L'Impero di Shydamy

Circa 180 anni fa,nell’impero elfico di Lithir nella foresta sempre verde dell’Ovest, il sovrano Ser Galdor e la regina Lady Marillie ebbero una figlia che fu chiamata Shydamy. Qualche tempo prima l’imperatore Galdor consultò l’oracolo di Marwer, il più antico segreto degli elfi del verde, il quale predisse la nascita della fanciulla ma rivelò anche parte del suo futuro: “ella era destinata a grandi poteri donatigli dalla natura stessa e a governare su un impero ancora sconosciuto”. Alle rivelazioni dell’oracolo, l’imperatore proibì ai presenti di rivelare ciò che era stato predetto ma la verità, prima o poi, sarebbe stata svelata. Durante l’infanzia, la fanciulla fu sempre lasciata sola per timore dei suoi poteri ancora nascosti. All’età di diciotto anni, la giovane cominciò ad usare l’arte della magia e con questa si rese conto dell’immenso potere che possedeva. Poteva creare ciò che desiderava o distruggerlo allo stesso tempo, poteva far nascere nuove piante con un cenno della mano, ma poteva togliergli la vita con lo stesso gesto. Questi poteri si rivelarono più potenti di qualsiasi altro mago presente in tutto l’impero e sin da ragazza fu sempre temuta e lasciata in solitudine. Compreso l’immenso potere che possedeva e il timore dei suoi sudditi, la fanciulla decise di scappare da quel luogo e ricreare una nuova vita senza che nessuno fosse a conoscenza delle sue vere capacità. Il viaggio che intraprese fu lungo e stancante ma, giunta in un’area governata esclusivamente dalla natura, fu attratta da una piccola cascata nella Sorgente dei folletti. Lì, mentre la fanciulla si dissetava dalle pure acque della sorgente, apparve nuovamente l’oracolo di Marwer che le indicò il suo destino. La fanciulla doveva recarsi a sud, nel Regno Misterioso e lì cercare i fratelli Urquel: Titus, Mormegil e Handir. Con loro avrebbe dovuto fondare un impero di straordinaria bellezza dove ogni creatura avrebbe trovato accoglimento. La fanciulla continuò il viaggio cercando i tre uomini mandatigli dal destino e scoprì che questi erano famosi per le straordinarie doti che distinguevano ognuno di loro. Titus e Mormegil, gemelli tra di loro, erano quasi identici sia per lineamenti fisici e sia per le straordinarie doti di guerrieri. L’unica differenza che presentavano i due era nel carattere, poiché uno era gentile e generoso, l’altro prepotente e ribelle. Il più piccolo dei tre, Handir, possedeva un’intelligenza straordinaria, grazie alla quale studiò molti antichi libri di magia facendo crescere le sue doti arcane a livelli straordinari. Dopo una lunga ed estenuante ricerca, la fanciulla riuscì a trovare i tre indicatigli da Marwer. Ella espose loro la situazione ma fu sbeffeggiata all’inizio ma grazie alla perseveranza della giovane, riuscì a convincere i tre a seguirla nel luogo dove l’oracolo le era apparso. Lì i quattro compresero il loro destino e separandosi in quattro zone diverse del territorio, cominciarono a costruire un villaggio per uno che pian piano si trasformò in città, seguendo le loro idee e i loro ideali. Ognuno raccolse per l’impero varie persone affinchè venissero aiutati in quell’impresa che da soli non avrebbero potuto svolgere…

Shydamy fece costruire una notevole roccaforte su una collina nascosta dalla vegetazione. Un luogo di assoluta sicurezza grazie alle difese della natura che fece innalzare intorno a quel territorio nascondendolo quasi perfettamente. La fortezza non è stata mai espugnata e solo una volta, in tutta la sua esistenza, è stata attaccata da un piccolo esercito di Skybha che sospese l’attacco subito dopo aver compreso l’immensa fatica che occorreva per espugnare la roccaforte. Il nome che fu deciso dalla fanciulla, alla fondazione della città, fu Janua. Da allora la roccaforte non ha mai cambiato Imperatrice lasciando sempre Shydamy al potere.

