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16/01/2019 10:51:21
nick nightingale ha scritto: Scusate ragazzi, ma interpretare anche gli inprevisti "antipatici", come potrebbe essere subire un´intimidazione, fa parte del gioco di ruolo. Se si toglie questa dinamica sparisce un pezzo di gioco e soprattutto si da per scontato che la gente è incapace o talmente immatura da non concepire la cosa, nascondendo tutto dietro una fantomatica "libertà di muovere il proprio PG come si vuole". Che comporta avere un PG impossibile da intimidire, sedurre, raggirare, etc. a meno che il giocatore che lo muove non sia d´accordo. Questo è proprio l´anti-gioco di ruolo...Il sistema di FATE non vedo cosa oggettivizzi. E´ un sistema tarato per il cartaceo visto che prevede la collaborazione di tutti nel decidere insieme dove e come portare avanti la storia. Uno scenario ben diverso dal giocare scontri sociali tra sconosciuti.Quoto del tutto, così come anche solanum. Sinceramente trovo anche un po´ triste che giocare degli imprevisti o dei fallimenti nel gioco di ruolo sia visto come un fastidio che non porta divertimento. Non nel senso di pena eh, nel senso che credo che il GdR ne esca impoverito.Poi per carità, land che attuano questo sistema non mancano, per cui sono sicura che ognuno troverà quel che preferisce come stile, però sì, a questo punto è più onesto dire "voglio interpretare al 100% le reazioni del mio pg senza tiri, facciamo diceless".
nick nightingale ha scritto: Scusate ragazzi, ma interpretare anche gli inprevisti "antipatici", come potrebbe essere subire un´intimidazione, fa parte del gioco di ruolo. Se si toglie questa dinamica sparisce un pezzo di gioco e soprattutto si da per scontato che la gente è incapace o talmente immatura da non concepire la cosa, nascondendo tutto dietro una fantomatica "libertà di muovere il proprio PG come si vuole". Che comporta avere un PG impossibile da intimidire, sedurre, raggirare, etc. a meno che il giocatore che lo muove non sia d´accordo. Questo è proprio l´anti-gioco di ruolo...Il sistema di FATE non vedo cosa oggettivizzi. E´ un sistema tarato per il cartaceo visto che prevede la collaborazione di tutti nel decidere insieme dove e come portare avanti la storia. Uno scenario ben diverso dal giocare scontri sociali tra sconosciuti.
16/01/2019 14:18:55
Le difficoltà che ho visto nel gestire i tiri sociali sono dati principalmente dalle "sfumature" che i risultati hanno.Con un combattimento è facile: ti colpisco/ti manco. E nel caso si vedono quanti danni sono stati fatti.Ma un tentativo di sedurre?Ci fai un pensiero? Cominci a pensare a una relazione? Mi salti addosso e mi strappi i vestiti a morsi?Ci sono tante sfumature, appunto.Non solo, ma poi entra in gioco la plausibilità.Posso aver fatto un tiro eccezionale, ma se ti voglio convincere a fare qualcosa che per te è chiaro sia rovinoso... ha senso che possa convincerti comunque? E se la risposta è "no", come si fa a definire i limiti?Ci potrebbero essere dei modi, certo.Così su due piedi mi viene in mente: sulla tua scheda, nascosti, puoi scrivere X "segreti" che gli altri possono scoprire.E/o, X cose che il tuo pg non farebbe MAI, non importa la situazione.Rimane però l´interpretazione personale.Mi hai intimidito: faccio un passo indietro? Ammutolisco? Non intervengo neppure se stai per ammazzare la persona che ho più cara al mondo? Fuggo urlando?Definire quale sia la reazione "giusta" nel dettaglio credo sia essenzialmente impossibile.Quella meccanica di Fate che usa la mediazione ha senso da questo punto di vista: permette che le "parti in lotta" si accordino su quale sia la posta in gioco e cosa rischia ognuno, evitando malumori e garantendo che poi ci si giochi l´accaduto.E´ anche vero che Fate è fondamentalmente molto cooperativo: l´introduzione definisce il compito di "ognuno di quelli seduti al tavolo" come "far si che tutti si sentano fantastici!"L´impostazione è chiara, quindi.C´è anche da dire che la meccanica dei Punti Fato garantisce un´alternanza: se ne "brucio" tanti per aver successo adesso, rimango senza mentre chi perde ne guadagna molti extra.Quindi inevitabilmente "la ruota gira": questo sistema garantisce che nessuno rubi permanentemente la scena agli altri e ognuno abbia il suo "momento di gloria".Evita anche che si calchi troppo la mano, visto che è chiaro che oggi tocca a me, ma domani sarà qualcun altro a vincere contro di me.P.s.: non dico Fate sia il sistema perfetto o sia immediatamente utilizzabile in una land.Però trovo offra quantomeno parecchi spunti di riflessione.Per quel che mi riguarda, credo che la competizione funzioni in un gdr propriamente detto solo quando c´è la mediazione: non a caso è prevista pure nella versione live ufficiali di Vampiri, che non è un LARP ma un narrativo.Il PvP diretto a parer mio funziona davvero solo negli MMO o negli shooter online._____Quis tulerit Gracchos de seditione querentes?
