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giacomob

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ASoIaF - Il Grande Inverno

13/11/2013 - GRAFICA: Bella grafica, molto funzionale al gioco. La palette cromatica scelta non affatica la lettura,è tutto facilmente navigabile e fruibile.

AMBIENTAZIONE: L'ambientazione è fatta molto bene. Parte da un evento noto dell' Opera di Martin, la battaglia del tridente,ma ne cambia il finale: il risultato è la creazione di uno scenario politico ambientato 150 anni dopo quell'evento, in cui i sette regni sono più divisi che mai, ed il Nord è un microcosmo di instabilità politica a se stante. Il gioco si svolge in quest' ultimo territorio, ed il livello di attenzione ai dettagli è, come scritto, altissimo: in particolare, la politica delle alleanze e degli equilibri territoriali è definita estremamente bene.

LIVELLO DI GIOCO INTERNO: Molto alto. Al di là della presenza che si aggira intorno ai 25-30 nelle ore serali, si gioca molto spesso e si gioca bene.Soprattutto, si giocano bene personaggi 'normali'. Niente powerplayer e niente poser: al contrario, personaggi inseriti in un contesto e che in quel contesto, da quel che ho visto, si muovono coerentemente e 'crescono' in base ad un sistema di esperienza attraverso il quale acquisicono competenze di tipo bellico/civile/generico che, da quanto ho visto, rispecchiano SEMPRE il giocato del personaggio.Allo stesso tempo, lo stile di gioco è asciutto, privo di fronzoli ma non per questo scarno o poco descrittivo. Si punta più all' interazione che alla narrazione, decisamente.
Come se non bastasse, la mia esperienza da niubbo è stata caratterizzata da giocatori che mi proponevano di giocare, quindi l'ambiente è decisamente accogliente.
L'unico 'problema' - chiamiamolo così,anche se 'pelo nell'uovo' sarebbe più appropriato - è dato,paradossalmente, da quella che è principale forza del gioco. Il gioco si basa sulla cooperazione e sull' interazione tra personaggi in un territorio, quello di grande inverno, dove la gerarchia sociale è strutturata in maniera abbastanza rigida ( come è giusto che sia in un tipo di ambientazione del genere). Ne consegue che il PVP è raro a vedersi. Il che non è un male, ma un bel gioco di opposizione - magari non all' interno di un territorio, ma tra due territori diversi - non sarebbe affatto male. Certo, è più facile a dirsi che a farsi

SERVER: Sembra abbastanza stabile, non ho notato nessun problema.

CODICE: Non me ne intendo.

FUNZIONALITA': Navigare nel sito è abbastanza semplice. Due cose mi hanno colpito in positivo: il fatto che si venga 'guidati' nei fondamentali del gioco durante l' iscrizione del personaggio, in cui si sceglie sesso,provenienza geografica, caratteristiche fisiche e classe. Ottimo anche il sistema del vigore attraverso il quale è possibile simulare la 'stanchezza' del personaggio nel compiere determinate azioni.

DOCUMENTAZIONE: Semplicemente enorme. Si trova di tutto, dagli aspetti legati all'ambientazione a quelli legati alla caratterizzazione del personaggio. Un lavoro immenso, considerando anche che il sistema di crescita del personaggio avviene attraverso l'acquisto di competenze che sono spiegate per filo e per segno. Dato che la documentazione è enorme, inserirsi in gioco non è semplicissimo: questo, per alcuni, potrebbe apparire come uno scoglio. Ma la disponibilità degli utenti e della gestione controbilanciano questo aspetto.

GESTIONE: Molto disponibili e molto pazienti, sia nel risolvere dubbi che nel far notare errori.

CONSIGLI E SUGGERIMENTI: Continuate così

CONCLUSIONI: 8,5 su 10. Con un pelino di utenza in più e un po' di PVP in più sarebbe perfetto.Così è eccellente

Il gestore di ASoIaF - Il Grande Inverno ha risposto alla recensione il 13/11/2013:

Ciao,

ti ringraziamo molto per il commento. Ci ha fatto molto piacere leggerlo, aldilà del voto finale e delle parole che hai speso, per la lucidità di analisi anche di quello che è, ad oggi, un limite che sentiamo anche noi, quello della "scarsità" di PvP.

