Far tornare di moda il PBC

17/11/2025 15:37:54

Quoto sia @Kasa che @Soizora ma vorrei solo rispondere a questo passaggio in maniera forse un poco svizzera dicendo che probabilmente per qualcuno è così, per molti invece c'è la sana convinzione di poter fare meglio.

Non è un caso il proliferare di land a tema GoT o One Piece (sono le prima che mi vengono in mente) o Vampiri (ai miei tempi) nascano spesso dal fatto che una o poche persone ad una certa litigano con il gestore di turno e si fanno il loro gioco con "videopoker e squillo di lusso".

Però anche credere che tutti quelli che lo fanno siano dei matti fomentati è riduttivo: qualcuno seneramente convinto di poter fare di più e di meglio ci sarà stato a fronte di qualche rosikone della prima ora. Credo.

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quota

17/11/2025 16:00:57

Non era questo il messaggio che volevo far passare, e mi scuso se come tale è sembrato. Non c'era intento da parte mia di generalizzare, assolutamente.

Nè metto in dubbio che inizialmente, di norma, le convinzioni e le intenzioni siano le migliori per molti (si auspica!)
Il punto è che la convinzione da sola non basta - è un elemento importante ma non può camminare da solo.

Ho visto molte land aprire e chiudere in uno schiocco di dita, altrettante rovinarsi con il tempo nonostante le buone premesse da cui erano partite. Ciò in merito mi ha reso piuttosto cinica nei confronti delle belle parole e buone intenzioni e più incline a valutare i fatti e basare il mio giudizio esclusivamente su quelli.

Ma è solo la mia esperienza quella che qui condivido- come mi preme sempre di sottolineare. Non escludo che altri possano essere stati più fortunati di me!

quota

18/11/2025 09:21:55

No assolutamente, è che io sono allergico alle "fazioni" (in questo caso tra chi dice che sia colpa della gestione e chi degli utenti).
Credo che, come ho espresso spesso, sia necessaria una presa di coscienza collettiva: in chi gestisce o vorrebbe farlo, in chi gioca e vorrebbe farlo, più in generale nel cercare di avviare un serio ricambio generazionale.

La cosa che più mi dispiace è che vedo un arroccamento sulle proprie posizioni senza cercare un punto di incontro, tipo

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quota

18/11/2025 09:47:21

Però perdonami, ma in parecchi post è stato ripetuto che utenza e gestione sono la stessa cosa( davvero, tutti i gestori sono utenti che si creano la loro land). Un po dovrebbe venire il dubbio che chi si arrocca in simili posizioni, ha qualche interesse piu o meno concreto a farlo( tipo è gestore e non sta ottenendo il successo che cerca, o sta facendo il player e sta cambiando land settimanalmente). Cerchiamo di non cadere dal pero.

quota

20/11/2025 09:54:18 e modificato da mikee il 20/11/2025 10:00:07

Ed è verissimo...
Però...
... appena una persona si rende conto della mole di lavoro necessaria, se è mentalmente sana capisce subito che costruire e strutturare una land richiede mesi, se non anni di lavoro.
Se aveva un iniziale senso di rivalsa, alla fine gli passa XD, perché la domanda sorge spontanea: «Lo faccio solo per questo?».
Se invece va avanti solo per rivalsa, allora sì: quella è già una red flag.

La nostra storia, invece, racconta altro.
Se ci fossimo trovati bene in diverse land, avremo continuato a giocare li e invece...
Una squadra di persone non si trovava proprio bene a giocare nelle land per un motivo preciso: non per incapacità, ma per la quantità di comportamenti tossici che venivano trattati come normalità.

Faccio qualche esempio concreto:
- 4 anni di gioco attivo e costante per essere presi in considerazione per un cambio razza; ho visto persone aspettarne perfino 9 (giocatori eccezionali che giocavano quasi tutti i giorni, festivi compresi: una vita sprecata. Considerando che non esistevano ancora le azioni papirose, parliamo di giocate della durata minima di 3 ore e mezza).
→ Da qui l’idea di creare dei “tempi di cortesia” per una giocata e chiedere il consenso agli altri per allungarsi e farsi anche un'esame di coscienze se, per giocare e divertirti, ti serve tutto quel tempo o che non si possa ottimizzare un pò. La scrittura non è il fine, è il mezzo.

- Mancanza di volontà di giocare con tutti (ed è comprensibile, se una giocata dura minimo 3 ore, incominci ad essere selettivo e qui mi ricollego al punto sopra. Meno tempo, più ottimizzato, più sono le persone che si riesce a far giocare).

