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Autore: aleiro (9 annunci di ricerca aperti)

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Stato dei Lavori: In fase di revisione, aggiunta razze, aggiornamento oggetti al mercato, sistema combattimento, punteggi ersonalizzazione schede, inventario e molto altro.

Descrizione: Vi fu un tempo in cui la storia del Vecchio Mondo scorreva in bilico tra i dogmi irreprensibili del Cattolicesimo e la ribellione sottesa dell'Esoterismo.

Il cuore pulsante della Santa Inquisizione aveva arterie in tutti i feudi, insanguinando così un lungo periodo buio.

In quest'epoca cruenta vi fu una terra feconda a frapporsi tra i due estremi: La Daunia culla nel suo verdeggiare le mura di cinta del Casato di Fovea. Qui la Reggenza ha istituito una politica di tolleranza per le più diverse Dinastie e Culti: un’oasi per ogni avventurriero, per ogni reietto ed uomo di pace che miraggiò la sua maestosità fin oltre i confini della penisola italica.

Le Congreghe di Fovea contennero quel flusso eterogeneo di coscienze, sancendo una lotta continua per la supremazia interna che ebbe l’effetto di mantenere intatto l’ecosistema del Borgo stesso.

Dopo la morte di Federico II l’intera regione conobbe la morsa impetosa della carestia, un lembo del Sacro Romano Impero dato in pasto al declino dall’incuria dei successivi Sovrani.

Molti eserciti tentarono di spodestare Fovea della sua indipendenza senza successo, le pratiche arcane sembravano garantire l’imperitura gloria del suo Destino.. Questo fino alla sparizione misteriosa dei suoi Custodi nel 1317. Strani accadimenti iniziano a susseguirsi al Casato: c’è chi giura di aver avvistato nei pressi del Lago delle Tre Fiamme creature spaventose, chi recandosi al Campo Santo ha trovato loculi scoperchiati, tombe profanate e dei Becchini nessuna traccia.

Il clima è piombato in un gelido inverno facendo sfiorire precocemente tutte le piante. La prima a presagire sintomi di un nefasto cambiamento è la Sacra Quercia, che perde via via il colore bruno della sua corteccia tendendo sempre più a un colore cupo e inquietante. Le numerose creature che popolano i boschi circostanti sono sempre più rare e le risorse a disposizione degli abitanti destinate a esaurirsi prematuramente.

Qualcuno incolpa i Demoni del Drago Nero, convinto l’inizio del Caos sia opera loro. Altri incolpano le Streghe, sparite al contempo. Altri ancora i Cavalieri dell’Apocalisse, riemersi e risprofondati nell’oblio. I più arditi additano i Giullari, ipotizzando un loro complotto con le forze oscure per rubare il trono.

Per di più Fovea sembra avvolta da una fitta coltre di nebbia oltre i suoi confini, scoraggiando partenze e arrivi. La paura inizia a lambire l’Animo dei cittadini.

Le fila dei Templari, della Fenice e dei Cerimonieri vanno inspessendosi bramando risposte allo scopo di arrogarsi il dominio.

La Croce ed il nero marchio dell’eresia si agitano così silenziosi, nel ciclo di un serpente che ingerisce la propria coda, in un connubio che confonde le parti di preda e predatore..

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