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Quis tulerit Gracchos de seditione querentes?
16/01/2019 14:38:13
pleiades ha scritto: Rimane però l´interpretazione personale.Mi hai intimidito: faccio un passo indietro? Ammutolisco? Non intervengo neppure se stai per ammazzare la persona che ho più cara al mondo? Fuggo urlando?Definire quale sia la reazione "giusta" nel dettaglio credo sia essenzialmente impossibilePer questo secondo me è importante che il sistema di gioco preveda la presenza di stats che aiutino a capire com´è il PG e come si comporterà, in aggiunta al BG e al giocato. Ad esempio, PG 1 viene intimidito da PG 2: se PG 1 è un tizio con una buona parlantina che ci tiene ad apparire, reagirà senza controbattere chi lo minaccia ma cercando con le parole di calmare la situazione; se PG 1 è un rozzo burbero, potrebbe rispondere con un´imprecazione detta a denti stretti e andare via. Quindi serviranno stats tipo "parlantina" che facciano capire se il PG è loquace o meno.Se no diventa per forza difficile e resta tutto all´interpretazione (e alla buonafede) dei giocatori. Per quel che mi riguarda, credo che la competizione funzioni in un gdr propriamente detto solo quando c´è la mediazione: non a caso è prevista pure nella versione live ufficiali di Vampiri, che non è un LARP ma un narrativo.Il PvP diretto a parer mio funziona davvero solo negli MMO o negli shooter onlineNon sono d´accordo. Intanto, la competizione "orchestrata a tavolino" non è più competizione. Poi, molto fa l´abitudine: evitare sempre di giocare situazioni difficile e creare principalmente giochi dove non succede niente di male a nessuno, non aiuta ad avere giocatori più maturi.
