05/08/2016 18:33:19
Se nel gioco esiste un sistema di crescita bilanciato, che incentivi il giocatore all'evoluzione, ricompensando sin da subito la buona interpretazione ed una solida costruzione del proprio personaggio, dandogli la possibilità di ottenere successi in almeno un ambito di gioco, non credo che "gli anziani" sarebbero un problema, anzi. =) Solo che, come ho già detto altrove, è difficile creare un sistema simile senza la giusta esperienza.
Se è già stato detto me ne scuso anticipatamente, ma avete scritto taaaaaanto.
05/08/2016 18:50:17
io continuo a pensare che non sia coerenza, affatto.
A parte l'incongruenza del pg di trent'anni che si è comprato tutti i bonus di "giurisprudenza" e risulta più skillato del neo iscritto di 50 (che alle spalle avrà 20 anni di esperienza di bg) ma proprio è un disincentivo immane per chi si iscrive, che se ne guarderà bene dal restare e subire un gioco che ripeto è umiliante. Non coerente. Illogico. Basato su fondamenta off (l'esperienza e i premi).
Non dico che il nuovo debba avere tutto-subito ma nemmeno essere impedito cronico nel confronto con chi gioca da molti anni e poter pareggiare (e anche si superare il pg decennale).
Se manca la possibilità per i nuovi di fare la differenza, col cavolo che restano. E non significa battere i pg che ci sono da più tempo su tutta la linea, ma avere la concreta possibilità (ogni tanto o per settori specifici) di farlo.
Perchè a giocare per avere il pg sfigatello che subisce e basta e vive in un contesto dove è una nullità non so quanto sia gratificante ç.ç
05/08/2016 21:46:38
09/02/2017 19:06:39 e modificato da lom il 09/02/2017 19:08:03
09/02/2017 19:09:38
09/02/2017 20:10:33
10/02/2017 07:27:31
Nessun problema sulla gavetta, va fatta, aiuta il pg, aiuta la sua storia ed aiuta il player ad interpretare meglio ma...
DECENNALI?! DECENNALIII?!?!?!
Non è attaccamento al pg, è morbosità, è ossessione, è malattia. Se un pg mi durasse più di 2 o 3 anni (3 è il massimo che un pg mi è durato) mi domanderei dove ho sbagliato nel giocarlo XD
10/02/2017 10:02:52
E' tutta questione di bilanciamento nella progressione dei pg, e nell'ambientazione in generale.
Se la distanza con un pg vecchio è sensibile ma non lo rende un dio invincibile (per le capacità del pg e/o perché ha pure il ruolo off di imperatore dittatoriale), la cosa è gestibile senza grossi problemi.
Altrimenti i suddetti problemi si creano inevitabilmente, perché di fatto tu gestore hai creato un powerplayer legalizzato: per me che entro oggi, che quel pg sia un amico della gestione a cui è stato dato il pg superman a land appena creata oppure un pg che gioca da dieci anni, è del tutto indifferente nei risultati.
A me non interessa sapere come ci è arrivato: se mi trovo un pg intoccabile che col suo gioco fa i danni delle cavallette, me ne vado.
Le soluzioni sono due: o si sistemano le cose in modo che anche dopo tanto tempo un pg non possa diventare inattaccabile (fisicamente o "politicamente" che sia), oppure quei pg vanno seguiti attentamente dalla gestione per evitare che diventino nocivi.
Ma la prima soluzione la ritengo la migliore, perché seguire il gioco del singolo giocatore è un ginepraio.
Tutto questo discorso, nota bene, prescinde da come il giocatore anziano giochi: perché io gestore non posso sapere a priori se il giocatore che avrà il pg enorme tra X anni sarà un abile creatore di gioco o un pessimo bullo.
