23/02/2015 14:23:17
Il discorso dei dadi è ancora un altro secondo me.
Ci sono innanzitutto differenti sistemi di dadi, e quale sia oggi il più congruo e quello che permetta di assegnare al dado un'incidenza equilibrata, rimane un mistero.
A parer mio il sistema dadi di gdrcd 5.x è quello più vulnerabile, perchè prevede l'utilizzo di un solo dado, ed inoltre il risultato totale del tiro è "viziato" (come è giusto che sia) dal grado di sviluppo delle abilità.
Esempio pratico: un giocatore esperto, che ha potenziato l'abilità o anche la caratteristica (ove possibile) ha sicuramente bisogno di un risultato meno importante, rispetto ad un giocatore meno esperto di lui, oppure semplicemente che abbia scelto di impostare il suo pg su caratteristiche/abilità differenti. Quindi, fatti due tiri contrapposti sulla medesima abilità, al più esperto (consideriamo il D20) andrà bene un punteggio da 8 a 20, mentre ad uno meno esperto servirà un punteggio magari superiore a 17.
Perchè succede questo? Perchè i punti esperienza vanno (sempre giustamente) ad incrementare le abilità. Il problema si manifesta quando esiste un gap talmente evidente tra i due contendenti tale da rendere visibilmente sconveniente per un pg poco esperto, l'intraprendere un certo tipo di "scontro"
Se a questo aggiungiamo il fatto che, certi giochi (e mi fermo sempre nell'ambito di piattaforme costruite con il 5.X) assegnano anche 20 o 30 punti per una quest, e 8 o 10 per una free role, in pochi mesi, constatiamo l'esistenza di evidenti squilibri, e, di fatto la creazione di differenti e non omogenee fasce di pg. E lasciamo perdere poi gli oggetti con bonus che i più esperti (sempre giustamente) accumulano
Chiediamoci se questi interagiscono volentieri gli uni con gli altri.
Inoltre, nella maggior parte dei casi, non viene definito il danno, ed è un altro fattore che secondo me è una lacuna, almeno ci vorrebbe un tiro aggiuntivo da parte di chi lo subisce su "costituzione" per valutarne l'entità.
La conclusione è che, prima di impostare la landa, si dovrebbe tarare meglio il sistema di attribuzione punti esperienza, perchè se è vero che il gap ci deve essere, è altrettanto vero che deve essere colmabile da una variabile (il dado per l'appunto).
Altre piattaforme di gioco (codici proprietari soprattutto) utilizzano un sistema che è invece composto da diversi dadi e bonus, in queste ultime più è sviluppata l'esperienza maggiore è il numero di dadi che si hanno a disposizione, e, utilizzando dadi da 10, si riesce ad equilibrare (sempre secondo me) meglio il sistema, in modo da rendere più competitivo anche il pg meno esperto, affidando in questo caso alla casualità del dado un influenza maggiore, poichè la criticità positiva o negativa è più frequente, indipendentemente dall'esperienza.
Anche qui però, per il buon funzionamento del sistema, è necessario che l'assegnazione dei punti esperienza sia tarata con un criterio proiettato nel lungo termine.
Adesso sono perfettamente consapevole che ci potranno essere altri mille e mille pareri, e sono altrettanto consapevole che saranno tutti giusti e motivati, per carità, e la mia riflessione non vuole nè sminuire il gdrcd5.x (di cui sono sempre stata soddisfatta cliente non pagante) nè ad esaltare altri programmi, ma vuole unicamente portare l'attenzione sul fatto che, essendo il GDR un momento di aggregazione, bisognerebbe spalmare per il maggior numero di PG giocanti possibile, le possibilità di gioco e divertimento (e in questo includiamo anche il sacrosanto desiderio che qualche volta, anche agli inizi, si abbia la speranza di poterla spuntare senza eccessivi danni o menomazione)
23/02/2015 14:41:50 e modificato da argentea85 il 23/02/2015 14:43:58
Io resto basita dalla quantità di persone che sembra avere timore del dado in se e per se, come entità XD
Ma è anche vero che seguendo questa discussione mi sono trovata a leggere interventi a dir poco irritanti nella loro inutilità e dovrei smetterla di stupirmi....
Comunque, per me, come Player, come Master e come futura GestorA (lo so che non si dice cosi, ma mi garba di più u.u) la questioni si riassume tutta in un concetto molto semplice: il dado non decide DA SOLO se il pg campa o crepa, se perde o meno la gamba, se diventa orbo o sordo, come sembra credere fermamente la nostra Mary Bloom.
