Buon Gioco

28/06/2024 18:02:40

Vedo di aggiungere qualcosina a quanto già è stato detto (e non so se quanto sto dicendo, in effetti è già stato detto e mi è sfuggito.)

Buon gioco è:

- Quando perdi e riesci ad evitare di distruggere il pc o eventualmente trovare ogni cavillo per dimostrare una scorrettezza.

- Quando vinci e riesci a condividere la tua vittoria in successivi spunti di gioco, anche per altri tuoi compagni o per coloro che hanno perso.

- In generale (per chi invece magari si da più al simming) quando riesci a coinvolgere - o farti coinvolgere - in spunti di gioco che portano ad un evoluzione di una trama, che sia tua, di un altro pg o della land in generale. (Mi pare che questa però sia già stata citata se non ricordo male)

Tutte le altre cose, come rispettare il regolamento, le tempistiche, scrivere in italiano ecc... credo che o siano state dette o siano sottointese.

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quota

30/06/2024 15:20:55 e modificato da mikee il 30/06/2024 15:27:02

Per me, certe cose non sono solo inevitabili, ma intollerabili.

Figuriamoci per Fiamma che deve investire il doppio del tempo di un giocatore per far funzionare la land.
Il fatto che se "l'è cercata" non equivale a triturarsi i gioielli con una mazza chiodata.
Il suo tempo e le sue energie devono essere spese in modo sano e costruttivo per costruire qualcosa di duraturo nel tempo e richiede la stessa cosa dalle altre persone, niente di più.
Quando la land attraversa momenti difficili, lei deve impegnarsi il doppio per ispirare e risollevare la situazione ritrovandosi con persone che arrivano con certe pretese, aspettative irrealistiche, critiche affrettate e lasciando la "spazzatura comportamentale" a chi resta.

Per fortuna, si ringrazia per avere avuto Dalton, Lyssa, Ephe (e altri con la speranza che se ne aggiungano altri), persone straordinarie che meritano ogni riconoscimento per il loro contributo, al netto di:
- Le difficoltà che non mancano.
- Alcune divergenze d'opinioni e anche liti.
- Non sempre tutti sono d'accordo.
- Ci sono alti e bassi.
- Non sempre le cose vanno per il verso giusto.
- A volte tempi che mancano.
- A volte Fiamma ha i suoi momenti no, fa le cose in ritardo o si spiega male; in fondo è una persona e va trattata come tale, senza dimenticare che ha una vita.
- Allo stesso modo, ci sono giocatori che attraversano periodi difficili, fanno le cose in ritardo o comunicano male; sono persone che vanno aiutate e comprese, ricordando che ognuno ha la propria vita.

La normalità e la via di mezzo, e certe cose non sono negoziabili.

La nostra soluzione è stata i numeri della land, inevitabilmente, perché se si deve trasformare in questo:



Anche no.

Non siamo genitori, non siamo psicologi, né un rifugio per chi ha il "carattere difficile" o chi non sa stare con gli altri, soprattutto non ci pagano per fare ciò che facciamo.
Oltre alla capacità di scrivere in italiano comprensibile, la capacità di collaborare con gli altri è la seconda skill importante per noi per partecipare ad un PBC.

Se una persona adulta, capace di votare, lavorare e mantenere una famiglia, esperto di questo e quello del gdr, non riesce a comprendere che certi comportamenti non sono accettabili e contribuiscono a creare un ambiente pesante, la x è in alto a destra.
Per noi, questa è la linea da seguire. Nel 2024, un enorme basta con certe cose.

La soluzione è semplice: chi sceglie di partecipare a PN deve rispettare determinate regole narrative e di civile convivenza.



Non siamo stati fortunati, semplicemente non siamo rimasti a guardare.
Le polemiche ci sono state dentro e fuori dalla land, le invidie ci sono state, malelingue su Fiamma a non finire, gente che creava caos, ma non siamo rimasti a guardare.
Come staff interveniamo sui fatti (su PN è tutto registrato) e grazie anche alle segnalazioni degli utenti che hanno portato alla nostra attenzione certe situazioni dimostrabili, abbiamo verificato e agito.

Inoltre, non tutti sono i benvenuti se non si comportano adeguatamente.