L'apertura di un secondo nucleo territoriale antagonista é prevista.Antagonista o anche non esplicitamente antagonista, ma del tutto autonomo, con la possibilità di creare trame di competizione/scontro diretto anche senza farne il solito scenario Fazione-A vs Fazione-B con gara al numero di frag settimanale di giocatori della parte avversa.

Va anche detta una cosa, anzi 2.

La carenza di PvP é una conseguenza di diversi fattori che tendono a condizionare il giocatore. A volte é bene che sia così (es. non c'è resurgo, quindi la gente sta ben attenta a non sfoderare spade e profferire minacce di morte e lanciare sfide all'ultimo sangue, a meno di non avere un motivo validissimo per farlo), altre volte meno: nel senso che non c'è alcuna costrizione o divieto al pvp, anche interno.

Si pretende coerenza nel gioco dell'ambientazione, si pretende che i giocatori considerino che nell'ambientazione non esistono solo i personaggi giocanti e che quindi non basta beccare un pg da solo in chat per essere certi di ucciderlo senza testimoni e senza pagarne le conseguenze se si viene scoperti.

Questo, temiamo (o meglio speriamo) scoraggi quei giocatori per i quali PvP é quasi sinonimo di player killing ad muzzum, della serie
+ entra ammantato e irriconoscibile
+ punta la balestra a ripetizione da polso su Pippo e lo quadrella
+ lascia una piuma nera come firma e svanisce confondendosi fra le ombre

Ad oggi, i morti per PVP diretto tra giocatori senza masterizzazione da parte dei GM si contano a... UNO.

La giocatrice che ci è riuscita, o meglio il suo personaggio, ha fatto tutto quanto necessario per evitare di essere scoperta; e, nota bene, ha anche giocato diversi malus, fornendo più di un indizio e più di una possibilità di interromperla, sia al momento dell'uccisione in sè, sia nelle fasi successivew quando si è indagato sull'accaduto.

Nessuno ha tentato di fare metagame, anche tra quelli che hanno indagato sull'omocidio, nonostante si sapesse in off dell'assassinio: non previsto, non inserito in alcuna trama di gioco, non concordato con alcun GM. Questa é stata la cosa che ci ha fatto più piacere.

Come c'è riuscita una player possono riuscirci altri, anche considerando l'ambientazione che prevede (con un solo territorio, per ora, attivo) una linea di conflitto primaria e pervasiva, di sopravvivenza tutti vs il resto del mondo.

Resta il fatto che ci sarà un motivo se solo una player in 3 anni si é presa la briga di farlo senza pretendere di ottenere esito positivo (ossia morte del bersaglio, perchè sia mai che un PvP possa essere tale senza la morte dell'avversario) e irriconoscibilità/impunità di default.

Questo per quanto riguarda il PvP di "basso livello" ossia lo scontro tra PG che possono avere motivazioni personali per attaccare un altro PG (con intenti mortali o meno).

Il vero nodo, per quello che ci riguarda, é quello che hai giustamente sottolineato: la necessità, per ora, di avere una ambientazione con la principale direttrice di conflitto che prevede quasi esclusivamente avversari PNG (o PG comunque mossi da membri dello staff in quanto attivati secondo specifiche quest).

E' negli obiettivi la creazione di più territori. IGI é un gioco modulare anche sotto questo punto di vista. Resta il fatto che per ora, anche se siamo ragionevolmente soddisfatti del numero di giocanti, la creazione di un secondo territorio é prematura: abbiamo già visto quello che accade quando si tenta di "stirare" l'utenza disponibile su un continente delle dimensioni del nord-america: l'ingiocabilità.

