Illytren

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C’è una leggenda che si tramanda ormai da millenni nella società vampirica: La storia dei Puro Sangue; secondo cui le origini dei tre clan di Puri, derivino da tre esseri; Yoshitaka, Tachibana e Sakurazaka che furono, a loro volta, creati da Lucifero in persona e mandati sulla terra per poter creare una nuova stirpe, migliore di quella umana creata da Dio, alias, i vampiri.

Ovviamente, i tre, non riuscirono a trovare un accordo che comprendesse tutti loro come capi della nuova stirpe, e fu questo a portarli ad uno scontro per poter proclamare il più forte. Sakurazaka in quanto donna decise di non prendere parte al duello e lasciare che fossero i due esponenti maschili a giocarsi il trono, affermando d’essere lei stessa il mezzo grazie al quale uno dei due avrebbe portato la nuova stirpe sulla terra.

Lo scontro vide vinto Tachibana che non solo perse il trono, ma con se anche la donna, la quale preferì di gran lunga occupare la sedia accanto al trono che restare al fianco del perdente.

Dall’unione vennero fuori tre figli, un maschio e due gemelle; fu a causa di queste che Sakurazaka decise d’abbandonare il consorte, il quale affermò d’aver creato un essere non utile al continuo della stirpe e di voler uccidere la minore delle due. Fin troppo contraria a tale decisione, la donna scappò dal regno portando con se la bambina e trovando riparo tra le braccia di Tachibana, il quale però, accettò la donna a patto che quella bambina non fosse mai riconosciuta come figlia propria. La donna accettò, dando alla piccola il nome di Haru Sakurazaka e restando al fianco dell’uomo, con il quale, in seguito, concepì altri tre figli, ma questa volta erano due maschi ed una femmina. Tachibana, al contrario di Yoshitaka, fu ben lieto di accogliere tra le proprie braccia un ennesimo figlio maschio, perché lo riteneva un punto a suo favore così che oltre alla continuità della stirpe si garantisse un esercito. Tutto ciò, fin quando il secondogenito non dichiarò di voler restare fuori da inutili guerriglie in quanto felice di ciò che aveva e privo d’ogni interesse verso quel trono che in ogni caso sarebbe stato occupato dal fratello maggiore. Tali parole, accesero le furie di Tachibana che allontanò dalla propria casa il ragazzo, trovando ovviamente discorde alla decisione Sakurazaka, la quale decise d’abbandonare l’uomo per seguire quel figlio che rinnegò il nome del padre.

Ed è a causa di tale leggenda che nel 1910 Masaiko Tachibana, smanioso di potere, non sopportando l’ingiusta sottomissione al clan Yoshitaka e credendosi di gran lunga superiore a Yuuma, colui che regnava sul popolo vampirico, decise di ribellarsi, consapevole però d’essere inferiore a livello numerico pensò bene di sfruttare gli umani come forza lavoro vampirizzandoli, così, una volta ottenuto un fantomatico esercito, sarebbe riuscito a portare dalla sua parte anche alcuni livello B.

Masaiko, espose la propria idea a Mitsuba Sakurazaka per far si che questi, si schierasse dalla propria parte, facendo leva su quell’ideale che muoveva il suo stesso animo, trovando discorde Mitsuba che ritenne inutile una probabile guerra che avrebbe solo portato caos e morte nel proprio clan, dichiarandosi neutrale a tutto ciò che sarebbe potuto accadere di lì a poco e garantendo a se stesso e alla propria stirpe la loro continuità.

Per quanto sconforto potesse portare in se la decisione di Mitsuba, fu fin troppo forte dell’esercito ottenuto in dieci lunghi anni, attaccando ugualmente il regno di Yuuma Yoshitaka.

Nel 1925 scoppiò ufficialmente la guerra tra i due Clan che portò inevitabilmente l’accrescimento di quelle bestie che oggi, comunemente conosciute con il nome di Livello D.