Lo stesso vale per i giocatori: abbandonate le land che presentano certe caratteristiche negative, perché certi comportamenti e parole non devono essere tollerati in nessun caso, che si tratti di questioni serie o di un gioco.

Su PN siamo pochi e speriamo di incrementare il numero, a patto di trovare persone normali, altrimenti va bene così. Si è sempre giocato benissimo da tavolo in 5, non è un dramma avere una land con pochi giocatori. Chi la pensa diversamente può continuare a iscriversi a land numerose che però hanno certi ambienti, ma a quel punto smettete di lamentarvi aspirando cambiamenti che è lapalissiamo che in quella land non ci saranno. Se capiti in una land tossica, può succedere, ma se la riscegli, è colpa tua.



Faccio riferimento solo a PN, non mi permetto di parlare di altre land.

Quante volte sono capitate discussioni off di giocatori scontenti che avevano un certo status non riconosciuto dagli altri giocatori, gridando al cattivo gioco?

Sai perché?
Perché quello status deve essere percepito dai giocatori con cui giochi.
Sai come si fa?
Nelle situazioni che possono accadere in land, dimostri a fatti quelle caratteristiche, scriverlo con una frase da background, non basta.

Autoassegnarsi uno status che non è riconosciuto dagli altri giocatori non serve a niente.

Quando ti iscrivi e parti dal niente, renditi conto che agli occhi degli altri giocatori e personaggi, il tuo PG in quel momento è niente. Puoi avere 100 denari o 0 denari, puoi essere stato gestore, master o puoi essere Dio sceso in terra, ai giocatori con cui ti interfacci e che ti vedono per la prima volta, non importerà nulla di tutto questo.
Conta solo il gioco che produci e non sono 100 denari e ne 0 a fare la differenza.
I background sono un punto di inizio, il resto è tutta responsabilità tua.

Se sei un inquisitore e poi, 9 volte su 10, giochi che "comprendi il personaggio per le sue scelte spinto dall'affetto dell'amicizia profonda creata", il 99% della comunità non sarai considerato un inquisitore, indipendentemente dal simbolo accanto al nome. Puoi essere iscritto ieri o iscritto da 10 anni, se nel tuo gioco non rendi il personaggio che pensi di giocare, è tutto inutile.
Non ci sono master che possano andare da tutti i giocatori e dire "oh, guarda che Tizio è un inquisitore". L'unica persona che porta cattivo gioco è chi si autodefinisce qualcosa che non è.



1- L'ho già spiegato prima qui.



2- Non è un problema, non ne ho mai fatto un punto di argomento questo. Esistono persone che, per davvero, succedono cose per cui non possono partecipare. Se succede a Fiamma, perchè ad altri no?

3- Ed è quello che cerchiamo di far capire, indirizzare il giocatore in un personaggio più profilato, perchè purtroppo, i giocatori non sempre hanno coscienza delle loro potenzialità. Esistono molti casi in cui, un giocatore si incapponisce in un gioco che pensa gli piaccia, quando è portato e si diverte di più in un'altro. Allora fai quello no? Poi la decisione finale spetta al giocatore, se vuole fare quello, nessuno glielo impedisce, poi al 99% delle volte se ne va perchè non gli diverte. Magari questo passaggio evitiamolo prima. xD



Guarda, Fiamma è stata master di Naruto World (oggi chiusa) nei tempi in cui c'erano 300 persone collegate contemporaneamente per giocare.

Ci sono stati gli stessi problemi, non tanto perché non ci sia stato sforzo dall'alto — avevano dalle 40 alle 80 staffer (non ricordo) e far collaborare 40 teste è difficile. Ma per gestire una community così numerosa, è necessario avere la fortuna di uno staff numeroso di persone che condividano il tuo stesso modo di gestirla oppure, l'unica soluzione è quella portata avanti da nick: profilare meglio l'offerta per richiamare giocatori con caratteristiche specifiche affinchè puoi riuscire a avere un numero di giocatori adeguato da garantire i giusti standard e controlli.

Se raccogli tutti solo per fare numero, è una conseguenza inevitabile che non c'è soluzione all'ambiente tossico, alle polemiche e al cattivo gioco. Per questo spero che nel tempo si superi un pò il concetto del "land numerosa, land di successo".
È un po' come creare un parco giochi dove pretendi di coinvolgere tutti, ma poi hai attrazioni solo per bambini; sarà inevitabile che i giovani si lamentino e scatenino polemiche contro il parco per mancanza di attrazioni per giovani.

