Zerth GDR

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⯈ LA CORPORATION AGE E IL FILO DI GHIACCIO
Un filo di ghiaccio, è questa l’immagine che si ha tuttora quando si pensa ai rapporti tra Thovis e la stazione ormai indipendente di Merth 9T. Un sottile filo ghiacciato su cui viaggiano in equilibrio i complessi e freddi rapporti tra le due realtà, quella indipendente e quella governativa. Un filo ghiacciato che sembra pronto a spezzarsi da un momento all’altro. Merth 9T ha ormai la sua indipendenza anche grazie al potere economico basato sulla lavorazione mineraria e questo per Thovis simboleggia una falla di prestigio, una potenziale messa in dubbio del proprio potere centrale e quindi una situazione da tenere sotto controllo. Ma gli scontri e le divisioni sono anche trasversali, i movimenti religiosi sono in fermento, le bande criminali e la pirateria non hanno mai davvero cessato di esistere con le loro incursioni altalenanti negli anni.
Non stupisce che in questo clima in cui nessuno si sente davvero al sicuro abbia trovato affermazione la Datum W&D, la neonata corporazione che si occupa di forniture per armamenti e tecnologia di difesa e che ha inaugurato una stagione di corsa agli armamenti da parte di fazioni e cittadini di tutte le classi sociali. Subito seguita dalla Aphelion Tech leader nel settore di veicoli e astronavi. Possiamo parlare di una vera e propria Corporation Age, corporazioni piccole e grandi vengono fondate in quegli anni, alcune destinate a sopravvivere più di altre, ma tutte in grado di caratterizzare e plasmare la vita di medi e grandi imprenditori, influenzare il mercato e i più disparati campi lavorativi. Nello scenario corporazioni, è stata emblematica l’ascesa della Nymphways, produttrice di Gear estetici, mai come negli ultimi quarant’anni infatti la tensione sociale ha trovato sfogo sui modelli estetici, specchio di una società che gira la faccia al clima di tensione porgendo invece lo sguardo all’edonismo e al culto della personalità più sfrenati, fingendo che vada tutto bene, che ci si possa godere il prestigio sociale perché come insegna anche l’ampiamente diffuso Transumanesimo, è il perfezionare se stessi che porterà a debellare tutti i mali dell’universo.

⯈ LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA: CEOPHUS HARBOUR
Le cronache dell’anno 2440 ci descrivono un’atmosfera di quiete, moderata prosperità e un laborioso fermento, una pace apparente che si trascinava da anni e in cui a quanto pare proprio nessuno si aspettava il verificarsi di quello che oggi chiamiamo La caduta di Ceophus Harbour.
È il primo Aprile 2440, un boato scuote l’aria, è l’esplosione della torre di avvistamento su Ceophus Harbour, principale base navale del Governo Centrale e simbolo di potere, la polvere ammorba l’aria, le grida dei pochi civili e delle milizie di controllo sono coperte da un rombare di velivoli spaziali e dai ritmici colpi dei loro missili e dei loro proiettili. Pirati. Ci eravamo semplicemente dimenticati di loro. Da quanto elaboravano quel piano distruttivo? Come hanno fatto a recuperare i mezzi e a organizzarsi così bene? O semplicemente era il Governo Centrale a non essere pronto e a non ricordare più cosa fosse la guerra? La blanda resistenza militare dura per poco più di una giornata. All’alba del 3 Aprile sentiamo solo il rumore dei motori delle navi pirata che ripartono, vanno e vengono, portano via tutto quello che possono, nei giorni a seguire il Governo invia nuove spedizioni militari, ma è troppo tardi e il sistema coloniale si è espanso troppo per coprire tutti gli avamposti in sicurezza. In poche settimane, i notiziari del Quad dichiarano Ceophus come un caso perso, un luogo inabitabile, razziato delle sue risorse e pericoloso fintanto che non si avrà abbastanza potere per debellare la pirateria.