Fu proprio l’incremento di tali esseri, che suscitò nel “32 l’attenzione della Chiesa, la quale, da sempre acerrima nemica dei vampiri per ovvie ragione, colse l’occasione per potersene liberare, schierando gli Esorcisti o comunemente conosciuti come Hunter.

Tali individui, diversamente da oggi, non disponevano di alcun tipo d’abilità che permettesse loro di combattere i vampiri ad armi pari se non la fede verso Dio e le armi create dalla stessa Chiesa.

Proprio grazie alla loro fede, a detta del Papato, il Signore concesse in dono loro un’arma dalla potente forza distruttiva chiamata “Il cubo”.

Ancora nessuno, però, era a conoscenza di quanta energia disponesse tale creazione per cui la Chiesa vietò agli Esorcisti di usarlo in battaglia se non in caso di vero e proprio bisogno.

Fu durante un arduo scontro, che il momentaneo custode dell’arma divina, vedendosi spacciato estrasse il cubo attivandone la forza distruttiva che, non solo eliminò i nemici circostanti ma comportò anche la fusione del suo stesso corpo con l’oggetto trasformandolo in un’arma vivente dall’inaudita potenza. Tale energia, essendo comunque troppo forte da sopportare per un essere umano, soggiogò prima al proprio volere l’uomo per poi consumargli lentamente il corpo che, una volta arrivato al limite di sopportazione si lasciò esplodere producendo un’immensa luce che eliminò, sì, la maggior parte degli esponenti vampiri ma anche gli stessi Esorcisti presenti sul campo di battaglia. L’unica superstite del raggio divino fu Hebrascka, la quale, nonostante un frammento dell’ormai distrutto cubo a trafiggerle il cuore, continuava a vivere ed a mutare il proprio corpo, fino a divenire un’essenza simile ad una nube bianca dalle enormi proporzioni, sotto gli occhi increduli delle alte cariche Ecclesiastiche. In seguito a ciò compresero che era proprio grazie a quel frammento di cubo, oggi conosciuto come Innocence, se la giovane si teneva in vita.

Fu così che nacque la Dark Religious il cui scopo è tutt’ora quello di ritrovare i frammenti persi del Cubo con annessi umani compatibili.

Il primo umano sensibile al frammento d’Innocence fu trovato nel 1968 a Londra. Questi si mostrava come un comune bambino di appena 6 anni dai rossicci capelli che incorniciavano un viso ormai sfregiato a causa del frammento che, di prepotenza, gli si era conficcato per metà nella tempia sinistra, completamente zuppo di sangue appartenente per buona parte ai vampiri da lui stesso eliminati per difendersi. Compreso il livello di forza, la Dark Religious, decise di portarlo alla base per monitorare le sue condizioni vitali scoprendo così che, non solo il frammento dell’Innocence non procurava al bambino alcun tipo di danno fisico ma concedeva lui un’elevata forza fisica e spirituale che gli permetteva di scontrarsi senza difficoltà con dei vampiri. Con questa nuova consapevolezza, la Chiesa, decise di reclutare il bambino addestrandolo come Esorcista ed equipaggiandolo con una pistola contenete il frammento esterno dell’Innocence che si trovava nella sua tempia , sotto diretto consiglio dell’ormai essenza nebulosa Hebrascka che, dopo averlo esaminato, reputò idonea un’arma di precisione.

Nel mentre che la cruda guerra non vedeva ancora la sua fine, il giovane Marian Cross, ormai undicenne, dopo estenuanti allenamenti venne reputato idoneo per scendere in campo come Hunter a tutti gli effetti.

Lì, accerchiato da vampiri di livello C e D, fece il suo primo incontro con la regina dei vampiri Clarisse Yoshitaka, consorte di Yuuma Yoshitaka, che, notandone la giovane età mise fine allo scontro e, facendosi largo tra i propri sudditi, si avvicinò al giovane chiedendogli cosa ci facesse in quel luogo a combattere e dove si trovasse la madre. Marian, preso alla sprovvista dalla piega che prese la situazione rispose esitante che non sapeva neppure cosa fosse una madre e che si trovasse lì perché in, quanto Hunter, era suo dovere preciso combattere. Clarisse, compresa la situazione, decise di prendere sotto la propria ala protettiva il giovane tenendo, però, all’oscuro le alte cariche ecclesiastiche.