pleiades ha scritto: Rimane però l´interpretazione personale.Mi hai intimidito: faccio un passo indietro? Ammutolisco? Non intervengo neppure se stai per ammazzare la persona che ho più cara al mondo? Fuggo urlando?Definire quale sia la reazione "giusta" nel dettaglio credo sia essenzialmente impossibile
Per quel che mi riguarda, credo che la competizione funzioni in un gdr propriamente detto solo quando c´è la mediazione: non a caso è prevista pure nella versione live ufficiali di Vampiri, che non è un LARP ma un narrativo.Il PvP diretto a parer mio funziona davvero solo negli MMO o negli shooter online
18/01/2019 13:40:12
Vi avevo promesso una cosa lunghissima ed ecco qui la mia punizione su di voiPrima di ogni altra cosa, cerchiamo di capirci. Quello di cui parliamo è come avere nei nostri giochi queste cose qui:[Link ] Frank Underwood non ha bisogno di presentazioni[Link ] ...dal minuto 6:12 c´è un mix di menzogna e intimidazione[Link ] Qui invece c´è uno spoiler di Black Sails, eloquenza, intimidazione, convincimento e violenza[Link ] Qui, da 0:40, c´è un altro spoiler di Black Sails qualcuno talmente bravo a parlare che è in grado di tenere in silenzio gente che lo odia e lo vuole letteralmente morto[Link ] Qui invece c´è addirittura l´ottenere informazioni dal nulla, oltre che un´intimidazione totalmente immotivata vista la differenza di potere e condizione. E se non l´avete visto, siete delle brutte persone[Link ] Questo ok, è un capolavoro, ma andava citato. Scusate se c´è sto tizio che ci parla sopra, ma mi piaceva metterlo in italiano. [Link ] E qui invece c´è un mix di menzogna e verità per convincere qualcuno a fare qualcosa che, prima di questo colloquio, non aveva nessuna intenzione di fare. E se non ve lo ricordate, ecco come va a finire [Link ]Ecco, se vogliamo avere queste cose in un GDR, possiamo discutere su come fare per farlo bene.P.s.: Ho preferito evitare di prendere spezzoni del Trono di Spade, ma sappiate che chi insegna tecniche di comunicazione lo usa come esempio sugli strumenti dialettici. [Link ] [Link ] [Link ] [Link ]Questa discussione è nata sulla scia di un discorso particolarmente specifico, perciò quello che segue è la mia opinione, ma limitata allo specifico tipo di giochi che ha un importante sfondo politico.Ovvero a tutti i giochi nei quali il potere è un vantaggio misurabile, che si può contendere e si può ottenere con strategie, stratagemmi, accordi e quindi, in definitiva, con le parole.Non che un po’ di approfondimento di queste tematiche non faccia bene anche a giochi che hanno un altro focus, ma ai giochi politici farsi certe domande serve come il pane.D’altro canto nessun gioco politico può fermarsi qui, ma anzi ha bisogno di tanti presupposti antecedenti al regolare le abilità sociali, primo tra tutti il fatto di avere del potere e delle dinamiche di potere adeguate.Questo detto, la prima domanda che ci si dovrebbero fare è ma io li voglio davvero i parametri sociali?Non è una domanda banale, perché se uno li vuole li deve calibrare bene e non è una cosa semplice (vedi resto del post).È quindi possibilissimo decidere di non avere parametri sociali. In assenza di parametri sociali, il giocatore interpreta come crede e chi gioca con lui interpreta le proprie reazioni come crede. Il vantaggio è uno solo, ma è enorme: immediatezza. Siccome non ci sono parametri di cui tenere conto, l’unica cosa che il giocatore deve fare è scrivere o leggere l’azione. Niente tiri, niente parametri, nessuna sfumatura.Naturalmente questo ha diverse controindicazioni.La prima è che il PG diventa la maschera del giocatore: chi è più convincente avrà un PG convincente, chi lo è meno avrà un PG poco convincente. D’altro canto sarà, alla fine, il giocatore a valutare la convenienza e verità di quanto detto dall’altro ed in che rapporto è con le convinzioni del proprio pg.Inoltre, lo spostamento sulla valutazione del “sociale” senza parametri è più difficile da monitorare dallo staff ed è quindi molto più vulnerabile al metagame molto sottile.Poi, senza parametri significa che tutti possono decidere di essere carismatici, con una certa svalutazione del parametro.Ho però trovato un altro vantaggio: chi sceglie il senza parametri può anche smettere di leggere qui (contenti vero? 😀 )Quartz è così antipatico che la gente gli si avvicina e gli chiede: "Quartz, ma davvero la gente ti si avvicina?" (Quartz, Daniele Luttazzi, Emo Philips)Waiting for Turbosfigometro
