L'Era della Solitudine, i Falsi Miti del GdR e Altri Demoni

28/04/2025 16:25:46 e modificato da soizora il 28/04/2025 16:26:05

capisci che però a quel punto se la gestione dopo due settimane di silenzio ritira il pg, lo muove per completare le giocate in sospeso e poi lo archivia, non la si può nemmeno biasimare. In fondo sei in lutto e del gioco a te dovrebbe fregare meno di zero, e se ti tornerà un giorno la voglia di tornare in land non avrai problemi a farlo con un pg nuovo di zecca o sbaglio?

quota

28/04/2025 16:33:24

Sta alla gestione del gioco questo. Se sei in un gioco dove le tempiche sono molto "slow" amagri perché non ci sono ritmi serrati di narrazione, o è una slice of life, due settimane mi sembrano decisamente poco.

Se invece si parla di progetti dove il rimo è più serrato, due settimane posso capire che possano essere un tempo sufficiente per dire "okei ti rimuovo dalle trame che stavi seguendo" ma la cancellazione dovrebbe avere un margine più elevato secondo me.

Fermo restando che, se le tempistiche le scrivi in regolamento belle chiare e tonde, ad una certa uno quando si iscrive lo accetta quel regolamento.

quota

28/04/2025 16:47:21

Si riduce tutto a questo, facile facile.
La responsabilità della gestione del gioco in questo senso è dello staff, non del singolo giocatore che rimane appeso o di quello che sparisce senza avvisare (i motivi sono suoi).

quota

28/04/2025 20:01:24

Amen a entrambi.

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quota

28/04/2025 21:57:43 e modificato da hallow3v3 il 28/04/2025 22:00:22

Nessuno giudica male chi trova quei dieci secondi, se se la sente, se riesce, se ha voglia, wathever.
Siamo tutti abbastanza grandi da avere vissuto direttamente o indirettamente piccoli-grandi drammi di vita. Nel mio personale periodo orribile giocavo proprio a WoW, fra le altre cose, ed è stato il mio compagno a trovare due minuti per informare la gilda in cui giocavamo insieme. Biasimato? Nemmeno per un minuto. Io lo avrei fatto a parti contrarie? Certo.

Di contro, c'è invece chi "ma io davvero non ci credo che uno anche con il parente malato morente nel letto, non abbia 5 minuti (anche meno!) per scrivere" (cit.). Chi demonizza chi? Per quanto mi riguarda, ho ritenuto più utile portarle una mia esperienza, invitandola per cortesia (cit., di nuovo) a rifletterci un attimo su, per indurla a mettersi nei panni dell'altra parte. Perchè sai tra l'altro a chi gioverebbe? A lei, ed a nessun altro.

E aggiungo: va bene usare il gioco come terapia, ma le persone con cui giocate, lo ripeterò alla nausea, non sono i vostri terapisti, non abbiatevene a male se non si vogliono sentire investiti di questa carica.

Per tutto il resto, quoto quelli sopra, ci sono i regolamenti di land.

quota

29/04/2025 10:59:01

forse siamo un po' in off topic rispetto a quello di cui voleva parlare la persona che ha aperto il thread, ma ormai siamo in ballo, e quindi.

mi trovo parzialmente in accordo/disaccordo con tutti, rispetto alla questione del caso estremo del "parente morto". tralasciando che ho, tristemente, un'esperienza molto fresca a cui fare riferimento - in realtà vorrei prendere l'argomento da un altro punto di vista.

ho sempre visto il pbc come un hobby di "comunità" (per dire, non è la lettura che puoi benissimo fare da solo senza necessariamente aderire a un book club), una cosa che - per somiglianza - avvicino al teatro. un po' perchè è un mondo che conosco a livello amatoriale e un po' perchè anche lì esiste un gestore (regista), un'ambientazione (un copione), delle regole (basiche del vivere civile ma anche "proprie" della compagnia), dei personaggi (creati vs assegnati) e così via.