Ser Titus creò, vicino alla nuova roccaforte della ragazza, una cittadina ampia dalle costruzioni regali ed eleganti, quasi a mostrar una dote artistica spiccata. Un luogo dove tuttora la povertà non esiste e dove regna l’eguaglianza e l’amore per l’arte. Per questo motivo la città è anche chiamata la Ricca Città. Il nome deciso dal futuro sovrano fu Shydamy, in onore della fanciulla che lo guidò verso quel destino. Dopo il primo imperatore, il trono passò da un guerriero all’altro per via della legge del successore. Dopo ogni sovrano, il trono sarebbe dovuto passare al guerriero più potente che avrebbe dovuto vincere il torneo di spada organizzato ogni mese consecutivo dopo la morte dell’imperatore. Vista però l’incompetenza di questi guerrieri a governare una città, Lady Shydamy intervenne abolendo la legge. Da allora è la custode stessa a nominare gli imperatori.

La terza città creata fu del gemello di Titus, Mormegil. La zona scelta dall’uomo fu a nord-est di quelle terre, vicino alla foresta oscura dove la luce scarseggiava e le creature della notte vagavano selvagge uccidendo ogni passante o viaggiatore. La cittadina presenta già allora un’atmosfera strana e cupa. In poco tempo fu invasa da drow, vampiri e demoni di ogni tipo che contribuirono allo sviluppo della città, sottomettendosi all’assoluto comando di Mormegil. Le costruzioni, anche se nuove, sembravano antiche e diroccate, donando alla città un’atmosfera quasi spettrale. La cittadina fu chiamata Skybha e in poco tempo quel nome cominciò ad incuter timore solo a sentirla nominare. I sovrani che susseguirono Mormegil furono pochi, tra cui ricordiamo Ser Debox, detto anche il torturatore per via delle sue torture ai numerosi prigionieri di guerra. Questo sovrano passò alla storia di Skybha per aver portato nell’Impero l’Epoca Buia, periodo nel quale la Nera città ebbe il dominio su quasi tutto l’Impero di Shydamy. Attaccò prima Bashyda e poi Shydamy conquistandola entrambe. Per fortuna grazie all’intervento di Lady Shydamy e ad un esercito di creature devote al bene come: Angeli, Paladini celesti con grifoni, maghi e un drago della luce, questi riuscirono a riportare l’equilibrio nelle terre. Lasciata senza sovrani Skybha passò un periodo di totale anarchia che cessò con la proclamazione di un Imperatore ad opera della Custode Imperiale.

L’ultima cittadina creata fu del più giovane di tutti, Handir. Al centro delle terre del futuro impero, fu eretta sopra una collina una città quasi completamente costruita con bianche pietre del monte Picco Nuvola. Arroccata su di un colle, presenta un’illuminazione particolarmente accentuata a differenza di Skybha. Un luogo dove la serenità e la pace era ed è all’ordine del giorno. Per mantenere quella tranquillità furono erette anche imponenti mura biancastre quasi a simboleggiar una difesa divina per quel luogo dove il male era assente. Bashyda fu conosciuta soprattutto per la nascita di brillanti menti della magia e dell’alchimia grazie all’imponente biblioteca rifornita di antichi testi provenienti da tutto l’Impero. Il trono della città passò dopo Handir al figlio e così via fino alla perdita della dinastia Urquel con Ser Bregor. Lasciata la città senza un sovrano intervenne nuovamente la custode Imperiale, lady Shydamy, nominando anche per la nuova città un Imperatore degno della sua fiducia.

L’Impero ora è in totale equilibrio tra bene e male ed ogni razza di qualsiasi allineamento vive in tranquillità seguendo le leggi della sua cittadina e gli ordini degli Imperatori che le governano. La storia si narra da sola fino a questo punto e sarete voi a continuarla a scrivere con le vostre doti, che siate maghi o guerrieri non importa. L’importante è dimostrare che ci siete anche voi…