25/10/2013 21:08:56
Noi siamo la 'più piccola' land sul Signore degli Anelli proprio perchè condividiamo in pieno lo spirito di questo post ed abbiamo deciso di ambientare il gioco a Minas Tirith.
Negli anni abbiamo ampliato notevolmente la mappa (con tanto di documentazione sulle distanze) per dare maggior varietà alle giocate, ma tutti i filoni principali, il GIOCO, è incentrato a Minas senza se e senza ma.
Tempo fa (molto tempo fa) provammo ad ampliare il nostro orizzonte ad Osgiliath ma l'esperimento non diede i frutti sperati proprio per le problematiche di dispersione dell'utenza (ed allora avevamo il doppio dei presenti, parlo di prima dell'implosione del progetto Raiken).
25/10/2013 21:52:00
È vero l'utenza è cambiata, ma è anche cambiato lo spirito d'approccio al gioco, si tende a scambiare il play by chat ( sia tra gestori che tra utenti) con i videogiochi o browsergame e questo crea un controsenso perché in un videogioco puoi avere tutto e subito, per he è già tutto programmato e il giocatore segue gli eventi prestabiliti ,una land invece è in continuo sviluppo ed è basata sull'immaginazione e la creatività di chi ci gioca, perdita di immaginazione ? Impoverimento della creatività ? L'incapacita di sentirsi parte di un gruppo o co,unita e pensare solo a se stessi? Incapacita alla partecipazione collettiva ?Secondo me un pò di tutte queste cose assieme. I giocatori sono cambiati ma c'è da dire che in alcuni casi sono stati viziati e quindi quella che era una brutta abitudine si è trasformata nella norma.
Secondo me quando un giocatore propone o fa notare qualcosa che secondo lui non va bene dovrebbe essere il più possibile partecipe alla soluzione, se ne va? Beh vuol dire che non gli interessa veramente.
Vero spesso e volentieri ci sono anche i regolamenti che limitano troppo ma la soluzione sarebbe di fare e proporre cose più contenute, sia per evitare che tizio saltelli da un pianeta all'altro sia per evitare dispersione come già è stato detto.
Che / luoghi noiosi? Io sinceramente obiezioni di questo tipo non le ho mai capite , un luogo vale un'altro se si vuole giocare si gioca anche nello sgabuzzino delle scope di Gazza, la fantasia non ha limiti! Sono a mio avviso scuse, che io personalmente non capisco, visto che si è fatto riferimento ai giochi su carta, non mi pare che nessuno a D&D si sia lamentato perché dove si svolge il gioco è noioso perché sta al giocatore avere fantasia, io una volta ho giocato per 3 ore in una piazza centrale e non mi sono mai divertito v osi tanto se uno vuole ripeto gioca dappertutto o quasi.
La land non è un pacchettompronto è un progetto in continua evoluzione e mutamento, progetto definito dai giocatori stessi e dalla gestione e dalla loro fantasia e creatività questo è il concetto che bisognerebbe far tornar di moda!
26/10/2013 01:32:51
26/10/2013 13:00:57
26/10/2013 13:22:40
Esiste, a mio parere, anche un ulteriore variabile. Ho visitato recentemente un paio di land appena aperte, e c’è materiale, locations, mercato, corporazioni, per 50 60 utenti, mentre i presenti sono 5 o 6.
Poi della stessa landa, ancora in beta, leggi un commento dove ci si lamenta per la mancanza di oggetti al mercato, o perché non ci sono sufficienti corporazioni già preconfezionate.
Qui, più che sulla dimensione della mappa, secondo me, casca l’asino.
E lo dico perché avevo avuto l’idea di proporre un progetto piccolo, ma non come bacino di utenza o altro, piccolo inteso come ambientazione, mi spiego un progetto Horror ambientato in un piccolo e oscuro villaggio dell’Europa centrale o della costa orientale USA a fine 1700.
E’ ovvio che, in un contesto simile, non avremmo avuto un ospedale mega attrezzato, ma ci sarebbe stato il classico medico di provincia (che spesso fa anche il barbiere o il becchino x intenderci) e l’unico emporio, avrebbe avuto disponibilità limitate. E oltre questo non penso potessero servire quarantaquattro gilde.
Ebbene, sono stata sconsigliata, tacciata di pigrizia e altro simile, mentre, la mia idea era proprio quella di offrire un ambientazione circoscritta che “ costringesse o forzasse” una maggiore interazione tra pg giocanti, piuttosto che avere 15 corporazioni e 8 loggati.
Concludendo, credo che la dimensione e la giocabilità debbano andare pari passo con l’ambientazione, perché ci sono evidenti anomalie in alcuni progetti, proprio perché, come dice l’autore, sono poi pensati eccessivamente in grande….
26/10/2013 13:35:50
26/10/2013 13:52:19 e modificato da starbuck il 26/10/2013 16:28:52
Ero solo in disaccordo con darkabe quando ha affermato che di base un gdr fallisce di solito perchè non pensa in grande. Poi forse avrò mainterpretato le sue parole, in tal caso ritiro tutto.
26/10/2013 15:21:13
26/10/2013 15:38:53
Mi piace quello che scrive Darkabe, circa il gioco espandibile, è un po’ come vestirsi a cipolla, il mattino fa freddo ed esci ben coperto, durante la giornata se aumenta la temperatura ti regoli. Ed il ragionamento non fa una grinza, però per lanciarsi in un progetto limitato all’inizio, bisogna poi anche accettare critiche, quanti commenti negativi abbiamo letto per un gioco aperto la sera precedente in cui, fra le millanta corporazioni mancava quella dei cerusici danzanti? O quante volte si è scritto che non ci sono abbastanza locations?
Ecco forse perché, in fase di concepimento uno tenda a buttarci dentro di tutto e di più, ed escono prodotti preconfezionati anche bene, buone piattaforme di gioco chiavi in mano, quaranta locations con tanto di descrizione, centinaia di oggetti al mercato, una dozzina di gilde simbolettate, e poi, alle statistiche del sito, ove presenti, cinque utenti connessi la sera alle 22
26/10/2013 17:16:26
Concordo a pieno con Darkabe. Pensare un progetto espandibile significa avere lungimiranza, mettersi a tavolino prima di creare il gioco e dire " Ok, all'inizio avrò pochi utenti inizio così, se l'utenza dovesse aumentare faccio queste espansioni, se diminuisce le tolgo" secondo me come ragionamento è sensato. Inoltre spinge gli aspiranti gestori a fare i conti con la realtà prima di aprire un gioco.
È ovvio che chi si lamenta ci sarà sempre, però se si iniziasse a instaurare questo modus operandi per i nuovi peogetti c'è caso che anche i più viziTifiniscono per abituarsi.
Secondo me potrebbe essere anche un modo per fare una prima cernita tra utenti realmente interessati al gioco e quelli no, creando così un piccolo ma iniziale zoccolo d'uro di giocatori e anche il livello di partecipazione dovrebbe aumentare visto che il gioco è sempre in divenire
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