Cose che mi tiltano postato il 17/01/2019 19:42:21 nel forum giochi online
Non lo nego, è un post giusto per suonar le trombe, senza voler impiantare una discussione filosofica. A volte servono anche post leggeri, credo.
Quali sono le scelte di ambient/gestione/poteri/quel che vi pare che vi tiltano di più? Che meno sopportate?
Per me, personalmente, sono:
1) Tempi di percorrenza epocali
2) Impossibilità a giocare problemi mentali e/o comportamenti perché..boh? Esempio che ho visto in questa settimana: non puoi fare il pg doppiogiochista perché se sei di una corp appartieni solo a quella, quindi al tuo pg non può passare per la mente di vendere le informazioni di Corp X a Corp Y perché...è della Corp X. Oppure "non puoi avere il pg con [Inserire malattia mentale] perché è un premio in land"
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17/01/2019 20:09:51
1) Quando decidono che i Px per le giocate Free vengono assegnati dai Master di passaggio nelle varie chat. Un sistema che proprio non regge.
2) Quando decidono che si colpisce e si para con la Destrezza, in qualunque caso e con qualunque arma.
3) Quando decidono che serve più di un turno per castare/sparare/scoccare. Al massimo ne accetto 2, ma con la possibilità di acquistare l'apposita abilità che consenta di dimezzare la turnazione.
4) Quando decidono che per giocare devi stare necessariamente in una Gilda.
5) Quando decidono di non sfruttare le idee dei giocatori per tirare fuori delle trame.
E ti giuro che la lista sarebbe lunga, ma queste sono le prime cose balzate in mente.
17/01/2019 20:30:02 e modificato da owli1 il 17/01/2019 20:30:12
i px per azione in free in generale, e le lezioni/accademie e simili
17/01/2019 20:37:04
-pensieri e cose inutili nelle azioni giusto per 'allungare il brodo'
-impossibilità di partire con un pg che non sia una schiappa
-master che ti obbligano a fare una cosa nonostante te non voglia farla (attenendoti alla coerenza del pg)
-oggetti premio di fine quest che sono inutili
-schede del pg graficate con mille mila effetti, mille mila motti/citazioni e mille mila descrizioni inutili
non fatemi continuare xD
17/01/2019 21:22:54 e modificato da quod il 17/01/2019 23:19:30
- Le scritte in rosso su sfondo grigio (o altre combinazioni al limite dell'illeggibile, che devo sempre selezionare col mouse anche solo per capire cosa c'è scritto).
- I nomi in inglese cacciati a forza dentro l'ambientazione e usati come se niente fosse... che so, apri il manuale delle classi e leggi "necromante, illusionista, summoner" ("evocatore" faceva schifo?), oppure guardi l'elenco delle dimensioni della realtà e scopri che il mondo dei morti si chiama tipo "infinity"... Tra l'altro, la stessa piaga affligge anche i cognomi dei PG (molta gente li forma giustapponendo verbi e nomi inglesi in modo più o meno casuale).
- Gli avatar in stile manga nelle land fantasy (quantomeno quelle ad ambientazione non-manga)
17/01/2019 22:34:26
- Il tuo pg parte con le capacità di un ragazzino di 12 anni.
- La documentazione inizia con un pippone interminabile su come si è creato il mondo o simili. E alla fine ancora non hai trovato nulla che ti torni utile per capire com'è fatto il mondo di gioco.
- Le quest/trame su un binario.
- I pg con problemi mentali e passati tormentati improbabili. Chiamatela generalizzazione ingiusta, ma non ne ho ancora incontrato uno che 1) sappia giocare un pg del genere, 2) quando ci interagisco non mi faccia venir voglia di lasciare la giocata dopo tre azioni.
- I "malvagi" giocati come cattivi da Vaudeville.
- I "buoni" che buttano alle ortiche qualunque convinzione appena gli conviene.
- I "neutrali-paraculi". Quelli che non hanno nessuna convinzione, nessuna morale, nessun affetto. E quindi qualunque cosa gli convenga fare la fanno senza mai avere una posizione. O una caratterizzazione.
- Non avere mai un'influenza sul mondo di gioco, non importa cosa ti inventi. Come fosse tutto cristallizzato immobile.