a teatro, alle prove per uno spettacolo, se io attore faccio tardi: avviso
se non riesco ad andare alle prove: avviso
se non voglio più far parte della compagnia perchè fanno sempre commedie e io voglio fare l'attore drammatico non è che sparisco, ne parlo, saluto, mi congedo e grazie per tutto il pesce

si tratta di educazione, sicuramente, ma anche rispetto per chi il tempo, con me, ce l'ha perso. ad aiutarmi a capire il personaggio, a ripetere le battute e così via.

da qui ne viene che ci sono due cose su cui vorrei battere, tenendo il teatro come esempio.

non si tratta di un hobby in solitaria: in una compagnia (in una land) troverò sempre qualcuno con cui mi trovo particolarmente bene. magari finisco persino a mangiarci una pizza o prenderci un caffè (sono terrona, mi vengono solo esempi così) al di fuori della sala prove. e proprio a questa persona, magari, posso delegare di consegnare un messaggio agli altri attori/player in land. dirle "senti, ho avuto un lutto/un'indigestione/ho la cacarella, avvisi gli altri per me?". lo si farebbe a prescindere, proprio in virtù di questa mia idea che "nessun uomo è un'isola" e il contatto (telegram, discord, vattelapesca) con una o più persone in un gdr ce lo si scambia.

e, secondo punto, come il teatro, il gdr, è uno di quegli hobby che sfora un minimo nella vita di tutti i giorni, richiede un minimo di impegno (qualcuno direbbe persino dedizione). mi spiego: il copione devo studiarlo. vuol, dire che al di fuori della sala prove - quando sono a casetta sul mio comodo divano - mi devo piazzare il copione in mano e devo memorizzare le battute. ora, in un gdr non è proprio così, ma comunque devo leggere l'ambientazione, i regolamenti, ecc.
devo, se voglio giocare un personaggio medico (esempio), almeno studiarmi quanti anni di scuola sto cristiano ha dovuto fare - e non creare il pg medico ventiduenne.
devo, se sono uno staffer, rispondere agli utenti.
ci sono dei "devo" anche qui, volente o nolente.

infine, ma giusto per, dico che in entrambi gli ambienti c'è un'emotività lecita legata a un hobby attivo e comunitario. la presunzione del distacco non funziona manco quando guardi un film/una serie o leggi un libro (in solitaria), figurarsi quando si è parte attiva di un atto di creazione!

quota

29/04/2025 11:20:22

Nessuno ha però parlato di un totale distacco, emotivo e sociale.
Si sta dicendo che è lecito che una persona che sta vivendo un trauma, un lutto o qualsiasi altra cosa, possa non sentirsi in grado di pensare alla community del giochino dove passa il tempo. Non significa che sia una cattiva persona, non significa che sia irrispettosa degli altri e del tempo che si dedica all'hobby, non significa che si tratti di qualcuno che non ha costruito rapporti di alcun tipo.
Semplicemente è una questione troppo delicata e personale per pretendere che tutti reagiscano allo stesso modo. C'è chi vive un trauma e a malapena riesce ad alzarsi dal letto per farsi una doccia. C'è chi taglia i contatti per settimane con chiunque, compresi i propri cari. Figuriamoci se può esserci la pretesa che persone che stanno vivendo un momento doloroso debbano pensare ad avvisare il compagno di gioco X.

Va benissimo farlo, se te la senti e sei in condizione di farlo.
Se non lo sei, nessuno dovrebbe giudicarti. Nessuno sa cosa passano gli altri al di là dello schermo.

È auspicabile avvisare, sarebbe ideale, ma può succedere di non essere in grado.

Questo è.

quota

29/04/2025 22:20:59 e modificato da lady s il 29/04/2025 22:34:05

Vi state attaccando ad un esempio estremo che ho portato io per attaccare me personalmente e giudicare me in collettivo!