Iniziano così i primi dubbi nutriti da un ormai quattordicenne Marian che, anche se ufficialmente dalla parte della Chiesa, sente il bisogno di far luce sulle oscure vicende che circondano, quella che per lui appare, una guerra assai misteriosa. Entrerà così in contatto con la realtà dei Bookman, individui che hanno come unico scopo quello di raccogliere informazioni imparziali su avvenimenti storici che mai saranno resi pubblici a semplici civili riportandoli per iscritto nei loro tomi, venendo così a conoscenza dei vari esperimenti fatti dalla stessa Chiesa che condannava i vampiri come esseri mostruosi, su comuni bambini con lo scopo di creare sempre più compatibili da mettere sul campo di battaglia senza il minimo interesse verso la vita di coloro che, non venendo accettati dall’Innocence, erano destinati a morire di atroci sofferenze. Finalmente a conoscenza della realtà che lo circondava poté sviluppare una propria idea su quella guerra apparentemente interminabile prefiggendosi scopi ed ideali che si sarebbe impegnato a rendere reali ma per farlo avrebbe dovuto sviluppare ancora di più il proprio potere superando i limiti di percentuale imposti dall’Innocence in suo possesso. Si allenò duramente e, all’età di 15 anni divenne il più giovane Generale mai esistito all’interno della Dark Religious.

Era nell’autunno del 1979, ad ormai 17 anni compiuti, quando il giovane Generale Cross, sotto materno consiglio della regina Clarisse, intraprese in suoi primi viaggi per mettersi alla ricerca d’informazioni inerenti non solo la guerra ma anche la natura del frammento che gli aveva segnato la vita. Dopo tre anni di lunghi vagabondaggi, Marian decise di ritornare nella sua città natale ma, giunto in prossimità della sua abitazione si ritrovò di fronte un giovane ragazzo dall’aspetto di un quattordicenne intento a stringere in un possessivo quanto disperato abbraccio una bambina pressappoco dell’età di due anni. Questi altro non era che il giovane rampollo della casata Yoshitaka, Akihiko, con la sorella minore, Reika, al seguito, dal quale venne messo a conoscenza dei fatti svoltisi negl’anni suoi d’assenza, ossia, Masaiko Tachibana, con al seguito 4 livello B e 6 livello D, trasse un imboscata alla famiglia Yoshitaka che, accortasi delle presenze nemiche, con uno sguardo d’intesa e d’addio, Clarisse e Yuuma, seppero già come muoversi; la regina, presa con sé la bambina si recò nei sotterranei dove iniziò a sigillare la sua natura vampirica rendendola un’umana a tutti gli effetti, il suo consorte, invece, richiamato il maggiore dei suoi figli, Akihiko, gl’impartì ordini su come muoversi nel mentre che in casa sarebbe imperversata la battaglia. Seppur restio, il primogenito s’impegnò ad eseguire le ultime volontà dell’amato padre. Corse nei sotterranei alla ricerca della sorella e, una volta giuntovi, trovò la madre riversa a terra col capo sanguinante ormai priva di vita con la bambina tra le braccia, ormai umana, piangente. Facendosi forza, afferrò Reika e corse via dalla casa diretto verso quella che era la dimora di Marian Cross.

Yuuma Yoshitaka, nel mentre, periva per mano di Masaiko Tachibana che, non del tutto soddisfatto dell’uccisione del capofamiglia si mise alla ricerca di Clarisse, la donna che da sempre amava, con lo scopo di farla sua ma, giunto nel luogo dove questa si trovava, si accorse che era ormai troppo tardi per lei. Il dolore di tale consapevolezza lo distrusse al punto da portarlo a strapparsi il cuore con le sue stesse mani. Fu nel modo più tragico possibile che lo scontro tra i clan più potenti della gerarchia vampirica vide la sua fine.

