Il Diceless nel PvP

27/08/2019 21:23:38

Sempre un "dado" si tira (o meglio esiste un evento casuale) solo che la regola che lo decreta non è nascosta al giocatore.

quota

27/08/2019 21:26:20

Ti rendi conto, vero, che equivale a dire che non capisci l'avversità di alcune persone ai cetrioli e la loro preferenza per le carote?

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quota

27/08/2019 21:30:56 e modificato da ghennadi72 il 27/08/2019 22:42:21

Mi dispiace ma il giochino del "io piscio più lontano" o il misurarsi l'attrezzo col righello ha smesso di appassionarmi qualcosa come una quarantina di anni fa. Entrambi amano la montagna e amano arrivarci in cima, anche se lo fanno in modo diverso: non perchè gli uni non capiscano i vantaggi, l'efficienza, i rischi e la convenienza dell'altro modo, ma perché della montagna e dell'arrivare in cima apprezzano aspetti diversi e di conseguenza quello che per gli uni è efficienza è un delirio per gli altri.
Esattamente come un campeggiatore appiedato, un motociclista da notte in motel e giorno su ruote, un camperista che si porta a bordo anche l'estrattore di succhi e l'impianto satellitare per non perdersi i documentari di National Geographic, e un patito di villaggi vacanze con animazione inclusa, amano tutti il turismo, anche se viaggiano e fanno turismo in modi diversi e incompatibili fra loro e nessun pallone gonfiato ha il minimo diritto di dire "io sono più turista di te perchè il Vero Turismo si fa come dico io".

Sostituisci "turismo" con "gioco di ruolo" e "turista" con "giocatore di ruolo" e forse ci arrivi.

Trovo semplicemente infantile il continuare a suggerire che vi sia un sistema in assoluto migliore dell'altro ignorando che TUTTI giochiamo di ruolo in modi diversi e suggerendo di conseguenza che chi preferisce questo o quel sistema sia un non-giocatore-di-ruolo.

Sono mondi in qualche modo incompatibili alla radice, ma sono tutti sottoinsiemi del gioco di ruolo.
La tua stessa frase "tutto sto sbattimento per non tirare un dado" dimostra che non ci arrivi proprio ad afferrare e accettare l'idea che per giocatori di ruolo diversi da te "tutto quello sbattimento" è una parte sostanziale del gioco, di cui a te legittimamente può non fregare una ciolla esattamente come io considero una cagata pazzesca decidere col dado con quanto coraggio mi sveglio al mattino esattamente come mi darebbe il malditesta il solo pensiero di tornare a giocare "alla lottiana".

Ma questo non ha niente a che fare con l'essere o non essere giocatori di ruolo, o essere giocatori di ruolo migliori, più avanzati, più fichi o col pisellino più lungo.

Ecco perchè sono ormai rassegnato al fatto che non capisci manco di striscio che il non voler usare un dado non ha niente a che fare con l'efficienza del sistema o col "quale sistema è meglio" o con "questo é gioco di ruolo, quello no".

Gusti, Nick, gusti diversi per modi di giocare di ruolo diversi. Non "scuse".

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quota

27/08/2019 22:58:57

Ecco, sono d'accordo.

Quando dico che "non capisco lo sbattimento", intendo che per me ha poco senso lamentarsi del dado se si va a creare un labirinto di parametri (e automatismi) allo scopo di simulare quello fa il dado con mille pippe in meno. Perché se a me piace raccontare le cose, non mi serve il labirinto.

Però se la cosa è "voglio il labirinto perché mi piace perdirmici dentro", benissimo così. Mi fermo alla frase che ho quotato e siamo tutti contenti! Che è quanto dicevo da un po' in verità, contestando le scuse che spesso appaiono in questi casi ("ma il dado è lento", "ma pure col dado i Master imbrogliano", "il dado ha ucciso mio padre e violentato mia madre", etc.).

Riguardo "cosa non è gioco di ruolo", sono stato più specifico di quello che vuoi far passare ;-)

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quota

28/08/2019 11:48:58

Non c'è la parola dadi perchè per giocare di ruolo non serve altro che interpretare un ruolo, indipendentemente dal sistema utilizzato.

Dadi? Carte? Parole? Descrizioni? E' uguale, l'importante è rispettare il fatto di star interpretando un ruolo all'interno del gioco.

Per quanto riguarda il topic originale:
Purtroppo il Diceless parametrizzato (mi piace come termine da poter utilizzare per la categoria) è forse uno dei sistemi più controversi esistenti. E purtroppo i pochi sistemi che ho visto funzionare senza particolari influenze da parte del mood di un fato sono sempre stati piuttosto "restrittivi".

Questo significa che non funziona? No.
Significa che non ci si diverte? No.
Significa che il dado è meglio? Non lo so e non mi interessa. Se mi diverte, 'sti cavoli.

Comunque se si vuole capire bene la differenza fra i due si può dire che il Descrittivo tende a mettere l'accento su fattori che di solito il dado non considera.
Mentre il dado si concentra molto più sulla costruzione del pg, risaltando le sue caratteristiche ed abilità nel modo più puro possibile, ovvero: se io ho 10/10 in una stat vuol dire che sono bravo in quello che faccio e a meno di botte enormi di sfiga, riesco.

