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02/11/2023 08:33:04
Ho voglia di giocare, ma non trovo facilmente giochi che:
a) siano compatibili con l'effettuare una giocata completa e soddisfacente nell'arco delle circa 3 ore serali che ho a disposizione;
b) abbiano una storia da raccontarmi;
c) abbiano una struttura in grado di sostenere quella storia.
Ma soprattutto a).
02/11/2023 19:16:50
Detto che in sostanza concordo con ogni intervento di Noreturn, io avrei anche voglia di giocare.
Quello che mi manca più di tutto è senza dubbio una land con una ambientazione che mi piaccia. Non dico Warhammer 40k, non dico Fallout, non dico Cyberpunk 2077, ma uno scifi qualsiasi, o anche solo qualcosa che non sia l'ennesimo Game of Thrones (che finisce ad essere un PvE medievale qualsiasi, e finora anche i progetti partiti con le migliori intenzioni son naufragati davanti al PvP)/ Urban Fantasy (che sono puntualmente ripiene di bimbiminkia e poser) / Teen Drama / Moderna (che se volessi giocare la vita vera basterebbe aprire la porta. L'adolescenza poi...) .
Su tutto il resto sì: è tutto vero. Ma probabilmente la cruda verità è sì che la maggior parte di noi è diventata grande e salvo avere un lavoro come il mio che mi lascia tanti buchi liberi, probabilmente impiega il suo tempo in altro.
04/11/2023 08:52:49
La voglia non manca, ma il tempo si XD
Premetto velocemente che nell'ultimo anno mi sono sposato ed è nata la mia bellissima bimba, ma ho "lasciato" il pbc molto prima, principalmente perchè trovo i tempi troppo lunghi, io ero abituato a land come Vampiripavia e BarcellonaByNight dove anche in un'oretta potevi farti una bellissima giocata senza metterci dai 15 ai 30 minuti ad azione. Ora su ogni land che ho provato negli ultimi anni, per quanto l'ambientazione, i giocatori, gli staff, tutto sia stato fantastico, purtroppo per me i tempi diventano veramente ingestibili. Si parla, per una giocata, di minimo 3 ore, una cosa per me impossibile ora, ma impensabile perfino ai tempi d'oro in cui potevo arrivare a dedicare anche 7 ore al gioco, perchè se si gioca in 7 ed ognuno ha una media di 15/20 minuti ad azione, io mi sparo XD.
Così mi sono buttato sui live, un live al mese, di sabato sera, a mesi alterni, con qualche giocativa infralive su Messenger o Discord.
04/11/2023 13:36:36 e modificato da noreturn il 04/11/2023 13:52:11
Aggiungo un punto ulteriore: non gioco più perché anche all'interno di progetti originali (quindi escludo automaticamente moderne, UF moderne millerazze, teen e scolastiche) non riesco a trovare una gestione che mi consenta di sviluppare un gioco che vada al di fuori della storiella che si è scritta in mente.
Quindi paradossalmente, in nome del pve e della trama, o fai come vogliono loro o sei fuori.
Mi è capitato non molto tempo fa con una fantasy-horror-survival, non ho avuto neanche il tempo di stendere il bg che mi hanno detto che dovevo per forza giocare a "semo tutti amici" con gli altri e non potevo fare il pg oppositivo che andasse appena fuori dal seminato per motivi di bg, quindi preparare fionde e fucili con gli altri, raccogliere le mele con gli altri, fare il dottore o il ricognitore come gli altri, e assolutamente non arrecare danno agli altri (in on, ovviamente).
Che palle.
A casa mia il gioco di ruolo è: io faccio A -> gestione mi da le conseguenze di A, non mi dice che devo per forza fare B. Se il mio pg dura due giorni per le conseguenze del mio gioco è una mia scelta ma ho il diritto di giocarla pur sempre nel rispetto degli altri giocatori.
Essere costretti a seguire un copione è un'altra ragione per cui, pur avendo voglia di giocare, ho smesso di farlo. Se voglio fare questo tipo di gioco, faccio un'avventura grafica.
04/11/2023 14:55:13
10/11/2023 20:45:46 e modificato da gradur il 10/11/2023 20:50:55
- Eravamo agli albori di internet; non tutti avevano ancora la connessione veloce, perciò i pbc erano una valida scelta nel panorama digitale.
- Nel 2001 uscì "La Compagnia dell'Anello"; chiunque era più o meno attirato dal fantasy. Era un periodo in cui andavano molto i film epici (King Arthur, Il gladiatore), e nella cultura di massa era diffuso un certo fascino per queste tematiche. Oggi solo supereroi.
