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23/04/2017 20:31:14
sgc carter ha scritto: OK allora.. sull'articolo in se non mi esprimo se non con una frase:Quindi, lo scopo non credo debba essere: avere centomila giocatori... non siamo MMORPG.
La mia "semi proposta indefinita" quindi potrebbe essere: perché non proviamo a organizzare delle giocate "Cross-Land"? E se la cosa funziona... perché non creare un sistema "Cross account"? Nel quale con un singolo account (registrato con tutti gli accorgimenti legali, il double opt-in per ogni DB ecc ecc) da accesso a più land?
Sarebbe sicuramente un bel lavoro creare una Quest che possa passare in 3 "reami/mondi/realtà" diverse, in maniera coerente, assicurando che "ogni parte" sia giocabile anche da sola (per i PG "classici, diciamo) ma al contempo connessa per quei Cross-PG"...
http://www.ilgrandeinverno.it
23/04/2017 21:33:24
Quanto alle soluzioni: siamo tremendamente in ritardo, a mio parere.Io personalmente resto dell'idea che il motivo del "declino" del PbC non ha niente a che fare con la scelta di quella o questa dinamica di gioco, con gli smartphone, col declino di D&D, con le azioni da 2000 caratteri solo per sgrullarsi le spalle, la concorrenza dei giochi "social" o dei videogame più recenti. Per me ha a che fare con gli stessi motivi per cui è esploso e col particolare contesto in cui è esploso. Internet della fine degli anni novanta era una internet ancora massicciamente popolata di persone che usavano la rete prevalentemente per scrivere e leggere. "Share". Cazzate da etichette come Web 2.0, Internet è sempre stata, sin dagli albori, uno strumento di condivisione.Ma in quegli anni era usata soprattutto per scambi attivi e fruizioni passive che passavano per la parola scritta. Email, newsgroup, chat IRC, i primi forum senza supporto di veri e propri database "moderni".Le web community erano estremamente concentrate e note. Non credo sia stato un fattore secondario del successo numerico di extremelot il fatto che fossero stati i primi a conquistarsi uno spazio fisso su extreme.tin.it, che all'epoca era (perlomeno per l'italia) propbabilmente la vetrina più importante di pubblicizzazione per i giochi online e faceva da riferimento per la community di utenti che usavano la connessione di telecom. Fastweb manco esisteva o era roba per marziani, su italiaonline/libero c'era poco, tiscali peggio mi sento. E le social community come le conosciamo oggi erano ancora lontane a venire. Che cavolo, praticamente lo stesso Google ancora si litigava il primato tra i motori di ricerca competendo con Altavista, Yahoo, Lycos e gli italianissimi Arianna e Virgilio.Questo è il contesto in cui è nato ed esploso il pbc, una rete che tra l'altro era ancora massicciamente popolata di "migranti" provenienti dalle reti telematiche amatoriali di BBS (Fidonet in testa, ma anche peacelink, ecn, cybernet ecc), reti civiche e reti universitarie. Utenti per i quali l'uso della scrittura come principale se non unico mezzo di comunicazione era semplicemente la norma.Che il pbc potesse avere allora una visibilità molto maggiore (per la maggior concetrazione dei portali e siti di riferimento), e che potesse avere allora, in quella specifica fase transitoria di utenti prevalentemente "scrittori", una maggior attrattiva, è scontato.Sfatiamo un po' il mito che il pbc sia un genere di gioco adatto o figlio di una rete e di una tecnologia più arretrata. E che quindi oggi sarebbe minacciato dalla concorrenza delle tecnologie più recenti e dinamiche. Ecco, questa è la classica ca#@ata pazzesca di fantozziana memoria.Il problema non è a mio parere l'incapacità di competere con le innovazioni. Il problema è che rispetto a quella fase, l'utenza "scrittrice" si è contratta mostruosamente. Vuoi per crescita esponenziale della componente commerciale e dei social, vuoi per la riduzione in generale della capacità di utilizzo del testo scritto come forma di spressione (questo ben aldilà della rete).Entrambi i fenomeni sono di dimensioni e portata globali, e tali che pensare di combatterli, come se il destino del pbc dipendesse da questo, è come condannarci da soli a una gloriosa (?) morte da kamikaze.Al