Rinunce per il successo postato il 21/07/2014 20:12:51 nel forum giochi e dintorni
Adoro le modalità con cui vengono portate avanti le discussioni su questo portale. Si riesce a discutere giorni e giorni ed ogni volta l'unico punto a cui si arriva è la mia posizione è questa e non cedo di un dannato millimetro. Se non posso dimostrare che ho ragione assoluta mi accontenterò di uscire dalla discussione affermando che io la vedo così e che il mondo è bello perché vario.
Il fatto che questa affermazione sia giusta non le impedisce di essere inutile in mano a persone che vorrebbero trovare degli spunti e non degli scontri. Quindi pongo una semplicissima domanda, sia a gestori che a giocatori, con una precondizione per mettere tutti d'accordo:
Se lo scopo comune fosse solo e soltanto far conoscere/giocare il gdr testuale alla più grande fetta di pubblico possibile, a quali fra i miei dogmi sul gioco di ruolo sarei disposto a rinunciare per la causa?
Avete capito, vi sto chiedendo di elencare tutti i vostri punti irremovibili sul gioco di ruolo e di farne a pezzi la maggior quantità possibile. Non tutti ovviamente, ci saranno cose su cui non si può proprio passare oltre.. ma sono sicuro che ci sono anche molte cose su cui si potrebbe cambiare linea di pensiero se lo scopo fosse quello premesso qualche riga sopra. Non è un invito a rinunciare alle vostre credenze, e nemmeno un'esortazione a cambiare le cose domani mattina. Potreste anche non volerle cambiare mai, ma solo per questa risposta fate finta di volerle davvero ribaltare.
Nessun vincitore e nessun perdente, nessun tornaconto personale. Mettete solo alla prova la vostra elasticità mentale e la vostra capacità di mettere in discussione le vostre stesse idee, se ne siete capaci (e nessuno vi condannerà se non ci riuscite).
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21/07/2014 23:13:38 e modificato da darkabe il 21/07/2014 23:15:32
21/07/2014 23:23:36 e modificato da ilgrandeinverno il 22/07/2014 00:01:21
"non sono d'accordo con quello che dici ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo." (Voltaire, se la memoria non mi inganna)
Qualcuno riassume più semplicemente in "Vivi e lascia vivere". Questo non significa essere neutrali, non significa essere privi di opinioni proprie, non significa essere convinti che qualunque opinione abbia un valore o una fondatezza solo perchè viene espressa. E la postilla immancabile infatti é che dopo essermi battuto per che tu (tu generico) possa dire come la pensi, mi riservo il diritto di dirti "è una cagata pazzesca".
Il concetto quindi é: non credo che esista un modello unico o che ci siano elementi nel gdr tanto universali da poter accomunare facilmente "il gioco del dottore e l'infermiera", "guardie & ladri", D&D, GiRSA, Gurps, Munchkin, The Masquerade, una land di PbC, un gioco di ruolo usato per la formazione aziendale e un MMMORPG. E nello specifico del PbC penso la stessa cosa.
Gli elementi davvero comuni sono:
- L'interfaccia (browser)
- La presenza di una o più chat come ambiente di interazione (che li distingue dai semplici browsergame)
- L'esistenza di schede che identificano il personaggio
- Uno o più strumenti di comunicazione extragioco (MP, forum, ..)
Gli elementi davvero in comune si fermano qui.
Tutto il resto può variare, e variare in modo sostanziale, anche sulle cose più fondamentali che definiscono come funziona lil gioco. Dalla gestione delle caratteristiche del PG, alle regole di interazione, alla gestione degli oggetti, alla gestione del mastering, a bazzecole come la distinzione di incarichi tra chi gioca, chi masterizza, chi modera, ecc.
Sotto lo stesso cappello PbC possiamo trovare giochi che per funzionamento sono diversi tra loro quanto possono esserlo Risiko, Axis & Allies e gli Scacchi nella categoria dei giochi strategici da tavolo.
Fondamentalmente, con l'esclusione dei giochi nei quali tutto ciò che sa fare il personaggio dipende dalle capacità del giocatore di descrivere (e/o dall'appartenenza a una gilda) non ho preferenze. Credo che potrei divertirmi in circostanze diverse, con pressochè tutti i sistemi: esattamente come mi diverto sia giocando a Risiko, sia giocando a Scacchi, sia giocando ad Axis & Allies (quest'ultimo ormai solo in forma elettronica dato che 3 ore di preparazione del tabellone per 3 ore di gioco sono troppe).
