13/09/2010 20:52:23 e modificato da rebelstaff il 13/09/2010 21:00:02
13/09/2010 21:15:04
In quel passaggio non cito nessuno, mi pare. Parlo di un sistema che, se effettivamente ci hai giocato, richiede l'uso della plancia. Ovviamente ne puoi fare a meno, io l'ho usata solo con gruppi di giocatori piu' giovani, con quelle della mia epoca non ci sarebbe mai passato per il capo, pero', di fatto, gran parte dei talenti legati alla posizione relativa tra pg e png te la perdi per strada, o quanto meno la affronti un tanto al chilo, se non usi il quadrettato, tanto da fare nettamente la differneza dell'esito di uno scontro. Lo pensavo 20 anni fa di Rolemaster, lo penso adesso delle nuove edizioni di DnD. Se un combattimento riempitivo a meta' quest mi porta via meta' della serata, quando potevo risolverlo in 10 minuti, vuol dire che ho perso meta' serata senza mandare avanti la storia. Quando voglio farmi il combattimento superstrategico a suon di combo ho 3 eserciti di Warhammer 40k, una vecchia scatola di Space Crusare, il Trono di Spade e Chaos in the Old World. Da un gioco di ruolo mi aspetto di piu'.
13/09/2010 21:17:49
credo, che l'esito di un'azione, da parte di un master possa essere dettato in relazione ai seguenti criteri (legittimi):
caratteristica: chi ha il punteggio più alto o possiede un tratto che può aiutare, vince.
dado: vince chi ottiene un punteggio più alto ai dadi (sommato alle caratteristiche).
narrazione: vince non chi ha scritto meglio l'azione, ma il personaggio la cui vittoria rende più interessante la scena (può anche valere al contrario, perdi chi è più avvincente per la storia, per come è strutturata, possa perdere).
Io non ho nulla contro nessuno di questi metodi, credo che la scelta debba dipendere dal gioco che si vuole fare.
13/09/2010 21:25:18 e modificato da rebelstaff il 13/09/2010 21:43:53
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