Che fine hanno fatto i GDR di fantascienza?

05/03/2018 16:03:04

Concordo... oggi quello che non si riesce a comunicare nè a imporre, è l'ambientazione fantascientifica. Anche in alcuni giochi star trek a me sembra di stare in una moderna, trovo un eccessivo calarsi nell'ambientazione contemporanea che porta a credere di essere ai giorni nostri.

Manca la fantasia, la voglia di ambientarsi....

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quota

06/03/2018 12:12:30

Giusto!

Una land sci-fi deve rimanere tale, ma qui entra in gioco anche l'ambientazione scelta... Alcune, semplicemente, non si prestano tanto bene... esempio:

Una land su "The Expanse" (non penso ce ne siano, se no tolgo il riferimento)... per quanto sia una serie TV sci-fi (che personalmente non apprezzo... ma questo è OT...) finirebbe inevitabilmente, per come è costruita la serie, a diventare almeno un 50% moderna...

Quindi o incanala l'ambientazione in una aniera tale da renderla "molto lontana" dalla serie TV, per esempio:

Si parla ambienta su una nave della Repubblica congressuale marziana e delle avventure di quell'equipaggio.

(cosa che sì, funzionerebbe, ma a quel punto forse sarebbe più una land ispirata al mondo di "The Expanse")

oppure si finirebbe per creare una land moderna, distopica e molto poco sci-fi...

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quota

08/03/2018 15:11:49

Ha appena chiuso THE VERSE sempre di fantascienza. La moria vera!

quota

08/03/2018 15:17:33

Stavo pensando la stessa cosa guardando la comunicazione... :-(

quota

08/03/2018 15:43:58

Vabbè ragazzi io lo dico.
Sarà il genere o sarà che i prodotti non sono buoni?
Vogliamo dirlo che - per dire - The Verse era la copia sputata e brutta di Ballad of Serenity? Gioco appartenente allo stesso genere, anzi praticamente alla stessa ambientazione, ma che ha fatto oltre 60 connessi a sera per mesi e mesi, e quasi sempre minimo 30 per chissà quanti anni?
Sarà mica, insomma, che chiudono perché sono giochi con ambientazioni trite e ritrite, regolamenti sgangherati e gestioni senza un'idea che sia una?
Mi direte: ma questo succede anche in altri generi, come le urban fantasy, le fantasy classiche, le GoT e così via.
Sì, succede tale e quale anche lì, ma probabilmente lì ci sono delle dinamiche che inducono l'utenza a restare più a lungo - della serie che se voglio simmare di romance in romance, se sto a New York, a Los Angeles o ad Extremelot poco mi cambia.
Forse l'utenza che vorrebbe giocare fantascienza è più severa, nel limitato senso che se si iscrive ad un gioco di fantascienza, vuole giocare la fantascienza, e quando trova qualcosa che renda di fatto impossibile giocarla (o noioso giocarla), prende baracca e burattini e se ne va, lasciando giustamente a deperire giochi che... vabbè, mi fermo qui, tanto avete capito.

quota

08/03/2018 15:55:27

Per quanto concordi al 90% con quello che hai detto dopo, non concordo assolutamente con questa parte.
The Verse era tratto dalla stessa ambientazione di Ballad of Serenity (cioè, da Firefly) ma avendolo visto poco (The Verse) e molto (Firefly) e qualcosa (Ballad of Serenity) credo che The Verse non sia nato per copiare Ballad of Serenity, ma che sia semplicemente partito dalla stessa ambientazione (Firefly)
Che poi uno staff (BoS) abbia magari reso di più il mondo rispetto ad un altro (Verse) è un altro discorso... lì sì che concordo con te nel dire che la realizzazione è complicata, che non sempre riesce etc.

quota

08/03/2018 16:03:53

Purtroppo no, non è andata così. The Verse è stata creata da un gruppetto di giocatori che hanno giocato a BoS per un lungo periodo di tempo: non sono partiti dal telefilm.
Ti dico anche che: a) moltissimi personaggi di BoS sono stati copiati tali e quali su The Verse (intendo che è stato riproposto il nickname, il prestavolto, la classe e così via); b) uno di questi giocatori ha trapiantato in The Verse dei modi di dire inventati all'interno di Ballad of Serenity dalla gestione di Ballad of Serenity.

