Vera bontà

Vera bontà postato il 28/11/2018 16:04:22 nel forum giochi e dintorni

Non sapevo che titolo dare.

Oggi stavo rimurginando: esistono pg buoni?
Buoni in senso, diciamo, d'allineamento.

Non il "buono-ma-ti-apro-la-faccia". Non quel buono che poi è più un "faccio il buono quando mi conviene".

Un buono puro. Troppo buono anche per sé stesso, se vogliamo.
Quella persona che rimanda a violenza solo dopo aver tentato tutte le strade, e pur lí conserva pietà e rispetto per il nemico.

Quella persona che preferisce convertire all'annientare, che mira al dialogo e alla mediazione.

Quella persona che da fiducia anche quando non dovrebbe, che non si aspetta nulla in cambio.

Insomma, avete capito.

Secondo voi, a prescindere dall'ambientazione, un personaggio del genere può funzionare? Può essere interessante, sia dal punto di vista interattivo sia da quello dell'interpretazione?

Risulterebbe forse stucchevole? Blando?

quota

28/11/2018 16:10:04

Yup, esistono u.u una mia collega da noi muove una Lovegood che è proprio così!

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quota

28/11/2018 16:21:46

E se il cattivo di turno ti uccide tutta la tua famiglia, cosa farebbe il personaggio buono?
Penso che il buono puro-puro non può/dovrebbe esistere e non ho ancora avuto il piacere di vederne mosso uno in modo così eccelso da farmi ricredere.
Temo che stuccherebbe o, peggio ancora, cadrebbe nella pura incoerenza umana

quota

28/11/2018 16:35:15

Credo che se arriva a quel punto ogni opzione di dialogo è già stata tentata. E sarebbe un ottimo spunto di gioco, alla fine:

Andrebbe a scuotere gli ideali del pg nel profondo, portandolo o a ricredersi o a rafforzare la sua fede nei suoi principi ("Forse non tutti meritano misericordia" vs "Non ho lavorato abbastanza")

quota

28/11/2018 17:18:58 e modificato da quod il 28/11/2018 17:24:56

Beh, in realtà non credo che si possa dare la risposta "a prescindere dall'ambientazione"... in una land moderna a tema noir dalle tinte fosche, probabilmente un personaggio del genere sarebbe fuori luogo (così come sarebbe fuori luogo un ciabattino in una land di D&D).

Ma in alcune ambientazioni (ad esempio, dove esistono esseri celestiali che abitano una sorta di "paradiso" e interagiscono con i mortali), questi personaggi si inseriscono benissimo e possono essere giocati al pari degli altri. Nella terza edizione di D&D c'è proprio un intero manuale dedicato al gioco buono-buonissimo (Book of Exalted Deeds, tradotto in italiano come Libro delle Imprese Eroiche). Se vuoi posso citarti qualche passaggio di come suggerivano di giocare in quel libro.

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quota

28/11/2018 18:54:30

Il mio pensiero sul tema è abbastanza allineato con quello di Edinburgh_Staff e gestendo uno storico vorrei anche rincarare la dose, ovvero che spesso il pg buono viene filtrato con la bontà odierna, cioè con la griglia interpretativa dei giorni nostri, mentre a volte -ad esempio nelle ambientazioni storiche- dovrebbe essere filtrato dai valori dell'epoca.

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quota

28/11/2018 21:37:37

I buoni sono il vero male.
E me li trovo tutti in una land horror dove la violenza è la normalità, ma in altre land giocherebbero le persone normali, e anche un pò cattivelli.

Morite tutti, maledetti. xD

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quota

28/11/2018 23:29:17

Il mio pg su una vecchia land Urban Fantasy. Era una sorta di samurai moderno tutto Zen, Bushido e Pace Interiore. In caso di quest non attaccava alle spalle neanche i mostriciattoli più scemi.

L'unico problema di questi personaggi così buoni è l'Off che si viene a creare in alcune land. Specie quelle con eccessivi haters e gruppetti acidelli. Non tutti capiscono le scelte di questi pg, che spesso per eccessiva bontà rasentano l'inconcepibile, per noi abituati ad una realtà ben diversa da quella di un gioco. Quindi, almeno come successe a me, veniamo scambiati per player rosic (non so per quale motivo) e metaplayer che facciamo compiere ai nostri personaggi scelte impossibili da concepire.

Non arrivano a capire, gli haters, che muovere un pg che prende scelte drasticamente buone, è di una difficoltà più unica che rara. Quando invece vorremmo scrivere "Prende la spada e lo trapassa come un fottuto kebab".

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quota

29/11/2018 08:52:30

Molto… molto difficile trovare dei PG buoni puri e che siano interpretati davvero così. Difficilissimo!

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quota

29/11/2018 18:52:05

Eeeeh purtroppo si. Succedono anche queste cose u_u

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quota

29/11/2018 21:58:24

Conosco molti personaggi buoni, senza risultare blandi, che escono dallo stereotipo, creando sfumature differenti di positività.

Nel gdr in cui sono, un personaggio positivo deve gradualmente cancellare la negatività dal proprio spettro emotivo, perciò riuscire a perdonare, come cercare di redimere il personaggio più spietato, arrivare alla violenza in ultima istanza. L'ultima spiaggia, ma non si proba orgoglio per la violenza inferta.
Certo, lo scopo di tali personaggi è ascendere in Paradiso, devono modellare il proprio carattere per essere più divini, che umani.
Un'azione, anche non violenza, può costituire uno sbaglio.
In questa logica, il personaggio è nettamente positivo, il cui scopo è riportare le persone sulla strada della Luce, attraverso atti e parole, frenare il male ma anche cercare di redimere i malvagi.
Questo porta a PVP molto intensi, a personaggi molto particolari, la cui spiccata personalità e la forza sono punti cardine, altrimenti, il personaggio non potrebbe reggere il peso della propria missione.
Lo stesso discorso vale per i personaggi malvagi, che aspirano a discendere all'Inferno, così da servire le schiere infernali.

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quota

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