Sanfranciscogdr

San Francisco, seconda per densità di popolazione solo alla sorella New York, è considerata universalmente come la “città più europea d’America”.
L’ecletticità di questa metropoli e l’apertura verso ogni tipo di etnia e cultura, l’elegge pertanto quale habitat ideale per le esigenze e aspettative di vita più disparate.
Una versatilità che si evidenzia anche negli stili architettonici degli edifici che affiancano e rendono possibile la convivenza armonica di stili che dal vittoriano di Haight-Ashbury approdano all’essenzialità delle linee moderne della Transamerica Pyramid..
E’ comunque profumo di ottocento , quello che si respira in questa splendida città! E’ infatti in questo periodo che sono sorte molte delle strutture che rappresentano il fiore all’occhiello della metropoli . In primis la First Transcontinental Railroade lo sviluppo del porto artefici della trasformazione della città in un importante nodo per il commercio.
I massicci flussi di immigrazione dell’epoca resero San Francisco un frizzante centro multietnico e la presenza di quartieri come Chinatown e North Beach (Little Italy della città), rappresentano tutt’oggi la tolleranza verso lo “straniero”. Un’apertura mentale radicata nella gran parte dei suoi abitanti, favorevoli alle sperimentazioni ed alle novità in ogni campo e disponibili a farsi influenzare e conquistare dagli usi e costumi, dalle festività e dalle credenze esterne che vengono carpite in ogni sfumatura e fatte proprie.

San Francisco è un insieme di colori che si mescolano fino a confondersi e fondersi in uno scenario astratto caratterizzato da tonalità e forme diverse che si completano in un’unica opera d’arte.
Qui l’impossibile diventa possibile e il “diverso” rappresenta la “normalità”. Un “diverso” a volte estremo ed eccentrico che puo’ spingersi oltre le righe rendendo l’inimmaginabile non solo pensabile ma realtà concreta della vita quotidiana. E’ questa totale accettazione dell’ “altro” che fa di San Francisco oasi ambita dagli omosessuali, un piccolo eden terrestre dove l’unica regola è rappresentata dalla totale accettazione del prossimo.
Esempio tangibile di tutto questo è “Castro”, quartiere conosciuto in tutto il mondo come il cuore di una delle città con la più alta concentrazione di omosessuali al mondo. E’ qui che Harvey Milk, uno dei primi e maggiori esponenti del movimento gay, aprì il suo negozio di fotografia nel 1975.
Al centro di Castro Street, sorge poi il Castro Theatre, un esempio di architettura coloniale spagnola, costruito nel 1922 ed oggi monumento nazionale. Ospita rassegne di teatro e festival di cinema, in particolare legati alla cultura LGBT.
Particolarmente noto è anche il quartiere “Haight-Ashbury”, nome che ha origine dall'intersezione tra Haight Street e Ashbury Street. E che negli anni sessanta è stato il centro del movimento hippie, cultura ancora presente e testimoniata dalle numerose luci psichedeliche che di sera illuminano le strade.
La metropoli può esser facilmente considerata come il simbolo della rivoluzione giovanile per eccellenza, è da qui infatti che i movimenti Hippie, gli oppositori alla Guerra del Vietnam, il femminismo ed i militanti per i diritti dei gay hanno iniziato le proprie battaglie. In ambito musicale , Bob Marley, Bruce Springsteen e Bob Dylan, sono solo alcuni esempi degli artisti che da qui, si sono fatti portavoce del malessere e del disagio della gioventù del tempo .

Città in continuo movimento e perpetuo dinamismo si rivela purtroppo terreno fertile anche al proliferare di attività illegali . Mission District , il quartiere con il tasso di criminalità più alto della città, rappresenta il luogo dove il gioco d’azzardo, lo spaccio di droga e la prostituzione , trovano giusta collocazione.
San Francisco è musica! Qui ogni nuova espressione trova la forma e l’apprezzamento, che è’humus ideale per la crescita e l’evolversi della sperimentazione sonora . Non a caso infatti, uno dei più importanti magazine musicali, "Rolling Stone" viene fondato proprio a San Francisco.
Jerry Rubin, l'autore di "Do It", una sorta di manifesto della sinistra radicale americana, e Abbie Hoffman, altra poliedrica e rivoluzionaria figura del movimento underground, si incontrano e operano qui. I Grateful Dead e i Jefferson Airplane sono due tra gli oltre 400 gruppi . che nel periodo 1965/67 i hanno legato la propria attività alla città e. Non ultimo Jim Hendrix, il re della Fendr Stratocaster che a San Francisco ha reso il pop un vero e proprio culto religioso. Ma a San Francisco si suona ovunque, soprattutto nelle strade. La cosa curiosa è che la maggior parte dei gruppi e delle persone che hanno fatto e fanno tuttora la "scena" di San Francisco non sono nate qui: provengono da tutto il paese, ma solo in questa città hanno trovato le condizioni di apertura e curiosità necessarie che hanno permesso la nascita di nuove forme espressive e nuovi linguaggi.

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