⯈ LA FORNACE
L'anno successivo, nel 2441 una notizia dai toni sensazionalistici fa il giro di Thovis prima e del resto del Quad poi: “Immaginate, una bolgia infernale, cementata dalle urla della disperazione, ghiacciata finalmente dal tocco della Giustizia su chi vi ha fatto soffrire e vi ha tolto ogni cosa, a 1.500 metri di profondità sotto la superficie dell’equatore. Il castigo inespugnabile, per ogni pirata, per ogni criminale e sovversivo, stiamo costruendo la vostra punizione. Stiamo per venire a prendervi.” ed effettivamente, La Fornace, così è conosciuto il luogo di detenzione promesso dal Governo Centrale, non si smentisce. Posto nelle profondità della terra, circondato dalle fondamenta di una catena vulcanica, con una temperatura interna stabile sui 40 gradi centigradi, regolata grazie alle termo-tecnologie per non salire oltre, un luogo che ha poi fatto il suo dovere, creato nuovi posti di lavoro per costruttori, guardiani, militari, aguzzini. La guerra contro la pirateria è continuata naturalmente, ma nessun criminale è mai riuscito a portare un attacco a quel luogo di massima sicurezza. Un luogo che inizialmente ha goduto di buona reputazione anche presso i cittadini, rassicurati rispetto allo spauracchio della pirateria, certo non sono mancati dibattiti sulle condizioni disumane della detenzione, ma di quello ci si è presto dimenticati, un diversivo come un altro per non pensare alle ferite lasciate dalla recente caduta di Ceophus Harbour.

⯈ LA SCOSSA DI ASSESTAMENTO: LE RIVOLTE DI MERTH 9T
L'indipendenza della stazione spaziale non fu priva di compromessi e il Conclave dei Sette riuscì a strappare una piccola porzione dell'anello abitativo dell'installazione dove posizionare una propria ambasciata diplomatica, necessaria per mantenere saldi i rapporti con i merthian. Lo stesso CEO della Aphelios Tech, Chandler Falconer, decise di ubicare in pianta stabile il quartier generale del suo impero tecnologico a bordo della stazione e, più precisamente, nello spazioporto principale. Questa situazione concedeva al governo un occhio fisso e attento sull'operato delle fazioni della stazione e una via sicura di accesso per un luogo che nel corso del tempo si è sempre più allontanato dal controllo governativo.
Nel corso dei decenni le tensioni a bordo si intensificarono, alimentate da un sempre crescente desiderio di supremazia e controllo da parte delle fazioni e dei suoi elementi. Si respirava un clima pesante, rarefatto e tetro capace di generare una mostruosa ansia anche nel più temerario degli uomini. Un clima che esplose, letteralmente, nel 2450 quando la fazione nota come Steel Squad dichiarò apertamente guerra al Conclave dei Sette e alla sua implacabile morsa. Forti della protezione offerta dai grandi giacimenti di minerali presenti nelle viscere dell'asteroide -che lo trasformava in una risorsa troppo preziosa per poter valutare l'idea di un assalto su larga scala- le fazioni si unirono rapidamente alla rivolta e, in realtà, non tutte per i medesimi obiettivi.
Le fazioni presenti sulla stazione erano così numerose che anche il solo contarle era un compito arduo e ognuna tentava di guadagnare qualcosa da quel violento scontro. Regnava il caos, un disordine e una violenza come non se ne vedevano da secoli. Diversi gruppi si estinsero completamente, altri si rafforzarono, altri ancora fuggirono. Il 23 Agosto 2452 l'ambasciata thovisan e lo spazioporto principale furono presi d'assalto da un folto gruppi di rivoltosi membri di diverse fazioni, guidate dai violenti esponenti della Steel Squad e della Gold Hands. Dopo una giornata intera di battaglie sanguinarie, il Conclave fu costretto a dichiarare la sconfitta con conseguente ritirata totale verso Float City. Chiunque, vivo o morto, rimasto a bordo che fosse in qualche modo riconducibile al governo centrale fu espulso dagli airlock della stazione. Vecchi articoli e testate giornalistiche parlano di più di cinquemila persone, in un evento noto come la "Pioggia dei Flatlander".
Le Fazioni sopravvissute si spartirono l'intera stazione, a seconda di ciò che erano riuscite a conquistare durante la rivolta. Pian piano la tensione si attenuò, ma non scomparve mai del tutto e ancora oggi la paura di un nuovo scontro è chiara e palpabile. Chi la spunterà? Chi conquisterà Merth 9T?

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