pari del pensare di inseguire quella che di volta in volta appare come "il mezzo del futuro" del momento (per poi essere smentiti l'anno successivo dal un nuovo "mezzo del futuro" e l'anno dopo ancora, e l'anno dopo ancora).Adattare e migliorare una cosa in funzione del meglio che la tecnologia ha da offrire in un dato momento è innovazione. Stravolgerla in funzione di quello che in un dato momento è percepito come "il mezzo del futuro", al punto da farne qualcosa di radicalmente diverso, è un completo ribaltamento di approccio.E' perdere completamente di vista la funzione della tecnologia, è follia da nerd che vanno a comprarsi la macchina in funzione dei giga di memoria del lettore Mp3 integrato nella consolle di bordo.Non è più "la tecnologia al servizio dei miei scopi" ma "piego i miei scopi in funzione della tecnologia del momento". Cosa che entro certi limiti si può fare tranquillamente. Oggi nessun radioamatore (collezionismo vintage a parte) utilizzerebbe apparati a valvole invece di apparati radio basati su circuiti integrati e microchip. Ma dite a un radioamatore (o anche solo a un appassionato di CB) di buttare via il suo amato baraccone/baracchino e di fare a cambio con whatsapp perchè è più moderno e ce l'hanno tutti. Vi manda a fanculo. Giustamente.Il punto non è se questo è o non è un gioco di nicchia, o se appassionati di CB e Radioamatori sono fenomeni di nicchia. Il pbc è sempre stato un fenomeno di nicchia, anche quando ha vissuto la sua fase culminante in quel contesto di rete così favorevole. Esattamente come CB e radioamatori sono sempre stati fenomeni di nicchia, a prescindere dal meglio che la tecnologia metteva a disposizione in un dato momento.Allora o siamo convinti che lo "scopo" (il pbc) non abbia di per sè più niente da dire, e allora ribaltiamolo quanto ci pare, anzi meglio ancora cantiamo il de profundis e dedichiamoci ad altro, oppure prima di sacrificarlo sull'altare del "mezzo del futuro" del momento io personalmente ci penserei ottocento volte, se questo significa stravolgerlo e farne qualcosa di completamente diverso. Nicchia? Lo siamo sempre stati una nicchia.Il punto è che NOI siamo stati così fessi da non tenercela nemmeno stretta la nicchia, da non sapercela coltivare, da inseguire sempre altri modelli (il cartaceo, i mmorpg, i socialgame, ora le app da mobile...) come se soffrissimo di un complesso di inferiorità.E da frammentarci in scuole di pensiero ciascuna della quale impegnata a smerdare la scuola di pensiero opposta, lasciando a zero qualunque possibilità di promozione condivisa che desse l'idea di quest'ambiente di qualcosa di vitale ed attraente e di meglio di una gabbia di matti, nerd e sfigati impegnati a litigarsi l'osso sotto il tavolo e a gettare palle di cacca sul gioco del vicino.Ed è questo l'imperdonabile a mio parere.Ed è solo su quello che possiamo intervenire (anche se è molto tardi)
ASoIaF - Il Grande Inverno GdR https://www.ilgrandeinverno.it Not a cosplay by chat
24/04/2017 00:58:14
Ma perchè parli di "declino di D&D" quando in realtà c'è tutt'altro?Che c'è un gruppo di quinta edizione gestito da due persone (e solo due) tra cui uno è il Social Manager di Fantasy Grounds dove lo stesso Crawford, autore, risponde ogni tanto e ha tipo 85mila iscritti.Che roll20 fa quello che ha sempre fatto il nostro YouRole ma un po' meglio e con tipo roba come un milione e passa di iscritti.Che al Play di Modena c'è così tanta gente che han dovuto cominciare a fare il fuorisede e mettere banchi ed eventi pure in centro a Modena e per i parchi.Ma dove è questo "declino generale del GdR" che dite tanto scusate?Io piuttosto vedo un gruppetto di persone molto per le loro, chiuse e schizzinose, ci sono gruppi di facebook per roleplayer che raccolgono anche 3000-4000 persone e non riusciamo ad attirare ste persone, vi siete chiesti perchè?Altro che complesso di inferiorità... c'avete quello di superiorità pensando che la ragazzina che fa le "role" su Tumblr, Facebook e sulle app per cellulare adatte sia un "giocatore che noi non vogliamo".Io vi ammetto una cosa: quelle app le uso anche io, per giocare in inglese, e c'è esattamente quello che voglio da un gdr... rilassarmi.
