I gdr trek: cosa cercate e la loro morte

15/01/2016 13:53:06

Credo che oyniros intendesse dire comunque che non c'è bisogno di descrivere dettagliatamente ogni cosa quanto piuttosto semplificare la cosa, ovvio che bisogna sapere le basi e se uno è nuovo le gestione e lo staff così come anche i player non hanno problemi a aiutarli ad ambientarsi meglio.
Sbaglio oyniros nell'interpretazione? I termini tipo hypospay, phaser, tricorder, d-padd, curvatura ecc beh devono essere conosciuti e sapere cosa sono. Poi i pezzi che li compongono se uno vuole li va a studiare ma non sono richiesti.

quota

15/01/2016 14:05:37

Si, il concetto è questo.

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quota

15/01/2016 15:14:37

Si ma se la soluzione è così ovvia nelle giocate mediche, che peraltro riguarda qualunque land moderna o fantascientifica e non solo ST, non lo è altrettanto nei combattimenti spaziali dove da quel che ho letto comunque si "pretende" la conoscenza esatta di complesse e interminabili procedure per il pilotaggio della nave, valorizzando più la precisione nella descrizione dei passaggi in sè rispetto ad un puntuale regolamento che permetta combattimenti spaziali, in pvp e in quest, che possano divertire tutti i partecipanti (dal timoniere all'artigliere) senza dover essere dottorati in ingegneria nucleare o aver letto 190 pagine di dispense e in tempi ragionevoli.

Perchè aggiungo che se devo spendere una azione intera solo per descrivere come esco dal parcheggio, te ce voglio prima che arrivo nello spazio ad incrociarmi con una nave nemica, ci vediamo a vicenda, iniziamo a combattere e finiamo lo scontro.

Ciò presume che non si perdano 3 turni solo per giocare di aver acceso l'aria condizionata altrimenti per utilizzare i laser o alzare gli scudi e fare una manovra evasiva ce ne impieghi 8 =P

Il che vuol dire che ci vorrebbero praticamente 6 ore per finire per intero una giocata simile?

Oltre al fatto che non condivido che le conoscenze descrittive vadano pretese per avere successo, in luogo della valorizzazione della strategia di gioco. Se dico "Attiva gli scudi, oppure "aumenta la velocità del veicolo da 1 a 3" sarà certamente impreciso ma non sarà comunque sbagliato come dire "frenare" anzichè "accelerare", come negli esempi di prima.

In tal caso l'azione sarebbe buona o no? Questo è il punto da sciogliere credo.

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quota

15/01/2016 15:38:12

Spero di aver capito bene quello che intendi dire qui dicendo:
Si l'azione è valida, non c'è bisogno di mettersi a scrivere ad esempio "inizia a passare le dita sul pannello LCARS della consolle tattica (in questo caso per gli scudi) indirizzando l'energia agli scudi così da fare in modo che la nave subisca meno danni in uno scontro" o chi voglia ancora più dettagliata, basta dire "alza gli scudi" caso chiuso poi è implicito che per farlo ci sono passaggi in mezzo non descritti. Ciò detto però non vieta che uno li stia a descrivere nei minimi dettagli.
Se magari si ha un combattimento corpo a corpo è chiaro che se azioni scrivendo: "tira un pugno all'avversario" oppure "cerca di tirare un pugno all'avversario portando il destro all'indietro per darci più forza quindi sferra il colpo verso il volto dell'avversario cercando di colpire la maggior superficie possibile" e la eventuale risposta dell'avversario che sia "schiva il colpo" oppure "vedendo l'avversario in quella posizione si abbassa per schivare il colpo e contrattaccare con un pugno diretto allo stomaco dell'avversario" le cose sono diverse e così anche gli esiti master. E come ho detto non si pretende una descrizione dettagliata ma nel caso la situazione possa richiederla si lascia al player il buonsenso nel descrivere ciò che fa perchè in base a quello avviene l'esito master.

quota

15/01/2016 15:59:25

Adoro le land con le tecnoscienzebubbole. Sono risate a tremila...

Ti trovi i sapienti scrivere:
"Le radiazioni hanno infettato il sangue! passami il vaccino, cosi il sistema immunitario puo fermarle. PRESTO!"




