27/08/2012 18:20:35 e modificato da valerr_ il 27/08/2012 18:24:05
Mhm, argomentino non da poco. Il concetto di bacheca nasce a Extremelot, e bene o male da là s'è trasferito in moltissime land.
La mia domanda è sempre stata: perchè un pg scrive un post in bacheca? Se la domanda fosse "un giocatore", di motivi ne avremmo mille. Ma un qualunque pg, tranne che non sia un nobile/capo/qualsivoglia comandante che deve emanare un editto, una legge o un'ordinanza, non ha alcun motivo per far conoscere a (potenzialmente) tutta la cittadinanza le proprie azioni ed i propri fatti.
Eppure, si scrive e si stra-scrive. Perchè è la scorciatoia on-game più comoda per far conoscere a chi non c'era l'esito di una giocata, fondamentalmente. Ma, raggiunto quest'obiettivo, quale senso hanno le repliche? Fin quando non si tratta di un annuncio economico (ed allora sì, sebbene le varie bacheche mercatino siano in genere oscene), la funzione "classica" e realistica di una bacheca, mettere in contatto chi scrive e chi legge e risponde, è a mio parere assolutamente fuorviata.
PG X descrive l'esito della battaglia della sua compagnia contro un'orda di goblin; i vari commilitoni sotto confermano la versione incensandosi a vicenda; i pg della fazione opposta gli danno delle mezze calzette a prescindere; i religiosi ringraziano il dio del momento per la vittoria; vari altri, a titolo più o meno personale, lanciano frasi sibilline; e via andare, con l'abituale svilupparsi di un 3d.
Se dovessi dare una soluzione, questa sarebbe: nessuna bacheca on, un araldo degli editti nobiliare o comunque di chi comanda, e tanti saluti ai grafomani, che per raccontare ad altri i fatti dovranno farlo in giocata, con tutte le possibilità on-game che questo offre (menzogne, sviamenti, sobillazioni e via dicendo).
Gli stessi capi "dovrebbero", volendo, poter postare qualche resoconto. Ma sarebbe comunque "la voce del padrone", e dovrebbe essere questo il gioco originato dalla bacheca: un "capoccia" che descrive le cose secondo la sua ottica, le varie fazioni che in gioco si attivano per smentire o confermare le notizie.
Ed ovviamente, per quei giochi che si organizzano con le abilità, bacheche chiuse per chi ha un pg incapace di leggere.
27/08/2012 18:40:51
27/08/2012 18:45:24 e modificato da ilgrandeinverno il 27/08/2012 18:48:42
E vi veniamo contro con un concetto di assoluta coerenza ongame.
Cari amici la voce del popolo è sempre esistita, Pasquino docet.
Tutti rimarcano la coerenza delle Bacheche, ma le bacheche nella storia sono sempre esistite non appena è esistita una classe borghese che ha acquisito la *scrittura*.
E' il contrasto contro la voce ufficiale.
Un conto sono i problemi off game, che la bacheca comporta come linearità del gioco, facilmente risolvibili con soluzioni come la chiusura un conto è quell'aspetto coram populo che la bacheca è e resta.
Noi siamo e restiamo dell'avviso che sia uno spazio assolutamente indispensabile a dimostrare il carattere complessivo del gioco della land.
Il problema non è bacheca sì o no, (dove avremo sempre scuole di pensiero diverse) ma: come rendi l'indiscutibile funzione della bacheca ongame (cioè uno spazio interattivo e rappresentativo di un'utenza giocante che non sia un sistema di GM) e come interpretarla: perchè anche la bacheca ongame può essere un eccezionale modo di interpretazione.
Valerr, con tutto il rispetto, scrivono due grafomani, anche da bacheca, e difficilmente quei thread non hanno portato gioco.
;)
Tra dieci thread inutili uno può brillare: è un po' come l'annosa questione del *lungo* *corto* nello stile di chat. Entrambi possono essere forieri di pg magistrali: gestire scegliendo una scuola, significa soffocare la seconda precludendoci quello che in un play by chat comunque ci interessa.
Ecco perchè non siamo d'accordo a queste letture di bacheca ongame molto puriste ma anche, a nostro parere, con poca, poca reale risposta nella funzione primaria della bacheca: interazione e interpretazione dell'utenza giocante.
La verità è che nessuna land, ad oggi, ha trovato una soluzione che non sia il restringere la scrittura della bacheca agli staff: occorre invece un gioco nel gioco.
Forse i gestori del Play by forum potrebbero avere un buon confronto con i play by chat e in questo l'idea giusta può arrivare da loro.
E io segnalo.
