Dadi e risultati

Dadi e risultati postato il 31/03/2013 11:57:36 nel forum giochi e dintorni

Mi sono posto più volte una domanda, tanto per fare qualcosa la pongo anche a voi.
Nella maggior parte dei gdr da tavolo si usano i dadi per stabilire la riuscita delle azioni del personaggio. Ci sono delle azioni che, se falliscono, il personaggio se ne rende conto immediatamente; però ci sono delle altre azioni dove il responso, al personaggio, non è chiaro. Per esempio se un personaggio cerca di capire se un altro sta mentendo non può sapere, nell'immediato, se ha capito giusto o meno. In una situazione da gioco da tavolo, in cui si è un gruppetto di amici, se il master dichiara di fare un tiro coperto, senza poterne vedere il risultato non dovrebbe costituire un problema. Nel gioco online questa tecnica è applicabile?

quota

31/03/2013 13:05:20

In linea di massima è applicabile in presenza di master che supervisiona il tiro dei dadi (coperti) e si limita a comunicare (privatamente) a questo o quello i risultati rendendo la cosa meno viziata da passibile metagame.

L'unica cosa che può complicare il tutto è se il giocatore, in virtù di regolamento generale o delle doti del proprio pg può ritirare il proprio tiro dei dadi, in tal caso varia da regolamento a regolamento l'applicazione di un simile potere.

P.S. generalmente i PbC evitano tali tiri (fra quelli che ho visionato perlomeno):
poteri che rivelano se l'altro mente o no, le doti sociali di empatia o menzogna ecc ecc spesso lasciano ampi spunti di litigio fra giocatori e si preferisce lasciare il tutto alla coordinazione di un M che supervisiona a occhio la cosa o alla semplice interpretazione libera dei personaggi spinta nella direzione delle loro caratteristiche segnalate in scheda.

quota

31/03/2013 14:37:37

Ho giocato nella mia vita sia cartaceo, che online, che by forum...

E rispetto ai "tiri coperti", proprio in virtù della differenza di tipologia, ti direi che... dipende.

Relativamente al PbC dipende anche dal genere, se esistono nel gdr in questione discipline "psichiche", diciamo così, il tiro coperto non ha granchè senso. Se invece parliamo di gdr senza "poteri", dove le skill devono supportare un livello contingente di coerenza, allora in genere ci si affida all'interpretazione, purtroppo i tiri coperti nel PbC li sconsiglio vivamente, giacchè la specchiata correttezza dei master, che spesso c'è per motivi intrinseci in un cartaceo, non si rispecchia nel gioco on line.

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quota

31/03/2013 15:54:18

Oppure in quei giochi incentrati sulla risoluzione di enigmi, dove la percezione e il metagioco devono essere valutati e costantemente aggiornati ogni 5 minuti (circa).

Tiro o meno, il rapporto che c'è fra "abilità" in scheda, e gioco interpretato, dovrebbe essere o ad appannaggio di chi narra la storia (Se c'è una storia da seguire) o da chi deve interpretare quei tiri, e quindi il giochino del nascondere e mostrare le ruzzole dei dadi virtuali dovrebbe essere un tantinello dinamico.

E' un buon metodo si, non l'unico e soprattutto non necessariamente giusto per ogni ambiente o stile di gioco.

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quota

31/03/2013 15:58:31

Se applichi un regolamento alla D&D, non c'è possibilità di fraintendimento, a patto che la regolistica sia stata applicata in toto nella land e ogni tabella sia consultabile.
Francamente sono contraria ai tiri di dado fatti di nascosto: nel gruppo di amici, al cartaceo, del master ti fidi perché è uno del gruppo, è un amico e magari si mastera a turno, ma in una land è una pratica che può dare adito a molti dubbi e rosicate, quindi meglio che tutto sia chiaro e visibile.
Per rispondere al tuo esempio, in D&D il "raggirare" è seguito da "percepire intenzioni"; noi avevamo applicato la prova inversa, così da ridurre il possibile meta: quando un pg tira raggirare, è automatico che l'altro pg tira percepire, cosa assurda qualora il pg che viene raggirato non abbia motivo di dubitare di quanto gli viene detto.
Invertendo la prova, è il pg che riceve l'informazione che deve decidere a priori se fidarsi o meno e qualora non si fidi, l'altro potrà tirare il suo raggirare.
Ovviamente ci si aspetta che i giocatori siano sinceri in questi casi e che non si debba arrivare a chiamare un master (insomma, barare in un gioco è un po' raschiare il fondo del barile :-) ).

