Siamo nerd in quanto giocatori di ruolo? Magari.

17/08/2012 12:00:44

Ecco, leggendo questa discussione è quello a cui ho pensato anche io.
Il fatto che la società oggi come oggi tenda a demonizzare l'uso di Internet e la socializzazione virtuale è solo un passaggio obbligato che anche altri tipi di gioco o svago hanno dovuto subire (chiedete alle vostre nonne, se come me siete nati prima degli anni '80, come venivano ritenuti ai loro tempi quelli che giocavano al bar a carte la sera: perditempo, tipacci, gente che si accoltellava appena fuori dal locale, gente con cui non familiarizzare. Un esempio, eh, nulla più).
In realtà, come in tutte le cose, c'è bisogno di agire "cum grano salis", ossia, tutte le cose, se esasperate e portate a diventare una dipendenza, danno problemi, anche il caffè, anche internet e anche il gioco di ruolo.
Ma esattamente come il caffè, preso a dosi giuste fa bene, e come dicono qui sopra meglio di me, ti fa sentire meno solo quando rincasi in una casa vuota stanco morto.

Ora, il giocatore di ruolo è un nerd? Chissene. L'etichetta non è dovuta all'essenza del giocatore id ruolo, ma ai tempi. Magari un giorno saremo tutti considerati precursori incompresi di chissà quale genialata futura!

quota

18/08/2012 16:17:57

I loved:

Non lo so, non credo abbia senso scomodare alti scrittori british, parlare di "meme" e di Etica nello stesso contesto mi sembra eccessivo e un poco forviante... Da importanza concettuale a qualcosa che non ne ha.
Mi può star bene chiamarlo "Fenomeno", guardando il tutto da un punto di vista superiore ed estraneo (fra 400 anni, quando tutti avranno un micro palmare collegato a facebook con il proprio profilo registrato ad anagrafe al momento della nascita), ma senza girarci attorno, non si parla di analisi logica ma di una etichetta ironica ad una "pseudo" classificazione non contestualizzabile (Ne in maniera politica, geografica, sociale, storica... Troppo differente la PERCEZIONE da regione a regione... figuriamoci oltralpe)
E' una etichetta che si affibbia da e nello stesso contenitore, ripeto, all'esterno di questi "link" multimediali la parola Nerd è quasi del tutto estranea alla logiche e contesti di comunicazione. Indica qualcosa, ma non è universale.
Ha la stessa valenza della nomea che si affibbia a uno/a che mangia il calippo (cosa che "NOTORIAMENTE" implica alcune tendenze sessuali...)

Poi boh, io gioco lo stesso eh... Sono un Nerd? Amen.
Non lo sono? Non mi cambia la vita.

Non riesco cioè a leggere l'implicazione sociale di "Nerd".
Se parliamo di "Bulli" e "Sfigati", nella più attuale e allargata concezione, Si. La disparità e la gerarchia fanno parte della struttura Sociale dell'Essere Umano. Nerd, uhmn, mica tanto...

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quota

18/08/2012 18:32:19

Mere questioni semantiche, secondo me.
Inoltre quasi tutti gli rpg players sono anche nerd nell'accezione estesa.
Senza citare il fatto che persino in America continuano da anni e anni le diatribe sui termini per designare i nerd, gli rpgplayers e i geek.
Quindi perchè privarci di un nomignolo simpatico che ci aiuta, in un certo senso, ad unirci sotto una specie di bandiera e a sentirci un po' meno sfigati quando la società ci condanna?

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quota

19/08/2012 12:55:48

Perchè c'è chi detesta le etichette.
E quella che tu chiami bandiera, in buona sostanza, è riduttiva e particolarmente "semplicistica".
Come a dire che tutti quelli che fanno sport non aprono un libro.
Sono molti i ragazzi che da noi fa sport ad alti livelli anche a livello agonistico o che hanno passioni dinamiche e socializzanti quali il teatro.
L'etichetta nerd è decisamente meno interessante della definizione giocatore di ruolo, esattamente come chi gioca a calcio o chi fa teatro è un appassionato di pallone o un dilettante teatrale.

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quota

20/08/2012 20:08:40

Luca Giuliano, in un suo libro, chiama i giocatori di ruolo "Padroni della menzogna".

