09/09/2009 18:05:46
E allora non capisco su cosa discutiamo,pure io sono favorevole al contatore di caratteri,sopratutto per una questione di tempo.
Ma non capisco perchè chi fa azioni "prolisse" o quanto meno non cortissime,debba necessariamente essere etichettato come una specie di scrittore presuntuoso.
09/09/2009 18:37:11
09/09/2009 19:33:27
09/09/2009 19:57:04
Mi ricordo di sessioni di gioco in cui non sentivo nemmeno il bisogno di arricchire il dialogo del mio personaggio con altre sfumature, tanto si era presi dalla discussione.
Comunque io propendo sempre a considerare valide ed opinabili entrambe le opzioni. Pur prediligendo il gioco rapido e concreto, non me la sento personalmente di denigrare o considerare negativi coloro che si dilettano in licenze poetiche pedanti e prolisse. Sono due approcci differenti, per due target di utenti differenti. Un pò come per chi predilige il gioco dei dadi e chi invece opta per un sistema puramente diceless.
10/09/2009 13:19:39
Concordo con Engine.
* Caio cammina per la strada con le mani nelle tasche e lo sguardo pensoso. (10 secondi)
* Caio cammina lungo la strada polverosa, tenendo le mani affondate nelle tasche dei pantaloni rovinati come la camicia. Lo sguardo sembra cupo, preso da qualche pensiero tutto suo, e non degna di uno sguardo chi incrocia. (1 minuto scarso)
* Caio avanza lungo la strada polverosa della cittadina, un passo dietro l'altro, sollevando piccole nuvole di polvere. Gli stivali sono inzaccherati di fango raggrumato, i pantaloni sbiaditi e strappati in più punti, retti da una cintura di cuoio consunto con una vistosa borchia argentata, e la camicia a righe azzurre non è in condizioni migliori. L'uomo avanza a testa bassa, i capelli castani che calano sul viso a coprire gli occhi grigi che fissano in terreno senza guardarlo. La barba è sfatta sul volto, profonde occhiaie gli solcano il viso. I pensieri si rincorrono nella sua testa, i ricordi della figlia e della moglie, quella volta che con il suo compare sembravano aver scoperto una vera e propria bonanza, l'auto da riparare, il mutuo, il tentativo di furto della notte prima. L'espressione non può essere diversa. (3 minuti buoni)
Sono tre esempi che dicono la stessa cosa, o quasi. Tra parentesi il tempo che ci ho messo a pensarli e scriverli, all'incirca.
Il primo è tirato via, chiaramente, ma se non altro dice qualcosa. Il secondo è un modo per introdurre il personaggio, che mostra quello che è visibile a colpo d'occhio. Il terzo è un modo per annacquare il secondo, aggiungendo dettagli forse utili, ma non in quel momento: non serve inserire il colore delle stringhe delle scarpe nell'azione di ingresso, visto che il più delle volte non saranno ancora dettagli visibili ai presenti perchè state arrivando da chissà dove. In più c'è un'aggiunta di roba non solo inutile, ma anche dannosa, cioè i pensieri, che sono una delle principali cause di metaplay volontario o meno, e tolgono il piacere del dubbio e dell'interpretazione le espressioni degli altri. E non mi sono messo a scrivere una quarta azione, dove si aggiungono righe su righe inutilmente, usando arcaismi disutili.
10/09/2009 21:52:52
18/09/2009 07:19:25
Non ho letto 5 pagine. u.u
Le azioni introduttive sono drammatiche, lo ammetto. In genere, cerco di soddisfare i quesiti che si possono porre gli altri giocatori e quindi descrivo: la situazione fisica del pg (sesso, abito, occhi, capelli), come sta arrivando (a piedi, a cavallo, in volo), dove è (fuori, dentro, sulla soglia, già seduta). Non conto i caratteri usati ma elimino i pensieri che non li può sapere nessuno; mi soffermo magari sull' espressione del viso perché può far capire se è di buon umore oppure in lacrime; qualche spiegazione dei movimenti anche quelli fanno capire molto.
Io, come giocatrice o come fato, evito di mettere fretta: i giocatori non sono bambole, non sono macchine pronte a rispondere, certo dopo venticinque minuti vedo se il giocatore è vivo.
Ho tanti esempi di entrate, uscite oppure intere giocate con personaggi che sostanzialmente si limitano a lisciarsi le penne, che sono in auto analisi e dopo circa due turnazioni so che lavoro faceva il trisavolo di X e perché morì la sua amata terza moglie, ma sono una persona e per educazione evito di commentare.
Posso pensare: “e a me che mi frega?” ma non lo esterno, se sono un fato ne terrò conto, se sono pg mi limito a fare il mio gioco.