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quota

02/04/2013 02:58:44

Io credo che Percepire Intenzioni debba essere una skill passiva.

A differenza di Raggirare, che decidi tu quando, come e dove usarlo, Percepire Intenzioni è un acume psicologico insito nel personaggio. Ad un tiro di Raggirare ne segue obbligatoriamente uno di Percepire Intenzioni, poiché il personaggio che viene raggirato non è che decide di "guardare meglio l'interlocutore e decidere cosi di capire se gli sta raccontando balle". Molto semplicemente ha l'intuizione che quanto gli stanno dicendo, è una cavolata.

Al di la di questo, se il tiro di Raggirare fallisce o va a buon fine, chi lo effettua in On sarà sempre sicuro di essere riuscito nel suo intento. A meno che l'interlocutore non lo smaschera con Percepire Intenzioni. Un tiro che può anche evitare in caso quell.o di Raggirare fallisca. Perché in quel caso il Bugiardo si smaschera da solo non riuscendo a raccontare la balla. Non essendo stato, magari, troppo credibile.

I Tiri Coperti sono inutili in un GdR-BC. A differenza di un cartaceo, i presenti al tavolo sanno che il Master sta facendo un tiro coperto, l'importante è che non conoscano il risultato, giocandosi cosi la vicenda che ne segue. In una chat è già più complicato. Il Master dovrebbe interrompere la giocata il tempo di fare i tiri che deve fare, riprenderla, cambiare quelle azioni che magari si accavallano tra loro a causa, tipo, delle tempistiche. Per carità; ha la sua coerenza il tiro coperto, sia da tavolo che da chat, ma non stando tutti attorno ad un tavolo, non interagendo in tempo reale, ma sempre con scarto di minuti causato dal tempo che serve per scrivere, preferisco sempre snellire certe cose. Molto semplicemente spiegando, attraverso la documentazione, quali sono le conseguenze dell'uso di una skill, come la si affronta e cose cosi. Si evitano molti problemi e polemiche. Il dado serve appositamente per avere imparzialità tra le parti, affidando tutto al calcolo casuale (supportato giustamente dai bonus qual'ora ci siano, variabili a seconda del livello di un pg). Nasconderlo crea disagi. Il sospetto di favoritismi c'è sempre; tanto vale eliminarlo alla radice e far vedere i risultati. Carta Canta come si suol dire.

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quota

02/04/2013 12:14:37

Ecco questa è un'altra questione molto discussa. Sicuramente ad ogni tiro su raggirare deve seguire un tiro di percepire intenzioni, ovvio. Però molti pensano che se la scusa è credibile i tiri siano inutili. Per esempio se un personaggio racconta: ieri sono andato a fare la spesa. E' difficile che si capisca che è una balla.

Per i dadi coperti... mi pare ovvio che in giochi il cui regolamento rende plausibile l'utilizzo di dadi coperti abbiano il beneficio di fornire sorpresa e distruggere il metagame, ma mi sembra di capire che gli svantaggi siano di molto maggiori dei vantaggi...

quota

02/04/2013 13:54:46

Mi faresti un esempio pratico per piacere?
Con giocatore A e B?

Grazie

quota

02/04/2013 20:23:52

Noi usiamo il tiro di dado anche per abilità di carattere non combattivo, essendo il dado usato sempre da 20, i PG possono regolarsi circa l'azione (in chiaro) alla maggior parte delle abilità ne corrisponde una contrapposta, quindi, in assenza del master sono loro a regolarsi, anche se talvolta viene richiesto l'intervento arbitrale.

quota

07/04/2013 02:11:43

Dipende. Credo che per le questioni "diplomatiche" sia meglio affidarsi al diceless e al sincero "il mio pg sarebbe effettivamente in grado di capire se questo qui sta mentendo?".
Il che è foriero di sbagli, è chiaro, ma se non si inizia ad educare un'utenza ad un atteggiamento del genere dove mai si va a finire?


Il tiro in segreto è una cosa che va bene per i cartacei, dove c'è bisogno di dare suspance e atmosfera nell'immediato. Si gioca a carte coperte perchè l'adrenalina è una componente fondamentale, e il master deve saperne dosare le giuste quantità per spingere i giocatori ad interessarsi. Il play by chat è in buona dose autogestione; e quando non lo è, non c'è niente di male a mostrare a tutti se hai toppato di brutto sul dado o se hai fatto il colpaccio.

quota