Ho letto di tutto: che mi sarei "offesa" perchè il tizio non mi ha avvisato... non mi sono offesa! Semplicemente sono rimasta lì con il punto interrogativo in testa a chiedermi cosa fare.
Posso rimanere col punto interrogativo?
Posso non sapere cosa fare?
Posso rimanere un attimo così a fare "boh" "mah" perchè non so come giocarmi la cosa senza l'altro elemento necessario per completare la trama che stavo portando avanti? Graaaazie!

Ancora, ho letto che ho giudicato la persona che non mi ha avvisato. Non è che giudico... è semplicemente una questione di educazione perchè come è stato detto sopra paragonando al teatro (che anche io bazzico!) se io non voglio/posso più partecipare allo spettacolo, avviso! Perchè il regista deve sapere se deve aspettare che mi passi la cacarella o mi deve sostituire altrimenti lo spettacolo non si può fare. Non posso bloccare un'intera compagnia (attori, truccatori, scenografi, copisteria per i biglietti, direttori artistici, ecc...) perchè non mi degno di avvisare che non voglio più fare lo spettacolo!!

Ribadisco ancora che se il problema è il mio, non è giusto scaricarlo anche sugli altri. Quindi se il problema è il mio, io avviso in modo che gli altri possano regolarsi e che il problema sia solo mio e non di tutta la land! Perchè se io non avviso, il mio problema, diventa il problema se non di tutta la land, almeno di chi aveva una trama con me e non lo trovo giusto.
Posso non trovarlo giusto?
Posso non volere che il mio problema personale diventi il problema di un'altra persona che non c'entra niente col mio problema? Graaaaazie!
Quindi ben venga l'avviso così come ha fatto il compagno del giocatore morto di cui si parlava da un'altra parte che non faceva nemmeno parte del gioco, eppure si è preso la briga di avvisare i compagni di gioco. Semplicemente perchè non trovo giusto che il problema è solo il mio e dev'essere coinvolta tutta la land! Non ce la farei proprio a stare tranquilla al pensiero che siccome io ho un problema, ci sono 20 persone che il mio problema non ce l'hanno, ma che si troveranno indirettamente ad averlo perchè finchè non si risolve la mia (non la loro!) situazione, loro non possono giocare... mi verrebbero sensi di colpa abnormi, quindi il minimo che farei è avvisare almeno uno che poi avvisa tutti gli altri.

Perchè chi ha il problema, ha il problema. Chi rimane si trova davanti a un bivio:

- Posso aspettare che torna senza sapere nemmeno se torna perchè per quello che ne so io potrebbe tornare domani o mai più e nel frattempo rimango col gioco appeso. Non torna più? Rimarrò con il gioco appeso per sempre, quindi significa che non giocherò perchè non posso giocare finchè non completo la trama, di conseguenza abbandono il gioco

- Posso cominciare a pensare ad un modo per "disfarmi" della situazione con quel pg usandolo come png o dando da background che i pg hanno litigato di brutto, si sono presi a parole e hanno deciso di non vedersi mai più. Ma... se io dopo 3 mesi di assenza mi decido, faccio questa cosa e il giorno dopo il giocatore torna? E se quando torna e scopre quello che ho fatto si incazza perchè ho usato il suo pg come png senza il suo consenso o si offende perchè non l'ho aspettato?

Io tutti questi problemi me li sono fatti. Infatti, giusto per la cronaca il mio problema di cui parlavo è stato risolto perchè per fortuna gli admin del gioco che frequento sono educati, sensibili ed empatici a differenza di certa gente che bazzica qui e mi hanno aiutata a trovare una soluzione per mandare avanti il mio gioco lo stesso... ed io ora si, ho il gioco sbloccato, ma ho sempre la vocina dentro di me che mi dice: "E se domani risolve il suo problema, torna e trova la trama mandata alle ortiche? Come potrebbe reagire? Potrebbe offendersi?"