Per cui... speriamo che tu ci abbia visto giusto e che stiamo camminando nella giusta direzione: é l'unico modo per garantire, in futuro, l'apertura di almeno un altro territorio :)

Fengard

12/11/2013 - GRAFICA: Gradevole, ma con alcune chicche negative di tutto rispetto, come i santini ( si, SANTINI) ai 4 angoli della mappa.

AMBIENTAZIONE: Arraffazzonata è il termine giusto. Scarna è un altro aggettivo che ben si sposa con il poco lavoro che (non) hanno fatto. Di base è una land con abientazione fantasy epico con un sacco di razze e altrettante divinità. Fin qui bene, non ci son problemi. I problemi iniziano quando vengono inserite 4 nuove razze senza che siano introdotte in alcun modo al gioco della land. Senza contare che c'è stata una, originalissima peraltro, invasione di uomini drago alati e il continente dove è ambientato il gioco è stato spazzato via, ma è sorta una città dal nulla, cioè in OFF. Questa stessa città era stata distrutta due volte da un dio a cavallo di un drago (ehm...sì, ahimè) e da uno tsunami causato da un demone (....eggià.) ed è stata ricostruita da un giorno all'altro senza uno straccio di giocata.

LIVELLO DI GIOCO INTERNO: Molto basso. Il problema è che i giocatori bravi ci sono anche, eccome. Però si gioca senza seguire nessuna trama di gioco, abbandonati a se stessi in un mondo di gioco incoerente. Questo senza dimenticarsi dei personaggi che semplicemente non sanno giocare, o perchè sono ancora convinti che scrivere in italiano aulico azioni di 2500 parole dove tutto quello che comunicano è un saluto sia 'giocare bene', o perchè non sanno scrivere in italiano. C'è, inoltre, una totale assenza di quest. Per rilanciare il gioco i gestori avevano pensato alla 'sagra de lu cinghiale'. Non male come idea, davvero, peccato che i presenti il giorno della grande quest fossero 2 e che questa sia stata rimandata sine die.

SERVER: Stabile. 7/10

CODICE: Il programmatore, da quando è cambiato, non ha fatto praticamente nulla di rilevante. 4/10

FUNZIONALITA': Funzionalità pessime. Non è possibile andare dalla chat alla mappa, ad esempio, bisogna arrangiarsi coi comandi del pc, perchè manca il tasto apposito. Sostanzialmente è la stessa fengard di 10 anni fa, con una grafica un po' più nuova e gli stessi, identici problemi, come il sistema del generatore di danno.

DOCUMENTAZIONE: Niente di niente. Razze scopiazzate, classi scopiazzate. Un lavoro molto approssimativo.

GESTIONE: Poco capaci, e soprattutto poco presenti. Hanno deciso di cambiare ambientazione di gioco senza sapere come gestire una quest relativamente 'semplice' come una battaglia campale, e i risultati sono stati tra il deludente e l'esilarante. Poco capaci di inserire le razze in una ambientazione che comunque non conoscono, dato che ci hanno messo celestiali, licantropi e vampiri creando come unico effetto quello di aver più razze che personaggi connessi a giocare. Gilde lasciate in gioco così, per tradizione, perchè certe gilde ci devono essere sempre, come quella dei necromanti, malgrado conti due affiliati di cui il master non ha la più pallida idea di dove stia messo.
Poco presenti, inoltre. Hanno delegato ad alcuni utenti - bravi e volenterosi, purtroppo per loro - alcuni compiti di supervisione e moderazione ma le decisioni finali le prendono loro, e loro non giocano ne stanno mai connessi. Alcuni dei gestori sono entrati pochissime volte in mesi.

CONSIGLI E SUGGERIMENTI: E' una land che dovrebb chiudere. DOpo 10 anni di alti e bassi, siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Il problema principale è che alcuni bravi giocatori ci sono ancora affezionati. Che dire, il tempo darà loro occasione di stufarsi presto e li farà migrare in altri lidi.

CONCLUSIONI: 4/10.