Quartz è così antipatico che la gente gli si avvicina e gli chiede: "Quartz, ma davvero la gente ti si avvicina?" (Quartz, Daniele Luttazzi, Emo Philips)Waiting for Turbosfigometro
18/01/2019 13:41:24
Chi invece ha deciso che i parametri sociali li vuole si trova davanti al grossissimo problema di dover decidere cosa fanno.E per farlo deve tenere a mente diversi problemi.Forza è un attributo socialePuoi essere il più raffinato oratore ed il più sottile stratega, ma se poi compare Gnorr e fa Gnorr no d’accordo, Gnorr spacca faccia sei nei guai seri. Se Gnorr usa questo modo di fare sistematicamente, diventerà in breve il maitre à penser del gioco, perché a nessuno piace essere teppizzato e questo, diciamocelo tutti, è l’opposto dell’obiettivo che ci siamo posti di creare un gioco politico raffinato.Perciò chi crea un gioco del genere deve porsi il problema e più in generale deve assicurarsi che Carisma o simili sia utile quanto Forza nel proprio gioco. Oppure, in alternativa, che “costi” di meno in PX.Perché altrimenti gli attenti dibattiti strategici potrebbero tutti andare cosìIl presidente Obama dibatte con il presidente The RockSpecializzazione o mixUn altro aspetto importantissimo è capire se si vuole che la capacità politica sia una caratteristica esclusiva che disegna un personaggio (“Enrico è un fine oratore”) oppure una caratteristica aggiuntiva di un altro archetipo (“Enrico è un cecchino ed un fine oratore”). Ci si deve chiedere, in altri termini, se nel proprio gioco ci può essere o no spazio per Frank Underwood. Non è una domanda banale, perché in Parlamento 2020 o in Drow Capital ci potrebbe essere molto spazio, mentre nel mondo di Dragon Age o The Witcher questo ti trasforma in un PNG senza passare dal via.Tiro o interpretazioneHo già detto prima che il gioco sociale è sia cooperativo che competitivo, perciò i due aspetti dovrebbero essere compenetranti: la simpatia, l´aura intimidatoria, la parlantina ed il polso dovrebbero essere resi dal giocatore del PG carismatico ed interpretati ed assimilati dai giocatori che giocano con lui. Poi, ci potrebbero essere dei casi nei quali si tira un dado associato alla caratteristica (o altro risultato casuale) oppure si attiva una meccanica automatica di altro tipo. Quando farlo e quali esattamente sono gli esiti dovrebbe essere molto, molto chiaro a tutti, altrimenti ci saranno abilità spammate ogni azione oppure abilità usate in modo totalmente casuale. Che gli facciamo fare?Avete presente il cerusico del fantasy o il medico del post apocalittico, che mentre gli altri si divertono a caccia di mostri o orchetti lui li deve rattoppare per rispedirli a divertirsi il prima possibile? Ecco, è bene che il politico non finisca così. Quindi va previsto del potere che può contendere e alla fine prendere. Ma attenzione a...I pericoli di un Re PGGovernare è problematico e stressante per tutti i PG. Sembra figo, ma quando poi devi risolvere tutti i problemi del regno e se non lo fai la gente ti caga il cazzo, ti accorgi immediatamente di quanto non lo sia.Inoltre, il buon gestore sa che il Re PG potrebbe prendere decisioni per lui completamente sensate in gioco, ma che rendono un casino la gestione del GDR. Immaginiamo il Re che durante un´epidemia vieta di giocare in qualsiasi altra chat che non sia il Salone: bello e ha senso, ma questo vuol dire che con UNA chat si deve far giocare tutti. Una volta che ha di fronte a sé il quadro generale, il gestore si troverà davanti ad una serie di situazioni tipiche, che dovrà regolamentare.IntimidireSi tratta dell´abilità più odiata e amata, quella più dibattuta e quella più facile da regolare. Se viene introdotta, far fare un tiro su Intimidire richiede che, in caso di successo, il soggetto sia intimidito. Ma che vuol dire intimidito? Questo è l´unico aspetto sul quale si può "giocare": dal generico avere paura, allo specifico tenere un comportamento intimato, occorre decidere cosa il giocatore perdente è costretto a fare. Anche qui, occorre che non sia