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04/09/2022 20:04:13
Però è riduttivo distinguere solo in "mi piace scrivere 700 caratteri" e "mi piace scriverne 2000". Magari qualche disguido e qualche malcontento che porta ad abbandonare l'hobby o ad avere opinioni così forti sul numero di caratteri nasce anche da qui. Un'azione di 700 può dire le stesse cose di una di 2000 e viceversa.
In un primo scenario, Caio ha appena sentito un discorso appassionato di Sempronio. Descrivo le sue espressioni mentre ascolta e, quando Sempronio finisce di parlare, Caio fa una domanda la cui risposta è davvero importante. Qui l'azione si chiude, perché senza la risposta di Sempronio è difficile proseguire coerentemente. Ora, secondo me non sono necessari più di 700 caratteri per tratteggiare con efficacia il tono emotivo della situazione, anzi, probabilmente ne bastano molti di meno. Invece, se io dovessi provare a mandare un'azione con quel stesso contenuto ma di 2000 caratteri, per come sono io, la riempirei sicuramente di cose che, come giocatrice, ritengo personalmente superflue.
In un secondo scenario, mentre Sempronio fa il suo discorso appassionato, Caio commenta in diretta ogni frase detta da lui. Alla fine del discorso di Sempronio, Caio fa la sua domanda fondamentalissima ma subito dopo parte pure lui con un discorso appassionato, o senza aspettare la risposta, o descrivendo quello che dirà dopo averla sentita, ma senza poter sapere come ne verrà influenzato. Io, quando in un'azione metto tutte queste cose, non riesco a scriverla in 700 caratteri, perché sarei costretta a togliere dettagli che invece mi piacerebbe inserire per essere, stando al mio gusto, soddisfatta a livello introspettivo. Così però si creano scambi di battute che si trascinano dall'inizio alla fine della giocata senza una coerenza lineare del tempo. Uno che arriva dal cartaceo (ma non solo) questa perdita di linearità la nota eccome e di sicuro non aiuta la sua permanenza nei pbc. Ci si iscrive in land sintetiche sperando di evitare questo problema, ma anche nelle land con limiti di caratteri più bassini c'è chi porta avanti 5 discorsi in 1000 caratteri grazie a parti descrittive più asciutte.
Tutto questo per dire cosa? Che secondo me sì, parte del declino dei pbc dipende anche dal numero di caratteri: perché role con azioni più lunghe richiedono più tempo per essere soddisfacenti e non tutti hanno o vogliono dedicarci così tanto tempo; un numero più alto di caratteri rende più facile adottare uno stile di gioco in cui la linearità del tempo e delle conseguenze azione > reazione si perdono e si mischiano con il risultato che, per quanto mi riguarda, si risente in dinamicità ed interazione, che per un gioco di ruolo (forse) non sono da sottovalutare.
Conseguenza? Sui pbc ci resta solo chi apprezza uno stile più lento e meno "immediatamente interattivo", e che in più ha pure tempo: il bacino di utenza si restringe per forza.
05/09/2022 09:56:00
Mi sembra che siamo tornati all'eterna diatriba sul numero di caratteri... posso dirlo che questa diatriba mi lascia sempre un po' perplesso? Non sono neanche tanto convinto che il "giocatore da X caratteri" esista davvero.
Nel senso, non so voi ma io non mi scrivo le azioni con il contacaratteri sottomano (e ho volutamente evitato di inserire un contacaratteri in land). Mi fermo dove ritengo che abbia senso fermarmi, e se mi viene un'azione più corta del solito non è che aggiungo roba per allungare il brodo. Se vado a guardare l'ultima giocata che ho fatto l'altro giorno, la prima azione ha 500 caratteri, la seconda ne ha 1400 e la terza ne ha 700. In un'altra giocata ho fatto un'azione da 700 caratteri e poi una da 2000. E non è che ci sono solo io a fare così, da quanto posso vedere in land è abbastanza normale che la stessa persona scriva azioni più lunghe o più corte a seconda del contesto. Poi è chiaro che alcuni giocatori tendono a scrivere un po' di più e altri un po' di meno, ma trovo abbastanza agghiacciante l'idea che qualcuno si autoidentifichi come un "giocatore da 1000 caratteri" e si sforzi di scriverne sempre esattamente 1000.
