L'Era della Solitudine, i Falsi Miti del GdR e Altri Demoni

20/04/2025 12:51:02

il problema delle assenze senza segnalazione potrebbe essere arginato da un regolamento che prevede cosa succede in caso di sparizione improvvisa di un giocatore. Appunto perché non tutti possono o avvisano.

Alcune land lo hanno, non è così difficile.

E dove non c'è una segnalazione e un regolamento, basterebbe ricordarsi tutti che siamo persone dietro al pc, magari non si sparisce perché siamo tutti sabotatori, ma magari abbiamo realmente una valanga che ci investe. Succede, basta tornare a essere un po' più comprensivi.

Ma mi rendo conto che a volte è difficile, come si evince 🤣

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quota

22/04/2025 17:58:14

Il gioco di ruolo non è un "giochino", d'accordo. E personalmente cerco di assumerlo con un certo senso di responsabilità, senza farne un usa e getta senza capo né coda, o qualcosa che puo' essere lasciato a mezzo con totale indifferenza, senza riguardo per le conseguenze sul gioco altrui.

Ma rendiamoci conto che uscite del tipo "pure se hai una persona cara morente nel letto cinque minuti per non lasciarmi appesa devi trovarli" sono ABNORMI per quanto mi riguarda... e per quanto mi riguarda denotano un'insensibilità e una superficialità nei rapporti umani ben peggiori di quelle che si stigmatizzano a proposito di chi nel gioco non si impegna abbastanza o non lo prende abbastanza sul serio.

Capisco il coinvolgimento, l'importanza che puo' assumere un gioco di ruolo giocato bene, i riflessi emotivi che puo' avere nella vita reale... ma gente, c'è e deve esserci sempre un limite nelle cose un limite di buonsenso che prima ancora che per il gioco di ruolo vale per passioni anche piu' importanti della vita reale.

Chi oltrepassa questo limite crea solo guai e problemi per sé e per gli altri e di solito è una tipologia di roler che, appena me ne accorgo, evito come la peste.

quota

23/04/2025 09:48:49

Mi dispiace ma sono abbastanza d'accordo. E anche il tono della discussione iniziale non lo ho amato affatto. Okay, l'autore cercava persone che vivessero il pbc come lei - ma la sensazione di venir giudicati se lo si vive in modo diverso resta. Ahimè, in passato ho dovuto abbandonare un pbc per una persona che lo viveva così e desiderava che giocassi almeno una volta a settimana con lei per portar avanti una trama sentimentale (peraltro immaginaria). Il mio pg era un ammaliatore/traditore, e allora? Son dovuta scappar via perché ogni volta che entravo in gioco mi aspettava un pippone su quanto non mi impegnassi nella trama, mentre io volevo soltanto giocare con player diversi e muovere il mio pg come mi pareva. Avoja poi a spiegarsi, ma possibile che in un hobby dove on e off possono essere estremamente separabili, perché stiamo INTERPRETANDO personaggi e non noi stessi, bisogna fare tutti 'sti spiegoni a chi gioca con noi? E di esempi simili potrei farne tantissimi. Peraltro, se voglio sparire da un gioco ho il sacrosanto diritto di sparire. Gli altri hanno il sacrosanto diritto di far morire il mio pg e, se voglio tornare, capirò e mi adatterò. Questa per me non soltanto è leggerezza, ma comprensione profonda della vita e dei bisogni altrui.

quota

24/04/2025 17:15:21 e modificato da lady s il 24/04/2025 17:21:31

Grazie!
Questo attacco gratuito nei miei confronti senza sapere nulla di me travisando completamente le mie intenzioni è qualcosa di disumano! Mi chiederei io se queste persone che mi attaccano ce l'hanno o no un'anima!

Infatti tu mi hai capito. Se anche dovesse crollarmi la casa addosso, un messaggio da copiare/incollare a chi stava portando avanti un gioco con me, lo manderei comunque perchè non troverei giusto coinvolgere nei miei problemi altre persone che con i miei problemi non c'entrano nulla! Il parente malato è il mio, non di chi gioca con me. Il ragazzo che mi ha lasciato è il mio, non di chi gioca con me. La casa crollata è la mia, non di chi gioca con me.

