La power ninja

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19/08/2013 15:30:20

Non lo so. Il perchè ridano va al di là della mia comprensione.

I pg di questo tipo (power ninja, powertope e via dicendo) a me piacciono soltanto in un modo: se sapiantemente giocati in stile comico. Ossia se i PG in questione vorrebbero essere tanto fighi etc, ma in realtà fanno ridere. E ci ridono anche loro.
In quel caso, li accetto perchè alla fine ci si diverte tutti.

Nei casi in cui siano seri...come si suol dire..."inarco un'arcata sopraccigliare ben delineata e passo oltre"

Tranquilla, non sa del forum clandestino!
Gestori pazzi - vol. 1

quota

erdufylla

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19/08/2013 15:30:40

Ridono perchè non possono dare a te, avversario che hai fatto loro il sedere a strisce, la soddisfazione di aver dato loro una lezione... Altrimenti dove sarebbe il bello?

Non ho mai incontrato un/una power ninja ancora, ma di questo sono sicura perchè la risata da "sono comunque superiore a tutto" non la usano solo loro XD

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sauce

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19/08/2013 15:51:22

jan33 ha scritto: Dimentichiamo l'elemento caratterizzante imprescindibile: nel momento in cui vengono menate/i (la power ninja può essere anche - il - power ninja), accoppate/i o comunque ferite/i...

... ridono.

A me, invece, è capitato di vedere che se vengono menate, accoppate, ferite...
- Rosicano in OFF
- Ti sottopongono ad una giocata successiva in cui a difenderle sarà un qualche caporazza/capocorporazione che si sono amicizzate nel tempo.

Poco male la seconda, direte voi, ma ad un certo punto a giocare sempre le stesse dannate dinamiche le palle ti diventano come macine.

My life is so much more interesting inside my head.

quota

ilgrandeinverno

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21/08/2013 01:35:30

A dire il vero la powerninja é solo una sottocategoria di una schiera molto più vasta di giocatori (e conseguentemente personaggi) il cui unico scopo nella vita virtuale su qualunque land in cui facciano il login sembra essere l'attacco frontale all'ordine costituito, quale che esso sia.

La cosa divertente é che anche dove non si arriva alla macchietta del powerninja (versione maschile o femminile non importa) spesso e volentieri trattasi di pg mossi da giocatori provvisti di una smodata autoconsiderazione delle proprie capacità ruolistiche.
I classici soggetti ai quali Jacopo Belbo, ne "Il pendolo di Foucault", avrebbe rivolto un bel "ma gavte la nata!" (traduzione: "ma levati il tappo!". si rimanda al suddetto romanzo per l'immortale spiegazione della colorita espressione piemontese).

Sarebbe facile, fin troppo facile, liquidare queste macchiette ascrivendole al fenomeno dei "bimbiminkia" che cercano di trasporre nel pbc le loro abitudini assimilate giocando ad Assassin's Creed, Skyrim o altri mmorpg.

Le abitudini assimilate c'entrano eccome, ma le radici sono quasi sempre altre:

1) L'imperituro "background" ruolistico di migliaia di giocatori nati e cresciuti in un paio di land a caso nelle quali l'ordine costituito, invariabilmente retto da incapaci e/o da giocatori dalle scarse attitudini ruolistiche, rende realistico e normale, quasi indispensabile, assumere un atteggiamento quantomeno irrispettoso, irridente se non apertamente ostile al potente di turno, anche se il tuo pg é una cacchina appena uscita dalla schermata di creazione del personaggio.

2) L'imperitura abitudine (figlia in buona parte del punto 1 anche se qui sono in pochi ad ammetterlo, un po' come san Pietro e la storia del gallo che cantò tre volte) di dipingere gestori e game master di ognidove come degni emuli dei Big Bosses di cui al punto 1: sclerati ammalati di sete di potere e di perversi istinti repressivi nei confronti del "sano giocatore medio", incapaci improvvisati e quant'altro. Non importa che questo possa essere statisticamente vero in molti casi, é comunque un pensiero, un pregiudizio che porta fin troppi a partire già al momento del primo login con un pre concetto che distorce qualsiasi loro percezione del gioco possibile nella land in cui entrano. Di conseguenza nella mente del "sano utente medio" c'è il gestore imbecille che muove un PG/PNG altolocato come un doppelganger altrettanto imbecille, e la convinzione che il PG/PNG imbecille sia da sfidare ed abbattere alla prima occasione utile, quasi sempre coincidente con il primo login dopo la creazione del personaggio.

3) La scarsa voglia di guadagnarsi qualcosa in gioco con gradualità e con un sano rispetto per l'ambientazione del gioco nel quale si è entrati. Questo é tanto più vero per molti giocatori di vecchio pelo, ormai incapaci di rientrare nelle land nelle quali vissero e costruirono le loro glorie passate, ma anche altrettanto incapaci di fare i conti con ambientazioni e personaggi di fronte ai quali cominciano da zero, come nullità quali erano al momento della creazione del loro primo pg. Di qui la ricerca,non necessariamente furbesca e non necessariamente intenzionale, di scorciatoie per mettersi in mostra. A prescindere da tutto (vedi scarso rispetto per la coerenza di una ambientazione) e da tutti ("sono io che faccio un favore a LORO facendo il login, sono LORO che devono dimostrare di essere degni di me"), questo tipo di giocatori finisce puntualmente con l'entrare in conflitto con l'ordine costituito. Per motivi ongame? No. O meglio: i motivi ongame diventa il pretesto. Il canovaccio, però, è già scritto a tavolino. Entro e... se riesco a catafottere il Mega Imperatore dimostro quanto sono figo/a. Se non ci riesco dimostro che è la solita gestione attaccata al potere che non dà spazio ai niubbi e che non riconosce i bravi giocatori nemmeno quando se li trova ra le mani. Il canovaccio prevede spesso anche il passaggio intermedio, prima di arrivare al Boss finale: sfottere, provocare e ataccare briga con ogni emissario intermedio dell'ordine costituito, sempre nell'ottica di dimostrarne l'imbarazzante inadeguatezza.

La cosa drammatica è che a nessuna di queste tre categorie venga mai in mente quanto sia imbarazzante questo tipo di atteggiamento, facilmente riconoscibile anche se, non ne dubito, chi lo incarna di volta in volta sia pienamente convinto delle proprie motivazioni, del proprio insostituibile valore e della propria inarrivabile originalità.