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13/11/2009 16:15:16
13/11/2009 20:56:51 e modificato da enelya il 13/11/2009 21:23:13
13/11/2009 21:08:39 e modificato da enelya il 13/11/2009 21:18:32
13/11/2009 21:14:07
Ehi ehi il post è di tutti!
13/11/2009 21:20:01
Sì, ramsay, ma avevo sbagliato i codici del quoting e per correggere ho quotato, inviando la risposta doppia.
Non ti sei perso niente solo un doppione
13/11/2009 21:40:25 e modificato da ghennadi72 il 13/11/2009 21:54:54
E' un serpente che si morde la coda, Raizinger. Tu dici che il gioco non si autoalimenta, se non c'è un numero sufficiente di giocatori a farlo. Questo é vero.
E' altrettanto vero che coloro che hanno le capacità di visione, lettura e indirizzo del gioco necessarie a un game master sono più rari dei denti di gallina: uno dei motivi per cui, statisticamente, non ci si fila il "fato" é che il fatto che un admin abbia messo qualcuno a fare il game master non implica affatto che quel qualcuno sia capace di farlo come si deve. Conseguenza: i giocatori, supponenti o meno, umili o meno, convinti di essere er mejo o meno, smettono di seguire gli spunti offerti dal master.
Credo che sia un po' la storia dell'uovo e della gallina. In una con un'utenza land estremamente numerosa puoi fare a meno sia dei playmaker che dei master in gamba, perchè "nel mucchio", ponza ponza salta sempre fuori qualcosa che riesce a dare un motivo per fare il login a centinaia di giocatori.
In una land di dimensioni più ridotte, io credo non si possa fare a meno nè dell'una nè dell'altra categoria. Il gioco in un pbc non deve essere nemmeno master-dipendente come lo é, necessariamente, nel cartaceo. Soprattutto perchè come non é sempre facile definire cosa sia un buon giocatore, altrettanto non é facile definire cosa sia un buon master.
Ho visto eccellenti interpreti personali essere incapaci di reggere un'azione coordinata, non certo per mania di fare i solisti, ma per semplice limite di visione del gioco; ho visto giocatori considerati "mediocri" sul piano interpretativo offrire spunti di gioco che hanno permesso a dozzine di giocatori di divertirsi per ore di fila anzichè trascorrerle nella vana attesa che arrivasse il solito fato a proporgli la solita trama.
Ho visto game master capaci di coinvolgere i giocatori nelle trame, tenendo conto delle loro azioni e disposti a rivedere la traccia di una trama se le azioni dei giocatori lo richiedevano, e ho visto master incaponirsi sulla trama che avevano scelto e, persino, irritarsi perchè il giocatori con le loro azioni avrebbero impresso un andamento differente alla quest, e ne ho visti altri ancora convinti che il master sia una sorta di divinità ellenica che regge i fili dei giocatori, ignari burattini che dovrebbero essere pronti a cadere, rialzarsi, animarsi, rimpiombare nel buio per adattarsi alla musica suonata dalla Grande Trama ideata dal master in persona...
C'è un punto che a volte si fa di tutto per non riconoscere: non tutti sanno fare tutto, e non tutti servono allo stesso modo in ogni circostanza. Prova a mettere Totti, Rooney o Ibrahimovic a fare i portieri e te ne accorgi.
Ignorare o addirittura pensare che sia dannoso avere dei playmaker perchè guasterebbero le trame dei master... mboh... si? no? Dipende.
Dipende dal ruolo che hai deciso di assegnare ai master nell'economia del gioco.
Se hai deciso che tutto ruota attorno alle trame e alle quest proposte dai master e che ruolo primario dei master é indirizzare il gioco lungo linee definite dall'ambientazione, sì, forse i playmaker non solo non servono, ma possono diventare addirittura un'intralcio, una piaga da combattere col DDT e se non basta il DDT pure con l'uranio impoverito.
Se hai deciso che solo in certe circostanze il compito dei master é di indirizzare il gioco (ad esempio quando l'iniziativa dei giocatori rischia di divergere irrimediabilmente dai limiti posti dall'ambientazione) e per il resto dovrebbero limitarsi ad arbitrarlo e agevolarlo, i playmaker diventano i più importanti alleati del master. Se non altro perché non lo obbligano a stare in chat ogni volta che fa il login.
