05/09/2017 23:03:22 e modificato da ghennadi72 il 05/09/2017 23:06:40
Penso intendesse Master di gilda, da Guild Master.
Mi ha ricordato i bei tempi di Ultima online, quando "master" e GM era orribilmente usato confondendo indifferentemente Game Master (master/arbitro/quester/ecc), Guild Master (capo gilda) e Grand Master (che indicava i PG che avevano raggiunto o superato 100 o più punti in una skill)
comunque tornando alla domanda credo la risposta generale sia che tra giocanti effettivi, numero di corporazioni/clan/comelichiami e capi delle suddette organizzazioni ci sia un equilibrio sostenibile, fattore che può variare parecchio a seconda di come è impostato il gioco.
Le gilde possono essere poche o tante, basta che abbiano uno scopo sensato in gioco e che quello scopo non sia il dare al PG un riconoscimento di capacità che altrimenti non avrebbe (modello "lottiano" di gilda, dove fuori dalla gilda non sei nessuno e più alto sei in gerarchia più sei considerato abile).
ps: anch'io eviterei di polarizzare le gilde sull'asse bene/male, ma se la tua ambientazione è fortemente polarizzata in quel senso, perchè no? Magari riserva degli spazi di gioco sensato che dia della neutralità una visione diversa da quella follia del neutrale old style che oscilla a random tra bene e male, ordine e caos, per "equilibrare"....
06/09/2017 06:41:12 e modificato da arisen il 06/09/2017 06:42:10
06/09/2017 11:07:35
Dipende dal numero di giocatori e dal tipo di ambientazione. Allo stato attuale dei gdr pbc direi pochi ma buoni!
06/09/2017 13:21:13
Per me è molto meglio riunire i giocatori che fanno un gioco simile in un'unica gilda anzichè in 2 o più, a meno che, così facendo, non si abbia una gilda di un centinaio di elementi, nel qual caso si può pensare anche di frammentare. Prendendo l'esempio dei Maghi, se il sistema di gioco è abbastanza aperto e lo permette, per me la cosa più interessante da giocare diventerebbe la politica interna alla gilda, la lotta per diventare shalafi, i maestri che si contendono gli allievi migliori per portarseli dalla propria parte, insomma tutti gli intrighi che, con una gilda di 10 persone tutte allineate come intenti, non potresti mai vedere. Questo però è valido solo se c'è una certa plasticità anche nelle gerarchie, quindi se il master sale al potere dal gioco e non perchè messo lì dall'organizzazione (e di conseguenza non è intoccabile ma anzi può anche cadere).
06/09/2017 14:04:53
06/09/2017 22:32:04
Non è meglio o peggio, sono solo due impostazioni di gioco differenti che vanno incontro a determinati gusti in un caso e ad altri nell'altro caso.
Un gioco che abbia POCHE corporazioni vaste e raccolte avrà sicuramente un livello di gioco ampio all'interno di tali gruppi, una buona varianza di personaggi in essi, ma risulterà scarno dal punto di vista delle possibilità, in quanto la gente tende a voler giocare cose a essa affini. In caso di poca scelta, sceglierà il meno peggio, sperando sempre in uno spunto di diversità "a me piacerebbe fare questo, questo e quest'altro, ma non c'è e allora mi accontento di questo ma..." è una frase con cui possiamo, se non relazionarci, almeno intenderci.
Un gioco che abbia al suo interno MOLTE corporazioni, invece, è un gioco dove all'interno ci saranno relativamente meno dinamiche e evoluzioni e il gioco risulta principalmente proiettato all'esterno, ovvero diventa necessario che queste corporazioni interagiscano il più possibile tra loro per non isolare i gruppi. Questa è la chiave di lettura importante: la necessità di entrare in relazione, quindi eliminare tutte quelle fazioni, o gruppi, il cui gioco è proiettato esclusivamente all'interno. I tanto cari gruppi supersegreti per esempio non giocheranno mai come gruppo con gli altri, salvo rare occasioni, quindi non certo quotidianamente (Per fare un esempio anche banale).
Qualsiasi delle due opzioni si scelga, la priorità è la coesione tra tutti i giocatori e il favoreggiamento del gioco, quindi non si tratta tanto di scegliere il migliore degli approcci, tra i due considerati, ma di optare per un sistema che permetta di trarre il massimo beneficio dalla struttura scelta.
...la quale è dinamica: visto il ridotto numero di cui si parlava, conviene un sistema poco dispersivo con poche corporazioni il cui numero e le divisioni potranno crescere quando i numeri lo permetteranno.
07/09/2017 18:40:28
Per quanto mi riguarda un Master, se dotato di personaggio giocante, dovrebbe tenersi quanto più LONTANO possibile dal masterare la corporazione in cui gioca. Ergo sono contraria ai master di corp come capofila/capocorporazione, che dovrebbe essere una carica meramente Ongame e organizzativa. Del resto se uno è bravo a coordinare il gioco, non vedo perché debba essere costretto a fare il master XD
Io sostengo l'idea di partire in piccolo e puntare in grande: poche corporazioni per iniziare e poi proporne di nuove a seconda del bacino di utenza che si raccoglie, eliminando i rami "secchi". Il numero di Master dovrebbe seguire lo stesso ragionamento: pochi ma buoni all'inizio, che sappiano "crescere" e "formare" adeguatamente i nuovi master che si aggiungeranno col tempo. L'ideale sarebbe una proporzione di 1:5, ma non la ritengo una regola aurea. Quello che credo fondamentale invece è che ci sia una figura che coordini tutti i master presenti in land e dia coerenza alle azioni di ognuno, altrimenti si va da un eccesso (non avere master, trame e spunti) all'altro (averne troppi che fanno a cazzotti fra di loro).
In generale non amo le corporazioni con più "anime" all'interno: maghi buoni e cattivi tutti nello stesso calderone per me non hanno senso, magari col solito capocorporazione che incarna l'equilibro della forza. Meh. Le dicotomie non sono il male: sono belle, sono il motore del gioco! Basta saperle sfruttare e non fossilizzarsi sempre sulla stessa dinamica. Certo questi sono discorsi generali che lasciano il tempo che trovano, la cosa più semplice sarebbe focalizzarsi su un esempio specifico e cercare di capire come "risolvere" quello
08/09/2017 10:52:41
Penso che un fato possa essere anche master, basta che non masteri il gruppo in cui si trovi; non vedo quale sarerebbe il problema se venisse tutto regolamentato; anche perché da come ho capito la domanda era proprio questa.
Far si invece che dei master di corporazione siano anche fati senza far parte di un gruppo specifico invece no; provato sulla mia pelle e non funziona minimamente.
08/09/2017 15:01:21
08/09/2017 15:51:17
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