10/02/2017 10:54:25 e modificato da cronacheinsane il 10/02/2017 10:58:10
@enverfrasheri: o hai sbagliato qualcosa, o l'hai fatta super bene, non ci sono vie di mezzo (beh o non hai giocato, esiste pure quello). Ci sono personaggi nei live che durano un live perché fanno le ca**ate, e personaggi che durano 6/7 anni (secondo la durata dell'associazione) perché sono riusciti a non fare le ca**ate o le hanno superate egregiamente senza rimetterci il pg.
L'affermazione che fai è da -> "se i personaggi non muoiono il gioco è sbagliato", ma devo dissentire perché che si parli di live, cartaceo o online, questa cosa è solo una convinzione personale da visione soggettiva. Ti potrebbero dire, altri master "Se riesci a sopravvivere a questa avventura, beh tanto di cappello", quindi perché dare una connotazione forzatamente negativa ad una cosa che invece ha un merito di ruolo?
I discorsi-nazigdr da "è così o niente" sono sempre un po' "meh", validi nel proprio oratorio coi propri amici.
Tolto questo, che non è il fulcro della discussione, ma che pure mi preme di sottolineare (e con orgoglio dico che di pg che ho avuto live/cartacei/online, un tot sono morti per st*onzate, un tot sopravvivono con onore), rispondendo a Soshomaru >>>
@Soshomaru: vietare ad un personaggio di fare qualcosa che è in grado di fare, può essere ingiusto e frustrante, quindi il pg grosso che arriva e bullizza il pg piccolo in TEORIA non ha niente di male, in pratica se tutti fanno così, poi vien da sé che qualcosa non va.
Perché la maturità dovrebbe esistere da entrambe le parti:
- il nuovo deve accettare schiaffi in faccia per coerenza? ok ma...
- ma il bullo è caratterizzato notoriamente da una personalità idiota, ergo se tutta la land vanta bulli che bullizzano i nuovi, è una land di personaggi idioti in cui io "nuovo" non ho motivo di interagire, solo per essere il personaggio sfigatello da anime standard che prima o poi diverrà un eroe (se forse quando chissà)
è una pretesa che non funziona :/
La coerenza funziona sempre invece.
Un personaggio superskillato non è detto debba usare le sue skills sempre con chiunque e di continuo. Non ne avrebbe nemmeno il motivo.
Sempre che non sia scemo, ovvio.
10/02/2017 21:50:31
Non fingiamo di non saper riconoscere il bullismo giocatore->giocatore da quello personaggio->personaggio. Sono veramente pochi i giocatori che sanno nasconderlo, quando lo fanno, e manco si accorgono di fare la figura dei fessi.
Il (un) problema del PBC è che la gente si stringe a coorte non appena trova un circolo confortevole di persone con cui interagire, e buonanotte agli altri. Sono tanti piccoli tavoli con quattro-cinque persone sedute che giocano ad un gioco diverso ciascuno, e ogni tanto si tirano una torta in faccia da tavolo a tavolo e lo chiamano PvP.
In un contesto del genere l'accettazione del nuovo è alta fantascienza, perchè ogni tavolo ha un suo sistema di rodaggio per capire se sei idoneo. Se non lo sei, usano il powerlevel dei loro personaggi per mettere in soggezione te - non il tuo pg, ci mancherebbe. Se lo sei, lo fanno comunque, perchè se vuoi entrare nel circolo devi pagare il prezzo della gavetta.
Il che è comico osservato dal punto di vista di un gruppo di giocatori di cartaceo (che ho visto citato come funzionasse allo stesso modo): lì hanno un tavolo, un gioco e un gruppo. Ci sono altri modi per rodare la gente che vuole aggiungersi ad un gruppo di cartaceo, alcuni altrettanto sgradevoli, ma fare parallelismi tra la vita di un pg, l'attaccamento del giocatore e il bullismo da power level tra internet e tavolo, boh, mi sembra inadeguato. Senza contare il tempo medio di permanenza di un giocatore in una land, che è estremamente superiore alla durata di una campagna cartacea, e molto, molto meno pericoloso a livello fisico per il personaggio, specie se ci sono resurgo di mezzo.
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