Per me è OVVIO E SCONTATO che, dado o meno, vadano considerati una serie di fattori.
*Se si tratta di una Quest, è stato segnalato che fosse potenzialmente pericolosa?
*Il pg si è ficcato in una situazione problematica di sua iniziativa o è finito nei guai per colpa di terzi?
*In che modo si sta approcciando al pericolo, come un imbecille che vuole fare l'eroe a tutti i costi o in modo logico e coerente? (poi per carità, se è coerente che il pg sia imbecille, ben venga XD)
*Ha i mezzi per superare il problema oppure è privo di ogni risorsa utile?
*In che modo sta sviluppando le sue azioni? Sono comprensibili, ben strutturate, si capisce cosa voglia fare?
E queste sono solo le prime che mi vengono in mente, ma di considerazioni da fare ve ne sarebbero a iosa.
Per come la vedo io, è assolutamente logico e necessario che prima che un Master decreti un destino tragico per il pg in questione (o che ordini il tiri di dado che potrebbe comunque condurlo ad una fine becera) bisogna analizzare tutto l'insieme.
Ovvio che se sono mesi o anni che gioco il suddetto pg e poi mi arriva il Master Pinco Pallo che dal nulla mi fa tirare un dado per vedere se riesco a salire una rampa di scale, faccio 1, e il pg cade e muore, mi faccio girare le balle.
Ma proprio ad elica.
Ma in questo caso il problema non è il dado, è la land. Che permette a certi soggetti di avere potere decisionale.
Prendendo invece in esame una situazione senza Master, come un una semplice scazzottata da bar tra due pg sbronzi, senza dado come la si risolve? E se nessuno dei due accetta di perdere, perchè ovviamente devono tutti essere piùmmeglio degli altri (cosa che ormai è la prassi, tristemente)?
Il dado serve, a meno che non si parli di una land diceless dove allora ci si affida ai Master e stop.
Una componente di imprevedibilità è necessaria, aggiunge al gioco quel pizzico di pepe che lo rende interessante, altrimenti la noia regnerebbe sovrana.
E concludo ribadendo che NO, IL SIMMING NON E' GIOCO DI RUOLO, checchè ne dicano alcuni da queste parti.
La ruolata di tanto in tanto tra pg innamorati, la serata al pub o la giocata all'insegna del cazzeggio sono cosa giusta e sacrosanta, ma se sai fare solo quello, non provi mai altro e non sai emotivamente ed intellettualmente in grado di gestire nessun'altra situazione di gioco, allora non sai giocare.
Sei un player incompleto.
Stop.
23/02/2015 16:39:03
Mettiamo che un pg faccia l'azione e tiri il dado ed esca 1, poi il master tiri il dado e faccia 2 e quindi determini la morte del pg, questo sarebbe giusto?
23/02/2015 16:49:00
@Dimouniak@
La negatività di una landa in questo senso ci sta eccome scusami.
Se codesta landa sceglie di non aprire corporazioni mediche o sacerdotali, piuttosto che le streghe di Benevento, e poi partorisce quest dove i pg possano venire menomati o feriti al punto tale che ti serve una settimana di convalescenza, e, per questa convalescenza non c'è nessuno, come per gli altri casi di guaritori o streghe, io vedo un anomalia grande come una casa di 5 stanze.
Cosa fai tu? Perdi gioco per una settimana? Giochi da solo/a per ore, creandoti i png che ti vengono a curare o la strega che venga a far l'incantesimo per farti ricrescere la tetta destra? A questo punto è come se mi dicessero: cara, hai perso lo scontro, per una settimana non puoi giocare vai altrove a divertirti o come se esiliassero il pg per il tempo necessario alla fisiologica guarigione del medesimo.
E no, anche a questa. La mia piggia non si vendica di nessuno, perchè ci sono differenti trame di gioco, come spesso capita nei GDR dove il nemico ieri è l'amico di oggi. Non fraintendiamo le cose, non limitiamoci a dividere i personaggi in due tronconi, ovvero quelli che fanno s0lo simming e quelli che menano le mani ad ogni ora del giorno. Un personaggio vive di trame, vive di gioco, e, nel gioco c'è il momento della spada o mazza, come quello della parola o della riflessione. Ho piena fiducia nel sistema master, un po' meno quando non si tiene conto delle conseguenze che determinate giocate possono avere. Lo ripeto, niente contro un gioco attivo in quel senso, niente contro a prendermi i rischi delle giocate che faccio, ma, dall'altro lato una landa deve garantire e non bloccare il gioco, altrimenti una landa che blocca il gioco che landa è? E' una landa che ha sbagliato.