24/04/2017 01:42:45
owli1 ha scritto: Altro che complesso di inferiorità... c'avete quello di superiorità pensando che la ragazzina che fa le "role" su Tumblr, Facebook e sulle app per cellulare adatte sia un "giocatore che noi non vogliamo".Io vi ammetto una cosa: quelle app le uso anche io, per giocare in inglese, e c'è esattamente quello che voglio da un gdr... rilassarmi.
24/04/2017 05:05:53
Su una cosa Owli ha perfettamente ragione : c'è un enorme differenza tra Gdr e Pbc.Il Gdr è in una crescita spaventosa...e continuerà a crescere, almeno è la mia opinione. Owli ha citato il Modena Play che non sanno più dove mettere la gente, ma il fenomeno è molto più vasto. Gli eventi a tema game/manga/fumetti/gdr si sono moltiplicati e si sono moltiplicati a dismisura i visitatori...e posso assicurare, da appassionato di questi eventi, che la parte game è quella che riscuote la minore attenzione. Fino a una decina d'anni fa, se toglievi il Lucca Comix, rimaneva tutto sommato ben poco. Ora, nella sola Toscana, degne di menzione e che attirano molto pubblico ci sono il Ludicomix(Empoli), La Festa dell'Unicorno(Vinci) e ovviamente il Lucca Comix. E sto tralasciando altre, più il resto d'italia.Agli inizi del duemila, a Bologna, c'era UNA (di numero) fumetteria in centro che era fornita decentemente di manga. dieci anni dopo ce n'erano solo in centro 7-8 di fumetterie solo manga e anime, con diverse specializzazioni. E non sono calate, anzi. Negozi di modellismo che tenevano i pezzi per i giochi di ruolo erano una rarità...ora quasi nessuno si sognerebbe di non averli. Le ludoteche...ormai stavano diventando leggendarie come i draghi. Ora, rivisitate, stanno tornando a esserci. Hanno il maxischermo per i videogiochi, il bar, vendono tutto il materiale possibile e immaginabile per i giochi di ruolo da tavolo e forniscono i giochi base gratuitamente e il posto e i tavoli, grandi, con le basi e a volte pure le scenografie dei giochi di ruolo più famosi. Per non parlare dei giochi di carte tipo magic e relative vendite. E funzionano. Io li vedo i ragazzini, tutti i giorni...si trovano e passano lì le ore, pomeriggi interi a giocare o anche solo trovarsi...ma sopratutto giocare. I produttori di giochi di ruolo sono aumentati, non calati. Conosco editori che hanno deciso di investire ed entrare nel mondo dei Gdr, proprio perchè è un movimento in crescita. E a ogni eventi ci sono proposte di nuovi giochi.Così come ormai si è perso il conto dei romanzi pubblicati proprio a partire dai Gdr in questi ultimi anni in particolare.Sono aumentate di molto le offerte di Gdr Live, che anni fa erano pochissime.Quindi non solo il Gdr non è in declino...e non solo è vivo, ma credo non sia mai stato più forte, vitale e in espansione di quanto sia da 4-5 anni a questa parte in particolare. Il che smonta completamente la teoria di questo pseudo articolo per cui non si giocherebbe al pbc per via dei tempi di gioco, è palese che non si tratta di questo. Tuttavia, parlando dei Gdr nel loro insieme...c'è una categoria in difficoltà?Sì, c'è.Il Pbc.E lo dice un appassionatissimo, sia chiaro.Perchè?Perchè il Pbc è rimasto fuori da tutto questo meccanismo, ha perso e sta continuando a perdere le numerose grosse occasioni che il treno del Gdr può offrire. E' una conoscenza indiretta che, come tale, resta fuori da tutto. Io, negli anni, salvo rarissime eccezioni, non ho mai visto una land presente a un evento.Va da sè che la maggiore visibilità di altri ha ridotto la visibilità del Pbc, che ora ne risente. E' inevitabile che così diventi un circuito quasi chiuso con sempre meno ricambio.Bisogna adeguarsi e ammodernarsi : produrre materiale, produrre merchandising, creare visibilità là dove c'è quella massa di persone che sono lì proprio per valutare proposte di gioco. Creare immagine e non solo contenuto. Tutte cose che, per essere chiari, non necessitano di denaro, se non forse cifre ridottissime. Questo è il succo della difficoltà del Pbc secondo me. I videogiochi non sono un concorrente, non lo sono mai stato e anzi, erano più agguerriti dieci anni fa di oggi, perchè costavano meno e c'era anche meno crisi in giro a farsi sentire. Questo è secondo me il male del Pbc...che sta perdendo non con i videgiochi, ma con le altre forme di gdr.
