26/05/2013 23:22:33 e modificato da mirmidone il 26/05/2013 23:23:52
La mia percezione invece è molto diversa.
Per me il PbC è il "giocare via chat".
"Giocare" non è la stessa cosa di "narrare".
Giocando si può ottenere una storia degna di essere narrata.
Narrando una storia non si gioca però, si interpreta ... le variabili, il caso, il dio dado che crea situazioni (alcune ridicole, altre dannose, altre però inedite e "nuove")non ci sarà.
In pratica la differenza è fra una guerra/partita a pallone e una rappresentazione teatrale.
Sul fatto che in Italia ci siano scrittori di entrambi i sessi per il fantasy dice tutto e dice nulla ... mica tutti gli scrittori "più o meno di successo" fanno pbc a stessa percentuale.
26/05/2013 23:45:17
@mirmidone: Credo di aver capito cosa intendi, ma non penso di condividere il tuo punto di vista :-/ I giochi di ruolo, per definizione (se no non si chiamerebbero "di ruolo") sono interpretazione e narrazione in ogni cosa, a parte quelle tirate di dadi che comunque non possono costituire la base di un gdr.
Le variabili, il caso e le situazioni impreviste... si interpretano anche quelle O.o Narrare una storia non vuol dire non tener conto delle incognite. Non si può parlare gdr subordinando narrazione ed interpretazione.
E certo, è ben diverso partecipare ad una guerra e descriverne una XD Ma il punto non è questo XD Secondo il tuo esempio la mia domanda sarebbe comunque: perché a più femmine che maschi piace descrivere una guerra? XD In ogni caso questa teoria non risolve affatto il problema XD
@daeva: A me invece interessa capire il perché, ma solo per curiosità, è una cosa che mi sono chiesta spesso e stuzzica il mio interesse ;) Comunque sono ben d'accordo con ciò che hai scritto ^^
27/05/2013 00:51:30 e modificato da umabel il 27/05/2013 00:52:31
Non mi sono mai soffermata su questo aspetto, anche se inizialmente credevo fosse uno svago principalmente maschile. Il mio ragazzo ero iscritto a una land fantasy -medievale, considerato che io amavo sia scrivere che giocare di ruolo, mi propose di tentare e mi piacque moltissimo. Mi iscrissi in una land differente, una ambientata a Roma per provare il pbc e me ne innamorai.
Ho messo anche personaggi maschili, oltre che femminili e sempre seguendo l'ispirazione che mi suggeriva l'ambientazione, siccome non muovevo mai una copia di me stessa o una visione ipotetica o idealizzata di me stessa, non mi sono mai posta il motivo per cui anche un personaggio maschile mi paresse divertente e coerente nel muoversi.
La prima volta che creai un personaggio maschile, uno che ho tuttora, non pensai a nulla di particolare ma provai, come provai il pbc. Le prime giocate per descriverne le movenze usavo a modello il mio ragazzo, appunto e poi si è sviluppato in maniera progressiva. Il personaggio, non il mio ragazzo.
Circa la questione sollevata da mirmidone aspetto per esprimermi, se il punto è 'le femminucce sono creature umorali, sensibili, dolcemente complicate e per tal ragione si iscrivono in un gdr per imbastire una squallida storiella attorno a uno stucchevole clichè nato nella loro graziosa ma inutile testolina mentre i maschietti sono pragmatici, seri, estremamente razionali e mai cadrebbero nella tentazione del fuori tema o chisenefregadicosapensailtuopg', ecco magari no.
Per dire, il mio ragazzo -che mi abbandonerà in strada, una volta scoperta a svelare i suoi altarini- si commosse profondamente alla morte del padre del suo personaggio che era mosso da un player maschio come lui.
La sensibilità, così come pure la scrittura, l'interpretazione di qualcosa di ludico è molto personale, trascende il genere. Per fortuna.
27/05/2013 09:17:09
Secondo me è proprio che la maggioranza dei giocatori sia composta da donne.
27/05/2013 11:46:37
27/05/2013 12:42:44
Non frequento il fantasy, perchè non mi piace il genere, nè nella letteratura, nè al cinema e via dicendo. Però ho frequentato un po' tutti gli altri generi, dai vampiri, al cyber, al moderno, all'horror e assieme ad una stragrande maggioranza di femmine tout court, come dice l'iniziatrice del post, c'è il dilagante fenomeno dei pg-uomini giocati da donne...
Secondo me è una questione cerebrale, nella donna la struttura del linguaggio è sviluppata sia nell'emisfero destro, che nel sinistro, a differenza dell'uomo. Quindi la donna è maggiormente propensa alle funzioni cognitive, al linguaggio e alla memoria (lo dimostra l'ossessiva capacità di ricordare ogni più piccolo anniversario -.-').
27/05/2013 12:48:20
27/05/2013 12:50:58
Il che non è sempre un bene! Perchè poi vogliono pure gestire e... narrare...
27/05/2013 12:55:30
Quando ho iniziato a giocare io, molti molti anni fa, c'era un buon equilibrio tra player maschi e player femmine poi, sì, è vero, la barca si è un po' svuotata e son rimaste molte più donne.
Personalmente non mi ha mai creato problemi perchè, grazie al cielo, alcune di queste ancora interessate a fare personaggi maschi e il panorama dei pg è ben bilanciato, però sì, l'ho notato anche io.
Forse è anche dovuto al fatto che col tempo sono cambiati anche i gusti, non ne ho idea.
27/05/2013 12:59:19
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