Quindi ecco: ha chiuso perché non ha mai avuto un'idea autonoma che fosse una, non perché "appartiene ad un genere complesso".

quota

08/03/2018 16:08:44

Hai perfettamente ragione, ma da essere "originali" ad essere "inediti ed innovativi" ci somo molte sfumature.
Se io dico "Siamo su una nave spaziale che esplora lo spazio sconosciuto" tutti pensano a Star Trek Serie Classica. Ma io stavo parlando di The Orville. In The Orville, i vulcaninani non ci sono e nessuno si sogna di lamentarsi perché non è Star Trek, pur essendo palesemente tratta pesantemente da Star Trek, volutamente e, tra l'altro, dichiaratamente. Se io guardo invece The Next Generation, Voyager, Deep Space Nine... io vulcaniani me li aspetto perché questi sono Star Trek.

Quello che credo è che l'innovazione originale sia sì una chimera irraggiungibile, ma che creare cose che si ispirano a cose esistenti ma le riutilizzano senza ricalcarle possa essere possibile e possa aiutare a dirimere le controversie canon/non canon/cosa è il canon?

quota

08/03/2018 17:04:20

La domanda sorge spontanea.

Non avete un backup anche vecchio? Un dumb del DB su un vecchio pc/hard disk? Un backup automatico di altervista ecc.?

quota

08/03/2018 17:58:53

Secondo me, finora ci hanno preso tyki, sgc carter e musicamusa: creare una land di fantascienza è difficile, ed è difficile pure elaborare un regolamento adatto o trovare dei punti di contatto comuni di fantascienza che possano piacere a tutti.

Provo a creare una land ipotetica di getto, ma sono sicuro che subito dopo qualcuno troverà qualcosa che manca o che non va bene/non gli piace:
1. Ambientazione: se voglio attrarre quanti più giocatori possibile, propongo qualcosa a cavallo tra fantascienza e post apocalittico. Quindi: un mondo futuristico ambientato in un futuro lontano e con un'avanzatissima tecnologia (fantascienza) nato in seguito ad una pandemia o ad una catastrofe (post apocalittico).
2. Regolamento: i giocatori di fantascienza sono i più esigenti e cacacazzi. È risaputo, chi lo nega è come quelli che dicono che la Lega non è razzista perché hanno Toni Iwobi come Senatore. Per cui per non avere un regolamento sgangherato ne creo uno scopiazzando alla grandissima un regolamento già esistente (magari Gurps per fare prima).
3. Ci metto la possibilità di giocare in spazio aperto e con navicelle.
4. Ci metto la possibilità di esplorare e craftare.
5. Ci metto umani, robot, cyborg, alieni e mutanti. Insomma, qualcosa "alla Futurama", così do la possibilità della più vasta personalizzazione del pg possibile.
6. Metto uno scopo al gioco: per non cadere nel simming, ci vuole un fine da perseguire. Che sia un fine mirante al PvP, al PvE o a entrambe le cose è indifferente, l'importante è che ci sia.
7. Nella grafica curo soprattutto la mappa. Per il resto va bene qualcosa di minimalista e magari potrei permettere ai giocatori di personalizzare tutto.
8. La documentazione dev'essere facilmente consultabile. Non sarebbe male permettere il download per scaricarla in formato pdf.
9. Tolgo la morte ed inserisco il KO. Questo perché ho un'idea personale sui combattimenti, sviluppata con l'esperienza: ho notato che molti evitano le quest più pericolose o che addiritturano lasciano la quest quando c'è il rischio di morire. Se la morte resta una cosa riservata alla scelta personale del giocatore e si sostituisce con un KO (come succede già in molti MMORPG) si supera questo problema.
10. Lascio sempre una porta aperta a qualsiasi proposta particolare da parte dei nuovi pg, perché la fantascienza è un genere aperto aa tutto per natura.

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quota