Sarò esagerata, ma io (a differenza di qualcuno e a differenza di quello che ormai sono diventata: il mostro insensibile e crudele di gdr-online!) agli altri, ci penso. A non offendere, ci penso.
Semplicemente perchè sulla Terra non esisto solo io, ci sono anche gli altri e soprattutto non sto giocando a "The Sims". Dietro i personaggi e "il giochino" ci sono delle persone.

quota

29/04/2025 23:07:57 e modificato da nick nightingale il 29/04/2025 23:08:57

Nessuno ha detto che non puoi fare queste cose. Ti viene contestata la reazione successiva, quello che viene dopo.

Il teatro però non c'entra molto... Una Land non funziona come uno spettacolo teatrale. Se un pg manca/sparisce non si blocca la Land. Se succede, c'è qualche problema nella Land! E infatti, come hanno già detto più volte altri, buona parte della questione si risolve con un regolamento ad hoc, niente di nuovo eh, cosa viste in tanti giochi. Così si toglie a te la responsabilità di prendere una direzione di tua iniziativa e ti si suggerisce una o più opzioni per proseguire a giocare.

Anche nel caso specifico di una quest, nessuna quest si può bloccare per mancanza di un pg... E di certo nessun pg deve essere abbandonato se molla uno al quale era legato. In caso contrario, di nuovo, o c'è un problema in come viene gestito il gioco o l'approccio al gioco è "particolare", diciamo controproducente rispetto ad un gioco pensato per interagire con 30+ pg.

Poi a monte resta che se uno riesce o si sente di avvisare, ok, se non si sente o non riesce, direi che di fronte a questioni importanti, sulla bilancia pesa di più "il fatto grave di qualsiasi tipo" che "oh no ora che succede al mio gioco/alla quest?"... O no?

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quota

30/04/2025 14:25:54

Ah ok. Allora la prossima volta che mi trovo in questa situazione rimango appesa col gioco bloccato perchè non posso nè andare avanti senza quel personaggio, nè chiedergli notizie per regolarmi su come organizzarmi il gioco perchè se no sono un mostro insensibile. Va bene. Grazie per il consiglio!





E invece ci sono situazioni particolari della giocata, in cui è necessario proprio quel pg. Non un altro: quello. Per forza.

Un matrimonio? Servono entrambi gli sposi. Senza uno dei due non si può giocare.
Un interrogatorio con informazioni vitali alla salvezza di tutto il regno in possesso di un solo pg? Se il giocatore di quel pg sparisce, il regno è spacciato! E in nessuno dei due casi ci sono "problemi" in chi rimane nella land ad aspettare.

Il gioco di ruolo è fatto da persone. Non è "The Sims". Se io voglio prendere impegni in un gioco di ruolo devo essere consapevole che dietro i pg ci sono delle persone, del tempo speso, delle energie, degli entusiasmi e (a volte) anche dei sentimenti. Se invece mi iscrivo in un gioco di ruolo con la prospettiva di sparire senza avvisare nessuno appena succede qualcosa, tanto vale che gioco a "The Sims".

Dove ci sono persone, ci sono accordi e avvisi. Ed è un dato di fatto, non una mia invenzione perchè sono pazza. Per tutto il resto c'è "The Sims".




Infatti non ho nemmeno detto che la casa crollata è meno importante del gioco e non capisco perchè uno deve scegliere per forza o uno o l'altro. Si possono fare entrambe le cose: soffrire e piangere per la casa crollata e avvisare gli altri.
Soprattutto nella situazione in cui sono stata io (e di cui nessuno sa, quindi nessuno ha diritto di sindacare e decidere come avrei dovuto reagire!) e che a questo punto non voglio nemmeno stare a spiegare perchè tanto adesso nella vostra testa sono il mostro del portale e sicuramente non vi farò cambiare idea in nessun modo. Ormai mi avete etichettato, quindi... che dire... a questo punto vi lascio che devo prepararmi per stasera che devo farmi trovare sotto il letto di un bambino per spaventarlo. 🧛

quota

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