Giusto per fare un esempio di quanto le tecnoscienzebubbole sono pericolose XD creano una societa di "sapienti", che giudicano "chi non sa" ma che di fatto...

quota

15/01/2016 16:12:54

La doppia faccia del technobabble... Lasciano spazio alla fantasia ma se usate male non puoi frenare le risate xD

quota

15/01/2016 17:05:47 e modificato da boston il 15/01/2016 17:10:56

Ci sono delle cose che comprendo poco. Perdonatemi, ma alcuni di voi cosa intendono per giocare di ruolo? Premetto: non voglio e non ho intenzione di entrare in polemica con chicchesia, ma se per gioco di ruolo si intende il voler immedesimarsi nel proprio pg, farlo crescere, costruirlo, renderlo "vivo", allora è una diretta conseguenza che il player, nella ricerca della crescita del suo pg, dovrà necessariamente affinare le sue conoscenze dell'ambientazione e dei linguaggi "richiesti".

Mi spiego: io agli inizi non sapevo nulla, conoscevo il trek ma non a livello maniacale ed ero niubbo di gdr by chat (e anche di quelli tradizionali). Ho fatto errori, il mio pg non è stato capito a volte in role perché usavo termini per così dire impropri e mi è stato fatto notare in ON con battute coerenti all'ambientazione (e in off sono sempre, dico sempre, stato aiutato dai player con più esperienza e dalla gestione). Non dico che la scelta di descrivere tutto minuziosamente debba essere essenziale, ma non si può nemmeno mandare in vacca scrivendo quello che si vuole "tanto mi capiranno".
Ricordiamoci che scriviamo e lo scrivere mima la realtà di quello che fa il nostro pg. Essere chiari è una conditio sine qua non, ma anche come si è chiari (il modo in cui si scrive e si descrive l'azione) sono propedeutici a far comprendere a pg e master cosa diavolo si sta facendo. Non ho mai inteso le dispense come obbligatorie ma come veicolo per migliorare la propria interazione con il gioco. Ma, comunque sia, io mi sono sempre divertito a imparare in ON con il mio pg: sbagliare a smontare una paratia usando strumenti sbagliati e facendo andare in corto delle cose non lo considero un "castigare il player perché è una capra e non ha letto le dispense" ma comprendere meglio il gioco e divertirmi con esso. Io ho sempre cercato la crescita del mio pg, la crescita passa anche per queste cose, pure per i tecnicismi. Ovvio che il troppo stroppia e anche la maniacalità è un male. Ma sinceramente non ne ho mai vista troppo. Di contraltare: è fin troppo facile scivolare nel banale, ma davvero banale e forse è meglio dire "ruolare non fa per me".

quota

15/01/2016 17:29:22

Beh per me giocare di ruolo vuol dire vivere un'esperienza tale da poter dire "figo, sembra proprio di essere lì. Sto aiutando ed interagendo con altre persone proprio come se fossimo nella serie tv".

quota

15/01/2016 19:50:49

Boston tu mi fai pensare che sei un nostalgico dei vecchi trek ma ti informo che il genere è ormai morto e sepolto, proprio per gente come te a cui piace il dettaglio, invece del giocare senza patemi e pensieri!

Se io volessi pilotare una navetta e atterrare su un pianeta, descrivo l'azione di andare nello spazio a curvatura, entrare nel pianeta e atterrare, magari con due azioni e il master dovrà darmi l'esito positivo!

Ci mancherebbe che deva descrivere passaggio per passaggio! 😖

Che poi quante persone con il tuo strano punto di vista del gioco di ruolo esistono? Io penso pochissime e se siamo tutti concordi nel dire che il trek deve essere un gioco moderno ma molto, molto meno descrittivo di quest'ultimo, è perchè sono state proprio le gestioni a darci l'occasione di vederla così.

Kevinimp



Quanto ti capisco! 😆 E pensare che ci sono persone che pensano che siano giuste utilizzarle!



E' questo il succo del gioco di ruolo! Essere lì, ma non descrivere in millemila azioni cosa fare!

Faelsel


Ma poi vorrei sapere una cosa, chi è che giudica l'operato di un altro giocatore? Qualcuno che ha letto e imparato a memoria le dispense? Qualcuno a cui piace farsi ammirare mentre scrive frasi senza senso?

enterprise


Sì, esatto!

quota

15/01/2016 20:33:31

Precisamente. È come se io dicessi "Tenente, disattivare il nucleo a curvatura" e l'altro mi rispondesse "Fatto".

Inoltre la scelta di descrivere l'azione più minuziosamente dipende anche dalla situazione. Se siamo al varo di una nave la sequenza di partenza dovrebbe essere più ricca di suspence, mentre per un cambio di rotta decisamente più senplice e immediata.

quota

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