Nella guerra fu coinvolta anche il Clan Sakurazaka che, nonostante avesse espressamente chiesto di non volervi partecipare, fu volontariamente attaccata da diversi esponenti di Livello B, arrivando all’eliminazione di tutti gli esponenti tranne uno: Mitsuba Sakurazaka.

Per quanto il capo stirpe avesse dimostrato la superiorità di un livello A che, nonostante fosse attaccato da piu di sette vampiri era riuscito a mantenere la sua vita come il suo onome, Mitsuba era decisamente provato dalla battaglia ed inerme nell’attesa del recupero delle forze; ma non fu così. Si vide avvicinare Adam Hatori, un livelloB che, dallo sguardo aveva fin troppo chiaro ciò che dopo essersi avvicinato completamente pronunciarono le sue labbra.

Ogni attacco che aveva portato la fine del Clan Sakurazaka, era stato mosso dalla propria mente, promettendo a quegli esseri ormai deceduti cose che infondo, non avrebbero mai ottenuto. Afferrò il corpo privo di forze del puro e dato che non poteva sporcarsi le mani se voleva far parte del progetto che stava per nascere, trascinò il corpo in una landa dimenticata da Dio nella lontana Inghilterra: Illytren. Forte di se, ritornò in patria affermando ai più che egli stesso aveva controllato il regno Sakurazaka e che vi fossero solo cadaveri, nessun superstite.

Nasce quindi nel 1983, il Consiglio Degli Anziani, composto dai migliori esponenti della Società Nobiliare Vampirica e da coloro che, essendo i più anziani, sono a conoscenza di fatti accaduti negli anni passati perché presenti all’accaduto. Lo scopo del Consiglio era quello di riportare la società vampirica allo splendore che li avvolgeva prima dello scoppio di quella forse, inutile, guerra, e governare su quel popolo ormai privo di Regnanti.

Con enorme dispiacere e collera d’Adam Hatori, essendo il più vicino al Re in quanto suo più grande fedele e consigliere personale, fu proclamato Capo del consiglio Vincent Fernand Shikaori. Era infatti quella stessa famiglia che da secoli, nutriva una sorta di legame decisamente forte con la famiglia reggente; così come Vincent fu il legame più saldo e fidato per Yuuma Yoshitaka, così Aliénor Gabrielle Shikaori, consorte di Vincent, era molto legata a quella che fu la Regina: Clarisse Yoshitaka.

Fatto il capo del consiglio, questi decise di far pagare le pene d’una guerra fin troppo inutile a quel clan che aveva portato solo sciagura all’interno della società vampirica, i Tachibana. Non fu certo la morte del capo stirpe a fermare quella sorta di punizione decisa da Vincent Shikaori; fu infatti ordinato di far pagare al figlio, Kei Tachibana, le pene del padre con la sua stessa morte.

Morte alla quale Sayara Tachibana sembrò ribellarsi fermamente, insistendo su quanto il ragazzo fosse innocente e non avesse neppur preso parte a quella guerra che aveva provocato tante perdite. Propose se stessa come capo espiatorio e, dato che la stessa donna aveva spalleggiato il marito in quel progetto folle, la proposta fu accolta a patto che il giovane, fosse spodestato dal suo diritto al trono come unico superstite di quelle stirpi ormai andate. Sayara accettò e lasciò che il proprio corpo venisse murato all’interno d’una torre lontana da ogni forma di vita, così che mai fosse morta e mai avesse recuperato le forze, lasciandosi agonizzare anno dopo anno e consumare per la mancanza di cibo.

Si seppe solo in seguito che Akihiko Yoshitaka fu un superstite di quella strage che segnò la conclusione della guerra, ma di quella bambina che avrebbe riportato insieme al proprio fratello maggiore il regno alla monarchia che tutti desideravano, nessuna traccia.

Lo stesso Akihiko affermò di non essere riuscito a ritrovarne neppure il cadavere ma che, come tutti gli altri, non ne sentiva la presenza. Impossibilitato ad occupare quel trono essendo non solo troppo giovane all’epoca ma anche privo di consorte, fù affidato a coloro che riteneva come una seconda famiglia, Gli Shikaori, lasciando che il mondo vampirico non fosse più una Monarchia ma una Repubblica.