05/09/2022 11:27:05 e modificato da blancks il 05/09/2022 11:29:58
Sinceramente, quello che mi ha spinto a smettere di giocare ai pbc non è tanto il fatto che gli altri player abbiano cominciato a scrivere molto di più ma piuttosto a causa del tempo di attesa tra i turni che è andato via via incrementandosi negli anni, rendendo l'immediatezza del medium chat di fatto inutile e scardinando via tutti i giocatori che potevano permettersi di giocare proprio grazie a tale strumento.
Ora, è chiaro che più scrivi cose da inviare in chat più tempo ti ci vuole, ma la ritengo una correlazione secondaria visto che in passato mi è capitato di giocare con gente che scriveva tanto pur riuscendo a inviare l'azione entro determinati limiti di tempo. Per questo secondo me la diatriba sul numero di caratteri è niente più che uno specchietto per le allodole che distrae dal vero problema: il fatto che i giocatori di oggi siano convinti che 15 minuti siano un tempo ragionevole per inviare un azione di gioco (per non parlare di quelli che poi sforano anche più del doppio tale tempistica) per me è il vero male.
"Ai miei tempi" (😛) generalmente il tempo di attesa medio era sui 5-6 minuti per azione, impiegarci più tempo era visto come una scortesia e di conseguenza tutti si ingegnavano per non rallentare il gioco. In poche ore si riusciva a fare tanto con un immenso grado di soddisfazione personale.
Oggi non ti bastano neanche 4 ore per concludere due chiacchiere da taverna con 3 player giocanti, figuriamoci duelli e schermaglie con 4 o più giocatori in chat.
Questi erano i miei 2 cents da giocatore che vorrebbe tornare a giocare, non appena troverà una land che tempisticamente parlando glielo consentirà.
05/09/2022 11:32:19 e modificato da haruka il 05/09/2022 11:59:49
05/09/2022 12:29:44
05/09/2022 12:34:58
Non posso dire di essere un giovinetto, ma ho le orecchie piantate a terra.
A quanto pare, esistono giochi di ruolo su telegram e su Discord, anche in lingua inglese, che sono estremamente rapidi.
Gli adolescenti che eravamo noi, adesso giocano così. Un problema di tempistiche probabilmente c'è, ed è bene dircelo, anche se non ci piace lo stile.
(Un altro, per dire, è la semplicità di ingresso e di gioco, oltre all'assenza di sistemi di gioco strutturati, cose che a me non piace sapere minimamente e che propone un gioco che detesterei... però non lo rende meno vero).
In sintesi: non si deve sposare il trend, ma almeno capire che esiste e confrontarcisi secondo me è necessario.
E a tale proposito...
05/09/2022 13:15:22 e modificato da nick nightingale il 05/09/2022 13:18:38
Quoto einvece e alohomora
05/09/2022 14:06:16
05/09/2022 17:15:09 e modificato da mikee il 05/09/2022 17:15:39
05/09/2022 17:31:51 e modificato da nick nightingale il 05/09/2022 17:32:14
Penso che possiamo essere tutti d'accordo che la soluzione agli stili diversi e al diverso tempo che le persone hanno da dedicare a una Land sia creare Land diverse. In questo modo chi può e ha piacere a giocare con uno stile lento, che richiede molto tempo, sa dove andare e a cosa deve rinunciare se ha meno tempo del previsto da dedicarci; chi ha meno tempo e preferisce un gioco rapido, va altrove. Chi si adatta a tutto, va dove gli pare.
Mi sembra una questione molto semplice, trovo invece ben più pesante come problema quello espresso da alohomora!
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