È questo, in fondo, un gioco e se la giocatrice ci tiene tantissimo al suo seno perfetto, al suo sedere meraviglioso, ai suoi fanciulleschi trentaquattro anni, buon per lei. No?
18/09/2009 18:14:07
No.
La propria libertà finisce quando comincia la libertà degli altri. Il gioco di ruolo su chat e un gioco comunitario, non siamo in quattro attorno ad un tavolo o su una chat di YouRole, potenzialmente si potrebbe essere in molti tutti assieme ad attenderci a vicenda. E se ognuno si prende le proprie libertà "interpretative" o "descrittive" in barba alle possibili esigenze dei compagni di gioco (perchè bisognerebbe che fosse chiaro che gli altri giocatori sono "compagni", non estranei qualunque) si finisce in una vera e propria prevaricazione del prossimo, che può togliere il piacere di giocare. Io gestore, se un mio giocatore mettesse in difficoltà gli altri giocatori solo perchè vuole "fare a modo suo", lo sgombro tempo zero. Il rispetto è fondamentale nell'interazione tra persone, e il pbc è interazione. E se mi si fa attendere venti minuti per avere un'azione la considero una mancanza di rispetto bella e buona. Se uno non ha niente da fare tutto il giorno, non significa che valga anche per me.
22/09/2009 07:15:25
Io attorno ad un tavolo sono stata pure trenta minuti in attesa, il giocatore aveva solo una crisi d'astinenza da nicotina.
Intorno ad un tavolo, è più facile dire che devi andare in bagno, che vai a fumare, che hai al cellulare l'anima gemella.
Si fa una pausa.
In una landa è oggettivamente arduo capire se il tuo compagno è andato al bagno o sta scrivendo un'azione da settemilasettecento caratteri in Dolce Stilnovo, lo scopri quando la pappardella è sfornata e ti piglia l'intero monitor con la curva seducente coperta da nivea pelle dai riflessi di madreperla della Cornovaglia. Puoi far presente il problema alla persona, magari evitando di intavolare una discussione parlamentare in merito (in privato: “Ciao, scusa potresti velocizzare con le azioni?”) e con gentilezza.
Tento, provo strenuamente -poi se mi girano, piovono resti umani.- a trattare gli altri come vorrei essere considerata io.
Esempio?
Una sera, placidamente sdraiata sul divano, seguivo gli eventi della land. Non ero coinvolta, ero solo presente. Mi sono alzata, sono andata lontano dal pc e non l'ho spento, anzi non sono uscita proprio dalla chat perché poi volevo leggere ogni azione.
Sono stata chiamata per un'urgenza e non ho risposto. Non l'ho fatto perché ero assente.
Una mancanza mia, me ne sono scusata, ma dovevo aspettarmi qualcosa tipo: “Ma dove stavi, pezzo di scema?”/ “Cretina di una, ma che sei caduta nella fogna?”/ “Deficiente, renditi utile”?
Non penso.
Certe cose vanno prese anche con leggerezza, lo dirò chiaramente: se non mi diverto, non gioco. Fine della storia.
A mio avviso: la scheda serve per sapere chi è il personaggio, non deve saperlo il tuo personaggio ma tu (giocatore), la scheda non è un santino ma se non è scritta da una capra mi fa tanto piacere.
Le azioni: meglio giocare al ribasso, tanta chiarezza e pochi svolazzi pindarici, rispondere sempre e comunque alle azioni altrui, avere sempre presente che nessuno sta nella tua testa e vede il tuo personaggio e quindi gli devi scrivere cos'ha davanti.
Cinque minuti per un'azione che tenga conto di cosa fanno Tizio, Caio, Sempronio, X, Y, Z e V et relativa replica è... Logico. Specie se scritto.
07/10/2009 02:03:30 e modificato da wan il 07/10/2009 02:16:41
Direi che tutto gira intorno al rispetto e al buon senso.
Un'azione lunga ha senso e mostra rispetto verso chi sta giocando con te se è necessaria.
Tre quarti d'azione incomprensibile è mancanza di buon senso e rispetto.
Impiegare 15 minuti, sempre , per inviare l'azione è mancanza di buon senso e rispetto.
Tre quarti di azione per informarci sul perchè al pg è caduto un pelo, come è caduto e quanti secondi ci ha messo sottolineando il dolore e i ricordi che accende tale avvenimento è mancanza di buon senso e rispetto.
Lo scopo è interpretare interagendo fino a prova contraria. Quello che limita e rende difficoltosa l'interazione, oppure è semplicemente inutile con l'aggravante della perdita di tempo, è sempre controproducente.
Le sbrodolate introspettive e criptiche meglio limitarle a una sana giocata in solitaria.
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