Senza pensare che l'uno sia migliore dell'altro.
Quello a cui fondamentalmente non posso rinunciare é:
- Uno staff sano di mente con cui avere a che fare quando gioco
- Giocatori sani di mente con cui avere a che fare quando gioco
E in subordine le cose che non accetto e che mi farebbero fare il logout immediatamente:
- La possibilità/obbligo di interpretare in chat tortura/stupro in modalità PG vs PG, anche se consenzienti
- L'eventuale bolla di "cattivo giocatore" affibbiata da staff/gestore/gm nel momento in cui non accettassi di interpretare in gioco una delle due circostanze di cui sopra, pur essendo pronto a giocarne le conseguenze
- Giochi ad ambientazione tanto "critica" da sfiorare sgradevolmente argomenti e vicende storiche che sono ancora fin troppo vivi nella memoria di amici e parenti
- Giochi che prevedono espressamente l'interpetazione di circostanze per le quali sarei portato a chiedermi di continuo se chi gioca con me sta giocando di ruolo o sta sfogando pulsioni di altro genere
- Giochi nei quali i giocatori vengono discriminati (e magari anche irrisi da staff/compagni di gioco) perchè non sanno scrivere in un italiano più che passabile. Sì, può dare fastidio, ma a me personalmente dà molta più soddisfazione vedere un giocatore che quando ha iniziato non imbroccava una "h" al posto giusto e dopo pochi mesi di gioco continuo migliora. La sQuola itaGLIana é quello che è, da vent'anni a questa parte, non possiamo sostituirci ad essa, ma nemmeno si può far pagare ai ragazzi l'aver avuto insegnanti diplomatisi col 6 politico negli anni '70 o usciti dalla SiS e dall'attuale sistema universitario laureandosi con i punti delle merendine.
Per tutto il resto sono per il "vivi e lascia vivere, finchè il gioco diverte chi ci gioca".
{Ghennadi of Borg}
22/07/2014 01:31:57
Le cose con le quali proprio non riesco a convivere sfortunatamente sono tante, troppe, e purtroppo lo so che questo spesso compromette la mia voglia di restare in quella determinata land, tanto da non riuscire a trovare il desiderio di buttare qualche azione in chat o anche solo interessarmi alle vicende di questa. E' questo fondamentalmente il motivo che ultimamente mi porta a non divertirmi da nessuna parte:
In primis c'è sicuramente l'inadeguatezza dello staff. Dal gestore al master arrivando fino alla guida e al moderatore. Molte volte ho letto proprio su questo portale che non sta scritto da nessuna parte che il Gestore o chi per lui debba essere gentile col prossimo. Io non sono dello stesso avviso. Se c'è una cosa che non sopporto è proprio la maleducazione. L'essere scortesi. L'educazione è alla base di ogni rapporto civile, e una land non è da meno, avendo a che fare con altre persone. Quando la persona mi risponde male o non mi risponde affatto, ecco che già perso la voglia di restare su quella land.
Come IlGrandeInverno, anche io non sono disposto a sopportare scene che trattano stupri, player che muovono personaggi che non vanno oltre la giocata a sfondo sessuale e quelle land che implementano l'uso di droghe che da parte dell'utenzza vengono viste come Ohmmioddiocheffigata! No ._.
Altra cosa che non riesco mai a mandare giù è il sistema di combattimento, qual'ora questo venga scritto con i piedi. Combattimenti autogestiti che lasciano la libera interpretazione ai giocatori. Altri che prevedono esclusivamente la presenza di un Master. Ovunque vai sembra che nessuno riesca a fare una cosa equilibrata. O una cosa, o l'altra.
La chiusura mentale di alcune persone con le quali ci si confronta è agghiacciante. Per esempio la scelta del sistema di combattimento, tanto per citare qualcosa di già detto senza divagare troppo. Sembra che non arrivino proprio a quelle cose che potrebbero risolvere con un minimo di logica. Alle volte credo davvero di stare a parlare con persone un po' (un bel po') tonte.
Le differenze tra razze. Mettono gli Umani, ma li creano più deboli di tutte le altre razze. Praticamente una presa per i fondelli. Personalmente ritengo che una delle prime regole di un gioco sia le pari opportunità.
