Pbc, se l'ambientazione valesse zero...

26/01/2011 19:16:48

Non ho capito pero' bene cosa intendi per sistema "diverso".

Intendi un'altro sistema che non sia il D20sys ma in ogni caso un rulesystem per rpg? Ad esempio gdrcd5 di base monta un sistema che ricorda abbastanza per certi versi il Fuzion per certi altri il Chaosium, molto semplificati.

Oppure proprio un diverso approccio al gioco, come potrebbe essere, per dire, una narrativa cooperazionale come il vecchio On Stage.?

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quota

26/01/2011 20:01:13

Affermazione tutta ma tutta da dimostrare.

Comunque, in effetti mi sfugge dove l'estensore del thread voleva andare a parare.
La conclusione che l'ambientazione non è conditizo sine qua non, della quaule leggevo poco sopra, mi pare in effetti ovvia.Un regolamento, qualche che sia, serve.

Fatto salvo ricorrere, come diceva Faber, a roba tipo On Stage, o a forme varie di gioco di comitato.

quota

26/01/2011 20:18:05

Certamente; come qualsiasi altra affermazione fatta da te, me o qualsiasi altro utente su questo portale o qualsiasi altra conversazione a tema dove per lo più vengono espressi pareri soggettivi. (in quanto, possibilmente, Yoshi avrà constatato secondo sua esperienza non assoluta, che lo story-telling system è apprezzato tra i players)

Ma immagino, dall'audacia della tua risposta, che tu saresti in grado di argomentare con efficacia oggettiva qualsiasi tuo parere, vero? :-)

quota

26/01/2011 21:00:28

Per diverso ho specificato che mi riferivo a un sistema che si differenziasse dal lottiano o da quello derivante da qualsiasi importazione di giochi di ruolo cartacei esistenti.

Perchè mi faccio questa domanda?
Perchè penso che entrambi i sistemi non siano adatti al pbc. Mi spiego peggio [cit. A. Bergonzoni] :

- il sistema lottiano (opinione personale, spero di non urtare la sensibilità di qualcuno :P) è pessimo e non mi piace (per usare un eufemismo). Trovo che gli svantaggi spazzino via qualsiasi ipotetico vantaggio realizzabile con questo sistema.

- trasferire pedissequamente un regolamento esistente (D&D, VtM etc) al pbc è altrettanto discutibile, per una semplice ragione. Sono regolamenti pensati (più o meno) per una interazione master vs pochi giocatori. I pbc invece hanno logiche completamente diverse (una interazione molti vs molti, un timing costante di gioco ecc). Quindi, secondo me, se si parte da un sistema esistente ma che riguarda altri tipi di giochi, è necessario un lavoro di adattamento non indifferente di revisione del set di regole. Cosa che non ho mai avuto il piacere di vedere.

E proprio per questo volevo capire se ci sono giochi che proponessero di fatto un set di regole "diverso", magari appositamente pensato su misura per rispondere a tutte l'esigenze del pbc.

Dove voglio andare a parare?
Ho la sensazione che quando si parla di ambientazione dei un pbc generico, si cerca di provare di tutto. Si cerca di proporre qualcosa di nuovo, qualcosa di stravagante, qualcosa di diverso. Fino ad arrivare alcune volte in proposte altamente discutibili.

Perchè non c'è un simile "impegno" per ricercare nuovi set di regole? Possibile che esistano solo i sistemi "dado" vs "no dado"? Nessuno è riuscito a trovare di meglio?

Semplice curiosità, magari trovo risposte che mi sono utili per elaborare i sistemi che uso per i giochi che gioco :P

quota

26/01/2011 23:00:04 e modificato da mirmidone il 26/01/2011 23:16:34

Punto 1:

Se i regolamenti cartacei non sono adatti ad un folto gruppo di persone e non per il gruppetto di amici ...

Mhh no, non son daccordo.
Oltre al PbC ho giocato on line anche su NWN, un gioco costumizzabile che fà riferimento a D&D e anche li si era parlato di questo per vie traverse.
C'era chi faceva solo gdr...c'era solo chi andava a killare mob, arricchirsi e fare soldi ... chi non giocava piu di tanto...i problemi che saltavano (e saltano fuori) sono tanti tanti, piu che nelle chat gdr a dire il vero.