27/08/2012 19:06:07
27/08/2012 19:12:33
27/08/2012 19:59:09 e modificato da ilgrandeinverno il 27/08/2012 19:59:49
27/08/2012 20:44:19
Ti ringrazio :)
Corretto ciò che dici sulla diffusione delle *voci*, ma più che altro sulla questione che ogni ambientazione fa storia a sè, e può piacere o meno. Sull'esempio di Martin, io leggendo i libri ho sempre percepito la capacità di leggere e scrivere come elitaria (lo sapevano fare i membri delle casate principali ed i maestri, ma pochi altri: gli stessi alfieri di una casata ne erano spesso incapaci), e la cosa dà luogo a situazioni profondamente interessanti nei libri. Chiaro che riprodurre la cosa in un GdR oltre che complesso può allontanare l'utenza "media", sia mai che una pornoelfa Mary Sue non sappia anche leggere e scrivere benissimo.
Sul concetto di "concessione" da parte dei GM concordo sul dubbio, tuttavia c'è anche da dire che, se una cosa non può essere di tutti, ci dev'essere qualcuno che decida di chi è e di chi non è: in altre parole, l'elemento "valutazione umana" è presente comunque, anche lasciando la massima libertà d'azione. Tanto varrebbe avere un GM / png "addetto alla bacheca" che raccolga i resoconti dei pg e pubblichi quelli più adatti ad offrire ulteriori tracce di gioco. Chiaro come torni il problema della concessione, ma sta anche all'intelligenza del GM del caso spiegare ogni "no". E temo che manualizzare una simile funzione offra complessità esagerata per un gdr.
Sul fatto di doversi o meno giocare ogni singola informazione, si inserisce un'ulteriore questione: mi sono sempre chiesto perchè nella massima parte i giocatori si giochino un pg che "sa sempre tutto". Hai voglia a spiegare che un giocatore che legge le bacheche ON in finestra separata mentre ruola non equivale ad un pg che le impara a memoria e vi si riferisce con dovizia di particolari. Ed ulteriormente è qualcosa di splendido giocarsi il pg che non sa, che dipende dalle altrui parole, che si lascia guidare perchè pensa che chi gli parla ne sappia più di lui, che si fa ingannare e prendere in giro. Per me era fonte di costernazione chiedere in ongame degli eventi accaduti e sentirmi rispondere "ma come, non l'avete letto in bacheca?": la conoscenza dei fatti è data per assodata, non esiste l'ignoranza e basta che un giocatore abbia voglia e tempo di spulciarsi le bacheche che il suo pg, fosse anche un fabbro o un agricoltore, sa tutto di tutti. Sicuramente è meno stancante il non doversi giocare lo scambio di informazioni, ma di conseguenza si rischia un appiattimento non indifferente del gioco quando la conoscenza, in sè, non offre alcun potere.
Anche in questo caso insomma è la mentalità del giocatore a doversi mutare, ed è chiaro che parliamo di eccellenze ruolistiche quando ipotizziamo pg mossi nell'ignoranza parziale o totale degli eventi. Sta anche al giocatore, d'altronde, in un contesto in cui le informazioni di puro gioco si ottengono col puro gioco, industriarsi per ottenerle: ed un'intera land che si muove in tal senso avrà probabilmente modo di rendere tale ricerca di notizie un motivo di interesse e divertimento.
27/08/2012 21:12:37 e modificato da ilgrandeinverno il 27/08/2012 21:14:20
Premessa: preferirei però uscissimo dal contesto IGI: risulterebbe un thread di spam e la cosa ci mette a disagio oltre che contraria alle regole del portale.
Detto questo volevo commentare l'ultima cosa che hai scritto perchè fondata più su Martin che sulla land.
27/08/2012 21:23:22
Chiaro che l'accenno alle Mary Sue era diretto in generale alle land: ricordo benissimo come manchino da voi :)
Qui però apriamo un altro ambito di discussione temo, parlando di cosa piaccia o meno giocare ai giocatori; io mi sono divertito più 6 mesi a giocare un'ignorante con evidenti limiti, fisici e mentali, piuttosto che in 7 anni ruolando un elfo che, per definizione stessa della razza, non può differire troppo dalla perfezione.
La mia impressione è un contesto appetibile sarebbe quello in cui i giocatori abbiano ad interpretare una qualche sorta di ceto medio: non propriamente dei debosciati sociali, ma nemmeno i principini sul pisello. Quindi leggere sì, in linea di massima, ma scrivere poemi che sono farina unicamente del giocatore dovrebbe essere una stonatura non da poco. Probabilmente i giocatori sono ancora poco avvezzi ai contesti "duri" in cui le cose sono più sporche che pulite, visto che non avrebbero modo di esprimere la loro "splendida piattosità" :P
27/08/2012 21:43:00 e modificato da ghennadi72 il 27/08/2012 22:58:38
Premetto che fino a questo momento mi ero tenuto fuori dall'intervenire. Ovviamente concordo in pieno con la posizione espressa a nome dello staff, riportata qui sopra.
