Sondaggio pubblicato il 21/02/2018
Autore: LUIGI
Viverlo in prima persona reagendo adeguatamente agli input degli altri giocatori
5,06% (4 Voti)
Viverlo in prima persona reagendo adeguatamente agli input degli altri personaggi
29,11% (23 Voti)
Recitarne la parte a soggetto, cercando di tenere sempre il nostro IO lontano da quello del personaggio
58,23% (46 Voti)
Recitarne la parte a soggetto, cercando di trasmettere il nostro IO al personaggio
0% (0 Voti)
Andare a braccio, di volta in volta, a seconda degli eventi
2,53% (2 Voti)
Altro (specificare nei commenti)
5,06% (4 Voti)
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16/04/2018 - Mi "appassiono" a quello che succede al mio personaggio, ma cerco -spero- di non mettermi troppo in mezzo, come se stessi assistendo alle varie scene da dietro alle spalle del personaggio.
11/03/2018 - Altro.
Recitare nei panni del personaggio è fondamentale proprio come si trattasse di un ruolo teatrale o di un ruolo cinematografico o operistico.
Il punto è "quanto divergente può essere l'interpretazione di un ruolo?"
Ci sono diversi modi di recitare: c'è chi si attiene roboticamente al copione, lascia fare tutto al personaggio e si estranea da se per diventare un altro e c'è invee chi interiorizza a diversi gradi il perosnaggio muovendolo entro i canoni (questo è mandatorio) ma con libertà.
Perché ci sono attori bravi e attori non bravi, o differentemente bravi? Perché due attori che recitano lo stesso ruolo lo fanno in modo diverso. C'è chi usa il personaggio in un certo modo e chi ne fa un uso diverso. Chi nella stessa storia e con lo stesso copione si comporta in maniere differenti, come potrebbe fare Tim Curry nel seguito di Home Alone. Stesse situazioni e reazioni, diverse peculiarità.
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Allo stesso modo si può decidere di muovere un personaggio in maniera estraneata, interiorizzata, immedesimata. Non c'è un modo giusto, un modo che significa quello; l'importante è che sia il carattere del personaggio per come è stato deciso a emergere e che non si cambi niente in corsa una volta dettate le proprie regole.
26/02/2018 - Avendo un forum che si basa proprio su questo concetto non posso che rispondere " Viverlo in prima persona reagendo adeguatamente agli input degli altri personaggi".
Mi piace proprio questa idea di emozione e se ruolo con persone coinvolte quanto me ma soprattutto razionali off game, non ho alcuno strascico e nessun problema. Come siamo soliti dire "Il Pg fa tutto da solo". :)
26/02/2018 - Opinione personale,e pertanto opinabile.
Io non sono il mio personaggio, ma non ho altre basi per farlo muovere che le mie emozioni.
Quindi di norma, cerco di immedesimarmi nel mio pg senza dimenticare però la situazione, il contesto, in cui sono. Ossia un gioco.
22/02/2018 - Altro: recitarne la parte a soggetto, reagendo adeguatamente agli imput degli altri personaggi. E quoto Seralia:
21/02/2018 - Stavo per rispondere "Recitarne la parte a soggetto, cercando di tenere sempre il nostro IO lontano da quello del personaggio " ma poi ho pensato che è incompleto. Anche il riversare il mio IO nel personaggio è incompleto... più che altro credo che Interpretare sia tentare di vivere l'IO del personaggio tenendo conto che non è l'IO del giocatore. Ma perché l'interpretazione sia interpretazione e non scimmiottaggio, è necessario che ci sia un po' di scambio bidirezionale, emotivo, tra IO del personaggio ed IO del giocatore. Tenerli separati rischia di rendere il pg "poco vivo" a mio parere
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