali sono i valori, i principi, le credenze sociali e religiose, mentalità, tradizioni, usi e costumi.
- Storia del mondo: una serie di eventi cruciali che motiva il taglio del gioco verso alcune direzioni anzichè altre.

Quest, mastering e fato

In linea generale, il nostro tipo di Narratore/Master deve essere solamente un osservatore silenzioso che assiste agli eventi senza interventi, senza dare opinioni, suggerimenti, influenzare ecc.
Totalmente neutrale.
Qualora serva, fa da ponte su tutto quello che non può muovere il giocatore oppure, aiutare alla comprensione dei materiali di gioco affinchè possa contribuire alla crescita e alla conoscenza dei materiali.
Non fa da assistente "wikipedia" del giocatore. I materiali stanno li a disposizione del giocatore e gioca in base a quello che legge e si ricorda, o esperienza diretta.


° Il Narratore partecipa solamente nella misura in cui i personaggi si evolvono in maniera tale da essere indipendenti e protagonisti delle storie, liberi di agire, creare e decidere il taglio della storia.

° Nel tempo deve scomparire fino alla propria assenza totale. Semplicemente fa da ponte a quegli eventi non gestibili dal giocatore. La proporzione deve essere 80% giocatore, 20% narratore.

° Il Narratore non deve ne proporre, decidere o influenzare.
E' un ruolo passivo, sta superpartes nella neutralità più assoluta.
Non gioca, non partecipa e non deve dare suggerimenti per aiutare implicitamente qualcuno (altrimenti, fa il giocatore).
Sono i giocatori a dover conoscere bene il contesto, i regolamenti in modo da proporre con cognizione di causa, coerentemente e decidere sulla base dello sceletro vigente con possibili scenari alternativi, creativi e coerenti nel rispetto del gioco dei giocatori che sono arrivati prima del giocatore.

° Nel tempo, i giocatori devono sapere il regolamento meglio del narratore per avere coscienza delle potenzialità di quello che può fare e i vantaggi che può ottenere (senza stare sempre a chidere per tutto). Gioca nella genuinità più assoluta cosciente fin dove può spingersi nella totale libertà, senza essere condizionati dai "suggerimenti" del Narratore.

° Il Narratore meno c'è e meglio è. Sono i giocatori che giocano, sono i giocatori che creano, sono i giocatori propongono sulla base dello scheletro start up.

Riteniamo per noi, che quelli che oggi vengono chiamati Narratori, ieri si chiamavano Giocatori: fanno, decidono, giocano, propongono e conoscono bene le dinamiche tecniche di un gioco.
Nella nostra idea questo dovrebbero essere i giocatori.

I giocatori di oggi, per noi sono i spettatori passivi di un gioco e di una decisione altrui di cui la possibilità di scelta ha uno spettro molto limitato.

Nella nostra preferenza, i giocatori sono i protagonisti e i narratori da contorno. :)

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quota

08/05/2018 11:55:55

Non esiste "il modo migliore". Dipende da troppi fattori.



Sembra il tema della maturità...

quota

08/05/2018 15:35:48 e modificato da bordertown il 08/05/2018 15:42:42

Io ho parzialmente scelto questa seconda opzione. Non amo molto le land Quest-Dipendenti, ovvero dove il gioco, le trame arrivano solo dall'alto, perchè finisce da una parte che la gente gioca cose di senso solo in presenza di un Master o se c'è la Quest, dall'altra che se non c'è la Quest è tutto bloccato. Quindi ho preferito affidarmi a una specie di ibrido per cui al 70% si segue il gioco degli utenti, ma senza proposte di Quest, semplicemente il Master "costruisce" sul gioco portato avanti dai personaggi, sempre che sia un gioco coerente e in linea con l'ambientazione. Dall'altra, un 30% di trame solo abbozzate e lanciate nel mucchio del gioco, che prenderanno forma col gioco dell'utenza. In questa maniera i personaggi sono più responsabilizzati a giocare in free role, perchè sanno che "l'avventura" arriva solo se giocano, sono loro a dover porre le basi appunto. Capisco che ovviamente un sistema del genere esige un'utenza matura, ma è pur vero che la si può istruire, perchè a quel punto sono proprio i personaggi stessi con il loro gioco a istruire il nuovo arrivato. Poi certo, nulla mai funziona al 100%, in quel caso ci si arma di pazienza.

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quota

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