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24/04/2017 07:00:20
Io invece ho un po di dubbi sulla salute del GdR.Se parliamo di giochi di carte et simila mi verrebbe da dire che stiamo parlando di derivati di gdr piu che di gdr.Non sono nel circuito di una ludoteca, non frequento decine di gruppi ludici pero noto sempre piu difficolta nel reperire manuali di giochi di ruolo in italiano.Nella mia citta i manuali di gdr occupano a malapena uno scaffale in tutta la fumettistica (anche nei negozi specializzati).Qualche giorno fa sono andato a Verona e fra le tante cose ho visitato un negozio storico nell'ambito ludico, ma non ho trovato molto di piu.Mancano traduzioni, mancano prodotti, manca a volte persino l'interesse dei distributori nel conoscere le prossime uscite sul mercato.Certo, ci sono piccole realta che fioriscono e si propongono sul mercato ... ma ci sono sempre state.E' il mercato dei prodotti di massa che mi preoccupa:Se qualcosa come la ex WW o D&D 5 non ha traduzioni o Pathfinder ha roba che vende a 60 e passa euri non so che futuro si possa avere.
24/04/2017 09:32:29
D&D 5e verrà tradotto e uscirà a Settembre.Non veniva tradotto subito proprio perchè la WotC non ci credeva molto... e ha sbagliato dato che ora sta correndo ai ripari, ma perchè fa successo?Spiegato nel post di clemence.Ghennadi, se ti offendi così tanto dal mio post vuol dire che ho centrato perfettamente il punto, state più tempo a dire "ah allora facciano gli altri" che a fare, mi sembri tipo quelli che fanno videogiochi schifosi, gli viene fatto notare che sono schifosi e piangono con il solito "ah allora fateli voi!".Sei tu che hai scelto di fare il gestore, quindi fallo bene, perchè io ci son stato gestore e ti dico che non solo è stato molto più facile di come viene dipinto ma ho fatto anche un ottimo successo.E poi, ovviamente, la solita critica a chi commenta negativamente il giochino eh, perchè quello è sempre il solito rosicone, perchè ovviamente la gente rosica per un gioco fallito, tipo come quando vedo i bambini nei bombardamenti siriani e critico la politica estera, lo faccio perchè rosico sicuramente e vorrei essere al posto di quei bambini.
24/04/2017 09:42:55
Un simboletto non basra a fare di te un gestore.Si parla di capacità organizzative, creative, promozionali, tecniche... se "è stato facile", ho seri dubbi sulla tua esperienza.Quanto al successo del progetto, ho difficoltà a trovarlo fra i gdr aperti...
Gioca ora su www.legacyofmagic.com
24/04/2017 09:45:36
E chi ha detto che ho avuto qui il simboletto lom?
24/04/2017 09:47:49
[Quando il dito indica la luna...Era metaforico.So che le responsabilità le prendi mal volentieri.Perchè solo chi non fa nulla, non sbaglia. E può criticare gli altri.Ed ecco trovato il cuore del problema di questo malsano ambiente.