Se vi piacce, lo si usa e ponimo fine alle diatribe :-D

quota

21/08/2012 04:06:47

In Italia ogni cosa viene etichettata: categorizzazioni per come la gente si veste, per come pensa, per cosa patteggia sia ideologicamente sia politicamente, per cosa studia, per la propria inclinazione sessuale, per il proprio sesso. Se guardiamo bene tutto viene a suo modo inserito dentro un'apposita scatola sulla quale, poi, viene attaccato un cartellino. Che si detestino le etichette ci sta, ogni cristiano la pensa come vuole.... ci sono alcune persone , però, che le apprezzano anche se l'approccio verso l'uso di queste "etichette" è di stampo puamente ludico e ricreativo, simpatico e non negativo.

Io personalmente si, me ne frego della definizione generale, a mio modo qualcosina la ritrovo leggendo quell trafiletto, qualcosa che combaci con il mio modo di essere... altro no... pace, mi piace comunque essere definito nerd.

quota

21/08/2012 09:12:54

Bhe, io sono bello, intelligente, pratico sport e mi piace il play by chat... Non saprei dire se sono "nerd", però effettivamente mi vesto mala quando sto in casa ed odio pulire piatti e pavimenti (ossia mi trascuro).
Sono nerd per questo o solo uno schifoso zozzone? xD

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quota

21/08/2012 12:45:19

Anch'io sono bello, intelligente, di successo e pratico sport. Ma la mia qualità migliore è la modestia :p
Il problema è proprio qui: sembra quasi che ci vogliamo giustificare...

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quota

21/08/2012 19:04:38

Il realtà la mia sensazione è che il concetto di nerd sia ondivago, e vari a seconda di chi l'utilizza.

Uno dei nerd più nerd che mi possa venire in mente è lo Zuckenburg.
Un altro Steve Jobs.
Attenzione ad autoetichettarsi nerd senza avere le immani competenze tecniche e la capacità di astrarre che possono ave avuto questi due (non cito BG e Winzozz perchà son malata di mela, ma anche lui non scherza).
Perchè nerd è sinonimo di cervellone: credo - ma forse sbaglio - che il termine sia nato al MiT, che non è esattamente una scuoletta, per rappresentare in maniera scherzosa il genio distratto.
Distratto si, ma genio.
Adesso, con tutto l'amore per i compagni di gioco, io di genialità così non è che ne incontro spesso eh?. E mi ci metto pure io.

All'accezione di genio distratto si è poi spalmata sopra la definizione di "persona molto a suo agio con le nuove tecnologie che si trova bene solo con i suoi simili. Grande utilizzatore di Internet" e qui già si ragiona di più, perchè mettici che non è facile socializzare, e mettici che ho voglia di farmi una partita a D&D senza dovermi fare trucco e parrucco e prender la macchina.. beh.. grazie rete, grazie grazie grazie.

Infine, in un rigurgito (orrendo) di riflusso, al concetto di nerd si è sovrapposto quello di secchione, grazie anche a una terrificante trasmissione in TV dove venivano svillaneggiati dei ragazzi che avevano come difetto (a quanto pare) il fatto di amare lo studio e non vestire Dolce&Gabbana o chi per loro.
La civiltà dell'apparire ha messo il suo marchio sulla civiltà del pensare, in qualche modo, e nerd è diventato sinonimo non di genio, ma di sfigato.

Ma.. tornando al discorso di cui sopra, io vorrei davvero tanto tanto esser sfigata come Zukenberg.
Preferirei il suo cervello alle poppe di silicone di fanciulle che non si possono abbandonare nei boschi perchè inquinano.

E allora perchè?

Io credo - amaramente - che sia perchè chi gioca, in qualche modo ragiona.
Tiene viva e attiva la testa, e la piccola parte bambina di ognuno che è quella che chiede perchè.
E chieder perchè credo sia visto con scarso entusiasmo.

Come direbbe Stefano Benni
"Siate maggioranza!"
(cit: Elianto)

quota

21/08/2012 19:40:59

A me fa ridere un sacco che ultimamente dire di essere nerd vada molto di moda. Tanto di moda che lo dicono pure i miei ex compagni di liceo, che c'avevano 3 in tutte le materie che non fossero educazione fisica e religione, ma c'hanno l'iphone, l'ipad e l'ikaz.

quota

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