E soprattutto perchè non condannano gli altri giocatori a fare la muffa se non c'è un master online, o se c'è un master che li tratta come *oggetti* del gioco anzichè come *soggetti* dello stesso: in questultimo caso diventano anzi alleati degli admin, che grazie ai playmaker riescono a contenere le emorragie di utenza provocate dall'autocentrismo dei loro master.
ps: in circa 9 anni di pbc ne ho visti DUE di master abbastanza accorti da essere disposti a sacrificare la bellissima trama della quest che avevano pensato per rispettare le iniziative prese dai giocatori lavvore avrebbero fatto divergere la trama dalle tappe previste. Tutti gli altri, piuttosto che deviare di una virgola, avrebbero fatto apparire Mazinga, Sauron in persona e magari pure un'astrobase Cylon in mezzo ai personaggi dei giocatori pur di "indirizzare" il gioco come richiesto dalla trama.
pps: no, non ho giocato solo a Extremelot/Dreamalot.
13/11/2009 22:05:57
13/11/2009 22:15:38
Hi, direi che è almeno un anno buono che si è notata la perdita di giocatori, di certo è iniziata anche prima, ma avrebbe potuto essere una flessione momentanea.
Non ho letto tutti gli interventi, mi riprometto di farlo pian piano perché il discorso è complicato e tutti vanno vagliati.
Il mio piccolo contributo alla discussione può essere solo quello personale; inutile ipotizzare teorie sociologiche, il buon vecchio metodo dell'esperienza può indicare almeno uno dei motivi.
Io sono uno di quelli che si è disaffezzionato alla tipologia di gioco, senza essere attratto dai MMORPG o simili, ma solo perché si cresce, perché il lavoro, la famiglia, la vita porta a mettere priorità in cui il gioco viene sempre più relegato agli ultimi posti.
Il GDR by Chat implica un impegno temporale rilevante, forse a disposizione solo di studenti (infatti giocavo di più durante gli studi che ora), senza questo tempo non si riesce a seguire le varie trame, ci si può (non è il mio caso, ma l'ho notato) sentire esclusi.
Altro punto è che, dopo aver fatto tutto di tutto, essere stati tutti i personaggi possibili, dopo aver contribuito alla nascita di land e alla loro gestione, allo sviluppo di storie e alle quest stagionali, che cosa ti resta da fare?
E per citare un racconto di fantascienza "Quando sei stato in equilibrio al centro dell'universo, che altro puoi fare?"
Ciao
13/11/2009 22:24:27
Mamma mia, è stato complicato capire come la discussione sia arrivata dal calo di utenza dei pbc all'autoalimentazione del gioco.
La discussione è interessante ma sterile e non porta a capire perchè ci sia questo calo, che è sia nel numero di GDR che nella loro utenza.
Le ragioni sono molteplici:
1)L'open source. Aprire il mercato a tutti ha portato alla creazione di centinaia di land impresentabili, quasi tutte nate per soddisfare l'ego di persone in contrasto con la gestione di una land originaria.
La facilità con cui si sono aperte delle land, virtualmente senza un "lavoro" alle spalle, che fosse di grafica o di programmazione, ha creato tantissimi giochi in cui spesso mancava anche il gestore. L'impegno in qualcosa genera affezione, in questo caso, totalmente mancante. Ed ecco nascere giochi per 5-6 persone al massimo.
2)Tecnologia. Il PBC è superato. E' come le chat IRC, neanche i maniaci sessuali le usano più. Se prima il PBC era l'unico modo per aprire a tutti i "tavoli" di giochi di ruolo. Adesso ci sono altre tecnologie dominanti: Browser games, Xbox Live, PSnetwork. Perchè giocare a un gioco con due immaginette e una cornice, quando posso fare una cosa identica con una simulazione reale in HD?
3)Funzione "sociale". Per molti il gioco di ruolo rappresenteva una delle poche possibilità di conoscere altre persone con interessi identici. Facebook, twitter, myspace, hanno reso obsoleto tutto ciò.
Ci sono tantissime altre ragioni, inutile elencarle tutte ancora o cercare errori su errori delle land e delle gestioni. Gli errori ci sono, ci sono sempre stati, ma la realtà è che siamo sorpassati.
Resisteranno soltanto poche land fantasy, che contano su degli affezionati nostalgici e le ambientazioni di "moda": leggasi Harry Potter, Vampiri e i telefilm del momento.
13/11/2009 23:04:44
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