Nonostante la guerra tra gli stessi vampiri ebbe termine, la Dark Religious sembrava continuare i propri attacchi lasciando che la guerra continuasse come un conflitto tra le due specie, rendendo impossibile il rifiorire della società, fu così che dopo circa due anni dalla nascita del consiglio, quest’ultimo creo una sorta d’armistizio con le cariche eclesiastiche, decidendo così che mai più da Dark Religious avesse attaccato un vampiro di Livello A, B o C, se non che questi avesse a propria volta attaccato ed ucciso un umano e, di conseguenza, la chiesa chiese al consiglio di lasciare a loro il compito d’eliminare quei Livello D ed E che non erano altri che povere anime umane date alla dannazione per combattere una guerra in quanto pedine mosse dai Livello A.

Si chiuse così finalmente quella lunga e sanguinosa guerra, lasciando che entrambe le parti facessero ciò ch’era stato deciso, o almeno.. questo era ciò che doveva essere.

I Vampiri iniziarono a riportare la propria società agli albori d’un tempo e la Chiesa, ordinò alla Dark Religious di cercare in tutto il mondo frammenti di quel cubo ormai conosciuto come Innocence, e, una volta trovati, cercare d’imprimerli in corpi umani per poter creare quanti più Hunter possibili.

Ormai 38enne, Marian Cross, continuando i suoi innumerevoli viaggi, approdò sulle lande Inglesi e, in particolare, su quella che sembrava una terra dimenticata da Dio: Illytren.

Un ottimo luogo dove mettere in atto quel progetto che ormai, morda Clarisse, era ancor più propenso a voler creare: Una possibile pace tra umani e vampiri dove i primi non fossero visti solo come cibo per gli ultimi.

Chiese colloquio alle grandi Cariche Eclesiastiche esponendo il progetto: Una scuola, un enorme scuola che comprendesse al proprio interno vampiri, Umani ed Hunter di cui i Vampiri, sarebbero stati i maggiori esponenti per quanto riguardava il grande intelletto, portati tra quelle mura per studiare e testare un metono che portasse alla loro società lo stesso nutrimento che dava il sangue umano senza però sfruttare lo stesso, il tutto svolto in classi notturne all’insaputa di quegli umani che, invece, avrebbero svolto i loro studi in quella che avrebbe rappresentato una grande accademia composta da professori decisamente abili nel proprio mestiere per poter dare un ottima reputazione all’accademia ed in fine, gli Hunter, che seguivano le stesse lezioni degli umani dormendo nel loro stesso alloggio così da proteggerli nel caso in cui uno dei vampiri avesse avuto intenzione di non rispettare i patti e, nel contempo, seguire corsi ed allenamenti prettamente votati all’rodine della Dark Religious. Dopo diversi giorni di riunione venne approvato, non tanto per quella vena di pace e Idealizzazione che muoveva Marian, ben sì, per la Chiesa, era un ottimo modo per riunire e tenere sotto controllo quegli esseri che mai avrebbe accettato: I vampiri.

Sicuro di se, Marian chiese colloquio alla regina d’inghilterra la quale, non avendo interesse per quel misero pezzo di terra, decise di lasciarlo nelle sue mani permettendogli di farlo fiorire quasi certa che non fosse mai arrivato il giorno in cui quel paese, fosse davvero rinato dalle proprie ceneri.

Passarono sei anni e della vecchia Illytren, ormai, restava solo un ricordo.

Edifici in stile Inglese, palazzi, giardini, verde, barche ma soprattutto Vita che ormai girava per quelle strade popolando il paese, ed un Enorme Accademia prestigiosa alla quale i rampolli delle migliori famiglie sembravano ambire, portando stupore a quella Regina che decise di riconoscere le capacità dell’uomo e riconoscergli il grado di Sindaco della città e Baronetto.

Oggi siamo nel 2010 e di tutto ciò che fu, rimane solo un ricordo… o almeno, così sembra!

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