Gestione della realtà: Parigi 13 Novembre

20/11/2015 10:22:11

Ma perchè ultimamente le conversazioni finiscono sempre con tu sei ipocrita e io no, no tu sei stupido, no tu di più e non capisci niente? Cercare di capirsi, fare domande?

Non ce l'ho con te henne, dico sul serio. E non ce l'ho nemmeno con chi la pensa diversamente.

E' proprio pura curiosità.

quota

20/11/2015 10:36:59

E' una bella domanda.

Ad esempio si potrebbe chiedere perché puntare il dito e giudicare, chi si gioca un evento reale e recente, e non chi si gioca "tematiche" ed eventi passati dello stesso livello.

Per altro sono intervenuta in questo topic, solo dopo un certo numero di risposte su questo livello qua.



Spiacente, ma chi punta il dito per primo, e nella finestra di fianco gioca al pg che ha la schiava sessuale bambina, in quella dopo il militare con il counter dei morti, in quella oltre il terrorista mutante, è un po' ipocrita.
Mascherare brutti eventi con il fantasy o con altri nomi, non li renderebbe meno spiacevoli per chi ci sia davvero in mezzo, se è davvero quella la preoccupazione.
E il fatto che la schiava bambina non verrà mai su un gdr a lamentarsi, non rende il fatto meno brutto solo perché non stiamo mettendo i nomi o luoghi veri.


Dire "io mi sentirei a disagio a giocare una cosa del genere" ha tutt'altro peso che fare l'indignato sconvolto perché si è pensata una cosa del genere all'inno del "cattivo gusto".

Magari prima di aspergersi di morale e buon gusto, si dovrebbe un attimo pensare che è solo questione di sensibilità personale, di paura personale, di mentalità personale.
E gli altri non sono tutti brutte persone, perché pensano che giocarsi Parigi sia moralmente uguale ad un terrorista mutante in una città inventata.

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quota

20/11/2015 13:56:10

Non credo che questo, come altri attentati, siano cose da trattare su gdr o piattaforne dedicate a questi. Specialmente quando non si sa quello che si dice.

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quota

20/11/2015 19:49:00 e modificato da superheroes_aow il 20/11/2015 19:49:56

Mah...insomma. Tu trovi sia uguale parlare di terrorismo mutante o (che so) di ribelli in un gioco ad ambientazione Star Wars e di un attentato dell'Isis o Al-qaeda avvenuto il giorno xy nella città z?
A me non sembra, da un lato lo spunto di gioco può essere dato dall'uccisione di png da parte di pg o png presenti in ambientazione, dall'altro lo spunto di gioco è la reazione di pg e png ad un evento (non serve specificare che tipo di evento e con quali conseguenze) subito e sofferto da persone reali 7 giorni prima.

A mio avviso è decisamente evitabile, visto che era questa la domanda originaria del post.

Ps: Non colgo cosa c'entra questa cosa dello schiavismo di minori perchè sinceramente non ho mai giocato in land simili... Ma mi sembra un esempio ben poco pregnante rispetto ad una tematica (come quella terroristica) che invece ha una presenza mediatica e storica totalmente più rilevante nella realtà odierna (non arrogandosi direi nessuno il diritto di fare una gerarchia di gravità fra le ingiustizie del mondo si può però distinguere quando un argomento è più o meno al centro della discussione pubblica in quel preciso momento storico).

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quota

20/11/2015 23:49:16

No, lo trovo moralmente uguale.
Che è una bella differenza.

Si, è evitabile probabilmente e tutte le motivazioni espresse sono perfettamente ragionevoli, non c'è nulla da ridire.
Avevo solo un pelino da ridire su chi mette in mezzo la morale e il buon gusto, quando si gioca esattamente le stesse cose solo cambiandogli nome.

Gli altri esempi era solo per allargare il discorso a qualsiasi argomento di questo genere.

"Tutti" noi, o comunque un buon numero di giocatori (tranne quelli che giocano la fatina e follettino nel fantasy fiabesco, ecco...) ci giochiamo giornalmente situazioni che per chi le vive sulla propria pelle, sono orrende.
E non è che sia un bene o un male, il gioco nel senso stretto della parola, serve esattamente a quello a uomini e animali, ad affrontare situazioni che nella realtà sarebbero tremende, con una mentalità ludica. Aprendo magari anche le proprie visioni, mettendosi nei panni di altri.
Si può fare, si può fare MALE, si può fare bene, si può non fare, sono tutte scelte.

L'unica cosa che dicevo è che dal punto di vista etico e morale, è assurdo indignarsi per una idea del genere, quando poi si gioca la stessa cosa solo mascherata.
Si può, appunto, rispondere pacificamente che è una cattiva idea perché è una tematica complessa da affrontare spensieratamente, perché molti giocatori non saprebbero farlo, perché si può evitare senza che si perda nulla nel gioco... E sono tutte risposte che ci stanno.

Tirare fuori dal cappello la morale e sbandierarla con l'indignazione mi pare invece molto fuori luogo, tra gente che si gioca questo e anche altro (vedi schiavitù, vedi sevizie, vedi razzismo, ecc...).
Tutto qua.

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quota

21/11/2015 00:23:46

E sono nove pagine che dici le stesse cose.

quota

21/11/2015 00:36:26

Eh lo so.
Ma non sono evidentemente un gran che a spiegarmi, lo ammetto, perché poi mi si risponde fischi per fiaschi!

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quota

21/11/2015 01:23:24

Ad un certo punto ci si può pure rassegnare a non essere capiti o avere una opinione diversa dalla maggioranza o chi ti legge (regge) più?

quota

21/11/2015 01:55:33

Hai rotto il razzo sarebbe stato terribilmente più onesto :P

Comunque non credo di aver inchiodato a nessuno i miei post negli occhi, basta passare oltre.
E mi piace spiegare le argomentazioni che metto, dialogare con opinioni diverse, specialmente quando quel che scrivo viene interpretato in modo molto differente da quel che intendevo, ma... Grazie per avermi ricordato perché di tanto in tanto smetto per un po' di fare conversazione, prima di dimenticarmene e ripartire con il loop.
Torno girare sulla ruota, più costruttivo e soddisfacente!

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quota

21/11/2015 10:09:16

Sarebbe stato più onesto e mi sarebbe piaciuto scriverlo (liberatorio!) ma credo che sarei stato moderato immediatamente.
Vedi che ci siamo capiti lo stesso?

Ahimè, dopo nove pagine di interventi in cui tiri in ballo la schiavitù la voglia di dialogare passa, infatti chi parlava con te ha mollato il colpo e la tua è rimasta l'unica voce che a questo punto non ha più un tono che incentivi il dialogo.

Anche a me piace la comunicazione e mi stimolano i dialoghi anche non partecipando e credo sia mio diritto esprimere il mio senso di noia ad un certo punto, nel leggere interventi di varie persone che vogliono esprimere la propria opinione, placcate dalla stessa risposta che ha via via toni sempre più insofferenti.

quota

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