- Era una novità, come oggi Fortnite.
- Diminuendo gli appassionati, sono diminuiti anche i gestori. Un tempo molte land erano create e gestite da quindicenni, diciottenni, con tempo e voglia. Ora sono trentenni, come minimo, stanchi e con vite.
- La società è naufragata nel narcisismo, perciò generalmente si gioca per mettersi in mostra. Da photoshop in poi è stato tutto un declino.
- Nei gdr è impossibile modificare il mondo. Se cerco di muovere un pg in questo senso (modificare rapporti di forza, stabilire alleanze intergilda, costruire una casa, disboscare un'area, assaltare un edificio, uccidere un nobile) non posso farlo, perché il Leviatano metagamico interviene a castigarti (truppe che ti arrestano, truppe che ti braccano senza margine di manovra di gioco, luoghi che risultano inaccessibili, come in "The Truman Show"). Questo problema è sempre esistito, ma da ragazzetti ci bastava il simbolino, salire in gilda. I gdr sono un acquario dove i pesci gironzolano senza poter veramente interagire con e modificare l'ambiente, che è una delle peculiarità della creatività umana. Questo è il peggior problema dei gdr di cui mi sono accorto maturando, che fa dei gdr poco più di una chat interattiva in costume, di ambientazione varia.
- Corollario del precedente: crescendo ci siamo accorti di storture che, col cervello adulto, ci appaiono inaccettabili (oltre a quelle elencate, anche i tempi biblici e il metagame, piaga devastante).
- Motivi sociali vari: oggi ci sono mille altri stimoli via internet che ci attirano (youtube, social network, pornografia diffusa, streaming).
- Siamo adulti e abbiamo meno tempo; mentre i giovani, per i motivi detti sopra, ignorano questo mondo o non ne sono attratti.
11/11/2023 14:08:53 e modificato da telpe il 11/11/2023 14:11:01
Ho cominciato nel 2001 con Extremelot e qualche altra landa, come Extramondo: e' passata una vita. E' cambiato il mondo da che si era in 2000 a LOT, e si giocava tanto, male dira' qualcuno ma si giocava e ci si divertiva. Il mondo del gaming da allora ha fatto cose incredibili, giochi per PC pazzeschi, io gia' dal 2010 ho seguito il trend dei giochi per PC e ho abbandonato le Land, anche perche' nel frattempo il gioco aveva lentamente assunto forme morbose e non mi ci ritrovavo piu'.
Giochi come: Counter-Strike, Call of Duty, Red Dead Redemption, Rust, Baldur's Gate ecc.
hanno soppiantato il PBC da anni, e' un modo di giocare anacronistico che non potra' mai piu' riemergere.
12/11/2023 23:36:11 e modificato da diddle il 12/11/2023 23:47:08
Non mi sono messa a leggere tutte le varie risposte perchè sono veramente troppe pagine.
Ho iniziato con Elot nel 2001 e ho giocato su una moltitudine di Land fin verso il 2021. Ora non ho più attrattiva, interesse o nostalgia. L'unico mio collegamento ancora esistente con questo mondo è dettato da questo forum dove vengo a sbirciare a tempo perso e le pagine sui social dedicate ad ELot dove la gente di oggi discute degli stessi problemi di cui si discuteva 20 anni fa.
Riassumo per punti i vari ostacoli/problemi che mi sono trovata davanti e che mi hanno fatto perdere alla fine qualsiasi voglia.
- Agli albori del PBC chi ci giocava era per lo più un giovanotto di allora anche preso da sto mondo tanto da esserne irretito a discapito della vita reale. Complice di questo erano anche i raduni e gli incontri dal vivo. Nel panorama iniziale ( che viaggiava sull'ondata di grandi uscite di film fantasy in quel periodo ) le proposte erano pochissime e una su tutte radunava un numero di utenza fenomenale. E per fidelizzare il cliente sono arrivati a organizzare 4 raduni nazionali l'anno e ogni gilda o mestiere ne faceva di suoi e ogni città faceva lo stesso. Chi c'era dentro poteva giocare a casa e incontrare i giocatori di continuo, la cosa aveva una valenza su vari fronti. Oggi mi ritrovo a pensare però che se non ci fossero stati raduni e una così vasta community reale, con buona probabilità non avrei sopportato/tollerato/accettato una gran valangata di caccona che invece ho mandato giù per anni nel nome di un gioco. Era l'essere parte di quel mondo che ti faceva accettare alla fine un sistema completamente inefficiente ed inefficace con per di più a capo dei completi incompetenti in materia di gioco.