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quota

01/07/2024 10:36:44

Premetto che secondo me è tutto soggettivo perché quello che piace a me potrebbe non piacere a qualcun altro, infatti se abbiamo esperienze di "cattivo gioco" è perchè quello che per me è "buon gioco" non lo è per l'altra persona.

Un buon gioco c'è quando:

- C'è un'evoluzione della storia, un percorso da fare, delle tappe da raggiungere... e non tante role copia-incolla tutte uguali

- Non c'è confusione tra on e off, tra il legame che c'è tra i personaggi e quello che c'è o potrebbe esserci tra giocatori

quota

01/07/2024 12:00:14

Salve!
Un buon gioco per me è = originalità della land, sviluppo, come viene gestita da master e giocatori alcune scelte, origjnalità di eventuali quest, trovarsi bene a giocare con i giocatori.

Opinione personale ovviamente. :)

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quota

01/07/2024 18:18:12

Sono il primo a dire che non bisogna far partire la gente dal livello 1 (e in generale, anche dove non ci sono i livelli, un PG appena iscritto dovrebbe essere significativamente più potente di un qualsiasi PNG di ambientazione), ma non mi puoi paragonare un pbc a una campagna di D&D al tavolo. Nemmeno una land di D&D può avere le stesse logiche di una campagna di D&D al tavolo, in primis perché non puoi pretendere di avere il master che ti segue tutto il tempo, e in secondo luogo perché i giocatori sono molti di più e non tutti partecipano a tutte le quest.

Se hai una land dove i PG progrediscono a livelli, non importa quale sistema usi per farli avanzare, a lungo andare ti ritroverai comunque con grosse disparità di livello tra un PG e l'altro, fosse anche solo perché uno gioca tutti i giorni e un altro si fa vedere una volta al mese. Se ti sembra intollerabile che ci siano grosse disparità di livelli tra un PG e l'altro, non usi un sistema a livelli.

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quota

01/07/2024 20:44:05

Ne avevamo già parlato mi sa, ma dico due cose:

1) i sistemi a livelli non li trovo infatti ottimali per i pbc. Ovvio che se vuoi una Land D&D ti tieni i livelli, ma a quel punto ci sono comunque cose che si possono fare per non creare un gioco totalmente spaccato (non approfondisco perché come detto, se n'era parlato!)

2) anche dove non ci sono i livelli si creano disparità a lungo andare, è naturale che sia così. Il punto è sempre intervenire per ridurre il più possibile il rischio che il gioco si impantani generando frustrazione. Come sopra, si possono fare cose per aiutarsi

Fin qui tutto sensato. Il problema che ci vedo io però è che spesso non c'è interesse ad affrontare queste situazioni con lo spirito di chi vuole creare un gioco bilanciato (per quanto possibile), perché c'è chi vuole nei livelli o comunque nella disparità di crescita trova uno strumento di controllo del gioco e dei giocatori.

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quota

02/07/2024 08:53:52 e modificato da mikee il 02/07/2024 09:00:23

1- L'impostazione base deve permettere all'ultimo arrivato di avere un contesto nel gioco della land a prescindere dal ruolo. Non deve allinearsi a chi ha il pg strutturato.

Il giocatore deve trovare il gioco che fa per lui rispettando idee e caratteristiche personali senza trovarsi con un gioco impostato da altri.
Purtroppo, la risposta a questa struttura è tutt'altro che positiva su PN.

Non si cambierà la struttura, ma dire che i giocatori non vogliono questo, per noi non è la verità.
Questo sistema va avanti da 2016...


2- Il discorso che il pg parta da zero (poi cosa si intende partire da 0?), allarghiamo l'argomento oltre a quanto citato, facendo anche altri esempi:

- Nel 2023 c'è stato l'assedio. Abbiamo due giocate d'introduzione al gioco e l'arrivo del pg con la prima giocata è stato determinante per le sorti dell'assedio. Dopo quella giocata che si è salvato, non ha giocato più. Peccato perchè sarebbe partito dallo status di eroe. Non sarà il primo e nemmeno l'ultimo.