- Gilde, corporazioni, gruppi, TUTTO. Specialmente se si dà per scontato che tu DEBBA farne parte. Peggio ancora se per quel mestiere/classe/razza DEVI fare parte del gruppo apposito. Dagli anni 90 sono passati quasi 30 anni, mannaggia a voi!
- I manuali di combattimento con gli sgualembri ritondi arzigogolati come fosse antani con il roverso a destra.
- La magia con i cast a turni. Ok, qualunque cosa che richieda turni.
- Le lezioni obbligatorie. Le giocate di gilda minime. Qualunque cosa obbligatoria! Se giocare deve essere una corvée allora voglio essere pagata!
- In generale: scordarsi che è un gioco. E che un gioco dovrebbe essere divertente.
17/01/2019 23:52:17
1) I pensieri in azione in ogni salsa.
2) I sistemi diceless.
3) Le ambientazioni/documenti non rispettate da giocatori/staff in virtù della "libertà di interpretazione".
4) L'inglese nelle schede
5) Grafica grigio su grigio scuro con microfont
6) I backchatter incalliti
18/01/2019 00:50:28 e modificato da ghennadi72 il 18/01/2019 02:11:00
le purpuree (senza sostantivo a definire cosa se purpuree siano labbra, iridi, emorroidi o ciliege appena colte)
le ghiaccee (vedi sopra)
le lignee (vedi sopra, anche se normalmente riferito ad articoli IKEA)
le iridi usate come sinonimo random di 'occhi'
I PG con background articolatissimi e dettagliatissimi, scritti a tavolino cambiando solo nome delle terre di origine a seconda della land in cui si trasloca (ma a volte anche dimenticandosi di cambiarlo, col risultato di trovare provetti arcieri elfici nati e cresciuti a Granburrone a spasso nei vicoli malfamati di una Tokyo cyberpunk), e di cui poi non si vede un'emerita ciolla al momento della discesa in chat
Quelli che manco s'è spenta l'eco della loro prima azione inviata in chat e già sommergono la gestione di illuminati consigli, migliorie e proposte per migliorare il gioco.
Quelli che pretendono rispetto per il loro tempo libero e il loro sacrosanto diritto di divertirsi (dentro e fuori il gioco, in on, in off, e in mong) ma che non si curano minimamente di dimostrare lo stesso rispetto per il tempo libero e il sacrosanto diritto di divertirsi dei loro compagni di gioco e/o staffer dei giochi in cui giocano.
Quelli che scambiano puntualmente il "non mi piace" con "è una cagata" e quelli che scambiano putnualmente le loro preferenze per questo o quel sistema di gioco, per norme di buon gioco.
Quelli che parlano Wapanese e ti sommergono di "kawaii/desu/arigato/konichiwa/sensei" e desinenze -chan, -senpai, -kun a random
Quelli che usano il gioco, soprattutto giochi con ambientazioni del tutto inadatte, per veicolare le loro convinzioni politiche/sociali/etc contemporanee.
Lezioni in chat fatte col copia incolla, a volte senza neanche accorgersi del sesso dell'interagente e della necessità di cambiare le desinenze finali -o/-a per conservare almeno la finzione di qualcosa di personalizzato.
Azioni di ingresso fatte col copia incolla (vedi sopra)
Azioni d'uscita con lancio di strali, minacce fino alla settima generazione e provocazioni alle quali non si può dare seguito proprio perchè sono azioni d'uscita (legge del "sono figo/a, ho avuto l'ultima parola")
I "farebbe"/"direbbe". Fai o non fai? Provi? Esprimi un desiderio, un'intenzione, un tentativo... che? Indicativo presente tutta la vita.
I sistemi diced non adattati alle peculiarità del PbC e i sistemi diceless basati sulla gerarchia di gilda e il descrittivo libero.
18/01/2019 14:14:57
La pesantezza. Posso sopportare tutto ma non la pesantezza di chi si prende troppo sul serio.
18/01/2019 14:52:59
1- limite minimo di caratteri ad azione
2- il trascorso del personaggio al di fuori della giocata in azione
3- pensieri diretti ed indiretti in azione
4- I giochi di asoiaf. Basta, non apritene altri per favore, ne aprite 2 al mese. E' pieno di roba più giocabile e divertente.
18/01/2019 16:01:36 e modificato da mikee il 18/01/2019 16:09:00
Ricopio qualcosa
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