Bonus pack a pagamento in cambio di benefici ON

18/01/2016 20:35:12

Rispondo per punti:
- puoi essere più specifica su ciò che intendi per "hanno mai inciso nel gioco" ? voglio dire... intendi incidere sulle trame di gioco, sul sito in generale o su cosa in dettaglio?

- all'epoca della "novità" l'utenza si divise fra chi reagì positivamente all'idea e chi restò francamente disinteressato... su un'altra land (hell dawn london) prima dei "pack" si provò invece come soluzione alternativa a proporre dei pacchetti-donazione che prevedessero benefici totalmente off-game (come email personalizzate, firme personalizzate in bacheca, riconoscimento in scheda e cose del genere) e in sei mesi di prova non ci fu un solo supporter, neanche da chi si era dichiarato felice dell'idea perché non influiva sull'on-game... invece introducendo successivamente la "formula" che utilizzo solitamente c'è stata una larga adesione alla campagna di supporto della land... esperienza che mi ha convinto definitivamente dell'inefficacia di bonus limitati esclusivamente all'ambito off-game

- ampiamente, tanto da permettermi di effettuare advertising sulla rete, contest con premio finale in collaborazione con altri portali, eventi grv a basso costo e partecipazioni fieristiche, che ritengo cruciali per promuovere il gdr oltre il "solito" pubblico che oramai è saturo

- più che rispondere a parole ti invito a verificare con i tuoi occhi: la moderazione (sanzioni in punti esperienza o nei casi peggiori il ban) agisce in totale indipendenza dai meccanismi di donazione, proprio perché il sistema è strutturato in modo che l'utente che decide di supportare la land fa una donazione, non "compra" un servizio... i "bonus" sono features offerte liberamente dalla gestione come premio ai supporter e possono venir meno in qualunque momento

- rimostranze vere e proprie nel fantasy non le ho mai avute... nel post-apocalittico le uniche lamentele sono venute da utenti coinvolti in precedenti gestioni, che evidentemente avevano punti di vista differenti... da parte di "semplici" giocatori, invece, non mi risulta

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quota

18/01/2016 21:00:55

Ai supporter vengono regalati dei "bonus", in parte off-game, in parte on-game.
Quelli off-game, per definizione, non possono incidere concretamente sull'ambito on-game, trattandosi più che altro di stemmi grafici, chat dedicate e cose simili.
I secondi, invece, sono pensati per essere strettamente legati alla partecipazione attiva e regolamentare al gioco di ruolo.
Per chi è inattivo o per chi viene moderato per infrazioni al regolamento gli effetti vantaggiosi sull'ambito on-game direi sono praticamente zero.

L'unico bonus in grado di "impattare" sensibilmente sull'ambito on-game del giocatore standard e quindi sullo "sviluppo" del Personaggio è il raddoppio della premiazione per giocata libera.
Vantaggio soggetto a diversi limiti:
- se non giochi, non benefici di alcun bonus;
- se giochi male e subisci sanzioni dalla moderazione, la giocata libera è nulla e il bonus si azzera;
- con le giocate libere non è possibile acquisire più di qualche punto al giorno;
- le quest, che sono la maggiore fonte di punti esperienza per evento, non sono influenzate dalle donazioni

Quindi, per rispondere concludendo alla tua domanda, "per chi gioca male o chi non gioca" ci sono ben pochi vantaggi personali nel fare una donazione.

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quota

18/01/2016 21:14:37 e modificato da lom il 18/01/2016 21:18:28

Le trame di gioco sono indipendenti dalle donazioni, gran parte dei giocatori che "han fatto la storia" della mia community fantasy non erano dei supporter, quindi credo di poter affermare che le donazioni non incidano sulle trame.

Quanto alle Quest e al PvP, il problema secondo me si porrebbe se si trattasse di una land "dice-based", ma essendo la mia "un'ibrida" il Master ha modo di bilanciare il mero confronto numerico con la sua valutazione del giocato, che di certo può avere lo svantaggio di essere soggettiva, ma al tempo stesso non è vincolata forzatamente alla sola "logica dei numeri".
E il master, di fronte a un comportamento non regolamentare o a un'interpretazione altamente discutibile può altamente infischiarsene dei vantaggi derivanti da un ipotetico "pack".
Quindi qui la mia risposta è "ni": i bonus per i supporter possono aver aiutato in parte la crescita di qualche personaggio attivo e regolamentare, ma difficilmente possono aver influenzato gli esiti di un PvP.

Quanto alla tua ultima domanda, il mio parere personale è che chi effettua una donazione per un gdr via chat, oltre al supporto spontaneo, abbia piacere di ricevere un ringraziamento, un premio da parte dell'amministrazione di un gdr, al di là di quanto poi tale premio possa o meno influenzare effettivamente l'ambito on-game.

Un meccanismo psicologico ben conosciuto da tempo su altre forme videoludiche e anche su piattaforme di crowfunding.

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quota

18/01/2016 21:49:19

Vantaggio che nell'eventualità potrebbe anche essere concesso gradualmente? Io penso sempre all'armonizzazione in On e al criterio di crescita generale dei pg, cui ovviamente è necessario pensare quando si struttura un gioco.