Soluzioni? tante tutte discutibili eppure non vedo il problema nei regolamenti cartacei, ne in quelli "rattoppati/riadattati".
Perchè?

I problemi delle land non sono nell'innaffidabilità di una trasposizione di regole dal cartaceo.
Nel gruppo di amici che ruolano cartaceo, uno che non ti piace lo mandi via o vi mettete daccordo, in una land spesso non puoi per questione di NUMERI.

I problemi sono legati a persone che non sanno giocare con il prossimo ma cercano "altro" ... o al semplice fatto che mancando tutta una mimina non verbale i fraintendimenti fra giocatori/Staff sono immensi.

Ma questi sono problemi che non può risolvere un regolamento (che oltretutto può essere seguito o no).

Poi potremmo parlare di mille regolamenti divesi per il gdr, con dadi, senza dadi ... ma è il problema UMANO che può frenare la migliore delle land.
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Punto 2:

Perchè tutti propongno mille ambientazioni ma nessun sistem innovativo di regole...il piu l'ho detto nel post precedente .. non tutti quelli che aprono una land hanno il tempo e la voglia e le capacità di creare un regolamento proprio ... ma il tempo di "pensare" d'avere una buona idea per l'ambientazione di una land è minimo, non serve nessuna conoscenza ... prendi gdr cd, cambi un paio di cose, un bel titolo e hai il tuo bel capogilda/re/adm è pronto.

Esisterà forse un regolamento "migliore" di quelli odierni per i PbC ... ma sono veramente pochi i martiri che "sperimentano" in tal senso, sulla propria pelle (e con tanti ti rubano l'idea se funziona)

quota

26/01/2011 23:19:45

Mi sento di dire, in sincerità, che il collega mirmidone ha ragione almeno in parte, se non totalmente :-)

Dannata componente umana >.<
Un giorno spero si riuscirà ad estirparla XD

Malus, ti ho mandato PVT! :)

quota

27/01/2011 09:45:49

Uhm, capito. In effetti è quello che ho provato a stimolare con l'inserimento di uno skillsystem parzialmente automatizzato in GDRCD5, sperando che gli aspiranti gestori ne cogliessero l'utilita' e ne facessero buon uso.

Sostanzialmente ho preso un vecchio sistema per cartaceo (il Fuzion per lo piu') gia di per se molto semplice e dinamico, e l'ho ulteriormente semplificato mantenendo principalmente la progressione dello skillset e la meccanica d'uso caratteristica + gradi abilità + lancio dado, in modo che, nella piena liberatà di gestirsela dei master, ci fosse un riscontro oggettivo della proporzione di successo di un'azione dichiarata.

Comunque il problema di meccaniche e regolamenti nei PbC nasce dal fatto che la gran parte dei giocatori dei PbC e' nata col PbC, senza avere una pregressa esperienza di cartaceo.

Hanno iniziato a giocare in humus di matrice piu' o meno lottiana dove, su per giù subito, sono stati contattati da qualcuno che ha apostrofato con "Ciao, io sono il giocatore bravo e devo insegnarti a giocare", che gli ha spiegato che il buon gioco sono 10 righe in italiota di pizzi fruscianti, candide mancine e languidi sospiri, che il giocatore bravo (e non il personaggio forte) vince i duelli, che la gilda crea gioco, che il capo gilda e' una persona di qualità umana migliore dei suoi umili sottoposti, che i dadi sono brutti perche' chi fa di piu' e non chi e' piu' bravo a scrivere o piu' alto in gilda vince, ecc... Spesso lui per primo nella totale inesperienza di altre forme di gioco.

Chi si è trovato bene con questo sistema e si e' divertito e' rimasto nel mondo del PbC e ha metabolizzato che quello e' il migliore e probabilmente unico degno di applicazione modo di giocare, chi non si e' trovato bene, in linea di massima, ha abbandonato il mondo dei PbC (lo so, ci sono eccezioni e land "differenti"), per questo, col tempo, la cultura del PbC ha teso a coincidere quasi totalmente con lo stile di gioco lottiano.

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quota

27/01/2011 09:54:50