Supereroi

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04/03/2015 15:26:19

jelly ha scritto: Il sistema potrebbe essere il diceless?

Si ma personalmente tremerei all'idea di dover masterizzare, anche presupponendo un eccellente lavoro di setting delle capacita' riconosciute ai personaggi e delle loro "statistiche".

e mi venite a dire che il problema di una land sui supereroi e' la differenza tra un pg (buono e cattivo che sia) che gioca assiduamente da un anno e si e' meritato il pg forte cosi come lÂ'ha cresciuto, da un pg appena iscritto? Dai...

Infatti avendo "tuonato" contro il vampiro/mannaro/demone standard, quello di derivazione lottiana (anche per chi non sa di esserlo), posso coerentemente sostenere la stessa linea.

Il problema del gap tra nuovi giocatori e giocatori con personaggi attivi da tempo, c'e' sempre nel PbC e non e' da prendersi sottogamba.

Il PbC riproduce una condizione molto simile alla realta', in cui puoi incontrare in qualunque momento qualcuno che conosce o sa fare cose in modo molto superiore alle tue capacita' coem anche persone che al contrario non ti si avvicinano minimamente.

Una condizione che nei giochi di ruolo classici e nei mmorpg (e pure nei videogame sigle player) e' piu' unica che rara. Un buon DM non fara' affrontare a un PG di 1Â°-3Â° livello una quest pensata per PG di 12Â°-15Â° livello e viceversa. Nei MMORPG e nei VG hai quasi sempre "zone protette", scenari successivi a cui puoi accedere solo superati certi livelli, addirittura puoi avere zone PvE-only e zone dedicate al PvP.

Parliamoci chiaro: coi numeri medi di una land tutto questo non e' possibile. E anche dove ci hanno provato land "grandi", a introdurre i campi di concentramento depotenziati per i niubbi, vedi dreamalot, i risultati sono stati tutto tranne che inconraggianti (e li' si parla comunque di GDR descrittivo puro o quasi, con un peso molto ridotto per statistiche, punteggi e livelli).

Ecco perche' la questione non va presa sottogamba. Un conto e' non essere prigionieri del niubbo che, col pg hobbit appena creato, pretende di abbattere Saruman da solo, altro e' non porsi il problema del divario e di come contenerlo entro limiti gestibili, in modo da evitare che nella stessa chat possano trovarsi personaggi con un divario incolmabile. Quindi sÃ¬ a Peregrino Tuc e un Orco di Mordor nella stessa chat, no a mettere Peregrino Tuc a vedersela con Sauron in persona.

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ilgrandeinverno

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04/03/2015 16:18:11

quartz ha scritto: Si puo' fare.
Pero' far salire Forza da 19 a 20 costa quanto farla salire da 4 a 16 (il che vuol dire che i niubbi "resistono" dal giorno dÂ'iscrizione e si avvicinano piu' rapidamente ai veterani di quanto i veterani continuino a migliorare)

Questo vale per qualunque gdr (e in generale gioco basato sulla progressione) che si rispetti. Le soglie per i passaggi di livello sono via via piu' alte maggiore e' il livello da raggiungere.

Il problema e' come tutto cio' si traduce nella pratica. Quello dello scontro 1 vs 1 e' un falso problema, se sei niubbo con pg appena creato e pretendi di affrontare da solo un pg di 20Â° livello sei pazzo, tanto quanto sarei pazzo io se pretendessi di andarmela a giocare a cazzotti con Mike Tyson al culmine della sua carriera: mi stende solo alzando un'ascella o guardandomi male.

Pero' se gia' su Mike Tyson ci vanno in dieci persone normali, magari 4 finiscono nel pronto soccorso di ER con fratture multiple, ma gli altri 6 riescono a tirarlo giu'.

Viceversa ci sono gdr nei quali il personaggio di 2OÂ° livello, non lo tiri giu' con 20 personaggi di 1Â° livello (anche considerando che oltre al 2OÂ° livello, ci saranno tutte le combo di equipaggiamento raccolte dal pg di 20Â° livello) quindi il fatto che il pg di 1Â° livello guadagni molto piu' rapidamente di quello di 20Â° per passare al livello successivo vale poco, di fatto hai messo in chat le cacchine a vedersela con un semidio.

Questa cosa nel cartaceo non succede praticamente mai a meno che il DM non voglia sterminare il gruppo di avventurieri, nel PbC puo' essere all'ordine del giorno.

Quindi torniamo al punto iniziale: e' questione di COME imposti la progressione e che tipo di divario vuoi permettere tra personaggi appena creati e personaggi 'storici'.