- Nepotismo a discapito della Meritocrazia. Questo è un problema che ho trovato in quasi tutte le Land. In alcune la questione è palese, in altre più mascherata, ma è un problema diffuso e che non ha mai avuto un calo. Il gestore piazza a suoi vice o nei ruoli chiave gente che conosce o di cui si fida o che si è conquistata la sua fiducia o di cui gli è arrivato il nome tramite terzi in cui è in ottimi rapporti. Non importa che quello sia un programmatore che non sa giocare e non riesce a capire i regolamenti, mi ha aiutato a far la Land per cui lo metto Nobile. Non importa se questo qua l'ho conosciuto ad un raduno e mi ha conquistato perchè a cena ha portato la torta fatta da lui e mi fa fare un sacco di risate ma poi all'atto pratico non l'ho mai visto giocare, gli do la gilda che mi chiede. E così via.
- Il perdere tempo a creare qualcosa per la Land che poi viene smantellato da qualche organo incompetente o dal master di gilda successivo a cui non piacevi te e quelli per cui ha costruito quel documento o altro. Oppure il perdere tempo ad aiutare a creare documentazione che poi dopo un pò non serve più perchè il gestore smatta e chiude i battenti. Ho perso veramente un sacco di tempo ad aiutare Land e poi trovarmi con un pugno di mosche alla fin fine.
- Alcune Land in cui mi sono trovata molto bene e che erano ben costruite e funzionali sono andate, purtroppo, incontro a un logoramento dei propri creatori. Una Land ben fatta e con delle regole appropriate, una struttura interessante, una retro trama coinvolgente e buoni giocatori con tanto tempo libero... diventa un lavoro, non un secondo lavoro, proprio un lavoro. Quindi quando il gioco diventa tanto, le richieste molte e ciò che va seguito si moltiplica, alcuni implodono. Implodono a tal punto da chiudere la Land dal mattino alla sera con la giustificazione di un restauro che poi non ci sarà mai. Questo perchè il creare un buon prodotto per un PBC significa un lavoro enorme per chi ci sta dietro, anche se la Land è da 30/40 attivi. E non ce la si fa in pochi e se non si ha fiducia nel delegare.
- Il Gioco negli anni si è evoluto in 2 direzioni: Land complesse con ottimi regolamenti e buoni giocatori ma che arrancano proprio per la loro complessità e non riescono a fare grandi numeri. Oppure Land stagnanti e con regolamenti basici o modificabili a piacere di chi decide e con giocatori mediocri, che hanno poco tempo e conseguente desiderio di sguazzare in qualcosa di poco mutevole e di confortevole. Non esistono vie di mezzo.
E purtroppo all'ennesimo cambio di land uno non ha più voglia di leggersi da capo seimila regolamenti, descrizioni, background storici di eventi e così via. E dopo un po' passa la voglia di metterci 1 ora per fare 2 azioni ed aprire una porta perchè quando i giocatori sono buoni, spesso sono anche dei gran sbrodoloni di parole. Sono stata in posti dove la gente lanciava muri di testo che tra un'azione e l'altra passavano 20/30 minuti. Follia.
E follia anche leggere nel 2023 azini di 2 righe cacate di contro o avere posti con regolamenti fermi a 10 anni fa con gestioni che non si interessano del gioco ma pensano solo a monetizzare coi gadget. E mentre riesco a concepire che possa esistere gente che nelle Land del primo esempio ancora ci giochi, ben poco comprendo chi ancora sta a scrivere dentro quelle del secondo tipo ( perchè per me quello non è più giocare ).
- Il Metagame. E' sempre stato qualcosa di presente. E molte land propongono loro per prime bacheche off dove scambiarsi account esterni o canali esterni in cui radunarsi per parlare della Land. Tutti i mezzi di comunicazione off portano inevitabilmente ad uno scambio di informazioni e alla nascita di gruppetti e simpatie che poi in gioco in qualche modo hanno sempre una valenza.
- Il tempo. Inevitabilmente si va avanti nella vita e si inizia ad avere sempre meno tempo per stare appresso ai giochi. E questi non aiutano. Per poter giocare con qualcuno bisogna prenderci appuntamento e poi ritagliarsi il giusto spazio per riuscire ad arrivare in fondo alla giocata senza spezzarla mille volte. Il che vuol dire ritagliarsi ore ed ore, soprattutto con quei player che mandano papiri di azioni. Ad un certo punto se l'agenda del gioco diventa più fitta di quella reale, anche no, no grazie.