Ergo, vuoi proporre quest e gioco rischioso? Provvedi anche a fare in modo che chi accetta gli esiti di una giocata negativa, abbia la possibilità di curarsi in tempo reale, non di dover stare parcheggiato, altrimenti non lamentiamoci se, quando viene proposto il gioco "duro" il player metta sul piatto della bilancia le potenziali conseguenze e scelga di stare in taverna davanti ad un boccale di idromele e divertirsi giocando a dadi.
La resurgo si resurgo no, è un tema che sarà controverso in eterno. Credimi ho visto lande toglierla,reintrodurla, ritoglierla, inventarsi di tutto, perchè che se ne voglia o meno, il player deve essere accontentato (purchè rispetti le regole) altrimenti cancella la scheda e va a giocare da un altra parte. Costruire un pg, e parlo da giocatrice semplice, e farlo bene, è una cosa lunga, è una piantina che si annaffia, è una piantina che può anche essere pestata ok, ma scelgo io se rischiare di perderla del tutto o meno, almeno con i miei pg.
Però, a differenza di chi impone ad una landa di pensarla come lui/lei io prima di compilare una scheda, il regolamento lo leggo bene, osservo le chat, faccio un periodo di rodaggio, poi delineo bene il pg, perchè stai ben tranquilla che, se il regolamento di una landa mi fa solo sentir puzza di possibili pause forzate di gioco (tra l'altro, torno a dirlo, decise da pg pompati o png che raramente corrono gli stessi rischi, o solo predisposte da essi con l'aiuto della sorte) si stia ben certi che ringrazio, saluto e cambio aria, e lo faccio prima. Ergo, prima si leggono i regolamenti, tra l'altro spesso consultabili prima dell'iscrizione e poi si decide (almeno io faccio così)
Quindi non posso essere d'accordo con te quando sostieni che ci sono modi per non rimanere inattivi, quando hai perso la gamba destra, la tetta sinistra e hai una freccia nel polmone destro che ti impedisce di parlare, a meno che la landa non abbia dei guaritori giocanti, se non li ha, non è il player in difetto è la landa che non dovrebbe partorire giocate potenzialmente pericolose perchè non in grado di garantirne un seguito.
Il diritto di gioco, va salvaguardato a priori, dovrebbe essere lo scopo di un gestore vedere le chat piene, piuttosto che la pagina presenti.
23/02/2015 16:58:25 e modificato da quartz il 23/02/2015 17:05:26
23/02/2015 18:09:23
23/02/2015 18:31:21
23/02/2015 18:59:32
Per quel che mi riguarda, un Master o un qualsiasi Amministratore non è costretto in alcuna maniera a dover limitare la credibilità e la coerenza di una Quest, o di una qualsiasi sessione di gioco solo perchè il Giocatore non vuole perdere il proprio Personaggio.
Se il Gioco di Ruolo accetta la morte delle "marionette", non vedo il perchè i Giocatori debban evitare simili esperienze e lamentarsi per un decesso, quando in fondo fa parte della realtà in cui ci si immerge. Se si accettan le Regole di Gioco le si devon accettare nella loro totalità, spronandosi comunque a rimaner coerenti con gli eventi e quant'altro.
Utopistico, di certo.
D'altra parte, son state inventate, Ahimè(?), le Resurgo proprio per coloro che sono troppo attaccati ai Personaggi e visto che in molti Giochi di Ruolo sono predisposte per l'Utenza (entro ovvie limitazioni) credo che possa essere questo un buon spunto per avvicinarsi anche al gioco "rischioso".
I Dadi posson essere favorevoli così come no, se son previsti bisogna comunque tener conto che così come posson donare un miracolo, posson toglierti la vita. E' il Gioco, suvvia! Ed è anche quel brivido in più che rende una sessione terribilmente appagante, nel bene o nel male.
Kasa.
23/02/2015 20:09:13
23/02/2015 20:13:35 e modificato da enverfrasheri il 23/02/2015 20:15:17
Scusatemi, vedo solo ora la discussione e volevo semplicemente dire la mia. Sarà un pensiero un poco estremo, un poco duro, ma secondo me chi non non vuole fare quest per paura di morire, o arriva a forzare il gioco per paura di morire (arrivando anche a snaturare il proprio pg), non ha la minima idea di cosa significhi giocare di ruolo. Questi personaggi (non li chiamo giocatori perchè per me non lo sono, e anzi io creerei una categoria a parte) farebbero meglio a giocare in land come "minipony", oppure "puffi", o come "peppa pig".
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