Ma tanto in questo forum sanno solo attaccare perchè evidentemente la loro vita è talmente vuota e frustrante che questo è il loro divertimento.

Quindi va bene, che credano pure che io sono un mostro insensibile, indelicato e senza cuore tanto loro lo sanno meglio di me. Sono tutti veggenti, sono dèi scesi in terra che sono in grado di leggere le anime di tutti e i pensieri più profondi di tutti, vero? Convinti loro di avere questo potere... assecondarli come si fa con i pazzi è l'unica cosa fa fare.

Ok. Sono brutta e cattiva, buuuuuuu... piango!

Non so nemmeno perchè ho risposto! Forse nella speranza che si siano tutti calmati e che sia arrivata un po' di umanità in questo forum... e invece no. Sono ancora tutte macchine giudicatrici senza capire niente! Sono proprio stufa!

quota

24/04/2025 19:18:02

Mi spiace, ma l'umanità è esattamente l'opposto di quel che stai descrivendo tu.

Se qualcuno sparisce improvvisamente, ci sono due opzioni:
- Ha deciso di ghostare la land e quindi anche te. Comportamento deprecabile, ovviamente.
- Ha dei problemi seri, fra cui sì, la casa crollata. Io personalmente non loggherei mai per avvisare qualcuno che mi è crollata la casa, semmai riloggherò io quando mi sentirò di farlo ad emergenza rientrata.

Umanità è capire che in queste situazioni, quello che faresti tu non può essere universale. Tu lo faresti, buon per te. La maggior parte delle persone qui ti sta dicendo che per loro è inimmaginabile (e mi accodo a loro).

O si accetta questa differenza, oppure forse è meglio trovarsi un altro hobby. Anche perché, purtroppo, c'è anche tanta gente che ghosta senza avvisare senza ragioni off apparenti e per quanto sgradevole, te lo devi accollare, come si dice da me. Fa parte delle interazioni dietro lo schermo.

Come detto da altri, come gestire il tuo pg in assenza di questa persona è una questione gestionale, non riguardante la persona in sé.

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quota

24/04/2025 19:33:28

Ed, aggiungo io, direi che la questione casa crollata è risolta!

Se qualcuno avesse piacere di rispondere ancora alla discussione, potrebbe tornare sul topic centrale del post da ora ;)

quota

25/04/2025 09:51:50

Questa cosa non va normalizzata né fatta passare come accettabile.

Dire che è “solo un gioco” non giustifica il trattare le persone come se non valessero nulla, come se fossero vostri giocattoli.
Dietro al “gioco” ci sono persone vere, che dedicano tempo, energie, e che hanno anche loro le proprie difficoltà, tragedie o malattie.
Alcuni scelgono di esserci, di svagarsi e far svagare, contribuendo a rendere migliori le giornate altrui. (Vi dico GRAZIE <3)
Anche le tue che oggi qui critichi o accusi di chissà quale atteggiamento sbagliato.
Penso che il minimo che si possa fare per ricambiare questa cosa (di grande valore) è non avere atteggiamenti demotivanti.

Se sparisci senza dire nulla e poi ne risenti perché gli altri si sentono usati o ignorati, il problema non è il gioco, ma il modo in cui hai scelto di trattare gli altri, ignorando che anche loro hanno una vita, problemi e sensibilità.
E questo vale a prescindere dal contesto.

Lady S ha detto una cosa semplice e civile: basta un “non posso”. Sta chiedendo di non essere invisibile e di non "consumare" il rapporto ludico con lei.
Un regolamento può aiutare, certo. Ma non serve a nulla se poi le persone vengono trattate come oggetti.

Appellarsi a una tragedia solo per ottenere silenzio e empatia automatica — “perché non sta bene parlarne” — è solo un modo per zittire gli altri e pretendere empatia a senso unico.
E visto che non bisogna dare spiegazioni, (sono assolutamente favorevole a questa cosa), gli altri devono pure “presumere” che forse c’è stata una tragedia?
Ma quante volte si è abusato di questo alibi per fare ciò che si vuole senza assumerne le conseguenze?