- Presenza quotidiana equivalente a un turno lavorativo (il famigerato webforcing).
→ Da qui la necessità di spiegare ai giocatori che il PBC è un hobby e va vissuto con un tempo umano e ragionevole, compatibile con la vita reale e possa essere sostenibile negli anni. Se manchi due giorni perché nel weekend esci di casa, non serve segnalarlo, e nemmeno se manchi una settimana.
→ Non serve a nulla una land che deve “figurare” tanti giocatori costringendo la gente a restare connessa: sembra un successo, ma dopo pochi mesi brucia i giocatori perché richiede un impegno insostenibile nel lungo periodo. Ci si può sempre organizzare dandosi degli orari prendendo in considerazione che è un hobby, non l'ultima spiaggia. Come hobbie, servono dei tempi e degli orari precisi.

- Nessuna spiegazione sugli obiettivi: dovevi “piacere” al gestore di turno, senza sapere come né cosa volesse. Era tutto lasciato al caso.

- Master che intervenivano a gamba tesa anche in scene tranquille, uccidendo personaggi a caso “per fare gioco”.
→ I personaggi non devono morire “perché succede”, ma solo se il giocatore compie una cattiva scelta o una scelta superficiale in una data situazione. Noi abbiamo scelto che morire sia davvero raro, perché il focus è sui dolori dei personaggi. Se muore… come li accumula i dolori?

- Favoritismi verso gli amici.

- Comportamenti che oggi chiameremmo bullismo, giustificati come “tanto per riderci su”.
→ Basta con questi atteggiamenti da “super simpaticoni” che sanno di finto a un miglio di distanza. Bisogna essere autentici e costruire un personaggio interessante, che non debba piacere o risultare simpatico per forza, ma capace di stare in una squadra e di avere una storia da raccontare.

- Regole assurde: anche giocando tre volte al giorno ti venivano riconosciuti i PX di una sola giocata, altrimenti “crescevi troppo in fretta” e raggiungevi troppo rapidamente gli obiettivi (come il cambio razza o l’ingresso in una setta).
→ Se un giocatore è bravo, è equilibrato, regge alle fisiologiche oscillazioni di up e down della land, gioca bene ambientazione e applica bene le regole, ma perchè lo dovresti bloccare?

- Due anni di gioco, poi cambiava master e pretendeva che tutto ricominciasse da capo “perché lui non c’era” e facevi altro volume di gioco.
→ Da qui l’idea del salva giocata in modo da controllare, da valutare con attenzione il gioco prodotto e che tutto quanto fatto non vada perduto.

Nel lontano 2005 trovammo tutto questo assurdo, e a ogni tentativo di discuterne trovavamo una feroce resistenza basata su frasi come: «Si fa così perché sì», «Si fa così perché mi piace», «Si è sempre fatto così». Nessuno metteva in discussione il fatto che tutto ciò non fosse affatto sano o costruttivo per le persone.

Da lì nasce la nostra idea: mettere in discussione tutte queste regole, convinzioni e “tendenze del momento”. Perché il «si fa così perché sì», o «perché mi piace», o «perché pare sensato», ha rovinato un sacco di bravi giocatori e allontanato persone sane e di buon senso.



Sì, ma soprattutto in questo periodo c’è una sorta di psicologia di massa che spinge da una direzione o dall’altra in base alle tendenze del momento. Nessuno ti insegna davvero a fare il gestore, e la maggior parte delle critiche che si ricevono raramente serve al bene della land o del PbC: spesso è mossa da tornaconto personale.

Come ci si può quindi destreggiare nel marasma di informazioni, non disinteressate, che arrivano?
Ma soprattutto:
se il problema esisteva già, ma finché non ti riguardava lo hai ignorato, ora che hai ricevuto un danno e nella critica cerchi una rivendicazione… quanto può essere attendibile la tua critica?
Se lo hai visto, non potevi segnalarlo prima? (certo non si può accusare chi non lo ha visto)
Quanti giocatori hai lasciato che si danneggiassero a causa di una svista? (Può succedere: siamo esseri umani, non siamo perfetti. Basta dire "guarda, forse questa cosa ha un problema qui e qui, vi invito a rivederla", non è la fine del mondo).



Si.

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quota

20/11/2025 11:05:02

Esatto.
Come dici, a fronte della mole di lavoro che un Gdr fatto bene richiede, anche il rosik viene meno.
Partendo sempre dal presupposto che si tratti di una land creata da sè e che non sia una scopiazzatura di quella dove si stava prima. Con gli stessi difetti pure.

Di per sè provare un senso di rivalsa è perfettamente umano e anzi, può essere un primo impulso, una spinta a mettersi in moto, a creare qualcosa - di meglio o di peggio, ai posteri l'ardua sentenza. Può essere in altre parole sfruttato per conseguire un risultato positivo ma dipende dai players che ci stanno dietro.
Questo, come l'impegno che uno è disposto a metterci.

Vuoi o non vuoi la componente umana è fondamentale. Ed è quella che fa la differenza tra una green (?) flag e una red.



Mai detto che è semplice il mestiere del Gestore. Mai.
Il punto in questa particolare casistica credo sia: la critica si basa su fondamenta concrete? Al di lá dei motivi per cui viene fatta, personali, evidenzia un problema effettivo da risolvere?

