17/07/2014 19:39:12
Mirichy ha quotato questa frase
18/07/2014 08:27:33 e modificato da kaine il 18/07/2014 10:41:12
07/08/2014 04:17:13
Non mi ricordo se ho già risposto, ma tanto ho poco da dire.
La nostalgia ha un solo problema: addolcisce tutto e rende dorati anche i fatti che all'epoca invece potevano sembrare discutibili.
Leggere espressioni come "giocatori del calibro" mi fa davvero male al cuore. Siete convinti che si possa misurare la bravura di un giocatore?
Al massimo la correttezza.
Criteri di bravura non esistono, esistono solo preferenze, anzianità e gusti personali. Anche nel caso dei turni o meno.
Non è molto costruttivo semplicemente dire "era meglio", bisognerebbe riprodurlo oggi e valutare con più obiettività del filtro ricordi quanto possa essere efficace o meno.
08/08/2014 00:15:14
08/08/2014 01:16:08
Mai avuto nostalgia delle giocate senza turno. Le odiavo. Non ci capivo una sega e mi facevano passare la voglia di ruolare. Mi chiedo anche come sia possibile che una simile situazione di caos possa mancare a qualcuno.
08/08/2014 11:24:43
08/08/2014 11:58:58
08/08/2014 12:29:48
08/08/2014 13:16:42
Personlamente, escludendo la grammatica che sta alla base, riconosco un bravo giocatore: dalla coerenza, dall'interpretazione, dall'attenzione ai dettagli, dalla capacità di creare novità e non il solito pg stereotipato (ciò non toglie che possa farsi il solito Conan, amen), dall'abilità di cogliere spunti in quest ed evolverli aiutando il master nella sua opera di creare gioco, nella sua capacità di interfacciarsi a tutti gli altri utenti in chat* e ultimo ma non per importanza; saper portare gioco, idee, buoni consigli (sperando che la gestione non sia sega di testa e sappia accettarli).
E volevo aggiungere dell'altro ma me ne sono dimenticato mentre rileggevo quello che avevo scritto fino a qua >_>°
* tipo nei combattimenti, dove tutti vogliono necessariamente fare qualcosa e colpire almeno un nemico fregandosene se la chat diventa un bordello di fucilate. Il bravo player è quello che sa adattare la sua azione al bisogno della giocata e degli altri giocatori, anche se questi non glielo chiedono. Se c'è un goblin e Tizio lo attacca con la spada, Caio da bravo giocatore posiziona lo scudo, lancia in resta e controlla che non arrivino altri pericoli... non inizia a pestare a sua volta il goblin, manco stessero nel bagno di una scuola media.
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