Role prolisse e inutili.

enelya ha scritto: Il problema è e resta a mio parere un problema di gestione.
Se la gestione è chiara su queste regole, la gestione non manda in chat gente tragica.
Non c'è land dove ho trovato obbrobri descrittivi e lungherrimi, dove la gestione non c'entrasse con la promulgazione di idee senza alcun senso rispetto al gdr online, che sicuramente c'entra con la scrittura ma non è un mero esercizio di scrittura e di italiano, per giunta spesso improbabile.

Il concetto che dovrebbe essere chiaro all'utenza è, in primis, che se entrasse anche Tolkien a giocare potrebbe risultare una schiappa anche se scrive da Tolkien.

Il problema secondo me non si risolve coi limiti al numero dei caratteri.
Una giocata ha ritmi differenziati e spesso anche quelle tra "lunghe azioni" sono bellissime, se fatte in nottata, tra pochi, in giocate più psico-dialogiche che dinamico-combattenti.
E' irritante avere il tastino che ti ferma.

Il problema si risolve in primis con la scelta di master che osservino delle direttive e che prima di tutte le lezioni di spada/magia del mondo, insegnino poche chiare regole.

1- L'azione è distinta in descrittivo e parlato. Il descrittivo è quello che il giocatore scrive sul suo personaggio. E siccome il giocatore è un essere pensante del 2009 non parla con arcaismi e forme desuete, parla normale. QUindi il descrittivo DEVE essere scritto in italiano attuale e lineare.
Il parlato PUO', volendo, essere piegato ad arcaismi, come a vocaboli in lingua. Ma è altamente sconsigliabile perchè, specie se non si è più che preparati e padroni del linguaggio, si rischiano figuracce pessime, si rischia di farci ridere dietro da mezza land, si rischia soprattutto di annoiare gli altri e essere saltati in gioco.

2- L'azione SERVE a portare avanti l'interazione.
Il descrittivo SERVE a permettere all'altro non solo di vedere il pg (cosa per cui basta un buon avatar) ma anche di capire cosa stiamo facendo col nostro personaggio e in che relazione ci mettiamo con lui.
Descrivere un "lampo triste negli occhi" è possibilissimo, ma non si fa perchè è bello o dà un'idea romantica del pg, si fa perchè magari, in un dialogo con un interagente, SERVE che quell'altro associ a un discorso la nostra tristezza e conosca meglio il pg.

3- L'uso dei TAG ha un senso preciso.
Dare la posizione di un personaggio rispetto agli abitanti dello stesso ambiente in chat. Può anche servire, soprattutto in battaglia, a semplificare al fato la posizione dei gruppi, dei corpi, degli attaccanti, oppure degli armamenti.
Ad esempio se si scontrano due eserciti e si vogliono giocare strategie, è utilissimo inserire la posizione, con l'arma prevalente usata, specie se si fa blocco comune con altri personaggi.

Es. [COLLINA-ARCIERI]Tizio sta sulla collina con i compagni di battaglia. Sta incoccando una freccia, bla bla bla, mentre aspetta il bersaglio CAIO.

Insomma, i TAG non servono a indicare abbigliamento, pettinature e il piatto preferito.

4- Ogni giocata ha un suo ritmo.
La lunghezza delle azioni deve essere funzionale al contesto che si sta giocando. Quando in chat ci sono tante persone è opportuno scrivere testi brevi per dare a tutti modo di seguire una turnazione e un'evoluzione della vicenda eterna.

5- Le azioni si scrivono in terza persona nel descrittivo e in prima nel parlato.
Non se ne può più di leggersi riedizioni pessime delle azioni in chat con formule nuove e orride sul piano grammaticale e sintattico.
Un conto è avere una forma limitata e nessuno deve giudicarlo.
Un conto è cercare di fare Dante quando si scrive come Pierino.
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