- Nel 2023 si è iscritta una ragazza che, dopo 3 settimane, ha partecipato alla battaglia finale di una serie di quest durate un mese. La ragazza ha voluto a tutti i costi organizzare la giocata finale quando aveva appena 1 ora di tempo. Le è stato spiegato che è meglio avere più tempo e che, essendo l'ultima battaglia, non è una giocata come le altre. Non ha sentito ragioni e ad un certo punto, durante la giocata, ha dovuto staccare. Oltre a rovinare il momento e ridurre tutto a "tanto è un gioco, non bisogna prendersela, ho fatto del mio meglio e non volevo bloccarvi il gioco", ha peggiorato la situazione, suscitando la rabbia di chi giocava da più tempo e aspettava questo momento con piacere. Inoltre, togliendo un pg in un momento cruciale dello scontro bellico, ha messo a rischio la sopravvivenza degli altri pg. Questa situazione è l'ultima di una lunga serie, sempre dello stesso taglio.

- Un'altra giocatrice, alla sua 4ª giocata, ha partecipato a un evento in cui è apparsa una divinità (comparsa solo una volta nel 2011) avendo un ruolo fondamentale nella trama, ma non ha compreso la portata della situazione. Ha giocato altre due volte ignorando l'accaduto e poi ha smesso di giocare in quanto la land non era adatta a lei. Errore nostro, troppo poco tempo è stata in land per capire se era adatta a lei.

- L'ultima giocatrice, due mesi fa, ha assistito a un evento davvero importante dopo 2 settimane che giocava assiduamente. Non ha capito cosa ha visto e dopo una settimana, ha smesso di giocare. Questo, per rispondere al fatto che 1 mese, è troppo poco come tempo per valutare una land. (2 settimane non puoi capire il significato di ciò che vedi e non dai tempo alle persone di dare seguiti perchè se tu puoi giocare così tanto, non è detto che gli altri abbiano lo stesso tempo da dedicare. Parliamo di una persona che si fa 2 giocate al giorno 5 volte a settimana, di un'altra che ne ha 1 al giorno).

Potrei fare un elenco lunghissimo sulle opportunità ed occasioni mancate. Non fa niente se giochi da 10 anni o 1 mese ai pbc, integrarsi nelle trame di una nuova land richiede tempo.

L'ultimo arrivato non si rende conto del peso degli eventi (perchè ha bisogno di tempo ed esperienza per capirli) e non attribuisce il giusto valore, mancando di rispetto verso altri che hanno maggiore interesse su alcune trame costruite nel tempo.
La scusa del "tanto è un gioco" squalifica le persone, il loro tempo, il loro impegno e l'investimento per costruire la storia.
Bisogna togliersi questa orrenda abitudine di citarlo a convenienza per nascondere i propri comodi personali.
Il fatto che non si renda conto non può rovinare il gioco degli altri o esporre a rischio i pg altrui senza veri motivi pur di integrare i nuovi giocatori e dar loro maggior peso negli eventi. Sono concorde con il discorso di Vinavil: quando muore il pg di un giocatore, non è detto che il pg successivo riesca a instaurare lo stesso feeling. Non si intende evitare di farli morire, ma neanche farli morire perché gli altri giocatori non danno il giusto peso a ciò che succede.

Questo non è buon gioco, non è la strada giusta e non c'è soluzione nel dare ai nuovi maggior status, potere o altro perchè hanno bisogno di tempo ed esperienza per capire il valore di taluni fatti, saper interpretare correttamente gli eventi riconoscere quello importante da quello poco importante.

Dopo l'ennesimo tentativo, a meno che il giocatore non dimostri di comprendere la situazione sopravvivendo a ben'oltre al mese di gioco, non succederà mai più.

Si da al giocatore ciò che dimostra con il proprio gioco nel tempo, ne più e ne meno.

Quindi la retorica del "ma io parto da zero, non è giusto", "partire da zero è mentalità antica", "è un tentativo da parte della gestione di maggior controllo" per me è una frase ingiusta e squalificante nei confronti dei giocatori più meritevoli che parlano meno e dimostrano a fatti le cose.
Nessun controllo, solo la giusta meritocrazia basata sui fatti, non sulle chiacchere.

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quota

02/07/2024 09:07:53 e modificato da raindon il 02/07/2024 15:43:50

I livelli erano solo un esempio di "potenza" conosciuto e facile da quantificare, e credo che tu abbia perso il punto, percui provo a rielaborare.