utilizzabile sempre e comunque, altrimenti torniamo a Hulk e Loki, solo che si picchiano con le parole.MentireEccoci arrivati al cuore del problema. Un´abilità mentire serve? Uno dei sistemi più semplici per gestire la faccenda è, infatti, non mettere alcun parametro, mantenere il gioco segreto e le bugie le fiuta il giocatore. Qualsiasi altro sistema si porta dietro la necessità di dover controllare il gioco libero, di dover vigilare su fatti e circostanze e di dover chiarire benissimo quando si deve o non deve tirare Mentire. Altrimenti vi ritroverete con "Ciao Gianni, che piacere vederti" [tiro mentire perché Gianni mi è indifferente] oppure con chi non tira mai Mentire. Il mio sistema preferito, che però farà venire l´ulcera al programmatore, ai giocatori ed ai master che devono controllare, prevede un tiro nascosto di Mentire per ogni bugia rilevante per il PG che la dice (o per quello che ascolta, se ha fatto una domanda diretta), tiro che viene impostato dal PG che mente e che resta segreto. Dopo di che il sistema calcola da solo chi ce l´ha fatta a passare il tiro e se il difensore ha "letto" la bugia, gli manda un messaggio segreto che gli dice su cosa il PG ha mentito, campo che è stato preventivamente compilato dal giocatore del PG che mente. ...lo so, è meno divertente di una barzelletta di RorschachConvincereQuesta non piace a nessuno, ma dove l´ho vista ha sempre funzionato. Prevede che qualcuno, parlando, convinca qualcun altro di qualcosa che non è una bugia, ma un punto di vista. Dal contenuto filosofico o religioso al "vota per me, sono carino", è la quintessenza dell´imposizione della tua volontà su quella di un altro. E´ forse opportuno che ogni PG abbia un pugno di core values che sono inintaccabili (o, ancora meglio, che abbiano un bonus contro Convincere), mentre per tutto il resto è possibile convincere qualcuno di qualsiasi cosa. Questa prospettiva è quella che farà irritare la grande maggioranza delle persone e che farà dire a qualcuno "è proprio per questo che non voglio queste dinamiche". Ma ve lo ricordate l´incipit? Lo volete il monologo di Darth Plegueis il Saggio? E allora serve una dinamica per farlo. Tanto più che, una volta chiarito questo, ovunque io abbia visto questa dinamica applicata, ha funzionato, con solo la necessità periodica che lo staff ricordasse di seguirla....e niente, se siete arrivati fino a qui, vi devo una birra per la perseveranzaQuartz è così antipatico che la gente gli si avvicina e gli chiede: "Quartz, ma davvero la gente ti si avvicina?" (Quartz, Daniele Luttazzi, Emo Philips)Waiting for Turbosfigometro
19/01/2019 19:10:23
I video non li ho visti ma mi trovo abbastanza d´accordo...Quando ho parlato di oggettivizzazione della caratura sociale di un PG cercavo di dire proprio questo, e cioè che alla fine, anche senza abilità, il "peso" di un PG, a livello sociale, potrà essere dato anche da parametri + tangibili...Ovvero... Nell´esempio Obama VS Gnorr, se Gnorr fa il matto e pesta Obama, e se il PG di Obama ha davvero un peso sociale e politico, l´indomani a Gnorr lo devono impiccare per le palle... Quando arriverà il figlio di Gnorr, o un altro Pincopallino analogo, memore del fatto che toccando Obama si finisce DAVVERO appesi per le palle, magari - anche se forzuto - ci penserà un attimo prima di alzare le mani su di lui...Questo può valere sia contro i PG che hanno puntato sulle doti fisiche, sia per quelli che parimenti hanno puntato, come Obama, sulle doti sociali, dal momento che ciascuno potrebbe avere un peso sociale specifico diverso per profili diversi (pensiamo al Capo della Polizia piuttosto che un imprenditore, il sindaco, ecc.)...Probabilmente ancora non riesco a spiegarmi al top, ma devo dire che il sunto fatto da quartz non è troppo distante da quel che penso anche io... e che poi, alla fine, si traduce in un voler evitare il classico schema di abilità sociali che ormai è in voga ovunque (e che secondo non risolve molto il problema o - se lo risolve - lo fa con l´accetta...).Prima pensa; poi parla; perchè parola poco pensata può produrre parecchie pirlate.
Prima pensa; poi parla; perchè parola poco pensata può produrre parecchie pirlate.
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