L'assegnazione punti esperienza. Alle volte vedi cose proprio stupide. "Giocate, poi ci pensa il master a passare random per le chat e ad assegnare 1 px... al giorno". Non solo devi avere culo di vedere il master che si affaccia nella chat dove stai giocando, ma devi anche sperare che la giocata gli piacccia (gli piaccia: come se la bravura di un player dipendesse dal personale gusto di un soggetto X) ma devi anche accontentarti di 1 px quando l'abilità magari ne costa 20! WTF?! Sotto questo punto di vista apprezzo moltissimo la premiazione ad ogni azione che viene inviata in chat, con gli adeguati controlli da parte di chi di dovere.
A parte queste cose (altre non mi sono venute in mente, ma magari rimedierò più avanti) direi che tutto il resto per quanto non sia superficiale, sono disposto a leggerlo, più di una volta se necessario e a cercare di capirlo, ed accettarlo.
22/07/2014 01:41:37 e modificato da ghennadi72 il 22/07/2014 01:46:53
22/07/2014 11:46:35
Io credo che quando si parla della politica di gestione di un gdr , più che rinunciare ai propri dogmi si dovrebbe confrontarsi e trovare un compromesso con gli utenti , perché diciamocelo si io gestore pago ma il gioco che gestisco senza utenti non avrebbe alcun valore e senso , quindi non rinunce ma compromessi tra gestione e utenza dopotutto sono gli utenti che devono divertirsi e giocare quindi su alcune cose si può scendere a patti o essere meno rigidi , visto e considerato che non esiste un'unica visione giusta di come giocare ma ne esistono di vari tipi , l'unica soluzione è il dialogo confronto e compromesso , ovvio che in questo caso sia gestione che utenti devono essere flessibili al dialogo e non arroccati in posizione assolutistiche ed arroganti.io gestore mi sforzo di venirci incontro ma tu utente devi accettare il compromesso.
22/07/2014 12:08:15
22/07/2014 12:42:29
Ad esempio:
Lunghezza azioni e tipo di scrittura: C'è chi scrive papiri c'è chi scrive tweet , c'è chi scrive al passato chi scrive al presente chi vuole dare del voi chi del lei chi del tu . Io personalmente non amo i papiri sono per azioni semplici ma ben strutturate e scritte senza troppi fronzoli e al presente , il compromesso è che lascio libertà di scrivere come piace ai giocatori a patto che si rispettino alcune regole di forma e in generale le regole base del gioco (niente pensieri ecc)
Turni: C'è chi li vuole chi no, in free role lascio decidere agli utenti in Quest invece ci sono . Io personalmente non li amo molto essendo un giocatore vecchio stile.
Master : C'è chi li vuole in gruppo in un'unica gilda chi li vuole liberi. Per ora applichiamo entrambe le cose. Io personalmente però preferisco master in un'unica gilda apposita
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22/07/2014 13:50:27 e modificato da cleveland_staff il 22/07/2014 13:57:26
22/07/2014 16:40:27 e modificato da staff_obliviongdr il 22/07/2014 16:41:26
Lasciamo da parte ogni moralismo e principio di giustizia? Ok.
Assumendo che il solo scopo sia la diffusione a macchia d'olio del gdr e NON la sua qualità né la permanenza dei giocatori al suo interno, io rinuncerei a tutto.
Lo scopo è avere il maggior numero di visite? Farei qualsiasi cosa riuscisse ad attirare quante più persone possibili: dalla pubblicità selvaggia al creare un sistema di gioco volto a far nascere nel giocatore una sensazione di sfida con se stesso e con gli altri giocatori, esasperandola se necessario.
Regole? Vince il più forte/abile/furbo e vince qualcosa che lo renderà più forte/abile/furbo, con riconoscimenti di forza/abilità/furbizia di cui gli altri giocatori devono per forza tener conto.
Magari anche con pay-to-win, in modo che anche i meno bravi riescano a crescere.
Orribile? Certo, ma si parla di ipotesi nel caso in cui lo scopo fosse diffondere il gdr senza pensare alla qualità.
Parlando di grandi numeri, se il bacino di visitatori è molto ampio, una percentuale troverà comunque terreno fertile.
Insomma, è quello che ha fatto per molto tempo un noto gdr italiano e, in termini di diffusione e fetta di pubblico, ha funzionato.
Avendo poi aperto Oblivion per altri motivi, sono opzioni che non vengono minimamente considerate.

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