Il problema non sono i livelli: le stesse problematiche si possono verificare in una land che i livelli non ce li ha ma usa i px per alzare le singole abilità, o in una survivor in cui le abilità sono fisse e conta l'equipaggiamento.

Il problema è che molte land non fanno nulla per diminuire il divario che già naturalmente si forma tra pg giocanti da tempo, e pg appena arrivati. Poi che questo divario sia in px, livelli, tappi di nuka cola o fiale di sangue di antidiluviano, poco cambia. Ci sono già tante cose che sono ineliminabili, tipo la rete di contatti del pg e del giocatore, e la conoscenza delle trame. Tutte le altre differenze tra pg nuovi e vecchi, secondo me, andrebbero appianate il più possibile e non rese più ampie.

Non riesco a declinare questa cosa in maniera generale perchè ogni land ha i suoi mezzi per far progredire i personaggi, ma per fare qualche esempio:
-una storica in cui è possibile partire con un pg facoltoso/stimato/altolocato
-una D&D in cui il livello del pg in ingresso non è 1 ma è vicino a quello medio degli altri PG
-una land a px "gdrcd based" in cui all'iscrizione ti assegnano via via più px man mano che i pg già giocanti li hanno accumulati
-una zombi survivor in cui all'ingresso non hai solo un bastone e le mutande, mentre il resto dei pg hanno costruito dei campi fortificati.

Ecc ecc...

Io sinceramente, al contrario di Nick, non credo che questa tendenza scaturisca in ogni pbc dalla volontà di creare una specie di feudalesimo sociale, sono più che altro convinto che in molti casi chi crea un gioco semplicemente non si ponga il problema e replichi senza pensarci l'unico schema che ha mai visto (anche se forse quello iniziale era sì fatto con intenzione). Lo dico perchè quando fai questa proposta a qualcuno che sta creando un gioco nuovo, per prima cosa ti dice "Ma sei matto? E quindi uno che gioca da un anno deve avere le stesse ricompense di chi è appena arrivato. Ma questo è inconcepibile! Così tutti i giocatori vecchi se ne andranno e il gioco sarà in mano ad un continuo ricambio di niubbi". E' solo dopo qualche tempo che si riesce a trattarla non dico come una proposta buona, ma almeno valutabile.

D'altra parte questo approccio crea una fila di problemi consci ed inconsci che alla lunga sfibrano le interazioni tra pg e tra giocatori, primo tra tutti la voglia di buttarsi in gioco dei nuovi. Perchè se mi iscrivo ad una land GoT e la mia casata possiede una palafitta con pali appuntiti mentre tutti gli altri hanno feudi con vigneti, castelli, flotte e draghi, è molto più facile che mi passi la voglia.

Al contrario, tutte le land in cui venivano prese delle precauzioni per evitare questi squilibri funzionavano meglio, avevano climi più sereni e i "nuovi" venivano tirati immediatamente dentro nel tessuto sociale. E io personalmente non ricordo nessuno che abbia mai detto "eh no, io sto gioco la mollo perchè gioco da tre anni e non mi sento ricompensato a sufficienza rispetto ai niubbi". Se giochi da tre anni hai comunque tante tante carte in più di uno che ha iniziato quella mattina.

Spero di essermi spiegato meglio, e spero anche che si capisca perchè lo ritengo parte del "buon gioco".

quota

02/07/2024 15:42:13

quota

02/07/2024 16:12:04

Queste poche parole andrebbero incorniciate e pubblicate in ogni land.

Concordo in pieno: a prescindere da quale sia la fonte, buon gioco è quello che ha come scopo il far progredire (le storie dei personaggi, la storia della land, le relazioni tra le parti, le interazioni dei giocatori, le dinamiche interpersonali, poco importa).

Quando si riesce a fare questo, per me si sta proponendo buon gioco.

Ciò perché purtroppo anche il concetto di divertimento, per quanto sacrosanto, è opinabile e personale: quello che diverte me, può anche non divertire altri. Quindi non ci si può appellare al divertimento, che è importante sia chiaro, come metro di giudizio universale del "buon gioco".

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quota

Sword of Mystiria

Articolo di presentazione di TSoM a cura di Fantagiochi

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