Ho anche altre cose da dire:
1) Il discorso sulla diffusione della capacità di leggere, scrivere e far di conto: vero fino a un certo punto. Probabilmente un popolano non sapeva scrivere con la proprietà di linguaggio necessaria a scrivere un resoconto, per non parlare di elaborate proposizioni filosofiche e riflessioni sociopoliche che nel gdr pbc abbondano. Resta il fatto che tra artigiani, commercianti e persino capimandria e pastori la capacità di scrivere e far di conto era un prerequisito professionale. I capimandria dovevano essere in grado di contare e scrivere, inviare rapporti al grande proprietario terriero se notavano movimenti strani di sconosciuti nei pascoli di proprietà, ecc. I bottegai e i garzoni dovevano essere in grado di compilare e leggere liste per non essere truffati e per trattare con i fornitori. Faccio fatica a pensare a un bovaro, un panettiere e a un calzolaio o a un soldato come a una Mary Sue pornoelfa. Quindi attenzione: é vero che l'alfabetizzazione era molto ridotta ma non lo era quanto a volte si pensa.
2) Giocabilità: é la chiave di tutto, a cui a nostro parere deve piegarsi qualunque pretesa di coerenza. Il discorso delle capacità di lettura a ben vedere può essere esteso alla scrittura e lettura di messaggi fra personaggi. Per non parlare dei metodi di invio: corvi? piccioni? portalettere? Ma che siano animali o postini, in ambito medieval-fantasy, che c'hanno, il cercapersone satellitare per localizzare sempre dove e quando si trova il destinatario di una missiva ongame?
Sono, a nostro parere, problemi sui quali a inseguire il realismo a tutti i costi (uso esclusivo della chat per lo scambio e il reperimento di informazioni) fa più danno che altro. Questa è la posizione gestionale.
La mia posizione va anche oltre: penso che sia una ca##ata, in un gioco basato sulla scrittura, che presuppone l'uso della scrittura come strumento di comunicazione, scegliere per principio di farsi il pg analfabeta.
Cioé, ok, originale, ti faccio i complimenti, clap clap. Ma che originalità é? Come quella di quelli che si giocano il sordomuto. Due palle, signore, due palle, con tutto il rispetto per l'originalità ruolistica.
Metti tutti gli altri in difficoltà a doversi inventare convenzioni apposite e macchinose fuori dal normale funzionamento del gioco e dalla normale dinamica interattiva, a doversi inventare ogni volta un modo per mandarti una missiva ongame, solo per star dietro al tuo ego di grande giocatore originale che deve per forza giocare il sordomuto in un gioco basato sull'interpretazione della parola in chat: quindi obbligandomi a decifrare alzate di sopracciglio, increspature di labbra e comparsa di rughe sulla fronte, ad ogni azione, per capire quello che stai facendo.
Fico se lo giochi una volta al mese. Tutte le sere in chat? Ma che kaiser, piuttosto che interagire con te in questo modo tutte le sere mi do malato, o vado a cercarmela apposta la Mary Sue pornoelfa, e se non trovo manco quella piuttosto vado a sedermi sulla poltrona del dentista.
Problema che peraltro non si pone dato che statisticamente esempi di giocatori disposti a interpretare un pg sordomuto o analfabeta per un tempo più lungo di due settimane di fila o del tempo necessario a ricevere i complimenti di rito per l'ottima interpretazione ruolistica, non ne ho ancora trovato uno che sia uno. Immagino perchè alla lunga si rompe le scatole lui per primo di impazzire ogni volta che deve mandare o ricevere una missiva da analfabeta o comunicare qualcosa che non riesce a comunicare ricorrendo solo al descrittivo della gestualità in chat se é sordomuto.
Il che mi lascia (ribadisco che parlo da singolo giocatore, non da gestore) con la bizzarra idea che dietro la scelta di interpretare per forza personaggi che ti pongono fuori dalla normale dinamica del play by chat, non ci sia alcuna ricerca stilistica o nobile tentativo di realismo (se non con l'idea di farli con un pg secondario "usa e getta", certo non con quello principale) ma attacchi di ego autogiaculatorio non diversi da quelli del giocatore medio alla ricerca dell'originalità a tutti i costi: non diverso dal giocatore che deve farsi a tutti i costi il vampiro buono, il demone filantropo, l'angelo dark e dannato che bestemmia Themis, il drow pallido, il mannaro checchina, il mezzodrow anche dove ci sono solo i mezzelfi, il kenyota albino e con gli occhi grigi, e via dicendo.
Con tutto il rispetto, mille volte viva la Mary Sue pornoelfa, al confronto.
Ribadisco: giocabilità. Tantopiù che questi sono giochi nei quali pretendere il "realismo" di un reperimento esclusivamente in chat delle informazioni è pura assurdità, dato che il pg é "inesistente" per gran parte della giornata, a meno che il giocatore non stia collegato 24 ore su 24, e pertanto strumenti che "simulano" (non importa come vengono giustificati) la circolazione delle informazioni sono indispensabili e renderseli inutilizzabili giocando i sordomuti o gli analfabeti mi sembra davvero... boh... presente l'opinione di Fantozzi sulla corazzata Potemkin? Ecco.
ps: beninteso, il "tu" è usato come "tu generico".
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