Ore di Gioco vs Ore non lavorative

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04/05/2012 11:19:34

In qualsiasi attività ludica e passionale, il tempo è proporzionale alla soddisfazione e alle esigenze del singolo.
Ci sono centinaia di bambini che fanno attività sportiva passando presto alla dimensione agonistica che spesso li porta a una vita intera in una palestra o su un campo di gioco a squadre. Spesso, per questo, ci rimette anche lo studio.
La loro vita scorre anche 5 ore al giorno in allenamento e la sera vanno a letto presto. Succede ad adolescenti e giovani che sacrificano tanto della vita sociale senza certezza di arrivare certo alle olimpiadi, e si accontentando di 4 gare regionali all'anno che contano 0 o meno di 0.
Molti sono contrari, molti bambini diventano uomini e donne stragrati a chi ha permesso a quella passione di evolvere.
Potrai rispondere che lo sport è una "cosa sana".
Per me nulla che a 15 anni limiti il conteggio delle calorie o restringa le possibilità di stare con gli amici e lo studio è veramente sana. Ma non impedirei a un giovane che ama la danza o il calcio di fare agonismo.

Posso risponderti che in un mondo privo di stimoli intellettuali per i giovani, con un sistema scolastico piatto, frustrante che conta decine di incompetenti e un mondo del lavoro che appiattisce le persone a progetto o nel precariato le attività come il play by chat sono stimolanti, consentono relazioni che il tempo lavorativo limita, danno spunti intellettuali e anche opportunità di imparacchiare tecniche grafiche, programmazione partendo dal dilettantismo e arrivando a molto di più.

E' passione.
Ha i suoi lati negativi e quelli positivi.
Ma non è diversa da decine e decine di passioni.