Per le questioni non segnalate provo a offrire un altro punto di vista in cui mi sono imbattuta nel corso degli anni: causa tossicità dilagante, molti utenti di un gdr se notano delle criticità nei Manuali tendono a non segnalarle fin quando non strettamente necessario per continuare a giocare. Perché?
Perché se si sollevano troppi appunti si viene visti come i guastafeste di turno, per non farsi prendere in antipatia dalla gestione (g minuscola voluto) suprema manco messo piede in una land e via discorrendo.
E a una certa si chiede solo di star tranquilli.

Non tutte le Gestioni sono così fortunatamente ma chi ha una land aperta e/o decide di aprirla deve tener conto anche di questo: delle criticitá dell'ambiente attorno e con le conseguenze derivate dallo stesso e che hanno influito sull'utenza nel corso degli anni.

quota

20/11/2025 16:12:46

Le cose nascono per due motivi:
- O per un'idea
- O per un problema da risolvere

Il fatto che una persona percepisca una serie di elementi negativi in una land, non è di per se una cosa negativa.

Se incanali i sentimenti negativi verso qualcosa di proattivo: costruisci una land insieme ad una squadra risolvendo i problemi.
Se incanali i sentimenti negativi in qualcosa di negativo: non serve soffermarcisi, abbiamo esempi ovunque. :)



No, certo, ma è bene ricordarlo ogni tanto, perché a volte ci si dimentica di tornare con i piedi per terra.

Anzi, i motivi sono fondamentali, perché sono gli “occhiali” con cui guardi la situazione e il filtro attraverso cui finisci per formulare la critica, che così rischia di diventare un contenuto di tornaconto o di esplodere in situazioni che può essere risolta in 5 minuti.
Magari parte anche bene, ma poi entrano in gioco i sentimenti che non gestiscono e si finisce in una situazione non costruttiva.



Non ci si è mai soffermati a pensare ai modi con cui vengono mosse certe criticità?
Posso fare un esempio partendo da un commento apparso proprio nella nostra scheda di gioco: in alcune osservazioni ha ragione, ma il modo di esprimersi ti fa pensare: “Sì, ok, ma preferisco lasciar perdere, perché se reagisce così per una cosa del genere o si pone con questi toni, figuriamoci come potrebbe reagire davanti ad eventuali incomprensioni che, in un gruppo di gioco, possono sempre capitare?”.
Inoltre, ha trovato prima il tasto “recensisci gioco” su GdR-Online piuttosto che inviare un messaggio tramite il pannello segnalazioni riguardo ai vari tagli che noi, invece, vedevamo correttamente, quindi passa anche il tentativo di pressione emotiva.
Ulteriore pensiero: significa forse che, ogni volta che c’è un problema, dobbiamo andare a caccia in rete delle criticità perché non vengono segnalate nell’apposito pannello?
Alla fine, è un "no, grazie".

Sono certo che la cosa sia partita con le migliori intenzioni, poi finita male e, dato che nessuno di noi viene pagato e sono un sostenitore accanito di designare confini sani, prendi, porti a casa il beneficio, lo modifichi ma l'utente lo lasci li.
Questo non significa che il commento al gioco dev'essere cambiato, semplicemente che ci sono modi e modi per dire la stessa cosa e da persone adulte, ex gestori, dottori, ragionieri o esperti di gioco di ruolo da 20 anni, non me lo aspetto: lo pretendo.

I giochi non sono composti solamente da un buon assetto narrativo, ma anche e sopratutto dai modi con cui le persone si trattano a vicenda e si organizzano il gioco.
Nessuno della land viene pagato per fare ciò che fa, tantomeno per sopportare caratteri difficili.
Per un utente che se ne va, domani se ne guadagna un altro.
Ed è un peccato dover fare questo discorso ma a volte, serve riportare le persone con i piedi per terra, ricordare che esistono gestori che non frega nulla dei numeri, ma frega di stare con un gruppo di gioco con cui passa tempo di qualità e per cui valgono il tuo tempo.
Ad un certo punto diventa questione di sopravvivenza.

Non credo che un gestore chieda di stare zitto o di non sollevare obiezioni.
Un gestore chiede semplicemente di essere trattato con educazione e non come cestino dell'umido.

E te lo dice una persona perfettamente consapevole che non è escluso che, in passato, lo abbia fatto anche io. Intenzionale? Non intenzionale? Non importa a chi hai fatto del male.
Ad un certo punto, quella famosa domanda — se sia “giusto fare ciò che è normalizzato oppure no” — è giusto porsela: non può sempre essere l’altro a fare la prima mossa perchè nessuno la farà. Nessuno è disposto a cedere al proprio vantaggio, purtroppo, questo non fa altro che danneggiare l'ambiente.




Dipende.
Una gestione non si deve far carico delle cattive scelte altrui.
Ognuno si prende le proprie responabilità.
Ognuno deve pagare per le proprie colpe, non per le colpe altrui.

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quota