E questo è stato il motivo del perchè ho lasciato perdere. L'ultimo posto in cui ho giocato era piacevole e confortevole e con ottimi giocatori. Il mio gioco era apprezzato e avevo tante, troppe richieste. Mi sono sentita sopraffatta e non ce la facevo più a star dietro all'idea di avere l'agenda di gioco.
Anche le quest iniziano sempre tardi e durano tanto. Esistono quei gestori che ti dicono che entro le 00.30 il fato deve stoppare, ma se si è iniziato alle 22.00 e in 2 ore e mezzo non si è nemmeno a metà e il resto me lo fai gestire da BG creando ticket in off di botta e risposta degli eventi tra fato e giocatori, è follia uguale e non è per nulla stimolante.
- La ripetitività delle Land. Ormai ce ne sono sempre meno e sempre più vuote ma che senso aveva negli anni passati creare giochi tutti con lo stesso tema? Nelle storiche c'erano mazzi di romane antiche e medievali. Quelle su GoT dopo il boom della serie sono uscite come funghi. Idem le Potteriane. Ma anzichè fare Land una clone dell'altra con lo stesso tema, perchè non provare a creare un prodotto che potesse avere uno spazio suo? Ste scelte di aprire una Land a tema uguale alle altre quando già con quel progetto simile erano anche in 3 o 4, dove si pensava avrebbero portato mai?
- I giocatori dei tempi del boom erano per lo più i ventenni che adesso hanno 40 anni. Il ricambio generazionale è andato scemando con l'avvento di forme di gioco più evoluto e con un uso completamente diverso di internet e delle piattaforme per accedervi. E' come voler giocare a Trivial Pursuit edizione 1985 con le domande sull'Urss e Sanremo 1978 però fingendo che sia un gioco moderno e con proposte in linea con i tempi. Non sarà mai più come era 20 anni fa. E non ci saremo più noi ex ventenni a perdere nottate, ore di studio e giornate della nostra vita appresso ad un mondo che sta più nella nostra fantasia che nel pc. Eravamo innamorati dell'idea del gioco e non vedevamo i suoi difetti e, quando ce ne siamo accorti, siamo anche cresciuti e ci siamo cercati altro da fare.
13/11/2023 17:24:25
Un analisi davvero giusta ed è più volte la domanda che mi sono posta io.
Porto un esempio, magari, giro nei gdr da almeno otto/nove anni.. ebbene, mi ricordo che anni fa erano molto più attivi. Non parlo sol di gioco ma anche l'attività che c'era nei vari gdr di forum, c'era molta più attività.
Ad oggi si fa fatica a farli conoscere, probabilmente, o forse molti non lasciano neanche il tempo di farsi "prendere" dalla trama prima di dire: "no, non fa per me questo gdr."
Ora non voglio uscire troppo dal tema del post, ma concordo pienamente quando dici che non c'è più l'attività di una volta.
Forse perché i ritmi stessi della vita sono cambiati.
13/11/2023 17:45:44 e modificato da noreturn il 13/11/2023 18:00:48
Leggendo gli ultimi interventi, inizio ad avere la sensazione che le motivazioni siano diverse a seconda dei bacini di utenza.
Forse è impressione mia, non so...curioso però che chi gioca principalmente fantasy classico (con relative sfumature) sembri indicare dei problemi e chi gioca a moderno (e relativi adattamenti come urban fantasy, potteriane e scolastiche) sembri trovarne altri.
Potrei aver letto male ma mi è parso che chi è maggiormente legato al fantasy lamenti mancanza di senso di community, mancanza di sportività e regolamenti fallaci, mentre chi è maggiormente legato al moderno lamenta mancanza di fantasia, ambienti tossici, gruppi chiusi e fisse gestionali sui meccanismi frivoli (social network e codici non davvero funzionali). Solo le tempistiche eccessive, il nepotismo e la scarsa qualità delle trame di gioco sembrano mettere d'accordo tutti.
Inoltre mi sembra evidenziato un problema non da poco, chi gioca o giocava fantasy non ha avuto difficoltà a staccarsene rifugiandosi spesso nelle campagne da tavolo con gli amici, quindi ha smesso di "accontentarsi". Mentre chi gioca alle tipologie di moderno si è dovuto piegare più facilmente alle pessime abitudini degli ultimi anni. Questo spiegherebbe perchè faticano a venire fuori nuove fantasy di qualità ma si moltiplicano le moderne tutte uguali in cui girano sempre le stesse persone che sembrano ormai Montecchi e Capuleti e quindi portano più facilmente al fallimento le land stesse.
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