In ogni caso grazie per una risposta che non è il solito palleggio. 😎

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quota

18/01/2016 21:52:13

Ehm... No.
Le piattaforme di crowfunding sono un'altra cosa, fra l'altro, dove non si paga per avere un prodotto diverso dagli altri, ma per avere IL prodotto.

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quota

18/01/2016 22:19:12 e modificato da lom il 18/01/2016 22:28:07

Non ho mai scritto che il mio prodotto ludico sia assimilabile a una piattaforma di crowdfunding.
Parlavo, in senso lato, del meccanismo psicologico di "ricompensa" finalizzato all'invogliare un utente a supportare un progetto.


Hai ragione, infatti è una situazione ben diversa, anche fiscalmente.

Nel modello reward, tipo Kickstarter, le ricompense che si offrono hanno un valore corrispondente al contributo finanziario richiesto.
A livello giuridico in Italia si tratta di un pre-ordine di beni o servizi e la compravendita di un bene futuro da codice civile è assimilabile al commercio di beni o servizi già esistenti.

Diverso, anche giuridicamente, è il caso in cui la ricompensa abbia un valore inferiore al denaro versato: nel nostro codice civile, sebbene non vi siano chiari riferimenti normativi per un sistema "freemium", potrebbe rientrare nel caso della donazione modale, cioè una donazione che viene elargita a fronte della promessa di ricevere una ricompensa in cambio, in ogni caso "di modico valore" (testuali parole del legislatore).
In questo caso la campagna è legalmente assimilabile a una donazione e quindi tendenzialmente non imponibile.

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quota

19/01/2016 01:40:38 e modificato da xsin il 19/01/2016 02:32:55

Non ho ricevuto adeguata risposta dal gentilissimo Lom riguardo i miei dubbi espressi. Immagino per ottimi motivi già menzionati nel mio post circa il luogo adatto e la legalità di parlare di simili argomenti in questo forum. Come già espresso, rispetto assolutamente il suo silenzio.

Lo ringrazio, comunque, per le gentili risposte che mi ha fornito in maniera privata con grande gentilezza e cordialità su ben aòtri quesiti riguardanti l'argomento. E ovviamente anche per le preziose spigazioni riportate qui.

Posso porti altre domande privatamente? Non voglio approfittare della tua disponibilità, ma mi piacerebbe molto continuare il nostro sano e costruttivo confronto. Dimmi tu. Non voglio assolutamente disturbarti e quindi chiedo il permesso di scriverti in privato.

quota

19/01/2016 08:27:32

Eh lo so, ma basta dire che le due cose non c'entrano l'una con l'altra, anzi, bastava non menzionarlo proprio, nel caso in cui avessi ragione.

La ricompensa, inoltre, è per chi vende (sempre). Chi compra compie un atto transitivo voluto e necessario per il suo bisogno: Il salumiere mi dice grazie, ma finisce lì. Se il salumiere mi da mezz'etto di finocchiella in più, è perché magari mi conosce o gli sono simpatico. Questo perché il salumiere fa pagare equamente tutti in base alla bilancia.

Le donazioni e i supporti dovrebbero funzionare in maniera differente da questa logica, ma non mi sembra sia così...

Prego, quindi, di non confondere le due cose.

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quota

19/01/2016 10:38:32 e modificato da musicamusa il 19/01/2016 10:39:13

A quattrodici anni ho pagato su Extremelot un cambio razza ed un cambio nick per la cifra totale di € 10.
(Continuo a sostenere che fu un affare.)

Non sono contraria in linea di principio all'acquisto di gadget, purché i gadget consistano in utilità che non mettono un giocatore in una posizione di privilegio sostanziale.

Per esempio: se vuoi pagare 5 € per avere la possibilità di avere una magione arredabile come se stessi giocando a The Sims, mi va bene purché i giocatori non paganti possano comunque giocarsi una casa privata gratuita standard.

Mi rendo anche conto, però, che onestamente non mi vengono in mente esempi di altri gadget "carini ma inutili".

quota

19/01/2016 11:06:07 e modificato da dreamofyougdr il 19/01/2016 11:07:49

i gadget, secondo me, devono essere concepiti come aggevolazioni per il giocatore ma non per il Personaggio:

- La magione (gadget) dove hai determinati strumenti e possibilità di personalizzazione, a differenza di un'abitazione (ottenibile in monete di gioco) dove magari hai la sola chat - da noi ad esempio quest'ultima ha sia il deposito dei certificati che degli oggetti ad uso singolo, oltre al tavolo alchemico per creare le pozioni, etc.

- La posta estesa (gadget) che permette ad esempio di avere 300 missive al suo interno, contrariamente alla posta standard dove magari hai 20 spazi.

- La lista amici che ti permette ad esempio di mandare missive multiple con un click, anzichè nella maniera tradizionale inviando le missive singolarmente, uno per uno.


Questi sono alcuni esempi di Servizi a pagamento che possono starci in toto visto che non intaccano il livello ongame.

Se parliamo di cose superflue, forse si, la carta ed il simbolo personalizzato. Una o più skin disponibili per differenziare la solita grafica standard.

quota