E -non vorrei sconvolgervi troppo- entrambi i sistemi si intersecano a vicenda.
In un sistema Diced, se io descrivo di dare fuoco ad una casa con l'acqua, anche se ho 100 in piromania non ci riuscirò mai. Così come nel diceless (Fatto bene) se ho forza -100 è inutile quanto descrivo bene di sollevare quel masso, continuerà a non muoversi di un millimetro.

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quota

28/08/2019 12:44:06

Esatto. La domanda che dovremmo farci conseguentemente è: il sistema che vogliamo adottare permette di far rispettare i ruoli in modo efficace? Perché se così non fosse, il nostro progetto sarebbe un GDR solo in teoria e non in pratica.

Dire "voglio giocare di ruolo" non basta a creare un gioco di ruolo. Nel caso del diceless puro, non hai modo di far rispettare i ruoli se non affidandoti al buon senso dei partecipanti. A casa con qualche amico può funzionare, online con 30 sconosciuti la vedo più difficile. Se al diceless aggiungo dei parametri, già il sistema diventa più efficace, e così via.


Grazie per averlo scritto ❤️

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quota

28/08/2019 13:44:56

Questo è come la vivi tu.
Come la vediamo noi "da quest'altra parte" invece sembra...

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quota

28/08/2019 19:48:00 e modificato da ghennadi72 il 28/08/2019 19:52:20

Niente di nuovo, ci sono abituato. Mi basterebbe solo che foste un po' più onesti quando accusate altri di voler avere sempre ragione, di essere convinti di essere er mejo, di essere convinti di essere sempre nel giusto e di non saper sostenere dibattiti senza scivolare nella saccenza e nel cercare di far passare gli altri per fessi che manco capiscono i problemi di cui discutono (quando addirittura non li accusate di essere masse da popolo bue che nemmeno si rende conto del guano in cui sguazzerebbe, o "non giocatori") 😁

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quota

28/08/2019 19:48:21 e modificato da ghennadi72 il 28/08/2019 20:14:58

E qui casca l'asino. Perchè il dado non lo fa affatto. Lo fa SE il regolamento lo prevede, SE il regolamento e la meccanica di gioco sono stati adattati alle specificità del PbC, che non è una campagna di cartaceo, e lo fa SE c'è un master UMANO in grado di stabilire al volo i modificatori opportuni per tenere conto delle situazioni diverse da "duello 1vs1 a distanza ravvicinata", e SE è stato costruito e viene fatto quotidianamente applicare un regolamento che non favorisca i giocatori portati, per mentalità, allo sfruttamento del sistema in chiave di powerplaying.

Se no, col cavolo che "lo fa il dado".

Esattamente come un descrittivo parametrizzato complesso ha bisogno di una serie di condizioni, studi e implementazioni prima di funzionare decentemente, lo stesso vale per il Dado Santo Subito, che da solo non fa assolutamente una ceppa.

Tu rispondi sempre alle mie obiezioni "quante land di gdr descrittivo si pongono gli stessi problemi che vi ponete su IGI?". La risposta la conosciamo e non serve girarci attorno. Ma permettimi di rigirarti la domanda: quante land basate sui dadi attuano tutte le condizioni previste di cui sopra (incluso l'avere master UMANI che decidono - arbitrariamente - i modificatori con cognizione di causa e senza favorire gli amici?)?

Risposta? Zero? Una? Due? O vogliamo negare che nella stragrande maggioranza dei casi si sono sempre e soltanto copincollati pedissequamente i regolamenti di cartaceo senza manco lo sforzo minimo sindacale sul chiedersi se ci sia una differenza tra una campagna da tavolo e un play by chat, in cui c'è un continuo riciclo di giocatori e personaggi con livelli diversi, capacità di comprensione delle regole diverse e orari di presenza diversi?


Seriamente? Stiamo parlando di estremi. Quanto a livello medio di scuse e onestà intellettuale si può dire lo stesso di quasi ogni discussione sostenuta dai patiti del dado. La risposta quando si pongono domande e dubbi sui limiti del dado in ambito PbC è puntualmente
a) la negazione del problema ("chettefrega della freccia che attraversa il muro?")
b) la sottovalutazione del problema ("basta che [condizione attuata da 0.1% land diced]")
c) il diceless ha stuprato mia madre
d) il silenzio di comodo
e) la ridicolizzazione del problema tramite caricatura dell'estremo (vedi vignetta di urf)

Se proprio ti va di lusso, l'interlocutore semplicemente non risponde e passa oltre perchè tanto l'importante é sparare la cartuccia quotidiana cercando di far passare per fessi inconsapevoli quelli che preferiscono altri sistemi.

Quindi francamente a livello di "scuse e onestà intellettuale" non è che i pasdaran del dado siano messi molto meglio dei pasdaran del descrittivo libero.

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quota

28/08/2019 20:09:50

quota

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