Naruto Generation

CAPITOLO I

Molti anni fa viveva sulla terra una volpe a nove code.
La potenza delle code era tale da spianare le montagne e creare onde gigantesche.
Fu così che un gruppo di ninja si levò a difesa del proprio paese.
Un ninja molto esperto e potente fu l'unico in grado di catturare e imprigionare la famosa volpe, ma nel farlo, ci rimise la vita.
Questo famoso shinobi era conosciuto con il nome di quarto Hokage.

Un tempo...

La guerra. L’uomo non può farne a meno. Andando indietro nella storia, ed esaminando i documenti antichi, possiamo affermare con sicurezza che il mondo dei Ninja non ha mai assaporato momenti di pace. Anche prima della formazione di quelli che, oggi, chiamiamo i Cinque Grandi Stati Ninja, l’astio e il rancore hanno portato a battaglie interne, persino all’interno di nuclei familiari. Di queste battaglie antiche, ormai, rimane solo un’eco distante, e il ricordo di due nomi: Madara e Hashirama.

Scorrendo negli anni, successivamente alla creazione dei Paesi Ninja, molti furono i motivi che portarono questi stati a combattere tra loro: supremazia, controllo di territori favorevoli allo sviluppo, puro odio verso il prossimo. Ed è così che si sono venuti a creare sempre più villaggi ninja, all’interno dei quali vengono addestrati quelli che, in futuro, diverranno la forza militare primaria dei Paesi.

Ricordiamo Quattro Grandi Guerre Ninja, due delle quali sono tramandate ormai da tempo, avendo portato dei grossi cambiamenti nell’assetto mondiale. La Terza Guerra Ninja, durata per moltissimi anni, è stata la culla di ideali e personalità che, in futuro, avrebbero portato allo scoppio della quarta guerra. Come se non bastasse, a sconvolgere il mondo, vi fu la liberazione di alcuni Bijuu, o demoni delle code, primo tra tutti il Kyuubi, la volpe a Nove Code, che mise a dura prova il Villaggio della Foglia, e che portò alla morte del Quarto Hokage, Minato Namikaze. Questo, in un atto di grande coraggio, riuscì a sigillare il demone all’interno di suo figlio, Naruto Uzumaki, salvando il suo villaggio.

La Terza Guerra era ormai finita, e grandi furono i danni che provocò. Alcuni paesi dovettero impegnarsi molto per ricostruire tutto ciò che era stato distrutto, e per riguadagnare la fama ormai perduta. Ma non passò molto tempo, prima che una nuova minaccia comparve.

Akatsuki. Un’organizzazione segreta, dedita alla caccia e alla cattura dei Bijuu, con lo scopo di riunirli tutti in un solo e unico demone superiore. Riuniti in quest’organizzazione, molti degli Shinobi più forti delle terre ninja, alcuni dei quali avevano vissuto in pieno il dramma della guerra precedente. A capo dell’organizzazione, Uchiha Madara, lo stesso Madara che visse molto tempo prima della formazione degli stati ninja. Grazie alle sue capacità, era riuscito a soggiogare molte menti, tra cui quelle di Uchiha Sasuke, e di Nagato. La pace era il suo obiettivo finale. Una pace che sarebbe avvenuta soltanto con la creazione di un essere superiore, e con la sottomissione e la distruzione dei paesi Ninja.

La guerra fu sanguinosa e contò innumerevoli vittime. Numerosi i Ninja che si adoperarono per porre fine a questo conflitto, e portare la vera pace nel mondo ninja. Uno solo riuscì nell’intento. Uno Shinobi dal cuore puro e dall’animo fiero, che diede tutto sé stesso per raggiungere lo scopo.
Questo ninja è conosciuto da tutti come il Sesto Hokage: Naruto Uzumaki.



CAPITOLO II

Forse qualcuno aveva ragione, forse la pace non può durare per sempre o forse semplicemente bisogna lottare ogni giorno per fare persistere le cose belle. Sta di fatto che dopo un lungo periodo di pace, per l’ennesima volta, la brama di potere provocò un ennesimo conflitto e ancora una volta, proprio coloro che avevano con fatica ristabilito l’equilibrio, per difendere il loro mondo e i loro ideali persero la propria vita. Tra questi anche Naruto Uzumaki che, a causa della rottura del sigillo che intrappolava la Volpe a Nove Code, morì, lasciando Konoha di nuovo nel Caos.
Storia recente
Neanche l’intervento del Sesto Hokage ha portato alla pace perpetua nel mondo dei Ninja. Il legame che univa il Kage del paese del Fuoco al suo Bijuu si ruppe, facendo fuoriuscire il Kyuubi e uccidendo Naruto. Nello sfondo, la Quinta Guerra Ninja, iniziata trent’anni dopo la precedente, e conclusasi in modo negativo per tutti i paesi coinvolti.