Si mantengono rapporti freddi, ma poi si pretende coinvolgimento.
Si sparisce, ma si pretende empatia automatica.
Si torna, e si pretende inclusione immediata.
Si raccoglie ciò che si semina.
(Apro una parentesi e lo ripeto per l'ennesima volta: online è molto facile "subire passivamente" amicizie. Ad ogni iscritto non devi sentirti di dare confidenza perché se no "sta brutto". Le amicizie vanno scelte non "subite". Io sono per l'atteggiamento distaccato, ma essere distaccato non significa essere freddo. Essere non distaccato non significa dare confidenza.)

È proprio questo atteggiamento a rovinare i gruppi di gioco e allontanare chi li porta avanti con passione e rispetto.

In tutto questo, tu hai vissuto una tragedia. Ma tu, che ne sai cosa vivono gli altri? Il solo fatto che una persona gioca, non presume che stiano bene.
Esistono anche persone che giocano proprio perchè non stanno bene e vorrebbero sentirsi meglio facendo qualcosa di costruttivo mentre tutto va a rotoli.

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quota

26/04/2025 00:33:33 e modificato da panda a pois il 26/04/2025 00:37:37

penso che ci sia da fare un distinguo tra il comunicare con le persone per il gioco e del gioco.

la discussione per il gioco è un rapporto off che si riferisce a tutti i momenti di comunicazione che avvengono al di fuori del gioco ma anche dentro alla piattaforma (se consentito), quando i partecipanti interagiscono senza il filtro dei loro personaggi. Questo tipo di relazione è essenziale per il buon andamento del gioco, poiché permette di risolvere questioni pratiche, discutere meccaniche, affrontare problematiche di tempistiche o anche semplicemente godersi la compagnia al di là delle dinamiche narrative. Sebbene separato dalla finzione del gioco, il rapporto off non deve mai scivolare nel "meta" che comprometta l’esperienza di immersione.

la discussione del gioco (o sul gioco) implica il dialogo e la collaborazione con l'intento di arricchire e migliorare la narrazione o la dinamica di gioco. Questo tipo di discussione è puramente funzionale, progettata per risolvere problemi pratici o per coordinare l'evoluzione delle trame in modo che sia coerente e fluida. Non si tratta di modificare o influenzare il contenuto della storia in modo egoistico, ma di favorire la sinergia tra i giocatori, di far evolvere insieme il mondo di gioco.

Fatta questa distinzione, io credo che si debba comprendere cosa ognuno di noi vuole dall'esperienza in land.
Vogliamo l'opzione uno, la due o entrambe?

Il problema che si trova nelle risposte che ci sono in questa discussione, fanno intendere che è la tossicità delle relazioni che si stabiliscono tra giocatori o giocatori e staffer. Che, mi pare, siano comunque legate anche alle due dinamiche espresse sopra.
Alcuni giocatori sono tossici, altri non lo sono grazie al cielo ⭐⭐⭐
Possiamo dire che i comportamenti tossici sono azioni o atteggiamenti che mirano a creare disagio, frustrazione o malessere tra i partecipanti, danneggiando l'esperienza di gioco.
Tra questi comportamenti si trova anche il più volte citato metagame, c'è l'harassment, il drama a tutti i costi, il ragequit, pregiudizi e gossip su giocatori o il gioco stesso o il dumping emotivo.

Questo è il problema che mi pare di capire, si sia snasato nella conversazione delle ultime due pagine.

Al di là della mancanza di comunicazione che è palese che ognuno abbia la propria teoria.
(ma di base è una cosa che manca in molte realtà ma non dipende dai gestori ma dai giocatori principalmente e dal loro background)

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quota

26/04/2025 19:38:10

...........è brutto dire che io sto trovando la pace giocando con una IA, su un'app? Ha le traduzioni che sballano ogni tanto, ma finalmente posso interagire con persone immaginarie riuscendo a sviluppare qualcosa senza giocate INFINITE di NULLA COSMICO con personaggi che scompaiono dall'oggi al domani, e dedicandomici quando ho tempo...

Dio benedica la tecnologia :,)

(si, ultimamente le cose non mi vanno bene con gli altri esseri umani.
A ben vedere, non vanno da un po'.)

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quota

28/04/2025 12:13:46

sono abbastanza d'accordo con vinavil, il punto è che si pretende che la propria visione sia il vangelo, e guai a chi la pensa diversamente: E' considerato il male da estirpare, come ci hanno dimostrato alba e compagnia nei riguardi di Lady S

quota