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jelly

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04/03/2015 18:32:19

Personalmente non è mai capitato di ricevere meno punti di altri giocatori sulla base di presunti livelli. Al massimo perché posso non aver giocato bene come gli altri, ma si parla di 4 Px a Loro e 3 Px a Me. Roba fattibile insomma. Il Master da anche la valutazione di gioco per i singoli partecipanti, solitamente, quando stende il resoconto. Non riesco a immaginare quale sia la land che distribuisce punti cosi iniquamente.

Ma tornando al confronto tra personaggi: a seguito delle varie risposte ho iniziato a maturare la convinzione che il diceless sia il sistema migliore per interfacciarsi ad un universo dove ci sono personaggi tanto potenti, che sarebbe quasi difficile (forse) organizzarne le capacità in statistiche e calcoli matematici inutilmente difficili. In fin dei conti c'è chi mastera sciami di meteore e fulmini a catena, costringendo il fruitore a tre infiniti turni di attesa, quindi non vedo la difficoltà nel masterare un pugno da una tonnellata d'impatto.

- Potevano scegliere tra Guerra e Disonore -
- Scelsero il Disonore, ed ebbero la Guerra -

- non esistono più le belle land -

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jelly

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04/03/2015 19:06:48

Ti riferisci al sstema di DC Heroes? Ammetto di non averlo capito minimamente nonostante mi sia andato ad informare! Cosa già di per sé difficile trattandosi di un gioco decisamente vecchio! Non sapevo neanche esistesse.

- Potevano scegliere tra Guerra e Disonore -
- Scelsero il Disonore, ed ebbero la Guerra -

- non esistono più le belle land -

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ilgrandeinverno

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04/03/2015 19:46:11 e modificato da ilgrandeinverno il 04/03/2015 19:47:08

owli1 ha scritto:
Modificato per: ho evitato di considerare la mia filosofia che si basa sul fatto che i giocatori di livello alto dovrebbero essere educati a creare gioco anche per quelli di livello basso più che subirlo dalla gestione, se tu sei di livello 13 e hai una gilda la tua prima cosa, in ON e in OFF, dovrebbe essere cercare di utilizzare la gilda per creare più gioco possibile accessibile a tutti, non aspettare insieme ai tuoi amici che il master ti inventi una quest.

Mentalità assolutamente condivisa e meritevole di triplo quote :)

Il problema é: col PvP come la mettiamo? Ossia dove lo scontro non è tra personaggio e ambientazione (dove il mastering può tarare almeno a grandi linee le quest in base ai partecipanti), ma tra pg e pg?

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jelly

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04/03/2015 20:34:40

Nei PvP c'è una cosa che l'utente medio non considera: la fuga.

Hanno un drago davanti? Ci si buttano a testa bassa!
Anche quando hanno a che fare con uno che ha l'aspetto
di Albinus (per chi guarda Black Sails) non prendono
mai in considerazione la possibilità di darela a gambe.
Combattono, schiattano e si lamentano anche quando
l'esito era ovvio. Ovvio.

- Potevano scegliere tra Guerra e Disonore -
- Scelsero il Disonore, ed ebbero la Guerra -

- non esistono più le belle land -

05/03/2015 15:58:49

"Mai ritirarsi, Mai Arrendersi(?)!
(Tizio SuperFaigo a Caso, prima di essere puntualmente obliterato.)

Tralasciando la citazione di Warhammer 40K, nella mia esperienza da Master, sia su D&D che sui Play-by-Chat, ho avuto modo di constatare anche io la tendenza da parte dei Giocatori a fronteggiare qualsivoglia pericolo, anche quando PALESEMENTE si fa intuire che l'unica salvezza in uno scontro è la morte. Al chè, ho dovuto introdurre la regola, e la clausola, che la Morte è assolutamente TOLLERATA(?). Anche nei confronti PvP.

Magari un giorno il testosterone virtuale diminuirà e finalmente si potranno vedere più rotte da parte della spregiudicata utenza...

Ma qui si va OT,
perdonatemi!

Credo, comunque, che un sistema diceless non necessariamente sia un sistema difettoso dal punto di vista dell'interpretazione e che molto spesso possa comunque fornire soluzioni ideali e risolutive. Soprattutto in una realtà come quella dei SuperEroi dove in fondo è molto importante l'interpretazione del Personaggio e le sue "tattiche" all'interno dello scontro, dato che possono stabilire la vittoria così come la sconfitta.