Konoha non ne uscì meglio delle altre, a causa anche dei danni provocati dalla Volpe, imprigionata successivamente grazie alle abilità di Kakashi Hatake, ormai anziano. Un sacrificio simile a quello del suo maestro, Minato Namikaze, che portò al sigillamento del Bijuu all’interno di un nuovo portatore, anch’esso appena nato: Eikichi Onizuka.

Il destino di questo ragazzo fu diverso da quello del predecessore: ormai il villaggio non vedeva più il Jinchuuriki della Volpe a Nove Code come una minaccia. Proprio per questo, Eikichi riuscì con facilità a frequentare l’accademia ninja, diventando in poco tempo anche lui uno Shinobi. Assegnato ad una squadra, qui fece la conoscenza di due delle persone più importanti della sua vita: Yaran Uchiha, figlio dell’ormai scomparso Sasuke Uchiha, e Renji Abarai. I tre, anche se con qualche difficoltà iniziale, riuscirono a legare, diventando ninja sempre più esperti. Eikichi e Yaran, in particolare, uno per il demone sigillato nel suo grembo, l’altro grazie alla sua linea di sangue, il famigerato clan Uchiha, svilupparono un legame fortissimo, oltre a sensazionali capacità. La forza che i due possedevano e il legame che si era creato fece crescere in Renji una grande invidia, preludio delle lotte che, di lì a breve, sarebbero avvenute.

Poco prima dell’elezione al rango di Sannin dei tre, Renji decise di mettere fine al loro rapporto. Il tutto iniziò a causa di una ragazza, Kyoko, amata dai due amici. Renji, conoscendo i sentimenti che entrambi covavano per lei, con un inganno riuscì a mettere contro i due Shinobi. Uccise la ragazza e fece credere a Eikichi e a Yaran che fosse stato l’altro a compiere il misfatto. Questo portò l’Uchiha e il Jinchuuriki a combattere fino allo sfinimento, senza un vero vincitore. Il diverbio si concluse con la fuga di Eikichi da Konoha, e la scomparsa misteriosa di Renji.

Poco tempo passò, prima che la lotta si riaccese. Renji, scomparso nel nulla, tornò, con l’intento di ricostituire la famigerata Akatsuki, scomparsa ormai da tempo. Il suo ritorno portò ad uno scontro che coinvolse Yaran e il rinnegato di Konoha. Fu una battaglia durissima che finì con la sconfitta del Mukenin.
Eikichi, invece, è diventato in tutto e per tutto uno Shinobi di Suna, mantenendo all’interno del suo corpo il Jinchuuriki.



CAPITOLO III

Come può l’uomo dimenticarsi di tutti i suoi legami, e lasciarli volare via nel vento?
Nascoste nel suo cuore, le immagini delle persone che ha abbandonato non scompariranno mai, anche se la mente non le ricorda più.
Ci dev’essere un modo per far tornare tutto com’era prima, Ioji.

Storia Attuale

< Quanto tempo è passato? Mesi? Anni? Non saprei.
Ormai vago da tempo, per le terre ninja. Nulla sembra essere cambiato, da come veniva raccontato in passato. La guerra, anche se formalmente si è conclusa, continua sotto quel finto velo di tranquillità. Ogni paese deve affrontare le lotte interne che segretamente nasconde, e scacciare le minacce provenienti dall’esterno.
Quella pace che il Rokudaime tanto bramava, ormai è solo un’effimera illusione.
E tu? Dove sei ora?
Sei andato via, sei stato soggiogato dal male.
Sei tornato, e hai spinto mia sorella a combattere contro di me, costringendomi ad ucciderla per non perdere io la vita.
Sei scappato di nuovo, lasciando Konoha, e abbandonando me, Yaran, e tutti gli altri.
Hai seguito Shin, che sta ricostruendo pian piano la minaccia dell’Akatsuki.
Cosa ti passa per la testa?
Non ricordi più quello che tutti insieme abbiamo passato?
Non so cosa pensare.
Ormai, ho rinunciato a cercarti. Il mio compito, ora, è quello di avvertire più persone possibili delle minacce che a breve si abbatteranno su di noi.
I Bijuu sono quasi tutti liberi, e pronti a distruggere.
Eikichi ha diviso il suo potere con una seconda persona, a quanto ho sentito.
E lei…
Ormai non c’è più motivo di pensare a lei.
Cosa devo fare? Cercare di convincerti a tornare? O combatterti, e fermare la tua follia?
Non arriverò mai ad una decisione.
Ah… Vorrei tanto essere una nuvola, lasciarmi spingere dal vento, e dimenticare tutto. Sono stanco.
Non leggerai mai queste parole. Ma, nel caso dovessi, ricorda Ioji, sei e sarai sempre un mio amico.

Ikki Nara >